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Luigi e Maddalena

Giallo e Thriller

La casa era enorme, in mezzo ad una campagna che forse una volta era uno splendore, ma che ora aveva un aspetto di completo abbandono. Solo facevano un bel vedere, alti pini secolari, che dalla strada conducevano fino alla villa, anche lei, vecchia e trascurata.

In paese, si diceva che la casa era piena di fantasmi, e nessuno si azzardava ad avvicinarsi, anche perché due grossi pitt- bull appena sentivano il più piccolo rumore abbaiavano e si mettevano in guardia...

Solo il signor Ludovico, uomo d’ altri tempi, si ostinava a vivere in quel posto tetro e isolato, e non usciva mai, nè si faceva vedere da nessuno, tutti in paese dicevano che era diventato pazzo dopo la morte di sua moglie, una bellissima donna, quando era ancora un uomo attraente e giovane, e da allora non lo avevano più visto in giro.

Con lui vivevano anche due coniugi, sulla cinquantina: Maddalena, che cucinava, e teneva pulita la casa, lavava e stirava quei pochi panni che si utilizzavano, e altre piccole faccende, e suo marito Luigi, tagliava la legna per l’ inverno, raccoglieva l’ uva che ancora cresceva nei dintorni e faceva anche il vino, da solo, poi accudiva i due pitt- bull che mangiavano più di loro tre messi assieme, e quando il signor Ludovico lo chiamava, si distraevano assieme a giocare a carte. Maddalena, una volta finite le sue faccende domestiche si metteva davanti al camino e faceva dei maglioni di lana con i ferri, che a dire il vero non se li metteva nessuno, ma era un modo per far passare le ore.

La vita trascorreva così, sempre uguale e monotona. Il signor Ludovico passava ore e ore a leggere grossi libri di avventure, che poi, immancabilmente dopo cena, voleva raccontare ai due coniugi, per loro era una vera tortura, non sapevano come fare per non farsi vedere mentre sbadigliavano, e i loro occhi si chiudevano da soli....

Una sera erano tutti e tre davanti al camino, ascoltando l’ ennesimo racconto di avventure, quando sentirono i pitt- bull abbaiare con grande forza, in un primo momento pensarono a qualche animale notturno che era passato troppo vicino ai cani, ma questi non smettevano di abbaiare, anzi, sembravano sempre piu’ arrabbiati. Luigi allora, prese il fucile che era sempre vicino alla porta, e con voce un po’ tremante domandò chi fosse a quell’ ora, ma nessuno rispose, allora corse al piano di sopra per potersi affacciare alla finestra e vedere qualcosa, ma nemmeno potè vedere niente e nessuno, e i cani continuavano ad abbaiare, allora prese il fucile di nuovo e grido’: “ Se non venite fuori, giuro che sparo!!!”

Allora, una sonora risata si sentì dal basso, e Luigi potè distinguere un ragazzo alto, vestito con jeans e una camicia che gli stava due taglie piu’ grande, e guardando con attenzione, si rese conto che era Manuele, il nipote del signor Ludovico!!!! Manuele... l’ ultima volta che l’ aveva visto aveva piu’ o meno una ventina d’ anni, ora, non poteva averne meno di trenta, o giù di lì!!!! Disse: “ Aspetta che scendo ad aprire!!!!”

Luigi scese le scale come un fulmine, e gli disse al signor Ludovico chi ci fosse là fuori, e che sarebbe andato ad aprirgli, ma il vecchio signore si alzò di scatto, e con voce imperiosa disse: “ Tu non apri proprio a nessuno, capito?” Luigi lo guardò sbalordito, e rispose che si trattava di suo nipote Manuele, come faceva a non aprirgli? Ma lui, parlava sul serio, e impose a Luigi di sedersi e di non aprire a nessuno.

Intanto i cani si erano calmati, forse Manuele li aveva ipnotizzati? E nemmeno lui bussava ne cercava di voler entrare, aveva capito che suo nonno non lo voleva vedere....La vecchia storia di tanti anni fa, pensò, il vecchio non l’ aveva dimenticata, aveva sperato che dopo cosi tanti anni sarebbe cambiato qualcosa, ma si sbagliava, tutto per quel maledetto orgoglio! Una storia di soldi, che Manuele non gli aveva mai restituito.

Prese un pezzo di carta dalla sua borsa da viaggio, e cercando un po’ di luce scrisse qualche riga, e la mise sotto al portone d’ ingresso, poi se ne andò. Alla mattina successiva Luigi vide subito questo foglio strappato, che la sera prima non c’ era. E siccome non era dentro a nessuna busta, non potè fare a meno di leggerlo: “ Caro nonno, ho bisogno urgente del tuo aiuto, ho bisogno che mi tiri fuori dai guai, mi servono soldi, ti prego fammi spiegare di che cosa si tratta. Se mi vorrai ascoltare, chiamami a questo numero....Manuele.”

Luigi andò in cucina, dove sua moglie stava preparando la colazione al signor Ludovico e le mostrò il foglietto, lei dopo averlo letto, scosse la testa, e disse a suo marito, che il vecchio non avrebbe mai chiamato suo nipote, che se lo levasse dalla mente! Poi, piegò il foglio e lo mise sopra al vassoio, assieme alla colazione del padrone di casa, e lo portò al piano di sopra. L’ anziano signore era immobile, gli occhi spalancati come se avesse visto davvero un fantasma, ma il suo cuore si era fermato, per sempre!! Maddalena fece un urlo così forte che Luigi che era di sotto, ci mise un secondo ad arrivare, e appena vide il suo padrone capì che era morto, Maddalena piangeva, e si guardavano con terrore chiedendosi tacitamente cosa dovevano fare...

