Autore Topic: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...  (Letto 3314 volte)

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Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #15 il: Martedì 27 Gennaio 2009, 21:51:08 »
Phersu?
Devo darti una cattiva notizia: sei pazzo!  :o  ;D  :P  :laugh:

Ho appena sentito il CIM e brevemente verranno a prenderti!
Scappa Phersu, scappa finché sei in tempo e vola via con la fantasia!
Non farti prendere o sarai costretto a scrivere sui muri ovattati di una stanza bianca.

Ma la fai finita? ... ahahah  ;D
Sai qual è l'unico modo per sapere se stai comunicando con una macchina o meno?
Fai una bella telefonata a chi ti concede lo scambio del num di cell!
Semplice...no?

Ascolta, l'unica cosa sensata che hai detto è:
-Vi lascio alle vostre analisi, perché a me sinceramente non me ne può fregare di meno. 

e cmq metto un ps:
...parlo sempre sul vago e non per farti alcuna analisi, giuro!, nn ne ho voglia e nn ne sono capace...ma...
narcisismo ed egoismo vanno a braccetto!

...ma ciao...
« Ultima modifica: Martedì 27 Gennaio 2009, 22:21:47 da Annamaria Milazzo »

cipreacalend

  • Visitatore
Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #16 il: Mercoledì 28 Gennaio 2009, 12:00:24 »
Nel palmo della mano ho pezzi di cuore, a volte fegato e milza, quasi sempre... filamenti di intestino... Con i miei organi discuto, scambio, mi confronto, li tengo in considerazione, sono vitali... così poi li metto in contatto con quelli degli altri poeti... la comunicazione scorre nelle arterie di ciascuno di noi e se non ci sono problematiche di qualche tipo, è fluida, vivace...
Nel palmo della mano metto tutto quello che di più importante ho... e se dall'altra parte ci sono macchine, se hanno intenzionare di comunicare, io ci sto... anche loro hanno pezzi come i miei, a volte sostituibili, altri da rottamare, chissà... e se qualcuno va per i fatti suoi, che importa?... le strade sono tante, le stelle pure... ;D :D :D :D

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #17 il: Mercoledì 28 Gennaio 2009, 12:58:06 »
Miri, stai bene?
Praticamente la mattina ti alzi e cominci a dialogare con i tuoi stessi organi?
...e loro con altri?

M-Ehi, ciao stomachino, come stai?
O-Male, male, questa notte ho avuto i crampi!
M-E tu fegatello?
O-Male pure io, me so' magnato da solo!
M-Forse è meglio che alla cistifellea non domandi nulla, altrimenti mi fa verdeee...bhe, adesso vi rimetto a posto!
Lascio fuori solo l'intestino perché ci voglio fare un bel cappio...ahahah...reggerà il peso?

Miriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...parla con me e lascia in pace le budelleeeeeeee... ;D :-* :)


Offline Amara

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #18 il: Mercoledì 28 Gennaio 2009, 13:14:15 »
Miri, stai bene?
Praticamente la mattina ti alzi e cominci a dialogare con i tuoi stessi organi?
...e loro con altri?

M-Ehi, ciao stomachino, come stai?
O-Male, male, questa notte ho avuto i crampi!
M-E tu fegatello?
O-Male pure io, me so' magnato da solo!
M-Forse è meglio che alla cistifellea non domandi nulla, altrimenti mi fa verdeee...bhe, adesso vi rimetto a posto!
Lascio fuori solo l'intestino perché ci voglio fare un bel cappio...ahahah...reggerà il peso?

Miriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...parla con me e lascia in pace le budelleeeeeeee... ;D :-* :)



voi siete già un valido motivo per essere qui!!!  ;D

per venire alle domande..
scrivo perchè mi... scappa di farlo!!! hehehehehe..
non frequento solo questo sito.. ed ho trovato nel web alcuni amici veri..
questo vetro per me è una finestra.. su di un mondo che diversamente non conoscerei.. dove posso scegliere con chi interagire.. parlare.. confidarmi..
per me la parola 'virtuale'.. è virtuale! :)
io parlo con persone ed ascolto persone... perciò è tutto più vero del vicino di casa che saluto appena...
parlando delle poesie poi... per me nascono da emozioni vere.. che poi coloro con quella pennellata di fantasia e di leggero eccesso... che credo sia naturale in chi scrive...
non so se faccia bene o meno... ma mi va di farlo...

un abbraccio alle signore.. ai signori  ed ai Phersu..  ;D

kisses..  :-*
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

cipreacalend

  • Visitatore
Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #19 il: Mercoledì 28 Gennaio 2009, 15:51:45 »
Miri, stai bene?
Praticamente la mattina ti alzi e cominci a dialogare con i tuoi stessi organi?
...e loro con altri?

M-Ehi, ciao stomachino, come stai?
O-Male, male, questa notte ho avuto i crampi!
M-E tu fegatello?
O-Male pure io, me so' magnato da solo!
M-Forse è meglio che alla cistifellea non domandi nulla, altrimenti mi fa verdeee...bhe, adesso vi rimetto a posto!
Lascio fuori solo l'intestino perché ci voglio fare un bel cappio...ahahah...reggerà il peso?

Miriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...parla con me e lascia in pace le budelleeeeeeee... ;D :-* :)



Anna... io sto bene... i miei organi ti salutano... ti saluta il cuore e ti manda a dire che quando mi fai ridere lui sta bene. Ti saluta il mio intestino, perché è lui che mi fa pensare a quanta meraviglia esiste tra la gente, quanta bellezza da raccogliere... ha ragione Amara... te e tante altre persone sono ottimi motivi per stare qui...
Ti saluta il mio fegato, a volte fa le capriole... quando mangio troppa nutellaaaaa... ahahahaha... o quando devo dirti quello che pensooooooooo ahahahahaha...
i miei polmoni, poi... ringraziano, perché l'aria che si respira è quella della collina, quando ridi...quando ti arrabbi e sei la buferaaaaaaaaaa
un bacio, anzi facciamo tanti :-* :-* :-* :-*

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #20 il: Mercoledì 28 Gennaio 2009, 16:42:39 »
MIRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
TI VOGLIO BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE...
ahaahhaahhaha...
ragazzi...questo sì che è AMOREEEEEEEEEEEEEEE...
rido e piango, mi sono commossa...perché nessuno mi aveva mai detto tutte queste belle cose...aaaaaa...datemi un lenzuolo!
Vedete quant'è bello saper trasmettere emozioni scrivendo?

grazie Miri, sei grande!
grazie...di tutto!
 :) ;) :D ;D :P :-* :'( :laugh: :angel:... :-* :-* :-*
« Ultima modifica: Mercoledì 28 Gennaio 2009, 16:48:27 da Annamaria Milazzo »

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #21 il: Giovedì 29 Gennaio 2009, 10:08:02 »
Nel palmo della poesia
dove tutto è possibile
oggi è per me
un giorno di felicità

Voglio riporre la malinconia
nell'angolo più lontano agli occhi miei
e cacciarla dai pensieri
perché non possa ferirmi

Oggi
vivo nel ricordo di un passato recente
che forte incalza nel petto
per non dimenticare mai

Dedico queste quattro righe
agli amici più sinceri
oggi
29 gennaio 2009

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #22 il: Venerdì 30 Gennaio 2009, 00:48:37 »
...sapete ragazzi una cosa?
rileggendo questo topic posso dire di ritenermi soddisfatta:
abbiamo fatto tutti degli interventoni! ...e nessuno ha litigato...che bello!

Devo inoltre confessarvi che poco fa, chiudendo gli occhi, ho per un attimo resa fisica la Poesia, immaginandola come fosse una persona, con i palmi delle mani messi a conca, come a contenere tutti i nostri sentimenti e dalle sue mani uscivano, perdendosi nell'aria, moltitudini di parole e parole e parole, che andavano poi a riempire l'aria...bhe, quelle parole sono le nostre poesie che vagano nell'infinito ma non si perderanno mai, e altri mondi avranno il piacere di poterle leggere e magari riunire in un'immensa poesia a mille e mille mani.
Sarebbe bello vero?
Come in una favola a lieto fine.

