LE PRIME EMOZIONI     Alice e Gigi.
Sono  seduti  uno accanto  all’ altro sul  muretto  dei giardini, parlano  sottovoce, si guardano, si  sorridono, in  questo giorno di marzo, la primavera è nell’ aria, i piumini
appoggiati  sul  muretto con  sopra  i libri. Entrambi  sembrano non accorgersi del  via  vai  intorno. Lui  le  appoggia una  mano  sulla  spalla e con l’ altra tenta di scostarle i  capelli  dal  viso,  lei  gli  aggiusta  il  berrettino che lascia  scoprire i riccioli  castano, lui  torna ad  accarezzare  i capelli neri che le scendono lunghi fino  alle spalle. Si sorridono. Alice  gli  sfiora  candidamente  la guancia, tornano  a parlare  a guardarsi negli  occhi si  congiungono   le mani, ma non perdono  di  vista  il  telefonino, mentre  aspettano  la  corriera che li porta  al  paese….Con le gambe penzoloni  di tanto in  tanto  danno  dei colpetti al muretto. Vestono quasi  uguali
jeans e scarpe  chiare  morbide  sciarpe al collo,  si  potrebbero  confondere  con  altri  cento  mille  adolescenti  TANTO SI ASSOMIGLIAno  tutti, ma ora Alice vive  quell’ emozione  di un sentimento  speciale  per  lei Gigi è *unico*Gigi dal canto  suo
vede  in Alice  l’ amica. la compagna,  con un sentimento  nuovo, di  protezione, di affetto, unico speciale da non condividere, da non sciupare.  Arriva la corriera,  scendono  dal muretto  mano nella  mano, pochi passi  ancora  un  sorriso, uno sguardo  e  poi  la  promessa del  domani, ma il domani è lungo  anni, quanti  ostacoli
quante  difficoltà chissa sa Alice e Gigi  vivono  allo  stesso  paese, se  frequentano  la stessa scuola quante domande  mi  vengono  in  mente, vorrei  rivedere  quei due ragazzi  anni da venire cosi puliti  senza costrizioni,  senza  egoismi, senza condizionamenti… e cosi  candidamente  innamorati. Vedere  i  due adolescenti mi  riporta  indietro  di 50 o più  anni  e rivivo le mie prime emozioni condizionate  dalla società, dall’ epoca dall’ eccessivo riserbo e forse  anche dall’ ipocrisia, i giovani di oggi sono più liberi, più responsabili, vivono la loro adolescenza,, le prime esperienze
senza pregiudizi  e   condizionamenti, sono  anche  più leali e sinceri.,ma il loro futuro  è più incerto e i sogni  difficile da realizzare perché  è  cambiato  il  mondo  del  lavoro, della  società,  della famiglia  e il relazionarsi  con gli altri…..C’è il computer si può chattare, ma manca la possibilità di guardarsi  negli  occhi, di stringersi la mano e vedere chi   abbiamo  di fronte  è veramente  sincero. Molti  sono  i pericoli che i nostri figli, nipoti inconsapevolmente vanno  incontro, quando  agiscono per curiosità,  la tecnologia porta a comunicare se pure virtualmente  con adulti  maleintenzionati  che avviano  i giovani ad esperienze dannose e nocive per la formazione  ..… E’ il progresso che talvolta ci trova  impreparati e di ciò  si  paga pegno.  Come  non  rivivere i tempi  andati, quando  per  l’ eccessivo  riserbo non  era  permesso  fare  una passeggiata  mano  nella mano con  il proprio  fidanzato,  scambiarsi  una  carezza, un  bacio  in pubblico ed essere citati  per spregiudicati  e vittime di pettegolezzi  o maldicenza paesana??
Nel  malaugurato caso che la ragazza fosse rimasta   in   stato interessante, il  più  delle volte  veniva lasciata  dal fidanzato,    allontanata  dalla  famiglia, al che doveva crescere  il figlio  con grandi rinunce e sacrifici per tutto il resto  della vita.  Altre  volte c’ era il  matrimonio * riparatore* che avveniva  alle  prime  luci  dell’ alba senza cerimonia, né abito bianco, senza invitati…..Un  vero castigo. Infine ,  nel  peggiore  dei casi qualora  il nascituro fosse rifiutato  veniva  portato alla  ruota  dei coventi e abbandonato  al  destino…..Quanta ipocrisia,  l’ apertura  della mente con le scuole,  con la  televisione hanno  portato sotto questo  profilo ad un  miglioramento  della  società, al  coraggio  di combattere ipocrisie  e divieti ad una maggiore  libertà,  oggi
siamo  un  tantino  meno  condizionati, quindi  più leali.  L’ opinione  pubblica  non  si  erge  a condannare, ma con  strutture  idonee va  incontro chi si trova nel  bisogno.
Ben  vengano  tutti  i mezzi, le tecnologie, figlie del  progresso, se usate con  criterio  e  prudenza ci donano  giorni  più sereni  e liberi..
                                                                                   emiliapoesie39