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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’168Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato |
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Quarant’anni bedda me oggi facisti,
pensu ancora ora a quannu nascisti,
ittasti na vuci forti forti,
nta lu spitali trimaru tutti li porti,
avii la facci rosa, bedda culurata
e subitu ti vosi dari na vasata.
Ora si granni, u ngigneri
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 | Ho cercato di catturare l’istante
nell’impegno oneroso della vita,
stringendo con cura ogni tuo passo,
nel tentativo di fermare l’onda delle stagioni,
di custodire il fremito di un sogno svelato.
Ma tu, con delicata maestra,
hai manipolato le rose
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 | Luce sospesa,
gli alberi chiedono al cielo
un respiro antico.
Fiume silente,
custode di segreti,
accoglie
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| Ti svesti all’improvviso del tuo silenzio
Tra il vento che scosta le vesti
tu riappari
ed è ancora lì la cicatrice a ricordar quel che è stato
perché quel segno che immutato rimane nel tempo
lo porterò ancorato sulla mia pelle
È un segno del
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Ti piace sognare
che il mio silenzio
ti colpisca all’improvviso
e tremare di gelo
mentre il buio scorre
sulla tua pelle di seta
segnata dal tempo
di una favola
rubata alle ombre.
Ti piace guardare il dolore
e sentirlo crescere
come fosse
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Occhi negli occhi, alta tensione delle anime,
vibrano un’orchestra di cariche corsive
che d’insidia e d’oltre ogni porta
scrivono una scintilla d’amor di nuove corde.
L’elettricità di colpo si muove,
d’un diverso calibro di strali e fulmini,
e
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Amor ancor non m’accarezza
e funesto resta il cor
in talsì amarezza,
che infino spento è ardore
E non vieppiù ebbrezza,
tal s’è in seno scorati
che tace allegrezza
e par d’essere scordati
Allor in devota prece
stanchi, ci si pone
a chieder
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Questo interstizio di tempo
rievoca il mio mutare...
Quanto è prezioso
l’essere
da cui farsi illuminare...
Un’anima
che porta alla comprensione
così da accettare ciò che
è difficile rivelare.
Trasportando il sentire
sul binario parallelo
si
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tu visionario pazzo meraviglioso Giuseppe Aletti vai dove gli altri non arrivano
hai miracolato una nuova geografia poetica con nuovi paesi che per noi sono casa
i dolcissimi abitanti dei paesi accompagnano con grazia i poeti senza patria
sento il
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Trillava il lucherino sopra il ramo
e al suo richiamo
la puzzola saltava sul giaggiolo
col topo preso a nolo
e mamma volpe lieta di stupire
distesa sotto il tralcio da spartire
tentava con il lupo
di calcolare il salto del dirupo
per scodellare
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Sotto un cielo che si scioglie in canto,
intreccio fili d’aria nel mio incanto,
mi perdo in sogno, lieve e silenzioso
a cercar te, miraggio luminoso.
Ho rubato ai venti pensieri leggeri,
dipinto i fogli di rami sinceri,
le frasi taciute, sospese
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Sempre che non sia
troppo tardi per regnare
sulle tue preghiere
e sui desideri repressi
da anni sulla pelle
segnata con le rovine
di una vita spesa
a sussurrare ombre
temute anche dalla notte.
Sempre che non sia
troppo presto per
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ho visto la gioia crescere lentamente fino al mio petto
sento la porta del frumento cullare il silenzio strisciante del respiro
voglio piangere ridere vivere in mezzo al mondo ombreggiato di noia
non mi lascerai alle rive del cuore dove ho le radici si
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Scrivendo di acqua e di vino
nelle parole cosparse di pioggia
son passate le luci
di quel treno mai fermato.
Si arrotola il tempo
nelle parole che rimangono
in queste pagine mai scritte
nel silenzio che non tace .
Il tutto si svuota
nel
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Intonava strani canti
il vibrare roseo dei petali al vento,
il frinire delle foglie secche
come cicale sparse sui rami ondeggianti.
Funesta sembrava quella atmosfera
di strana attesa,
come se il mondo fosse sullo zero
e il dondolio di un’altalena,
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Cuore d’ortica
taroccato gioiello
con luride mani
condanni tuo fratello...
Simuli virtù
offrendo in dono
riciclato orpello ...
Giramondo in vetrina
appari con ciuffo azzurro o rosa
e sorriso da vecchia babbuina.
Con convinzione
scarabocchi
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Atmosfere nitide
di velati ricordi
arrivano improvvisi e melanconici,
in nuvole oscure
fascinose di
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Rosso come l’alba che rompe il silenzio,
fuoco che accende l’anima al vento,
è grido di vita, ferita che canta,
memoria che brucia, passione che incanta.
