8576 visitatori in 24 ore
 637 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8576

637 persone sono online
Lettori online: 637
Poesie pubblicate: 360’093
Autori attivi: 7’492

Gli ultimi 5 iscritti: elio - Capodiferro Egidio - Mannino Nunziata - caterina canavosio - Pasquale Caputo
Chi c'è nel sito:
Club Scrivereadrianab Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Il Monte Reventino

Fantasy

Un vecchio monte, di nome Reventino, parlando con la sorella più giovane accanto a lui, sospirando le diceva: “ Sai cara sorella mia, quante cose ho visto da quassù, belle e brutte, alcune mi hanno riempito di gioia, ma altre al contrario, mi hanno colmato il cuore di amarezze.
Un tempo ero rivestito da bellissimi alberi sempreverdi: abeti, pini e cipressi ed anche da castagni, querce, noci, roveri, pioppi e faggi.
Il mio vestito era un capolavoro di foglie luminose e verdeggianti ed il sole, che filtrava attraverso i rami, le rendeva lamine luccicanti e briose. I loro tronchi erano la dimora dei nostri amici animali, dai scoiattoli agli uccelli variopinti e cinguettanti, che con i loro versi rendevano armonioso il bosco, e poi ancora: cervi, daini e cerbiatti.
Una mattina, se non ricordo male… era nel mese di giugno, mi sono svegliato con uno strano dolore sul fianco sinistro e cercando di capire che cosa lo cagionasse, udii anche un assordante rumore, senza comprenderne la provenienza.
Improvvisamente i miei sentieri furono calpestati da enormi mostri, detti bulldozer e poi arrivarono molti uomini attrezzati con grandi motoseghe, trattori ed altri mezzi.
Mentre attraversavano i miei fianchi, distruggevano tutto ciò che avevo: dai cespugli di more, alle fragoline di bosco, ai rovi di mirtillo e lamponi, alle colorate bacche, ai rami di biancospino, per poi annientare anche i profumati funghi.
Ero sconvolto da tutto quello che vedevo, non capivo il perché di quella violenza. Intanto, un gruppo di taglialegna iniziò ad abbattere i miei cari alberi.
Sentivo le grida di dolore:”
“Finitela, vi preghiamo, non ci uccidete, siamo importanti, senza di noi la montagna vien giù come pasta frolla ed invaderà i vostri paesi e le vostre valli!”
“Ma la loro voce fu inascoltata e loro continuarono il truce lavoro. Questo supplizio durò per giorni, vedevo i tronchi ammassati come tanti cadaveri ed i camion diventare delle bare dove venivano caricati, per poi venire trasportati via.
Piano piano cominciai a sentirmi nudo ed inerme, non avevo più il colorito verde di prima, ma la mia facciata era scura e fangosa.
Cominciai a scrutare se ci fosse rimasto qualche amico animale, ma tutto era diventato deserto, vuoto, terribilmente silenzioso.
Anche le fate, che vivevano nelle mie grotte da molti e molti secoli e con le loro dolci parole ed armoniosi canti, avevano allietato la natura in tutto il suo splendore; fuggirono dissolvendosi nell'aria, perché la loro esistenza era in sintonia con tutto ciò che di bello c’era ed ora non esisteva più.
Calò la notte e le stelle per me persero la loro luce e la luna non emanava più i suoi raggi argentei, appariva tutto così scuro da sembrare la notte eterna. Intanto, senza più vestito, sentivo che mi stavo indebolendo e sfiancando e cominciavo a perdere le mie ossa, cumuli di terra, si sbriciolavano con la pioggia che veniva giù, quasi a voler finire il lavoro dell’ uomo.

Così, in una fredda giornata d’inverno, cominciai a scendere a valle, cercavo di resistere, ma le mie membra sembravano essere diventate friabili come un biscotto e così giù… sempre più giù, arrivai ai paesi vicini.
Il terrore era tangibile, le urla insopportabili ed io impotente, non riuscivo a far nulla. Inconsapevolmente e mio malgrado, in un attimo divenni l’artefice di tante morti e distruzioni.
Mi piangeva il cuore a vedere tanta sofferenza e dolore. Tutto intorno era fango, le case non c’erano più, scomparvero gli orti ed i giardini, ma soprattutto anchetanti bambini.
Si dissiparono le nubi e la pioggia era svanita; il caro sole si ergeva da sovrano, su tutto il creato, ma gli occhi della gente, per l’ avvenuta tragedia, erano tristi e spenti e pareva che niente potesse consolare il cuore di tante persone.
Quando credevo che tutto era alla fine, successe qualcosa di impensabile e meraviglioso.
Mentre dormivo annaspando e giunto ormai quasi all'epilogo, un bel giorno sentii delle voci di piccoli umani che saltellavano sui miei pendii facendomi il solletico, avevano tutti un piccolo alberello su cui c’ era scritto: “per la vita”.
Non riuscivo a credere all'evento straordinario che stava accadendo, tantissimi bambini, che facevano parte di una scuola, cominciarono a piantare tutti quei piccoli arbusti.
Poi, dopo di loro ne vennero altri e poi altri ancora, fino a che piano piano, interi sentieri si ricoprirono di verde. Questo andò avanti per molti mesi. Guardavo con stupore il mio abito rigoglioso che diventava sempre più folto.Infine, quando notai il ritorno, seppur timido dei miei amici animali, ebbi la certezza che forse le cose si sarebbero sistemate.

Udivo le voci degli amici scoiattoli, che saltando da un ramo all'altro, rosicchiavano felici noci e mandorle, e gli uccelli che aveva ricostruito i loro nidi nelle cime più alte di platani e querce cantavano le loro melodie.
Tutto si era rigenerato, ma la mia preoccupazione era che gli uomini, appena si fossero dimenticati della tragedia immane che avevano patito, avrebbero potuto rifare lo stesso grande errore.
Dimenticandosi che se si rispetta la natura, rispettiamo noi stessi migliorando la qualità della nostra vita.”

Anna Rossi 14/03/2015 10:38 904

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Anna RossiPrecedente di Anna Rossi

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:

E' poetico e bello fare parlare la natura. (Antonio Terracciano)



Ritratto di Anna Rossi:
Anna Rossi
 I suoi 116 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Legami di sangue (05/03/2015)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Storia di paese (Santa Lucia) Ultimo Episodio (17/01/2022)

Una proposta:
 
Storia di paese (Il confronto) 38 Episodio (13/01/2022)

Il racconto più letto:
 
Ricatto d’amore (22/03/2018, 9189 letture)


 Le poesie di Anna Rossi

Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it