Accipicchia, se fossi davvero io la sofferente, allora dovrei rivedere tutti i miei scritti perchè, credo, di non aver saputo arrivare all'apice del mio sentire.
Non mi ritengo sofferente, anzi, quasi il contrario. E comunque, irrequieta, inquieta, dannata, follemente instabile.
Vabbè, ma se Silvy vuol fare di me una martire della mia anima persa, ben venga ugualmente. A Lei concedo tutto.
E comunque sciogliete l'enigma che son curiosa!
*LuLù*