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Due topolini alla festa!

Fantasy

Il bosco era un oasi di tranquillità e due topolini allegri e baldanzosi uscivano dalla "Taverna Tronchetto “ situata al centro del bosco e mentre allegramente andavano parlottando, ad un tratto i due topolini udirono una tromba suonare, suono alquanto noto al popolo, era il banditore del Castello Regale. L’ editto del bando informava; Udite, Udite domani al Palazzo Regale ci sarà una grandiosa festa in onore del Principino, per il suo diciottesimo compleanno, siete invitati alla festa che avrà inizio alle 18: 00 pomeridiane con balli e cibo a volontà!..”

I due topolini ben vestiti e sobri usciti da pochi minuti dal“ bar tronchetto, bar ricavato all’ interno di un grosso tronco di quercia, ascoltarono il bando e incominciarono a fantasticare preparandosi un piano d’ azione primordiale per andar alla festa e farsi una scorpacciata a crepapelle di cibi prelibati preparati a corte ..Parlarono esponendo le proprie modalità per entrare nel castello senza essere notati da nessuno e dopo tante discussioni finirono per non accordarsi e presero la santa decisione di incontrarsi nel portone del palazzo. Il giorno dopo i topolini, ben vestiti si incontrarono al palazzo, si nascoero in un angolino e fecero accordi di comportamento, Riffa con un tono risoluto disse a Mano Lesta” Sia ben inteso ruberemo solamente cibo e dovremmo comportarci da topolini seried onesti insomma dobbiamo preservare la nostra reputazione”! “ Mano Lesta alle parole di Riffa: Hai ragione sono d’ accordo con te! I due topolini erano ben conosciuti nei dintorni le avevano affibbiato il titolo di avventori e ladruncoli da quattro soldi, insomma non erano ben visti in città. La topolina “ Riffa” e il topolino era suo compagno “ Mano Lesta, avevano mani lunghe e veloci per rubare! “ Riffa e “ Mano Lesta” non amavano lavorare e mangiavano, rubacchiando a destra e manca.. All’ entrata del palazzo c’ era tanta gente ben vestita, abiti sontuosi da far tremar gli occhi e belle carrozze con cavalli, ove scendevano signori e signore per entrare nel grande salone Regale, ove ad attenderli statuariamente c’ era il re e la regina ed al loro fianco l’ affascinante, educato Principino suo unico figlio, il Principino non passava inosservato ed era conteso dalle ragazze più in vista della bella società nobiliare. La gente invitata salutava inchinandosi e ringraziandoli per esser stati invitati per quell’ evento. Riffa e Mano Lesta essendo piccini e visti di mal occhio, veloci si nascosero sotto a belle sottane di due signore passate accanto a loro, avevano abiti larghi e lunghi . I due topolini si posizionarono ad un passo dalle scarpe delle Signore, ben attenti a non farsi calpestare, si fermavano andando a passo con loro, fu così che entrarono nel suntuoso salone, accovacciati sotto i vestiti a sbirciare se potevano trovare un angolo per poter nascondersi nel salone. Riffa, intravide bei tendaggi, erano poco distanti da loro, veloce si liberò della sottana della Signora e rotolò dietro la tenda e con grande piacere vide che il tavolo, dove erano esposte le buone cibarie era situato a pochi passi dalla tenda, ove si nascose, leccandosi i baffi, c’ erano tante leccornie da gustare..

