Pubblicare poesie

Per te Laura: Fiabe e racconti
di giuseppe gianpaolo casarini
Per mia nipote Laura

Le 8 poesie pubblicate nella raccolta

C’era una volta un re

Fiabe
C’era una volta un re così s’aprivan le fiabe
e ogni narratore nel dir seguiva la sua strada
così faceva la nonna ai nipoti suoi narrando:
c’era una volta un re che viveva in un castello
e nel castello due figli e sua moglie la regina
e poi variava nei giorni lo svolger della fiaba
un dì da maritar la bella principessa azzurri
gli occhi e biondi i suoi capelli un accorrer lì
principi e baroni e suoni danze e lussuosi pranzi
il re felice pure la regina e con lei la corte tutta
un dì quella era poi bruttina calva neri i denti
un occhio il destro guercio e nessuno la voleva
l’ira del re la regina in pianto cacciati i suonatori
che dir poi del principin fratello un dì la pappa
rifiutava ed il terror era della balia sua nutrice
poi un gran mangione ecco clisteri a profusione
il gran barbuto dottor lì e la regina in pianto.
Era una nonna smemorata oppure pasticciona?
No accorta l’umor nostro nel capir attenta pronta
e nel crear nell’attesa l’attenzion e la sorpresa!
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 28/11/2015 09:10 1371| Racconto su 'C’era una volta un Re'

Come in una fiaba

Amicizia
Avvenne negli anni ma non è una fiaba
giunto un inverno giunse il pettirosso
a mendicar a cercar di spegnere della
fame i morsi povero il vecchio misera la casa
ma di un pezzo di pane vi fu condivisione
così negli anni tanti nel cuore degli inverni
sempre assieme e quei tristi poi saluti
agli inizi delle primavere con in cuor
la speranza di pronti attesi arrivederci
ma poi vi fu un ultimo inverno la man
tese il vecchio quel dì di briciole foriera
il pettirosso trovò la finestra semichiusa
la man vuota e penzolante freddo un braccio
lì più volte e più lì saltellò forte poi forte
sbattè spaurito l’ali e il capin reclinò dolente
per sempre insieme insieme nella morte
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 18/01/2015 10:56 1 987

Gigino il nanetto delle fiabe

Fiabe
Il bimbo già dorme è chiuso il libro
delle fiabe ma ogni notte per incanto
ad una pagina si apre e quelle figure
lì dipinte prendon vita: un cavallino
alato e Gigino il nanetto birichino,
sù pronto sveglia grida questo forte
a Remo a quel bimbo addormentato:
“è ora di partir girare il mondo giunger
fino lontan lontan al paese dei balocchi”.
E’ solo un sogno ma al bimbo sembra
vero così con questo piccin piccin amico
e in groppa a quel cavallo dalle dorate
ali tutte le notti il suo lettino lascia
e così volando volando in quel paese
arrivan e lì una fatata giostra attende
già pronta con altri cavallini e cavalieri
di girar girar girare fino al mattino
tra canti gioia e festose allegre grida
quando una voce amica interrompe
il sogno dice la mamma su Remo
dormiglione di svegliarsi è giunta l’ora
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 04/09/2016 18:34 1238| Racconto su 'Amico immaginario'

L'uccellino mandato dal Cielo

Fiabe
Bella piena di luci quella casa
picchia del bimbo alla finestra
il passerotto il becco infreddolito
chiede una briciola piccola di pane
ma cattivo è il bimbo e non si cura
della piccola creatura che lo implora
e sì che ricca tanto la merenda sua
con fatica altrove vola il passerotto
misera è la casa un povero tugurio
non ci son vetri alle finestre scure
solo spessi fogli di cartone scuro
qui sbatte contro e pur qui implora
scosta il cartone una piccol mano
e a quello dona quel che può tutto
donare di pane raffermo un piccol
tozzo di un bimbo povero ma buono
non la merenda ma il pasto quotidiano
dal Ciel mandato era quest’ uccellino
verrà il Divin Bambino la Santa notte
il secondo a premiare e il primo a castigare
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 22/12/2015 20:26 1002

La Principessa Rospicina

Fiabe
Libellule azzurre danzan lì leggiadre
dello stagno il limo si copre di ninfee
cantano ranocchi e piccoli rospi in coro
gran festa s’annuncia e dal vicin canneto
sbirciano lì curiosi ochette e topolini
lenta s’avanza una bianca di gardenia
foglia mossa dal soffio di due cardellini
barca regale e gonfio il petto tronfio
lì troneggia e saluta il Grande Rospo Re
a lui vicina Rospicina la figlia prediletta
andrà tra poco sposa al Principe Ranocchio
venuto da lontano dalla Palude Paludosa
dove nonno Ranocchion Secondo è fiero
Re e Imperatore che Rospicina attende
qui e là saltando al ciglio dello stagno
in testa quattro foglie di lattuga verde
ma non un grande amore e un coronato
sogno triste la sposa ad altro il cuor
donato suo al cugino barone Rospicel
riuscirà costui con del Gufo Saggio
Grande e del suo già promesso aiuto
rapendo Rospicina in volo le nozze
vuoi a fondo o in fumo poi mandare?
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 29/11/2015 09:22 1244| Racconto su 'C’era una volta un Re'