Un bacio...
...a tutti

fallin

  • Visitatore
Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #23 il: Lunedì 2 Febbraio 2009, 15:43:06 »
Cara Annamaria,

credo che si scrivano poesie per svariate ragioni
per passione, per noia, per esperimentazione, per fama, per sfogo.
e quindi ci saranno altrettanti diversi modi di approcciarsi, chi lo farà imitando qualcuno, chi scriverà la prima cosa che gli passa per la testa, chi avrà fatto uno studio preliminare, chi cercherà di metterci tutto se stesso e chi invece ben si guarderà dal dire qualcosa di sè.

Personalmente ti posso dire che le due cose a cui tengo particolarmente quando scrivo (non è sempre così ovviamente) sono la verità di ciò che scrivo e la comunicabilità. Ossia mi preme che ci sia la massima, o meglio la più possibile, aderenza tra la parola e il fatto (o meglio tra la parola e l'umanità di quel fatto) e che la poesia riesca tentativamente a comunicare. Ovviamente qualcuno potrebbe obiettare che sono due fatti soggettvi, è vero ma credo che non sia totalmente soggettivi, ma che ci sia diciamo un 'oscillazione tra due limiti, un centraggio particolare chiuso nell'anima di ogni uomo.

In altre parole potrei dire che mi piace la poesia "rivelativa", se così la possiamo chiamare, quella poesia umanamente appassionata (che non vuol dire melensa) a svelare il o un significato ultimo( come approssimazione) delle cose e delle parole. Mi piace la tensione poetica che ne deriva, mi piace pensare che la poesia debba essere valida sempre. Credo, ma è un qualcosa che devo ancora comprendere bene, che la poesia abbia a che fare con l'eternità e per rovescio anche con il nulla, o meglio che il nulla sia il suo più grande rischio. Sento e profondamente vedo questo rischio farsi realtà dentro la mia stessa penna, la mia stessa attitudine a questa sacra arte dello scrivere, lo riconosco (ma il termini inglese detect sarebbe più appropriato)questo rischio anche nel sito, nei libri di poesia contemporanea e passata, nei gesti, nella vita.

Potrei azzardatamente affermare, per finire, che questa tensione in cui mi sento immerso prima di essere poetica è del vivere; e che si riflette in qualche modo, a volte lateramente a volte significativamente nei miei scritti come ponendo un vincolo, una necessità di chiarimento, di chiarore o come dicevo all'inizio di verità poetica, di comunicabilità.
« Ultima modifica: Lunedì 2 Febbraio 2009, 15:46:53 da Fallin »

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #24 il: Lunedì 2 Febbraio 2009, 17:38:44 »
...che questa tensione in cui mi sento immerso prima di essere poetica è del vivere che si riflette in qualche modo, a volte lateralmente a volte significativamente nei miei scritti come ponendo un vincolo, una necessità di chiarimento o come dicevo all'inizio di verità poetica, di comunicabilità.


ma certo carissimo R., l'ho detto tante volte in alcune poesie e senza ripetermi te ne riporto alcuni spezzoni:

...
Proiezioni d'esistenze
Anime sensibili avvolte dal cinismo
Brandelli di vita

Non saremo mai considerati poeti
ma scaricatori d'emozioni

La luce trema nel vedere la fragilità
La mano vuole trascrivere la vita
lasciando tracce di pianto

Ricordi sparsi nella memoria
ci aiutano ad incastrare il puzzle
ma dei tasselli mancano
...si sono persi...

La luce trema illuminando la tristezza
è tutto un dé ja vù

...
Allora
giocheremo ancora con le rime

Alterneremo baci incatenati
ed io sarò felice
di far scorrere la linfa
negli anfratti della mia esistenza

...
Scrivo per dimenticare d'essere sola

Scrivo perché i manichini tornano a spaventarmi
Scrivo perché voglio che qualcuno legga
Scrivo per lasciare un segno della mia presenza
Pura illusione d'esistenza

Scrivo perché il foglio s'attacca alla penna
La penna s'incolla alla mano
La mano traduce la morte che m'invade
Scrivo per...

