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434 persone sono online Lettori online: 434Poesie pubblicate: 362’938Autori attivi: 7’480
Gli ultimi 5 iscritti: Ciraforever - Cialtronescon - Daimon - Kevin - Serena Muda
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Molto spesso, nel dialogo quotidiano, si sente contrapporre la ragione al sentimento, si interpreta l’una come l’antitesi dell’altra, come se dove trionfa l’una fosse assente l’altro o viceversa.
Questa impostazione è talmente radicata da apparire
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Quando tutto tace, quando remoti richiami m’inquietano e sbiaditi volti ricompaiono e poi scompaiono nelle nebbioline che si mi addensano nella mente, sul far della sera, quando i doveri della giornata sono stati quasi tutti compiuti e quelli per il
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La sveglia iniziò a suonare, strappando Marie da un sogno effimero. Erano le sei del mattino e faceva così freddo che si sarebbe volentieri rannicchiata come un bozzolo tra le lenzuola, ma Rose era stata molto chiara. Il
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Sono settimane che cerco di scrivere, di dirti questo che mi preme dentro. I miei umori danzano, onde furiose di un mare in tempesta. Tentano di scaricare la furia di un uragano, un vento cieco che spezza ogni cosa al suo passaggio. Ma
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Mi vidi fluido
d’amor rovente,
seme di anima nascente,
già cellula vivente,
pronto a germogliar
nel tiepido calor
del grembo materno.
Sin dal concepimento
mi riconobbi soggetto pigro,
già tanto strano che,
disdegnando gli affanni
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Come ogni pomeriggio, Giung camminava verso la piccola collina nell’ala nord della tenuta di suo nonno. Da lì, la vista era un dono: i quattro punti cardinali si dispiegavano davanti ai suoi occhi, rivelando la grandiosità
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Ogni mattino, all’ombra dei grandi alberi di mango, la nonna pilava il mais, chicchi dorati destinati ai polli che allevava, liberi di zampettare nel vasto abbraccio del terreno che avvolgeva la casa. Le sue giornate erano un canto immutabile, una routine
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Beato chi si siede a tavola tre volte al giorno, con la sua colazione, pranzo e cena.Beato chi ogni giorno butta via cibo a piene mani in tempi di vacche grasse, senza pensare che un giorno potrebbe arrivargli il tempo delle vacche magre.Beati tutti
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Da dove si trovava, Juancito osservava il gruppo seduto sulla terrazza di una delle "taguare" del paese. Il sole del pomeriggio, pesante e ocra, cadeva su di loro, ma la luce sembrava rimbalzare senza illuminare nulla nei loro occhi. A
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Dalla terrazza del piano superiore della casa, Kate osservava il sole che, a poco a poco, lasciava il posto alla notte, rivelando un orizzonte cupo che inghiottiva le ultime sfumature del giorno. Per lei, i giorni erano tutti uguali, non cambiavano;
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Capitolo I
1819
Non erano trascorsi nemmeno trenta minuti da quando il Reverendo Nepomuceno l’aveva unita in matrimonio con Don Coggiola, un ricco commerciante originario della Guyana Francese e amico di suo padre. Era l’uomo che lui aveva
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Con variegati innesti alla luce,
sole imperante di giorno
e miriade di stelle la notte,
risplenderà la fioritura
di variopinte gemme
in una vasta gamma di colori.
Da questi profumati germogli
verranno alla luce dolci frutti,
prelibatezze di
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Dal buio alla luce, dalla mente (materia raffinata) all’anima (mente illuminata), l’umanità completa il suo ciclo vitale (antropogenesi) passando così dalla nascita (materializzazione dell’amore) alla rinascita (spiritualizzazione della
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Francesco Andrea Maiello, soggetto bipolare (diagnosi di illustri clinici) con tanto di psicosomatico, certamente persona sensibile e soggetto spirituale, dopo strani segni lampanti e segnali lampeggianti, sempre più si ritiene il protagonista di
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C’ era una volta una principessa felice… No, il protagonista della nostra fiaba non è la figlia di un re, ma di una meticcia, nata da un incrocio tra un labrador ed una spitz. Bravi, avete naturalmente indovinato! La nostra
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Tra catastrofi ambientali, conflitti territoriali (Putin, Netanyahu), omosessuali (Matano e Diaco) che reclamano i mariti, compagni che generano figli senza mamma e papà, a parte i femminicidi, gli infanticidi e gente disperata che muore per
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Ho incontrato una rosa, era per terra, aveva perso tre petali e due spine. Per fortuna era sotto un marciapiedi, altrimenti le ruote delle macchine in corsa l’avrebbero triturata. Sembrava piangesse, era malconcia, ormai mezza appassita e con lo stelo
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Era di carta il mio sogno. Ma me ne prendevo cura. Lo foderavo di carta velinae lo deponevo in alto nell’armadiocon la scritta: Non toccare! Ma un giorno di vento le ante della finestrasi sono aperte all’improvviso, erano socchiuse, e una forza impetuosa
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Ti cinge il limite di ogni cosa, ma tu trabocchi.
