Non sapevo...
Chi sono?
Sono nata nuda,
spezzando il silenzio
per essere arrivata
in questo mondo buio
di cui non conosco nulla.
Solo palloni di parole,
non vedo colori,
questo mondo mi fa paura.
Il sorriso di attesa
non lo vedo,
sento
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Nel ventre muto del silenzio,
a un tratto, scorgo un pertugio,
la luce del tuo amore,
un tatuaggio indelebile
nel mio cuore.
Ascolto il fluire lento delle nuvole
oltre le quali ti vedo,
sei libera da tutti i mali del mondo,
puoi volare,
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A te che ancora oggi segui i miei passi
senza farti vedere,
a te che sei faro che illumina la mia rotta,
a te che sei la mia stella polare,
mi indichi sempre la giusta strada,
a te che sei il porto sicuro
dove approdare durante la tempesta.
Non
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Mi abbraccio il cielo,
sospeso, allargo le braccia,
continuo a volare nell’immenso.
Gioco a nascondino,
dalle nuvole guardo giù,
la terra... Che confusione!
Mi faccio trasportare dal vento,
ancor più su
non voglio vedere la processione
caotica,
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Vorresti non poter rispettare questo giorno
culmine di una vita ormai andata
quella manina non cessava di agitarsi
consapevole di quanto l’attendeva
.
indimenticabile quel saluto
parlavano gli occhi
.
non è bastato quell’assaggio
onde poter
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All’orizzonte si era spento
il sole
in quella notte
invernale.
Sola con la tua
anima,
nel buio stelle
lucenti,
un silenzio
assordante
apre le porte del
Paradiso
al tuo dolce
viso.
Una rosa
bianca
sboccia
nel giardino.
Ora tu sei
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 | Un pensiero aleggia ogni dì
aggrappandosi a quel mantello
che sulle spalle riesce a risucchiare
depennando ogni situazione avversa
rifugio dove lasciarsi cullare
interpretando come non mai
quel calore che si prodiga ad essere d’aiuto
verso chi
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Abbaglia quel puntino all’orizzonte
perle si abbracciano nel captare amore
facendo tremare
dolce sentire s’invola
adagiandosi su bianca nube
sensazione indescrivibile
accomuna carnina
lieve quel soffio vuole imporsi
seppure parole colme di
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 | Quel grembiulino è lì che aspetta
d’essere accarezzato da mani esperte
vorrebbe ancora poter sentire
il calore dell’amore
unitamente a quel mezzo
che una donna mai rinnegherebbe
capace di emanare caldo fuoco
.
basterebbe poterlo delicatamente
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| Ognuna è pronta a salpare
ove desiderio impone un minimo di sapienza
stipati ben bene
libri quaderni lapis scodinzolano
piacere d’imparare ogni giorno più forte
quella matita rossa
sempre pronta ad aiutare
piacevolmente scorre su
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L’albero, un grande ulivo, che avevo
è sparito spinto dal vento
Era ancora bello, operoso e ricco di gustosi frutti,
quella pianta eri tu, padre,
maestro di tutti gli onesti insegnamenti
per tutti esempio di umiltà e benevolenza.
Prodigo di buoni
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Tu eri il mio centro di gravità persistente
Ora sono trasportata dalla corrente.
Un fiume in piena, di torrenti affluente
trasportata dal maestrale anche a ponente!
Mi manchi tanto!
Non sei più la mia referente,
il tuo ricordo in me sempre
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 | Anninnia, anninnia
Su pipiu de Casteddu,
Bellu frorisceddu,
Sesi un’angiuleddu
Fillu meu pitticcheddu!
Ti portu in su coru,
Ti cantu una canzonedda,
Po di Dromiri.
Tui iasti abolli
Andai a passillai,
A biri is froriscedusu,
Amighisceddus
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Sei volata in Cielo
Con un debole svolazzare di ali.
Hai raggiunto il tuo Sposo,
Nannái, Babái, Mammái
La tua pace ora è Armonia,
Canto libero da frastuoni,
da preoccupazioni!
Alita nell’aria la tua voce
Senza fare rumore!
I tuoi silenzi,
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Nel cielo vibrano i tre colori
Scia d’un mondo di pace
Dove si specchiano i
Nostri avi.
