Non arrossire mentre ti parlo
del mio amore e dei miei sogni
Non sono le parole, è la tua voce
come sussurro fatale, che mi intenerisce
Non fermare la tua mente,
non aver paura del mio amore
L'amore si chiamava dolore, fino a ieri
e adesso mi spaventa l'illusione
L'illusione è un percorso della vita
ma non per questo ci dobbiamo fermare
Percorso di spine e di sassi, sotto i piedi
di cielo e di nuvole, negli occhi
Ma io ti darò il sole, non temere
ti farò strada, e tu mi seguirai
La saggezza suggerisce prudenza
camminerò piano, seguendo le tue impronte
Affidati alle mie ali, non toccheremo terra
tra le mie piume, non nascondo lame
Guarderò il cielo aspettando la pioggia
perché rinasca l'erba
E io sarò germoglio, vicino al tuo ruscello...
mi placherai la sete, ti donerò profumo |
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Quante volte vorrei sentire
la voce del tuo cuore
senza guscio...
impigliata solo in un filo
chiamato amore.
Ed io tra denti e labbra
sussurrare il tuo nome.
Mi sono nascosta sotto
la tua terra fertile
come anima affamata
che aspetta di nutrirsi
di un sentimento coltivato
con lacrime e sorrisi.
Ignoro le paure
attraverso i miei occhi
aggrappandomi a briciole
di sogni tra le dita,
come sabbia dorata
che colma una clessidra
dove ogni attimo scorre.
Ed io, sottobraccio al vento,
come ladra, rubo ogni carezza
sfuggita al tempo. |
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Avremo un arcobaleno
che si specchia ...
in un limpido ruscello
E le nostre anime
riflessi nei colori più belli
volteggiando assieme
Dai raggi di un sole
che dona calore ...
ove sgorga il nostro sangue
Così dolce scende
e unisce le nostre carni |
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Vivere senza amore
è sentirsi un ubriaco
solo, sperduto
senza uno sguardo
una carezza
Ma ci sei tu
la mia notte stellata
esisto per portare il tuo nome
sulle labbra.
Nutro questa certezza
come allattare un figlio,
con timide mammelle...
Amo le tue ciglia
volte all'essenza
oltre ogni sguardo.
E questo incanto
ancora nuovo
accende fuochi vivi
di colori mai visti.
Prigioniere, le nostre bocche
di singhiozzi spezzati
nel trapasso
delle nostre anime. |
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Hai cancellato l'ombra...
degli spettri
Dove nel mio cuore...
scivolava il dolore
A contemplare la mia
sventura
Da un anima
rivestita di amarezze
In una città nemica
che mi crocifiggeva
Dai miei sogni ammuffiti
e l'odore bruciava le mie nari
Offuscando il mio presente
in un labirinto senza uscita
Ma da lontano mi giunse ...
la tua voce
Aiutandomi nel percorso
per arrivare alla porta della tua anima
E la mia lingua trema...
nel chiamare il tuo nome |
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Non chiamarmi ladra
se voglio rubare i tuoi sogni
illudendomi di entrare...
nella tua vita
Cercando tracce di te...
t'incontro spesso con la mente
e i tuoi passi sembrano così lontani
che si sperdono nella nebbia
Chissà se è condanna volerti...
in silenzio...
che mi copre... ma non riempie
Ove sorrido nel saper che esisti...
avvelenandomi il cuore perché non posso...
averti. .
Mi racchiudo come riccio...
di castagna
senza maledire l'anima mia
che vuole solo amarti... |
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Cosa resta del giorno
quando ci si sente assenti da se stessi?
cosa resta, sulla rugiada
rimasta nei capelli
mentre l'aria
come scialle incerto
in una melodia
di sussurri generati da labbra
avvolge un volto
che in pensieri s'aggrotta
e mani, in cerca d'anima
dove risiedon sogni?
Non temerlo questo amore
non ti può far male
mentre il sangue scivola
e si torce e si contorce sulle vene |
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Quante volte vorrei sapere...
dove porta il tuo pensiero
Se prende il mio per mano...
in silenzio
Dove percorri nel mio corpo
ed io non ti sento...
Sento il caldo e il freddo
da piccoli abbracci d'ombra
E la mia anima alberga
nell'illusorio
Da desideri smisurati...
intrecciando la mia carne
Scorre il tempo gelido e limitato
ed io ti aspetto... |
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Vieni a me
solleva quel volto tuo
in connubio di sguardi
sino a sfiorar il mio
ché l’essenza tua
scorga l’esister mio.
Pulsa nell’intimo
dolce desiderio di te
a scaldar gl’inverni miei
ansie ed affanni placando .
È come giacer d’un albero
sotto le fronde
mentre una vespertina brezza
i miei capelli accarezza.
M’ illumino come...
rugiada tra i verdi rami
ed il mio corpo s’apre
avvolgendoti d’amore. |
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Accarezzami nella notte...
nei miei sogni improvvisi
come un vento basso
che scivola tra i rami
Docili spire
come serpente di fuoco
accogli l'offerta
dando voce all'essenza
Con le dita sulle mie labbra
su gridi premuti
divento rifugio dentro ai...
miei sospiri
nell'ansimo un tremito
a soffocar l'eco del silenzio
Ed io mi ritrovo
ad avere ancora sete di te |
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Voglio sapere
se il tuo amore è selvaggio
una carne, stesse ossa...
Violenta tempesta
immersa in acqua
oscura e profonda
come vento d’autunno
Mine sono le tue parole
portano via una parte di me
come cenere rovente
Morso di serpente
veleno sulle labbra
carnefice del mio sangue
Così assaporo
fino in fondo... il tuo dolore
mentre... ti faccio l’amore
Unghie affilate, affamate
trafiggono il tuo essere uomo.
Lascio il segno
per leccarne
il sapore |
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Vieni come sei
per ciò che resta del giorno
graffiami il cuore
di corpi ritmati
in questa notte agonizzante
a sfidare il tempo
Con voci velate
mentre il ventre freme
agli angoli delle strade
i lampioni vegliano
le vie deserte
di spettri sconosciuti
dal grande soffitto
riflette le nudità
delle nostre anime
in un silenzio
che ci protegge dal freddo |
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Mi chiamo Elisabetta Randazzo e vivo in Sicilia, a Bagheria.
Da piccola amavo stare in compagnia di mio nonno, Antonio Landolina, amavo stare con lui perché tra le altre cose era anche un Cantastorie e m’incantavo ad ascoltarlo.
Non credevo di poter scrivere, in quel tempo… ma con il passare degli anni sentivo crescere in me quest’esigenza che divenne una impellente necessità in occasione della morte di mia madre.
Ecco perché circa 8 anni fa volli dar voce alla mia anima e cominciai a scrivere racconti e poesie.
Decisi di aprire un sito Internet, per dar voce a questa mia esigenza e per permettere anche ad altri di fare altrettanto.
Così nacque “SCRIVERE” – – nacque con l’aiuto e la collaborazione del Web Master Luigi BRUNO che tutt’oggi mi affianca insieme ai redattori Carmelo Sanfilippo (Rasimaco) – Nicomar - Giunone Giove- Salvatore Azzaro- Marina Como e Rosetta Sacchi
Tra i vari libri da me scritti vorrei menzionare
“Ogni battito d’ali” - 2009
“L’abito da sposa” – (Racconto)
"Un passo nella fossa- (Racconto)
“Voglio sentirmi dire tu sei mia” – (Poesie)
“Dove canta la cicala” – libro di poesie mie e di Carmelo Sanfilippo (Rasimaco) |
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