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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Impressioni
Le 31470 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Pelle di seta, passi sensuali in movente intense che lasciano
il segno, che incantano chi osserva e si lascia andare in pensieri
ancestrali, in un candore innaturale quasi artificiale
Come Narciso forte, pieno di vanità in specchi ove
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Un blocco di marmo si scatena all’improvviso
vorresti poter prenderlo al volo
troppo peso ti faresti soltanto del male
perché mai dovresti far vedere l’impossibile
nessuno è cieco capisce benissimo
dove chiunque possa arrivare
inutile
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Sulla collina che guarda lontano,
riposa Escalaplano, paese umano.
Tra pietre antiche e vento leggero,
canta la terra un canto sincero.
Le Domus de Janas, bocche di pietra,
custodiscono storie, mistero e carezza.
E intorno il mirto, come un
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Quel posticino che nel cuore sembra un soffietto
risplende in maniera convulsiva
dedicando se stesso a quella causa
che si fa ogni volta più intraprendente
suscitando un tale modo di comportarsi
fremendo ogniqualvolta che il battito si fa
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tuona delicatamente la fontana dagli spruzzi acidi
il giardino degli dei fiorisce della collana di un tulipano
o fantasia che schizzi del volo perpendicolare delle aquile regine
urlo d’un orrore celeste di stelle
vuoto di felicità arringato dal
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soffia il vento dell’aurora
davanti al tremito della paura scrivo parole orlate di lacrime
atto consunto di stelle nello stomaco del dolore
bagnata la vergine delicata di nuvole nel mondo dei versi
intensa poesia comma di una resistenza spezzata di
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Implorando a perdifiato di rimanere con i piedi per terra
non sempre è indice di buona volontà
visto che dietro potrebbe nascondersi egoismo
quel frutto non certo gradito
pronto a sorreggersi con il proprio io
prendendo la palla al balzo
onde
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È l’immagine del silenzio,
una statua del fragore delle onde,
una linea, una strada che rincorre un binario.
È la voce sottovoce del cielo
e solo chi non ha un tetto
la ode dai sottopassi d’inverno
e dai vicoli d’estate.
Solo chi dice che è un
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la poesia è una piccola ape che succhia il nettare del silenzio
verseggiare punti interrogativi che urlano domande scosse di stupore
romba il tuono dolce che sveglia le piccole nuvole colme di pioggia
l’essenziale della piccola pietra lavica è
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Cagliari è un’arpa distesa sul mare,
suona coi venti che sfiorano il sale,
una donna vestita di pietra e di sole,
con occhi di zaffiro e labbra di corallo.
È un sogno disteso su colli antichi,
la Sella del Diavolo vigila il tempo,
mentre il
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Dividimi con le ombre
ogni bacio sarà un dolore
e ogni carezza un volto
che passa senza lasciare
nulla che non sia amore
o inganno teso sul peccato
che le stelle consumano
con le loro amiche lune.
Dividimi con le albe
e le notti finiranno a
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In questo contesto di stordimento
come spirale discendente
bramo incontrare un argine
se il gregge avanza compatto
io mi fermo
alzo lo sguardo
ascolto il vento
voce interiore
sussurro di nuove visioni.
Lontana da retorica
tradizioni,
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vola leggiadra una piccola lucciola accesa di luce
io sdraiato su un campo di fiori bagnato dalle nuvole
chiudo gli occhi in un sogno baciato di tenerezza
sento le onde del mare increspate nel silenzio
miracolo di calore rima baciata vestita di
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Sei qui, ma nel vuoto che lasci resti
un’ombra che sfiora i miei giorni lenti,
presenza nei gesti, nei sogni onesti,
assenza che morde tra i sentimenti.
Parlavi e già tacevi un po’ dentro,
sorriso di vetro, carezza spenta,
eri la fiamma, ora solo
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mi batte il petto che scivola nella caduta del silenzio
tremo la visione dell’altro vestito da giudice
sento il pensiero lancinante di un io schifoso di voci
traffico il sogno di un mattino che scalda la tenerezza
vedo i miei occhi aperti sulla
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Sei l’ombra che danza nell’eco del giorno,
il respiro rimasto piegato al mattino,
la sedia che attende con strazio e decoro,
un profumo sospeso sul mio destino.
