Chiacchiericcio
tranquillo nella piazza;
passi sereni;
dove bimbi si trastullavano,
tra bancarelle e mercatini.
Ma nella pace domenicale,
dove i comizi
grandinavano parole
sulle piazze
rompendo il buonumore.
Persino
Stormi d’uccelli in fuga
dell’ oratore che urla
qualcuno poi li burla.
Manifestando
urlando dai palchi
rabbie e ideologie,
frasi reazionarie.
Spirali d’ illusioni che
come folla di sportivi negli stadi
orge di demenza nelle strade.
Remote, ombre che nella mia mente
di un passato
velato in arcaiche movenze
di racconti della gente.
Dopo la vittoria
come tizzoni accesi,
urlavano in delirio
del nuovo sindaco in arrivo.
Straripavano le strade
riempiendo le contrade.
In un angolo dove tacque la Ragione
del nuovo vincitore
chi comprava tutti con le parole.
Francesco Cau
Poeta dislessico
Diritti riservati.