Luigi fu il primo a parlare, e disse alla moglie di chiamare subito il medico di famiglia, era lui infatti, che doveva confermare la morte del signor Ludovico, e se si fosse trattato di una morte naturale, l’ unica cosa che c’ era da fare era portarlo al cimitero... ma, sia Luigi che Maddalena, guardando l’ espressione che aveva il povero anziano, pensavano a qualcosa di molto più complicato e che forse ci sarebbe voluta anche la polizia...

Il medico arrivò quasi subito, e dopo una meticolosa visita al defunto, si schiarì la voce e disse con tono preoccupato: non capisco bene il motivo della sua morte, sembra una morte naturale, anche se il signor Ludovico pare abbia preso un grosso spavento prima di morire, e questo spiegherebbe anche la sua espressione terrorizzata... io consiglierei di chiamare la polizia così verrà fatta una autopsia e si potranno capire molte cose....

Maddalena, che non aveva mai aperto bocca, guardò il medico con stupore dicendo: “ Lei stà insinuando che noi...” s’ interruppe perché Luigi l’ aveva presa per un braccio e la stringeva forte, dicendo: “ Maddalena, il dottore sta facendo solo il suo dovere, vado subito a chiamare la polizia” e mentre diceva questo, scese le scale assieme al medico per accompagnalo fino alla porta...

Maddalena, dopo una ventina di minuti, si decise a scendere anche lei al piano terra per vedere dove fosse finito suo marito, ma lui non c’ era, il cuore le batteva forte, e un brutto presentimento le prese il cuore stringendolo in una morsa di paura. Si guardava intorno, e pensò che forse l’ avrebbe trovato in cucina. ma non era nemmeno là.... In quel momento sentì un rumore che veniva dal retro, la paura aumentava sempre di più e con una voce che tremava domandò: “ Luigi, sei tu?”

Dietro ad una credenza antica, Manuele si fece vedere con il suo metro e 90 di altezza... Maddalena lo guardò come se stesse vivendo dentro un incubo, e senza aspettare che aprisse bocca gli disse: “ SEI STATO TU!!!” “ tu hai ammazzato il Signor Ludovico, tuo nonno!!!”

Ma tu sei pazza!! Avevo bisogno urgente di parlare con il nonno, e siccome non mi chiamò al numero che gli avevo lasciato, mi sono arrampicato sopra l’ edera che c’è nella parte posteriore della casa, ho forzato una finestra (cosa facilissima, visto che sono tutte vecchie e marce) e sono entrato, volevo svegliare il nonno, era una cosa urgente, ripeto, ma quando mi avvicinai a lui mi resi conto che era morto! Ma io lo giuro, non gli ho fatto niente! Non ho avuto il tempo di dirgli una sola parola!”

“ Tutto questo lo dovrai spiegare alla polizia, ma sono sicura che l’ hai ammazzato tu a tuo nonno! e poi, cosa gli hai fatto a Luigi, mio marito?, era sceso per chiamare la polizia, e non è più tornato di sopra, e qui non c’è, dove sta mio marito?, PARLA!!!!”

“ Senti, io a Luigi non l’ ho visto per niente! non ho idea dove sia andato e ripeto io non ho ammazzato nessuno!!” Maddalena prese il telefono e compose il numero della polizia, e piangendo disse; “ Venite subito, vi prego, sono sola in casa con un morto e un pazzo!”

Le sirene suonavano davanti al casolare che era circondato di macchine dei carabinieri, e una ambulanza lampeggiava davanti alla porta. I carabinieri dopo aver controllato ogni dettaglio, scoprirono che la cassa forte del defunto era stata aperta e svuotata completamente, presero le impronte digitali, e se ne andarono con Maddalena e Manuele per essere portati in caserma, e il corpo di Ludovico, messo dentro l’ ambulanza, per essere sottoposto ad una autopsia. Di Luigi, nessuna traccia...

Dopo innumerevoli interrogatori, Maddalena era stata lasciata in libertà, Manuele invece l’ avevano trattenuto per sospetto omicidio e per sottrazione di danaro dalla cassa forte di Ludovico Sentore.

Passarono alcuni giorni, e Manuele non faceva altro che ripetere fino alla nausea, che lui era innocente, ma si sa, dicono tutti così quando si trovano in galera...

Maddalena aveva esposto una denuncia per la sparizione di suo marito Luigi, ma non c’ erano tracce di lui, era come se si fosse dissipato nell’ aria. Lei continuò a vivere in quella casa, finchè una notte Maddalena sentì il rumore di piccole pietre sul vetro della finestra della sua camera da letto. Il cuore gli fece un balzo nel petto e corse ad aprire la finestra, e guardando in basso vide seminascosto Luigi, che le faceva cenno di scendere....lei si buttò addosso uno scialle e volò per le scale, aprì la porta e quando fu vicino a suo marito lo abbracciò piena di gioia. Lui le disse: “ Svelta! Fai in fretta una valigia e torna giù di corsa, andremo via insieme...!” Lei non domandò nulla, le bastava aver ritrovato suo marito sano e salvo, e sarebbe andata con lui in capo al mondo. Appena fu pronta lui la trascinò verso una macchina nascosta dagli arbusti, salirono in fretta e si udì solo il motore della macchina che come un bolide sfrecciava via, verso la libertà, verso la bella vita, verso la felicità..... ma.....quanto sarebbe durato tutto questo? A loro non sembrava importare molto, sapevano che li avrebbero scoperti, ma per il momento avevano un bel po’ di soldi da spendere, tanta voglia di vivere e un sacco di ottimismo!!!!

THE END


franca merighi 42 15/03/2018 15:09 979

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Il primo racconto pubblicato:
 
Era il 1942 (13/07/2017)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
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Era il 1942 (13/07/2017, 1725 letture)


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