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I 3313 racconti pubblicati in esclusiva
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La donna, da sempre, il movente della vita e l’uomo, sempre più, il barbaro assassino!
La donna che bella scoperta!
Il bello della donna,
scoprendo la sua veste
e sfogliando i suoi versi,
si idealizza
con l’amore
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Mi racconto una storia.Ero giovane e sognatore e cercavo di immaginare il futuro, quello mio e quello delle persone a me care: un tetto sicuro, la protezione degli affetti e certezze per il domani. Poi, ero un po’ più in avanti e cercavo con tutto
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Mi racconto una storia.Ero giovane e sognatore e cercavo di immaginare il futuro, quello mio e quello delle persone a me care: un tetto sicuro, la protezione degli affetti e certezze per il domani. Poi, ero un po’ più in avanti e cercavo con tutto
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Il Cavaliere del Falco
Le scimmiette alate saltellavano giocose tra il colonnato dell’ antico tempio quasi del tutto ricoperto e soffocato dalla vegetazione. Erano felici di rivedere il loro principe.
E Ramroch, così si chiamava il
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Necessita la cultura spirituale (La luce della cultura, l’AngeloRaffaele editore) per scongiurare le divisioni materiali e... le liti familiari! Intanto si trasmettono, purtroppo, sempre più malattie (anche per il degrado ambientale!) che
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1
I soldati dell’ usurpatore irruppero nel villaggio ancora immerso nel sonno e iniziarono la loro opera distruttiva appiccando il fuoco alle prime capanne. Il vento gelido che soffiava sulla steppa alimentò le
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LE PRIME EMOZIONI Alice e Gigi.
Sono seduti uno accanto all’ altro sul muretto dei giardini, parlano sottovoce, si guardano, si sorridono, in questo giorno di marzo, la
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-Le lettere della politica: dalla b (bunga, banca, babbo) alla p (programmi e poltrone)! Come ti giri e ti volti (e lo stomaco si rivolta!) c’è sempre la r (il rognoso di Rignano)!
-Con questi giornalisti (Feltri, Belpietro, Sallusti,
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Il fato, il destino, rocamboleschi momenti e serene giornate, conflitti e lotte, messaggi ancestrali incisi nel nostro codice genetico fin dal primo sdoppiamento di cellule, la nostra vita... Siamo storia di un’ infanzia incosciente che ci
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Tornai in salotto e dedicai del tempo alla ricerca sul web per spaziare fra le tante agenzie di moda che il web presentava, mettendone in vista ogni particolare. Fu una sorpresa quando vidi che l’ italia era ricca di agenzie di moda e Milano
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Il treno fu puntuale e dopo 15 minuti circa scesi alla stazione di Mestre, l’altro treno già era pronto, presi posto e m’accomodai, ero pronta a partire, il treno era diretto a Rapallo.
Con lo sguardo salutai Venezia e con malinconia pensai a
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Arrivata nella stanza, feci una doccia calda, stesi un velo di crema sul corpo; insomma dedicai qualche minuto a me stessa, indossai un taillier pantalone, color ghiaccio, la camicetta nera sotto la giacca, la camicetta era elegante e raffinata. Fui
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Più passavano gli anni e più mia madre pensava a noi figlie. Telefonava tutti i giorni, solo per chiedere come stessimo, se tutto fosse a posto. Sembrava che ormai la sua intera esistenza quotidiana fosse concentrata in quella
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Venezia, dolce compagna da vivere e gustare con armonia, uno spazio attrattivo da non dividere con nessuno, una città da non poter dimenticare facilmente. Fu sera ed ero nella camera dell’Hotel, feci una doccia e ricomposi i capelli, cambiai
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” Ciao Susy!” disse con cadenza delicata, guardandomi negli occhi ” Susy Vorrei rivederla se fa piacere anche a lei s’intende, magari passeggiare insieme e le farei conoscere questa misteriosa città, ed una di queste sere, cenare
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La strada degli scrittori è una “ selva selvaggia” con una famelica lupa (case editrici e critici letterari a pagamento) sempre pronta ad azzannarti!
Volendo evitare la “ selva oscura” con lonza, leone e lupa a sbarrarti la
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Anche se ciò, non le impediva di conoscere tutta la sua storia e chi meglio di Munidda, la tata che aveva incontrato quella mattina poteva aiutarla, e forse convincerla a dire tutto quello che sapeva?
Decise che sarebbe andata a farle
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Susy diminutivo di Susanna, un nome portato con mesta alternanza, preferiva farsi chiamare Susy, quel diminutivo l’attraeva, le ricordava la susina, frutto a lei gradito, sia nel sapore che nel colore. Susy capelli lunghi e biondi che le
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Oh giorni e giorni a trascriver la vita in mescolanza di vicissitudini or allegre,
or di nostalgia, o tragiche e consunte,
come quella volta che vennero ad
incendiar il bosco, ed io a guardare.
E l’altra volta che volevano tagliar il tronco
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Un dì, fui un bel tiglio, addobbato di foglie smeraldate,
e adornato da bacche bianche, ed ogni viale o luogo profumavo.
Fui degli altri il bel vedere,
degli uccelli un bel sostare,
e del vento un bel soffiare.