Per i bimbi buoni di una volta

Fiabe
Succedeva solo nelle fiabe di allor
di un tempo antico perdute oggi
altre dei bimbi le letture e nostre
bello sarebbe pagine rotte gialle
riportare in vita e seguito lor dare
giaceva nel letto da grave morbo
leso immobile un povero bambino
che a scuol andar voleva giocar
nei verdi prati rincorrere un pallone
nel mare azzur nuotare la mamma
sua abbracciare e bussò un giorno
a quella porta e lassù nell’abbaino
una fanciulla alata azzurra la veste
come il cielo biondi i capelli il sole
come verdi gli occhi come gli smeraldi
un boccuccia rossa come son rubini
e nelle mani tra i guanti color neve
poi un bacchetta d’oro sfavillante
toccò il bimbo tremante alla vision
sulla fronte divenner ali le sue braccia
e pur alati quei suoi da tempo morti
piedi nella classe vi è oggi un posto
nuovo un angelo che studia legge
gioca in mezzo ai prati e tra l’onde
del mare tra le braccia della mamma
lieto felice si lieto felice si trastulla
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 26/09/2015 11:39 1405| Racconto su 'La magia delle fate'

Teslifen e Teslofen

Fiabe
Ascolta ascolta e fa la nanna:
questa la fiaba che un tempo
il nonno al babbo tuo diceva
per farlo felice addormentare
o mia dolce cara nipotina:
v'eran due omaccion baffuti
Teslifen e Teslofen camionisti
che tutte le notti s’aggiravan
nel paese qui vicino a portar
per conto di un Re Mago
con un tir grosso possente
giochi e dolci ai bimbi buoni
nei lor lettini che bravi senza
capricci poi si eran addormentati,
vi era con loro anche un lupo
alquanto birichino dal nome
stran sì Zebbino che talvolta
al volante stava e la strada
mentre stanchi Teslifen
e Teslofen per il viaggiar
lungo eran dal pisol tanto
presi per far a quei dispetto
poi sbagliava: dove siam dove siam
quei dicevan di colpo poi svegliati
da voci e rumori alquanto strani:
eran qui in una foresta immensa
piante dai colori strani e di strani
color pur gli uccelli e i fiori
gli animali e lì tra lor giocava
facendo girotondo una fatina
bella, così svegliati stizziti
con gran rabbia di botte davan
al lupo birichino... qui cara nipote
il babbo tuo poi s’addormentava.
Così poi al mattino svegliato
così il babbo tuo a sua volta
mi diceva: che nel sogno poi
di Zebbin di quel birichin lupo
era tanto diventato amico e pur
della fatina azzurra e con loro
felice tutto era un giocar felice:
una foresta tutta colorata rosso
verde azzurro blù arancione i suoi
tanti colori vi odoravano i fiori
frutta offrivano cariche piegandosi
le piante fino a terra si riempiva
l’aria tutta dei canti degli uccelli
con lor saltavan gli animali così
d’esser diceva nei paese dei balocchi!
Già dormi vedo bimba mia cara
cosa mi dirai tu pure al tuo risveglio?
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 03/09/2016 17:50 1192| Racconto su 'Amico immaginario'

Nella valle delle rose

Fiabe
Nella valle delle rose vi era una misera casina
e vi abitava un contadino con la sua piccolina
ma che bellezza quel di fuori bel giardino
rose rosse rose azzurre rose gialle tanti fiori
vi danzavano libellule e graziose assai farfalle
dai colori bianco nero viola e pur giallo canarino,
una strega giunse un giorno su sorridi mia piccina
sol baciarmi devi i piedi e per tre ore star vicina
inchinarti al tetro uccello e la scopa sol guardare
ti farò una veste d’oro intrecciando alcune stelle
con i raggi della luna e del sole al suo tramonto
con i petali di rosa e con di libellule farfalle le ali
del re della regina del figlio principino sarai degna
sì se oggi tu mi onori ecco un dì sarai regina
strega disse la fanciulla non turbar del cielo stelle
luna e il sole come il viver delle vite qui vicine
che quei guardando nelle notti e nei tramonti
odorando rose e fiori e del danzar lieto godendo
pur nel miser viver mio e seppur di povertà vestita
io mi sento già regina, vide e ben sentì quelle parole
la fatina e di quella la casina trasformò in bel castello
in granduca il contadino e in graziosa principessa
quella saggia piccolina, or lettor del profumo pur tu goda
e dei fiori e delle rose ti rallegran l'azzur ali ed i voli
di farfalle, della fiaba il finir pensa con la tua immaginazione
che il real cocchio tra tripudi canti e balli al castello si avvicina!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Club Scriveregiuseppe gianpaolo casarini 14/01/2017 19:29 1115| Racconto su 'Il paese delle rose'



giuseppe gianpaolo casarini
Nato a Milano il 25-04-1940
Residente a Binasco (MI)
Pensionato
Dr. in Chimica Industriale
M.Sc. Specialista in Scienza e Tecnica dei Fenomeni di Corrosione

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