Osservo le tue manine che sguazzano impertinenti
nei mari azzurri, mossi e divertenti.
Dal tuo viso sorridente
gli effluvi d’amor per chi ti sta intorno
sono il regalo più bello
che può ricevere il mondo.
Nel profumo dei tuoi capelli
dormirei, tra sogni tranquilli e belli.
Tra i tuoi braccini rosei
e, sul tuo cuoricino
che ancor non conosce dolore
vorrei giocar con te
a tutte le ore. | 
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La prima essenza della nostra felicità
diventata nel tempo una smaniosa complicità
nell’agire, nel parlare, nel vivere,
una cortesia gentile
delle nostre disponibilità al dialogare;
questa è la sublimazione
della nostra quotidianità,
un saziarci di colloqui giornalieri
di giorni passati
e, di domani a venire
affinché i sentimenti nostri
non abbiano da imbrunire
quel che di luminoso
insieme abbiamo costruito
nell’abbacinante luce
di quel che un tempo
veniva chiamato
e, per noi ancor oggi rimane
il nostro focolare. |
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Tre sono le cose
che io lascio a te:
la mia fantasia,
l’idealità,
la passionalità.
Devono bastare.
Su queste tre costruisci
quel che il tempo
ti concede di edificare.
Con passione,
con amore.
Il dolore non è mai d’aiuto
persino Cristo sulla croce
ha invocato aiuto! |
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Alle ansie tue
ora, che le chiome bianche
parlano agli occhi miei,
guardo.
Sulle ali di lieti ricordi
s’apre nell’animo
fiore di dolcezza
per quella carezza,
gesto d’umano amor
che sempre consola.
Nido d’amor
nell’avvenir confida.
Pervasa dal ricordo,
baluardo vivo della sua vita
intesse trama d’amor
sincero e vivo. |
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Sulla riva del mare
mi sono fermato
a pensare alla gioia
che la vita mi ha dato.
Vedendo una barca
cullata dalle onde
il pensiero ritorna
a memorie nascoste.
La brezza marina
con il suo calore
risveglia in me
pensieri d’amore.
Amore sincero,
amore profondo,
non è soltanto solo un ricordo
ma, vita vissuta
tra gioia e dolore
che porta al mio cuore
l’amore per te
regalandomi la gioia
più grande che c’è. |
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Nel portagioie le monetine
metteva con costanza
la mia nonnina.
Abbondante di corporatura,
rossa di capelli
così l’ha fatta madre natura.
Il volto rasserenato dal sorriso.
Dal terrazzo, ogni volta che passavo
giungeva forte il suo grido.
Un salotto il cortile
dove in adunanza
le coetanee cucivano in un giro di danza.
Pezze, drappi e vestiti
sventolati al vento dagli aromi marini.
Da lì l’inizio della salita
che portava al casello della ferrovia
e, ancora più avanti
a passo sempre più lento e stanco,
verso il cimitero con il fiore fresco
per un incontro, per una preghiera.
La casa operaia! Oggi in rovina
fu dimora di gente semplice
e di sanguigna vita.
Ricordo ancor oggi la nonna Iolanda,
la Zita, la Mazzina, la Celia, la Colomba, la Pina,
la triestina, con i due gemelli che sprizzavano vita.
La Gusta e Miche con Rosanna e Armando,
Bruno, Rosalba con Mauro
che ancor oggi rivedo
e, di quei tempi con nostalgia, con loro ne parlo. |
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Un suono di fisarmonica
si leva dal basso verso la finestra mia.
Sale dal mare
il soffio amabile primaverile.
Non so dir il perché
del tremor al viso,
di quel lacrimar improvviso.
Poggio la testa sul palmo della mano
e, penso a Te padre mio
che sei così lontano. |
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Vera amicizia la familiarità,
chiarezza grezza senza alcuna falsità
autentica, libera, gratuita
valore aggiunto alla felicità.
La fronte alzata
e, di faccia alla porta di casa
per un bacio sulla gota destra
e una carezza, alla sua gemella.