Volo trattenuto di corpi è l’esistenza.
Duro il livore di forzature innate.
Iniziano a metterti cerchi negli occhi appena nati.
Ti offrono un vivere che non è vivere.
Tutto già
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Ho quel dire che passa inosservato. Quel non essere creduta abbastanza. Guardata con incredulità.Sorpassata. Non m’impongo abbastanza. Non m’impongo. Non mi dono. Aspetto che gli altri credino in me. Che gli altri arrivino a me. Non vado. Provo
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Ho quel dire che passa inosservato. Quel non essere creduta abbastanza. Guardata con incredulità.Sorpassata. Non m’impongo abbastanza. Non m’impongo. Non mi dono. Aspetto che gli altri credino in me. Che gli altri arrivino a me. Non vado. Provo
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Non ti affannare, non correre, non ti muovere... è tutto tempo perso. Destinato a perdersi, a non essere, a sbriciolarsi in polvere.(Stasera sono proprio ottimista😃Non mi date ascolto! Correte, affannatevi, costruite. Io me ne sto all’ombra
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Mia madre moriva. Per un caso della vita, io e lei eravamo sole, imbracate in zona rossa con mezzi di sollevamento. Strana la vita, ero sempre fuggita da chi moriva, non volevo vederne il volto. E adesso giacevo con lei giorno e notte seguendone il
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Voglio imparare a verbalizzare il silenzioa renderlo declinabile, fluido, magia d’istanti persi. Fiume che scorre nella tua vita senza straripare. Onda che t’invade, ma non rompe gli argini. Senza silenzio non potrei vivere. Senza
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Amo i monosillabi. Non proprio "si" o "no" come piace a te. Ma le frasi breve, che esprimono tanto, che come una scalpellata d’estasi s’imprimono dentro. Tipo quando lui mi guardava senza parlare. Ed io gli chiedevo, già vibrante di quella scia di
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Torna a muoverti nella bufera e non avere paura del buio, la luce arriverà, arriva sempre. Veglia la tua fiammella che s’impenna al primo soffio di vento, veglia sempre perché non si spenga. Non dire:"A me non succederà mai!"
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Quando ero piccola ero piuttosto timida, davanti a sconosciuti abbassavo la testa. Quando mi offrivano qualcosa rifiutavo, ma dopo varie insistenze e dinoccolamenti da parte mia, accettavo. Un giorno mi sono ritrovata con i miei genitori in un bar di
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Mia madre andava in chiesa. Alle messi solenni della Domenica, dei giorni di festa. Cipria rosa e profumo alla violetta. Scarpe con leggero tacco, dello stesso colore della borsa. Capelli neri, corti, ricci come suo padre. Gote rosee. Occhi ridenti. Mani
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Banchetta il silenzio con l’amoree assieme se ne vanno a spasso, aspettando."Mi manca!""Ma non chiamo!""Deve chiamarmi lui!""Deve chiamarmi lei"!Ed intanto il tempo cuce talami di alabastri e foglie d’oro. Il vento li sporge al cuore. Gli
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Quando ero piccola, ero piuttosto timida, salvo poi scatenarmi con gli amici e fare da capobanda. Con le persone che non conoscevo ero piuttosto riservata. Ricordo una volta, che stavo tornando dalla scuola, ed una ragazza mi disse: A casa tua
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Sibilava piano parole incomprensibili. Nessuno l’ascoltava. Nessuno aveva la pazienza d’ascoltarla. E lei sorrideva, sorrideva a tutti. Un giorno che la vidi sola per strada la salutai. Lei si avvicinò e mi strinse forte le
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Quando ero piccola, ero piuttosto timida, salvo poi scatenarmi con gli amici e fare da capobanda. Con le persone che non conoscevo ero piuttosto riservata. Ricordo una volta, che stavo tornando dalla scuola, ed una ragazza mi disse: A casa tua
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Non ero VirginiaC’è un amore taciuto, coperto da un velo di silenzio, fatto di complicità e di vita comune. Col tempo diventa routine, ago della stessa bilancia, battibecco e fuga improvvisa. Troppo vicini per sentirsi,
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Hanno tagliato l’albero. L’albero a lato della mia porta a Baucina. Era un pruno selvatico. Si ergeva maestoso sino al balcone della mia stanza, al secondo piano. La sera era tutto un cinguettio, un fremito, un battito d’ali. Centinaia di uccellini
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Mia Nonna Momma (Mimma)Mia nonna era il racconto che spuntava all’improvviso dietro la tenda. Era la favola. L’imprevisto. Ti diceva la verità in faccia. A volte taceva, ma con cenni della testa, degli occhi, con la mimica del viso, con le
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