Ti cinge il limite di ogni cosa, ma tu trabocchi.
Volo trattenuto di corpi è l’esistenza.
Duro il livore di forzature innate.
Iniziano a metterti cerchi negli occhi appena nati.
Ti offrono un vivere che non è vivere.
Tutto già offerto in tazze piene, strapiene di liquidi e sostanze che col tempo si rivelano velenose.
Non ti piace il gusto, il sapore e nemmeno il vassoio.
Non ti piacciono le mani che te le offrono.
Tu
vieni dal mare e del mare conosci l’essenza, le onde, i giochi di luce ed ombre. Non puoi ingurgitare acqua colorata, sapore pastoso di nulla e dire che è buono. Se lo dici sarai perduto.