Onoro il gesto di genuino amor,
valorizzo l’onesto spirito
senza segreto alcuno,
ora, che verso l’anziano mi avvicino
capisco. Solo ora. |
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Ridondante il pensiero
nel cervello fa capolino;
si dibatte, si contorce
nella mente onde corte.
Si diffonde improvviso,
con lentezza sfiora il viso
per raggiungere gli occhi
e fissare, mari mossi.
Una festa interiore
di intensa emozione
si propaga tutto intorno
dall’aurora al tramonto.
Non è altro che il piacere
per il dono ricevuto
dalla vita che ho amata
che mi ha dato la belta’
d’una splendida paternita‘.
Ho usato il raziocinio
e il senso della misura
con i gioielli più preziosi
che mi ha dato la natura.
La fiducia è alla base
di un magico rapporto
distanziato e impreziosito
dai loro occhi e dal loro viso.
E il pensiero riccorente
prende corpo nella mente
per fissare il momento
della gioia e del tormento.
Tormentato dal frastuono
di una vita spericolata
che comunque va vissuta
e dal cuore accompagnata.
Mi sorprendo quando a sera
che giornata è terminata
di guardare i loro volti
con energia rinnovata.
Mi rivedo come loro
entusiasta e felice
per gustate con passione
il loro splendido avvenire. |
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Non mi rattristo
perché il giorno
foriero di sorprese
mi sta intorno.
La notte,
parla sottovoce
e, sono parole d’amore
che entrano nei varchi aperti
del cuore.
Ti penso sempre
come eri da vivo
padre e amico.
Nel marmoreo loculo
di raro vado a posare un fiore
perché ti ho sempre
nel cuore.
La vita mi conceda
di avere fino all’ultimo istante
della mia esistenza
il tuo nome
e, quello della mamma
sulle mie labbra. |
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Gli occhi all’abbacinante luce
e, nella cortesia del contegno
sazia l’indugio del mio tempo.
Grato ai teneri ricordi
non dimentico i giorni dell’infanzia
e, i colloqui con le notti
foriere di sogni e fantasie.
Ricordi? Sì.
La cameretta, i due letti, la scrivania
e, il costante agitarsi dei ricami,
l’orto, il basilico in fiore, il mortaio,
il fischio allegro del merlo
e poi, il gozzo, il mare,
il palamito da innescare,
gli ami da cambiare,
la corda da sbrogliare.
Ricordi? Sì.
Il sole, il fermento
e, da quel punto privilegiato
io so che mi osservi, contento. |
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Nato al calor del sole
sotto un generoso cielo
amor dolce e sereno
stingerti potrò.
Cullarti, crescerti
ora potrò anch’io
cuore del cuore mio
figlio d’infinito amor.
Ti mostrerò i passi e le parole,
ti leggerò, baciandoti
gli incanti delle favole,
con grande allegria
lungo un agreste bosco
inseguendo le farfalle
per ammirare il fior.
Ti lascerò pensare
in tutta autonomia
agire con prudenza
lungo l’ardua via.
E quando il sangue pulsa
per le ansie del primo affetto
sarò al tuo fianco stretto
con tutto il mio pensiero.
Sulle celebri pagine
ti guiderò la mano,
tu scoprirai il mistero
del mondo e del sapere.
Fidato e comprensivo
del tuo mondo nuovo
mi avrai come amico
più grande d’un tesoro. |
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Blu come gli ingorghi dei cieli
i tuoi occhi si fissano dentro ai miei pensieri.
La dolcezza sarà la cosa più bella
dei tuoi oggi, dei tuoi domani.
Sarà nel tremolio del tuo cuore
il domani che ti aspetta
senza sapere quel che sarà
e, tutto intorno a te brillerà.
Sarà il traguardo della tua felicità.
Nota dell’autore: la famiglia assume valore aggiunto se la si vede libera da ogni vincolo confessionale. Un nucleo dove insieme si cresce. Ora, con Enea e Eloise voi siete
venti amorosi stupiti da incanti.
Sestri Levante 13 Agosto 2020. |
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Francesco Rossi nato a Sestri Levante il 24/01/1958 Pensionato.