Eri fuoco che scalda anche senza toccare,
ora cenere stanca nel grembo del vento,
una
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Va!
Che difficile
e troppi
gl’inganni
il tempo
sa costruire
e chi sveste
a solitudini
di coraggio
armenti
in tempesta
di pensiero
e chi di ieri
vergini abbacina
languidi sguardi
a mai più mostrarsi
in pena di se stessi
riflessa
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febbre che scalda l’anima di una rima baciata di cielo
in silenzio bacio con passione le nuvole colme di pioggia
vola la rondine con il cuore al di la del sole
nasce il vagito della primavera addio buio di notti mostruose
sento la bellezza abbaiare il
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Scendevano dense dal temporale
le nuvole con colore spettrale
a tratti carezzavano le onde
poi s’allungavano come le fionde
pallottole a raffica di ghiaccio
si scagliavano in mare meticcio
un plumbeo palcoscenico di luci
attraversava con
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Brucia il respiro nel grembo del giorno,
il sole incorona la vetta del mondo,
lambisce la terra con dita d’incendio
e accende la pelle nel suo girotondo.
Il cielo è una fornace che pulsa e sospira,
la luce si versa come vino d’ambra,
l’aria è uno
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Nel grembo del giorno più lungo,
il sole inchioda la terra al suo sguardo,
un dio d’oro che non conosce tregua,
che accarezza e brucia con la stessa mano.
Luce che dilaga come fiume in piena,
trasforma l’aria in vetro fuso,
e il cielo, senza
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sfinge di luce che spremi la pioggia figlia delle nuvole
rondine che vola all’ombra del tramonto
tu che accendi di rosso la tavola increspata del mare
sfioro le stelle piccolissime di luce
lassù ci sono gli angeli che cantano la roteazione dei
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È un vero sentire
di abbagli e ingenue opzioni
il dibattersi in progetti arguti,
in un persistente inseguire
di effimeri vagheggi e ostinazioni.
È come il rincorrere
alte pianificazioni astute
e angustiarsi nel perdurare,
alimentando con
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vola la rondine nelle nuvole ingrigite di pioggia
sento il dolore amare il verseggiare del mare
brucia il tramonto rosso di un verso baciato
notte orfana di un silenzio ucciso dal vento
vedo la poesia slacciata di un emozione compiuta di parole
sento
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Impossibile tenere a bada qualsiasi cosa
che senza permesso e senza farsi scrupolo
riesce ad inibire il momento
con la sua prepotenza sotto forma di ricatto
modo d’essere che non sempre riesce nel suo andare
occhi aperti per non cadere nel
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Il mare d’inverno ha la voce del tuono,
s’infuria, si torce, s’abbatte e si spezza.
Si chiude nel grigio, si gonfia di suono,
spaventa la riva con tutta durezza.
È un mostro che urla, che morde la sera,
che rompe gli ormeggi, che scuote le
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slancio di fogli disordinati di parole
bellezza di una rima baciata di vocali
sento la musicalità dei versi slacciati di emozioni
c e finalmente qualcuno che può giudicare le mie poesie
partecipo con lo slancio delle mie parole al giudizio
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Giugno s’innalza tra cieli di fuoco,
i bimbi esultano, è tempo d’estate,
le onde rispondono al loro gioco,
sorrisi di sale, risate sognate.
Si scioglie il tempo nei giorni più lenti,
le mani di sabbia, le corse sul molo,
ma stanche le madri, coi
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nel silenzio della notte brucia la canzone della luna
il freddo del buio fa piangere il rivolo dell’anima
il sole accalora il freddo magmatico del silenzio
vera poesia che ruba le emozioni al cuore
disadorno verso che crocefiggi la pioggia delle
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Impermanenza di stagioni
è la nostra vita
senza certezze, anticipazioni
pullula di artefazioni...
Transitorie fogge
se indossate e mostrate
senza ostentazione
incitano alla riflessione
sono esempio d’unione
simbolo d’autenticità
assenza di
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31470 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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