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Domenica a casa di Anna
Anna, seconda moglie di Betto, padre di Roberto, donna piccolina, occhi chiari, viso rassicurante, mi ha accolta con il benvenuto
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Costumi- usanze- tradizioni
Si attendeva la vigilia del natale, con entusiasmo e gioia; direi quasi con fibrilazione da noi bambini, ma anche
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Spunta il sole dalla finestra della camera, ed Elena apre gli occhi meravigliata da quella luce che filtra dalla tenda della camera, s’alzò felice ed andò in cucina, l’ orologio segna le 8, 40;” accipicchia questa mattina ho
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Con la cultura filosofica, grazie al pensiero di Aristotele, all’amore di Platone e alla coscienza di Socrate, si vive alla luce dell’anima! Pensiero (membrana), amore (citoplasma) e coscienza (nucleo) rappresentano, infatti, le componenti della cellula
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Stamattina uscendo per accompagnare mia moglie all’ ospedale dell’ ordine dei Cavalieri di Malta sito alla Via Cariati dopo aver parcheggiato la panda in un garage delle salita Cariati, a piedi ci siamo avviati sulla salita verso l’
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Prologo - voce narrante: -
Signore misericordioso, proteggi le tue anime, manda sulla nostra terra angeli di luce per proteggerle dalle tenebre.
Questa è una terra di peccatori e molto peggio, dove i dannati e gli innocenti camminano, incuranti del
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Panzerotto! Che strano nome gli avevano affibbiato i bambini quell’estate e questo perché con il papà, che li aveva
aiutati, avevano abbozzato anche un corpo al fantoccio.
« Pare un salsicciotto!»
« A me sembra
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Le due fanciullePer caso, un giornos’incontrarono due fanciulle.Una, era bellissimavestita come un’attrice,seguita da una scia di profumocon una bocca di fuocoche se osavi baciarlapotevi bruciartiL’ altra era si ben vestitama con lo sguardo miteun
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Niss la nuvola che sognava di diventare bambina
Come è bello il cielo dopo un temporale
il sole, nel suo regno, regala nuovi bagliori e le restanti nubi, civettuole, giocano tra i suoi raggi, poi rotolando dietro
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Non rispose al suo saluto. Era imbronciato come quei bambini ai quali era stato fatto un torto. Diventano dispettosi e un po’ rozzi nel senso di ruspanti, ineducati. Tutto ciò accadeva di mercoledì poiché il martedì era
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C’ era una volta un bambino di nome Nicolò che soffriva di una malattia, dove aveva sempre paura del buio e dei
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Le situazioni cambiano, ci sono tanti tasselli che devono tornare al loro posto, ma con un perno centrale da non rimuovere mai più, me stessa!E poila rabbia mi assale e morde l’anima, frammenti si cicatrizzano dentro la mia mente, e,come un filo di
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Nino, il contadino
Era l’ alba di un nuovo giorno e Nino, come faceva sempre da quando gli era spuntata la prima barba, si svegliava per cominciare una nuova giornata di duro lavoro. Dormiva sul suo letto fatto di bucce di pannocchie
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Ehi ragazzi avete visto non c’è umano vivo in giro, ma dove diavolo sono andati a finire.
Attenta che stai parlando come loro disse il leprotto alla tartaruga che lo ringraziò prontamente con una sonora risata che sapeva di fragole e
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Quella sera, mi coricai un pò più tardi del solito ma non potevo prendere sonno. mi giravo e rigiravo nervosamente. Mia moglie, aveva subito incontrato Morfeo, beata lei... Il pensiero di non riuscire a prendere sonno non mi faceva prendere
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Vito era figlio unico di contadini che lavoravano i terreni dei signori di Forio. Cresciuto tra i filari di viti, conosceva ogni segreto ed ogni fatica necessaria per poter trarre il miglior vino da questo frutto paradisiaco. Vito non aveva voluto
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Gennaio 2017 periferia di New York, un ragazzo di nome Mark Wellinghton originario di Brighton, in Inghilterra si e’ trasferito principalmente per motivi personali nonché di lavoro. Fisicamente si presenta come un bel ragazzo moro, alto, con
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Ricordo come fosse ora quando, ancora poco più che bambini io e i miei amici, organizzavamo le partitelle al
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Non poteva farne a meno. Dopo due o tre giorni di astinenza doveva ritornare, eppure l’ edificio non stava di strada e doveva affrontare il dedalo di viuzze e strade a senso unico. Non importava.
Un’ occhiata al posteggio: quando le auto si
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Tante gemme la ornavano, pronte a diventare boccioli e poi rose profumate… la curavo, le davo acqua, concime e attenzione.
Poi ho incominciato a diradare… meno acqua, non più concime… ritenendo superfluo anche guardarla, tanto
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Te ne sei andato quel 20 maggio. Ho perso te, papà e tutte le cose fatte insieme. Come se di punto in bianco nell’ MP3 si cancellassero, una dopo l’altra, tutte le canzoni della mia playlist. Ho perso le feste della vendemmia nella nostra campagna
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3313 racconti pubblicati su questo argomento. In questa pagina dal n° 241 al n° 280.
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