Momenti da ricordare
In un domani incerto
Ove la furia del vento
Spazza via il tempo.
Come i colori
che regolano la vita
raccdhiudendola in
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Anche oggi un pensiero vuol salire sin lassù
troppo grande il desiderio di quella carnina
non cessa d’invadere le ore
solo così nel ricordo trovo pace
trecentosessantacinque i giorni dell’anno
non riesco a saltarne uno
nell’immergermi in quel
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Smetterò mai di ringraziarti
per tutte le dritte che mi hai dato
e che ancora servono a mantenere alto
quel tenore di vita che tutti desidererebbero
ogni ricordo è un frutto pronto all’uso
dove immergersi onde poter sentire ancora
la friabilità di
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Eccoci finalmente arrivati
ad un mese che è tutto un programma
ad iniziare da oggi
ogni dì un ricordo verso Chi sempre è vicino
il Suo mantello nessuno lascia indietro
cuore di mamma non potrebbe
un fiore una rosa mai dovrebbe mancare
batte
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Ricordi ancora quella manina che salutava
quando la sera prima te ne andavi
tristezza presentimento sullo stesso piano
cercavi inutilmente di cancellare
fotogrammi si delineavano
poche ore ed uno squillo riempì l’aria
un colpo seppure lo
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Una nuova signorina si fa spazio nella vita
con quel fiocchetto sulla testa
ed un vestitino candido
la fanno sentire importante
una manina si alza salutando
chi il giorno prima lo aveva accarezzato
con quell’amore mai venuto meno
annullando
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Torni con il pensiero lassù tra le montagne
quando piccola tutto sembrava enorme
solo la seconda elementare frequentavi
eppur problemi non mancavano
desideri poi avevano il privilegio
di essere sempre in prima linea
eri triste sì mancavano i
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Così piano si muove quell’altalena
al canto di tua madre al calar della sera
che ogni giorno viene per starti vicino
ed un fiore ti porta con devozione.
Nessuno ti nota soltanto lei,
con la mano sul petto trattiene il dolore,
non esiste tempo
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E ci risiamo centotredici ne sono passati
eppure c’è sempre chi un pensiero ha verso di te
guai se ciò non fosse
quest’anno ha tutto un altro sapore
la lontananza si accentua per motivi che ben sai
niente ti nascondo
un pensiero da tempo balena
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 | Se tu fossi ancora qui figlio mio,
ti terrei sotto le mie ali
per proteggerti ancora
e condividerei i tuoi pensieri
e gli arditi progetti
col caldo amore di una madre.
Ascolterei ancora i tuoi racconti
di amori iniziati e poi scordati,
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 | Ascolto i miei silenzi,
sono come sospiri lievi
anch’essi come emozioni
portate dal tempo che fu.
Sono nati nel centro dell’anima
rimasti nascosti in un bozzolo
tra nodi, che non sciolgono mai,
pensieri di te che più non sei ...
A
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Donne d’amor il vanto,
e nel cuor un velo bianco,
velo da sposa e abito lungo,
mamme ed amanti dedite alle famiglie.
Donna d’amor la vita adorni,
musa maliarda di secoli e anni,
e nella società sei vanto,
lottatrice delle giuste cause,
sensibil ed
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In bilico fra abisso e paradiso
mentre qualcosa prende forma
in sonni sudati di risvegli
quando il tempo è un ricordo
e il presente un cammino
nonostante quel cielo che sembra ingoiare
È un arrancare fra deserti e sorgive
barcollare fra
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Odo ancor il tuo canto,
nel mio cuore
i ricordi, si riaccendono e in un momento,
i vuoti si riempiono di colore.
Eri, un raggio di luce, mamma,
per anima un caldo abbraccio,
vita mia, in tutta pienezza,
nei miei giorni, una dolce carezza.
La
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Quest’anno non posso fare pronostici
sarebbe come voler mentire
un freno mette fine al mio desiderio
neanche posso nominarlo
mi sentirei colpevole del niente
girando gli occhi attorno
solo il pensiero come aquilone vola
raggiungendo
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Una sveglia sirena
in allarme nella sfera
d’un pianeta in collisione
con (dis-) umana involuzione!
Non si può sfidare
Madre Natura senza male
ritornarci contro,
nessuno sconto.
Lei sempre sperimenta
nottetempo si ritempra
ere glaciali
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