Tramonto d'inverno

Introspezione
Tramonto d'inverno
S'acquieta l'aria
nell'ombra del meriggio
ancora giovane di stelle
e antico di colori spenti.

Una stria sanguigna
graffia il cielo esangue
pallido fantasma
inconsistente
immateriale
senza Nefeli
a vagar velata
tra i suoi solchi d'ali.

S'accartoccia la pelle del giorno
in mille rughe d'ombra
e mi spengo anch'io
nella luce avvizzita di dicembre
fioca come i desideri
quando un anno vale l'altro
nel mazzo consunto
di carte truccate dal destino.

S'è spento
il delirio di felicità
negli occhi brucianti
di febbrile ardore
come una cicca
nel posacenere affollato
di ricordi in polvere sottile
e annego piano
senza un lamento
senza più fantasia
nel secchio sporco
della malinconia
sciolta in solitudine
acerba e amara.
Poesia in esclusiva
Grazia Longo 30/12/2011 10:25| 3329

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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