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Dialogo tra una tartaruga e un giovane leprotto al tempo del coronavirus

Fantasy

Ehi ragazzi avete visto non c’è umano vivo in giro, ma dove diavolo sono andati a finire.
Attenta che stai parlando come loro disse il leprotto alla tartaruga che lo ringraziò prontamente con una sonora risata che sapeva di fragole e panna. Il Leprotto che per natura è uno timido, lo capisci dal fatto che per chiedere aiuto invoca sempre la stella più lontana e preso da un istinto colloquiale le risponde " si vero o perbacco dove sono andati a finire erano dappertutto pensa che avevo imparato a muovermi di giorno (perché la notte grazie a Dio non tutti purtroppo ma molti di loro per fortuna dormono) all’ unisono in sincronia tanti passi loro verso di me tanta passi miei lontani da loro, sicché (niente) si resta sempre alla medesima distanza, loro liberi di agire e io prigioniero d’ esser estinto ai loro occhi. Io sono selvatico mica scemo come quei miei cugini che si sono fatti abbindolare per una manciata di paglia e una padella all’ occorrenza."La tartaruga ascoltava con una certa allegra soddisfazione i distinguo del giovane leprotto e anche lei presa dall’ atmosfera di relativa calma e serenità gli rispose:" beato te che sei così veloce e sveglio a scappare da quegli esseri acchiappa sole io per tenermi lontana dai loro occhi ho imparato ad essere ancora più lenta, sicché (ancora niente) mi passano davanti (di giorno sopratutto si perché di notte, non tutti ma molti per fortuna dormono) e neanche si accorgono che non sono estinta. Ma che’ gli è successo pover’ uomini ho sentito dire dalla civetta Aprisera della mia zona che sono costretti a stare rinchiusi."Eh si rispose il leprotto con un vago nervo di stizza misto a risentimento," pare che il loro Dio, un certo Sig. Essere buono con la barba color neve e lo spirito giusto li abbia messi in punizione (sciii loro dicono quarantena non vogliono che si sappia in giro si vergognano un po) Queste cose mi fanno piangere poverini cosa avranno mai fatto di male rispose la tartaruga. Il giovane leprotto sempre con nota combattiva rispose no nulla e che pare non lo dico io eh non vorrei essere quello che contesta che adduce che fa cospirazione, pare che abbiano negli anni tolto spazio respiro tranquillità a noi altri del pianeta azzurro ecco perché sono stati puniti per eccesso di voracità. E dimmi disse la non piu giovane tartaruga chi lo dice chi lo dice. Guarda disse il coniglio molto probabilmente dimenticherai ciò che ti dico e ti capisco alla tua età con quello che hai visto e udito vorrei vedere diversamente, allo stesso modo non ci crederai e qui l’ età centra poco. Dimmi coniglietto caro chi lo dice e perché dovrei dimenticare e per giunta anche non crederci. Il coniglio assunse ad un tratto una postura tipica degli umani si alzò dritto sulle zampe posteriori prese al balzo un ondata di vento che entrò dalle sue narici scese fin giù ai polmoni per riemergere attraverso la trachea e l’ ugola presumo ed emise un suono così violento che lo sentirono anche i canguri dell’ australia.
L’ urlo liberatorio rivelò...se lo dicono da sé eee, si autoaccusano. La tartaruga disse non ci credo dai vuoi dire che sanno quello che hanno combinato? Si ti dico di si . Si sono resi conto finalmente . Dimmi leprotto hai visto non c’è umano vivo in giro un paio di secondi dopo la tartaruga al leprotto. Ecco lo sapevo disse fra sé e se questa sa e non sa ecco perché si muove così piano per ricordarsi di fare l’ altro passo ci mette un po, vabbè pazienza sottovocio’ il leprotto . Si tranquilla le rispose si sono presi una pausa sono secoli che non vanno in vacanza sicché (Emm -no niente di che&rsquo approfittiamone ora, quando torneranno ad acchiappare il sole saranno guai e ci ritoccherà danzare sincronozzati ancora all’ unisono salvo che il loro Dio buono con la barba come la neve e lo spirito giusto non perda del tutto la pazienza.


Giancarlo Rosafio 19/01/2021 06:41 415

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Sicché ehm no niente.»

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