Rossa è la rosa che trema sul cuore,
sangue che pulsa nel tempo d’amore,
è vino che danza nel
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Colorazioni intermittenti
attirano occhi volatizzandosi
onde poi tornare all’ovile
rischiando di far perdere le proprie tracce
che unilateralmente s’incontrano dandosi la mano
giochi di luce fosforescenti si rincorrono
maratona tutt’altro che
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Mentre tempo fugge via
vostra unione si rafforza
e’l cammino non si svia,
compagno di tal forza
Che gran meta è qui giunta
di color di tempi buoni
quivi insieme a voi congiunta,
che perciò ciò vi sproni
Or è tempo della festa,
che quaranta
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Hai ormai compiuto cent’anni
ma la tua coperta d’amore
riscalda sempre i miei sogni
nuvole nere al tramonto
la’ dietro c’è il tuo sorriso
brilla senza alcun confronto
dal cielo dove sei salita
ascolto ancora parole
preziosi consigli di
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Non erano che parole
e qualche gesto
distratto dalle sere
che passavano lente
come un vento freddo
da dimenticare
sulla pelle lasciata sola
ogni volta che tremavo
per uno sguardo di Lete.
Non erano che gesti
e qualche parole
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in silenzio sogno la folla sorridente del Salone
sto crescendo nelle parole interiori di padronanza
voglio far nascere il mio primo figlio di carta
sento la riva del cuore fissare la radice del poeta
guardo con le labbra tremanti l’attenzione e la
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 | Se fossi il passato, congelerei il tempo
per custodire ogni sorriso e ogni sentimento,
ma nel presente trovo il senso più profondo,
vivere il momento, il battito più fecondo.
In ogni istante, il tuo volto è il mio rifugio,
il dolce sussurro di un
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 | L’aria fresca della mattina passa lieve,
accarezza i pensieri e li riga di luce.
Ogni respiro è una finestra aperta
dove il silenzio trova pace tra i ricordi.
Culla il vento dietro ogni refolo,
sibila voce, poesia che nasce e si posa.
La luce si
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Onde impetuose spinte dal vento si infrangevano negli scogli fino a coprire di schiuma bianca la battigia. Il sole coccolato da nuvole grigie spruzzava i suoi raggi dorati in un cielo tempestoso. Una salsedine graffiante invadeva ogni cosa. E mentre cercavo con lo sguardo l’orizzonte, il vento mi parlò di gabbiani impazziti. Il mare si espandeva e si ritirava, danzando con il suo moto ondoso. Ad un tratto la sua voce impetuosa invase la mia anima e portò via il mio pensiero. |
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L’ impotenza e la disperazione si fanno lacrime e poi rabbia. Il cittadino comune sente l’ ideologia insinuarsi come un veleno sottile che avvelena l’ aria, invade ogni spazio della vita e lascia soltanto il desiderio di rifugiarsi in…leggi…
di Arelys Agostini |
Nebbia, mia piccola Nebbia, vuoi sapere cosa penso veramente della nostra Pecora Nera?
Non devi corrugare la fronte con quella paura infantile; la nostra pecora nera non è cattiva, semplicemente danza a un ritmo diverso.
Non vedrai la sua…leggi…
di Arelys Agostini |
L’ orfanezza del cittadino comune in Vzla., è così profonda che, anche se la raccontassimo mille volte, ci direbbero che esageriamo. Solo chi l’ ha vissuta sulla propria pelle può davvero capirla.…leggi…
di Arelys Agostini |
IL REINCONTRO
Eva stava per compiere diciott’anni e si sentiva felice. Primo, perché per i suoi genitori terreni, la loro bella figlia raggiungeva la maggiore età, era ormai una donna fatta; secondo, perché i suoi…leggi…
di Arelys Agostini |
Mentre osservava la corrente del fiume, i ricordi della sua infanzia cominciarono a fluire nella memoria, quasi volessero balzarne fuori e reclamare il tempo a cui appartenevano. Le parve di sentire di nuovo il dolce aroma dei chicchi di…leggi…
di Arelys Agostini |
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ISCRIZIONE CLUB SCRIVERE
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SCRIVERE E' UN CLUB DI SCRITTORI E POETI AL QUALE SI PUO' ESSERE ASSOCIATI IN 2 MODI:
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IN MOLTI SI CHIEDO LA DIFFERENZA DOVE STA. ECCO IL LINK ALLA TABELLA DI COMPARZIONE TRA LE DIVERSITA' DI ISCRIZIONE AL CLUB.
DIVENTARE SOCIO CLUB SCRIVERE
DIVENTARE SOCI NON E' UN OBBLIGO MA ESSERLO VI DA TUTTE LE AGEVOLAZIONI DEL SITO!!
GRAZIE E BUONA SCRITTURA. |
| Corroso in lui da chissà
qual destino,
inerme attendeva,
lungimirante la speranza
Fervido languiva,
sopraffatto e sfatto,
in tal risonanza sgraziato
e l’empio ridondava
Chi lo capì fu bravo,
l’accecante notte calò,
il culminante tempo
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| Odio il mio passato
Odio tutto ciò che è stato
Odio guardarmi allo specchio
E non riuscire più a guardarmi dentro
Odio
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