Mano Lesta, attento ai movimenti di Riffa anche lui volò accanto a Riffa. Furono attenti a non farsi vedere, altrimenti le signore per paura avrebbero gridato. Silenziosi pian piano si postarono ai piedi del tavolo, colmo di ogni bene. Salendo e scendendo dal piede del tavolo prelevavano panini imbottiti, rustici e tartine e dolcetti da gustare, fecero una grande scorta, ed in seguito l’ avrebbero portata a casa, accatastarono cibo che in seguito avrebbero portato a casa. Nel salone la gente era ammassata come sardine in scatola, e i due topolini pensarono, non possono accorgersi di due topolini color marrone, color del pavimento. Nel salone le pareti erano addobbate con sedie, per dar modo alla gente di sedersi e riposarsi, erano tutte occupate da Signore ben vestite adornate di gioielli da mostrare. Mano lesta, giocava sotto gli abiti delle signore, e passava di sedia in sedia per poi salire sul schienale, sfiorando la schiena alle Signore. Le Signore intente a raccontar le loro avventure non si accorsero di nulla, mentre al topolino Mano Lesta le prudevano le mani, le belle pietre incastonate nell’ oro, l’ avrebbe prese volentieri. Golose collane, e pietre preziose le facevano l’ occhiolino, ad un tratto, cadde a terra una collana proprio vicino ai suoi piedi, la prese fra le mani e veloce la trainò, ll’ angolo dove avevano nascosto il cibo..Riffa, sorpresa e stizzita disse; Ricordi Mano lesta cosa ci siamo detti? Si doveva rubare solo cibo? Non è vero? Mano Lesta non rispose era estasiato di aver preso la collana e l’ adrenalina l’ aveva sopraffatto e guardando i gioielli non riusciva a pensar ad altro e veloce ritornò sotto le sedie delle signore ove, chissà potrebbe essere fortunato e presentarsi un altra occasione, lui e Riffa avrebbero vissuto tranquilli senza lavorare. Salì su altra sedia, la signora che vi sedeva aveva al collo una collana di brillanti e zaffiri, sapeva ben riconoscere le pietre, era un esperto ladruncolo e pian piano, aprì la chiusura del vestito situata al collo e la signora non si accorse di nulla, la collana cadde sul pavimento e lui la trascinò dietro alla tenda..Quando Mano Lesta ritornò con un’ altra collana e Riffa si arrabbiò e delusa disse” Senti Mano lesta non ti conosco e di ciò che hai combinato dovrai assumerti la responsabilità intesi urlò? Mano Lesta “ Va bene!” litigavano sentitamente e all’ improvviso nel salone udirono una grande confusione mentre la gente si guardava e annuiva, una con l’ altra spaventate.

Il Re fece sbarrare porte e finestre e nel castello, non si poteva entrare ne uscire. Anche i piccoli topini, Riffa e Mano Lesta erano prigionieri del Re, erano nascosti fra il tavolo e la tenda..Il Re gridò con tono minaccioso; Chi ha rubato le collane alle signore, qui presenti le consegni a me e faremo finta che sia stato uno scherzo di cattivo gusto, ma pur sempre un scherzo. Consegnatele o chiameremo la polizia e vi scoveranno passando grossi guai!”..

Riffa e Mano lesta da dietro la tenda discutevano, Riffa accusava Mano Lesta dell’ inconveniente creatosi e pregò Mano Lesta di consegnare le collane. Ad un tratto a Riffa balenò un’ idea; “ le getteremo fra la folla, così sembrerà che le Signore l’ abbino perdute!" A Riffa piacque l’ idea del compagno. Mano Lesta, gettò le collane fra le gambe degli ospiti e poco dopo qualcuno gridò “ Sire la collana è sul pavimento!” La prese fra le mani e l’ alzò per farla vedere era un gentiluomo, tutti lo guardavano con curiosità. Un Signore ben distinto e d’ aria bonaria ma, le persone dubbiosie lo scrutavano ed un’ altra donna nel salone con tono altisonante ” Sire ho una collana sotto i piedi!” si girarono a guardare ad occhi bassi videro la collana che giaceva sul pavimento, fu silenzio e la gente non sapendo cosa pensare, nel salone iniziò un gran bisbigliare, ognuno esprimeva ed alludeva, allusioni non buone nei confronti di chi aveva trovato le collane. Loro avevano fatto un comportamento onesto, ma difficile da credere!. La festa del principino, fu rinviata, mentre Riffa e Mano Lesta, contenti e soddisfatti ridevano a crepapelle, avevano bevuto, e mangiato ed uscirono dal palazzo. Ma quei sfortunati Signori, onesti e comportati da tali, furono etichettati da approfittatori e poverini quando entravano nei negozi a far la spesa ogni commerciante non li perdeva di vista per paura che rubassero la loro merce, insomma etichettati ladruncoli. Non volle credere quasi nessuno alla loro purezza ed innocenza.

Riffa e Mano Lesta si salvarono a spese della brava gente!..

Questa è la storia di Riffa e Mano lesta due topolini lestofanti!!


Adele Vincenti 18/01/2020 13:30 517

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«la fiaba è tutto frutto della mia fantasia e
nomi e fatti sono puramente casuali...
Adele Vincenti
14 Gennaio 2020
»

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Viaggio sul treno Roma Lecce e ritorno (18/03/2018)

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