Ora che i tuoi rami sono spogli
urli alle nuvole
e, come in sacra permanenza
nascondi il seme
nel profondo della terra.
Non sei indifferente
all’infernale tormento
ma, prodigo e contento
regali al vento
l’effluvio del fiore.
Così, come per ogni dolore
fiammeggia un fiore,
per ogni raggio di sole
fiorisce un verso
Amore. |
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Non restate muti e sgomenti
ai sibili dei venti
che soffiano note
di musiche leggiadre
i cui accordi ci trascinano
tra le accoglienti braccia
dell'Amore.
Non restate insensibili
alle melodie di queste musiche,
non restate indifferenti
quando vedete scivolare
le dita sulle fisarmoniche
perchè, cuori malinconici
si levano come gemiti profondi
che, par quasi provengano
da altri mondi.
Voci di sogni,
voci di passati,
voci di ricordi. |
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Nell’intimo del cuore
si accende una scintilla
che non conosce i fremiti
dell’odio e dell’invidia.
Una luce tutta nuova,
rischiara ogni cuore
destandosi dal sogno
mostra il suo splendore.
Un’ombra solitaria
svela un segreto arcano
ora si nasconde
sfiorandoci la mano.
Nel gaudio dell’amore
le montagne, il cielo e il mare
riempiono il volto
dell’armonia del cosmo.
Per festeggiare ancora
il patto dell’amore
avvolgici tra le tue braccia
e, schiudi il nostro cuore;
per te non c’è segreto
ma, infinito amore. |
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L’onda si ritira,
la rena alita fasci di luce
biancheggia la spuma
nell’azzurro del mare
e, nel splendente velo
ecco il tuo raggio
in terso cielo.
La vastità di questo cielo,
la limpidezza di questo azzurro
e, l’infinito sussurro
del mare azzurro
tra brezze incolte
e amabili rimpianti
di gioiosi ricordi e, amori infranti
rimane come l’indelebile scritto
d’un perenne conflitto
tra il ricordo e il rimpianto
nel vasto oceano di un cuore infranto. |
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La fame di conoscenza si diffonde,
i pensieri come fiammate improvvise
d’impazienti attese,
aggraziate di virtù, emergono.
L’animo corre dove il cuore si nutre
e, si glorifica in memoria divina
dell’universale amore. |
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Una carezza sul viso
fa irruzione nel mio cuore.
Riflessi di luminosità
si spandono sulle mie mani
quando queste incontrano le tue.
La magia dell’incontro
è giocoliera e non precipita mai
al finire del giorno. |
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Vieni sulla riva del mare
cammineremo insieme verso la scogliera,
dove riposano i gabbiani.
Lì su quello scoglio
dove si dibatte il vento
troveremo le parole
e, saranno le nostre onde d’urto
contro il tormento.
Non fuggiremo mai
dalle nostre paure,
non ricorreranno vanamente le parole;
noi sempre nel punto privilegiato
da dove osserviamo il mare;
per osservare, per amare. |
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Ho raccolto quel batuffolo,
non aveva più lo slancio
per spiccare il volo;
l’ho accolto tra le mani
per farlo riscaldare
poi, tra le proteste
di chi mi stava intorno
l’ho portato sul terrazzo
per rifocillarlo
e, farlo volar via.
Dirimpetto, un amico diceva:
non ce la fa.
Dio mio che felicità
quando è volato via.
Ho donato a una creatura
il bene più prezioso che ha l’umanità:
la libertà. |
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L’ho fissato, ho ascoltato il fischio del merlo,
ho osservato l’erba verde del prato oscillare
e so che era presente la metà del tuo cuore.
L’altra era in compagnia di Dio.
Padre mio.
Il fascino del ricordo
mi accompagna nel bosco
con il tuo spirito intorno.
Non vedo come i veggenti, gli angeli,
tocco con le mani i faggi, gli aceri, i fiori,
osservo la bellezza del bosco
dai mille colori.
Sento il brontolio del vento
e, come mi hai insegnato
non mi spavento.
Prima che giunga il tramonto
voglio essere di ritorno
per osservare la caduta del sole
da una posizione privilegiata
quella che sovrasta il cuore
e, regala la quiete divina
di questa bella giornata. |
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Viaggiare nel sogno
non solo per un momento
è il desiderio che nutro
da tanto tempo.
Amorevole l’attimo
che si congiunge all’animo
in quell’istante che io reputo
unico, magico e, attraente
sia per il cuore che per la mente. |
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Nei vasti sogni di spiagge assolate
i desideri arsi dal sole
avvampano il cuore
di un nuovo calore.
Su questa vasta rena dorata
l’acqua salmastra
dal piede è sfiorata
sentendosi regina tanto adorata.
Gonfia la spuma
che biancheggia regale
vale la pena
potersi tuffare.
Visioni reali
a tinte lucenti,
profili armoniosi
di giovani amanti
su vasti orizzonti
riflessi dal mare
con corse sfrenate
per potersi baciare
dove il salmastro si va a posare
e scintille d’amore anch’esse infuocate. |
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Francesco Rossi nato a Sestri Levante il 24/01/1958 Pensionato.
Terminata la scuola dell'obbligo nel 1974 assunto come operaio in una ditta, nel 1976 assunto in Fincantieri dove per 35 anni ho svolto la mia professione di operaio speciallizato. E' in quei anni che si completa la mia formazione culturale con l'impegno politico e nel movimento sindacale dove ho ricoperto vari incarichi senza mai tralasciare il lavoro manuale attivo che credo ho svolto con passione e profitto. Anni duri, sia per la giovine età che per le problematiche legate al mondo del lavoro in continua trasformazione. Scrivere poesie è oggi il mio passatempo preferito, condiviso con la lettura e le scarpinate sui monti. Cultore del libero pensiero in quanto credo che le sensazioni, le emozioni che ogni persona prova non hanno confini ma, spaziano nella magia della libertà individuale e collettiva. Nessuno ha il diritto a talpare le ali. In questo sito che mi è stato segnalato ho trovato uno dei tanti modi per condividere le emozioni con gli altri autori e, la lettura dei testi è sempre infinita fonte di piacere. Sposato con Rosanna, due figli Valentina e Marco e.........scrivo. Aprire le porte della nostra mente, approfondire le conoscenze e, cercare di capire, interpretare i pensieri e le speranze è sinonimo di conoscenza, sensibilità e passione. |
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