C’ era un volta un grande pittore di nome Isacco dentro la baracca numero 27 di un posto pieno di filo spinato.
Vedeva i suoi compagni uscire per la doccia e poi non ritornare, tutte le volte che uscivano dai camini dopo un po’ usciva un fumo denso e si spandeva nell’ aria un odore di carne bruciata.
Isacco allora chiese al suo Dio un favore: Gran Dio buono e misericordioso facci uscire da questo posto, facci salvare.
Il buon Dio, una sera gli rispose: non posso interferire nella vita dell’ uomo caro Isacco, ma sei così buono che voglio farti un regalo.
Così mandò nella baracca 27 un pennello e 7 tubetti di colore.
Isacco dapprima si arrabbiò, poi capì e si mise a disegnare un paesaggio bellissimo sulla parete.
Alberi, un laghetto con pesci che saltavano, uccellini, farfalle e delle persone felici che si tenevano per mano.
Tutti i suoi compagni guardavano estasiati quel dipinto e passavano il tempo a guardare tutti i particolari.
“ io vorrei essere su quel laghetto a pescare” diceva uno e un altro “ io vorrei fare una corsa su quel prato” insomma tutti volevano essere dentro quel mondo incantato.
Così, ogni volta che del fumo usciva dai camini, Isacco aggiungeva un personaggio al dipinto mettendolo dove aveva scelto di stare.
Un giorno vennero a chiamare anche lui, ma sapete una cosa? Il giorno dopo anche lui era nel dipinto e così tutti quelli che chiamarono dopo di lui.
Possono rubarci la libertà, la vita, non i sogni.