...disperazione


La tensione di cui parli è la Vita stessa che ci trascina nei dubbi e nelle problematiche che ne fanno parte; come dici tu, noi che abbiamo la possibilità di esprimere le nostre emozioni scrivendo poniamo davvero dei vincoli, chiedendo forse soluzioni, sicuramente dei chiarimenti, cercando inconsciamente quello che non riusciamo a comprendere o vedere tra i versi che rovesciamo sui fogli quasi ogni giorno, come fosse un rituale al quale non possiamo sottrarci perché senza il quale non avremmo quella via di fuga dalla realtà.
Siamo al contempo schiavi di noi stessi, schiavi della ricerca, asfittici uomini che boccheggiano e ciò che corre tra la mente e il braccio e sfocia dalle dita è la nostra essenza; che sia mal ridotta, gioisa, estasiata, e in mille altri modi è pur sempre quel "sangue" che ci scorre dentro.


Riferendomi invece alla prima parte del tuo intervento credo che, per quanto uno scrittore possa o voglia evitare di parlare di se, le sarà ben difficile nascondere l'inconscio che emergerebbe tra le righe, tra l'esposizione, tra la forma adottata, tra l'impostazione della pagina e del carattere stesso, nelle espressioni e persino nell'uso di maiuscole intercalate nel periodo come ad incidere quelle parole che feriscono o alleviano.
E' quasi impossibile nasconderci; esporremmo cmq la nostra fragilità agli occhi di tutti...sta poi a noi distaccarci dal giudizio degli altri e rimanere immuni dalla malignità e dall'ignoranza.
« Ultima modifica: Lunedì 2 Febbraio 2009, 17:59:40 da Annamaria Milazzo »

fallin

  • Visitatore
Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #25 il: Martedì 3 Febbraio 2009, 18:34:36 »
Cara Annamaria,

la questione non è tanto quello che inevitabilmente passa sul foglio a livello formale quando dico che uno potrebbe non metterci se stesso ma è più una questione di intenti. Mi riferisco al fatto che ci sono modi e modi di approcciarsi, uno dei quali, che preferisco, è quello per cui la poesia non è fine a se stessa o all'oggetto in questione ma elemento integrante del dialogo poetico tra l'io e il mondo. Mi rendo conto che non è facile da spiegare ma riguarda essenzialmente al modo stesso di concepire la poesia. Poesia come tensione al disvelamento, una sorta di prolungamento dell'io, in maniera discreta, che parte dal mettere in discussione (a tema) la funzione della poesia e arriva fino alla scelta di un termine esatto, di una parola all'interno di un verso.

Credo che il problema maggiore è che questa tensione per manifestarsi
prima che essere nel poeta deve essere nell'uomo. E non è vero che è di tutti, o meglio, non è vero che tutti sono disposti ad affrontarla.


Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #26 il: Martedì 3 Febbraio 2009, 19:14:51 »
...ma elemento integrante del dialogo poetico tra l'io e il mondo...

ecco, ora ho capito meglio...!!!...
un giorno ne parleremo più ampiamente...mi interessa!

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Dove tutto è possibile...nel "palmo della poesia"...
« Risposta #27 il: Martedì 3 Febbraio 2009, 22:15:55 »
Fallin...
Credo che il problema maggiore è che questa tensione per manifestarsi
prima che essere nel poeta deve essere nell'uomo. E non è vero che è di tutti, o meglio, non è vero che tutti sono disposti ad affrontarla.

m.m.
certo, la poesia viene dopo; è solo il risultato finale della tensione e...beato chi sa farla fuoriuscire.
Così come non è vero che, essendo unici ognuno nel proprio io, non siamo a pari tensione e "affrontarla" nel doppio senso della parola, cioè sia come sfida che come esposizione del sentimento, non è da tutti.