S’inebriano del suo prolifico fiato i fiori
E, su i risplendenti erbaggi
Sbocciano le corolle
Sedotte dai flessuosi steli.
L’amor per i diffusi effluvi
Tesse trame bigame.
Le falene, i boccioli, i pennuti tutti
Il sole, l’albore, l’immenso
A uno spettacolo floricolo invita.
Esposto senza alcun prezzo
l’amor invita alla dolcezza infinita. |
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Splendore alla lode
che sconvolge il cuore.
Timide occhiate, sinuose forme scolpite
nelle pieghe delle maree dei tuoi occhi
ove il ciel si specchia
e, fissa il variabile color
lodando l’amor.
Amore, benedetto fiore
che non appassisce.
Tra tenere braccia,
morbide e fluttuanti
le parole si librano
in alto, verso l’eterno
dove l’universale sconfina nell’infinito.
Lode inusuale?
forse sì, forse no.
Per questa incertezza
la parola si perde senza voce.
Parla solo il cuore. |
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Cerea palla nel ciel avvolta
da dove sei uscita
in questa notte levantina
pallida luna adamantina?
Scruti il gioco della vita
impreziosita di beltà divina.
Occhi trasognati
nello stupore dell’alone
e, quel tenue chiarore
di alte penombre
mai confonde. |
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Vicino al fiume che scorre impetuoso
eclisseremo il nostro amor schernito;
la forestieri vivremo felici
come in paradiso.
Sulla sponda chiaro scura delle liquidi linfe
e, sul chiaro lembo delle acque quiete
si specchiano le frondose palme.
Il pergolato guarda
perché io l’ho curato
col color del ciclamino
come quello che tu avevi
nel tuo giardino.
Dentro ai caldani del giallo
gocce di pianto cadono
sul palmo della mano
e, dal terrazzo aperto
gustiamo le fiammate d’amor
che manda il vento. |
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Al sorgere del sole
la terra desiderosa di luce
si rasserena nel chiarore
e, guarda al cuor mio.
Sorride a voi puri ideali
che l’animo mio anela.
La terra gli ha forgiati
senza subire questi opachi giorni
rattristati dalle speranze infrante.
Ideali! Il vostro chiarore imploro. |
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Sospendo il pensiero
in questa mite stagione autunnale
e, dalle labbra mie nuovi canti.
Per Te,
che anima gemella sei,
del mio cuor ne sveli i misteri
e, nei tuoi lucenti occhi
il mio sguardo si perde
irrigato di lacrime di passione
che il cuor mio incantano.
Questo è il regno dell’amore
dove il nostro cuor si culla.
Anima gemella lucente e bella. |
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Un suono sospinto dal vento
improvviso sorprende
e, nel mare si disperde.
Percezione. Ascolto.
E’ l’animo che parla
col linguaggio del cuore. |
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Mi permetta in questa mia sentita poesia
a Lei, che l’anello come novello sposo
ha messo al dito tra le nebbie degli incensi
tra gli applausi dei fedeli curiosi e devoti,
di porgere la sua benedizione
a questi versi liberi e sinceri
rivolti al cuor Suo di pastore.
Raccolga gli infelici intorno a Ella e, li consoli,
ricordi loro che il Cristo
predicò più con l’esempio che con la parola.
Metta in guardia i giovani
da chi cammina col collo tortoe il viso basso
e assolva chi pur in quaresima mangia di grasso.
Inviti i giovani a ballare, liberi di far l’amore
e quando essi timorosi si confessano, dica:
quel che è stato è stato, far l’amor non è peccato!
Non bacchetti Eminenza reverendissima
la donna che la sua libertà cerca e trova
perché i peccati d’amor Dio li perdona. |
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Hanno sfumature liquide
intrecci annodati
di smaglianti sorrisi,
colori sublimi;
umidi nidi
di baci passionali,
solchi lievi
come ciliegi intarsiati
da cesellatori innamorati.
Labbra screpolate
dalle arsure
come pergamene
intatte hanno i colori
dell'amore scritti. |
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Di gioia il cuor palpita
il suo battito or ci parla
il suo soffio in mezzo al vento
sparpaglia sentimento.
Un colore ancestrale
or serpeggia nella mente
da quel filo conduttore
che diritto arriva al cuore.
Ascoltando la sua voce
per incanto un sorriso
esce fuori assai deciso
così come pure il pianto
esce fuori per incanto.
Non importa s’esso piange
grida o ride
perché solo il cuor felice
lo comprende, lo capisce.
Quel sorriso nel cuor disceso
come fiamma resta acceso
dal mattino a notte fonda
ad ogni sogno
luce porta.
Esso danza, gioca e ride
ballerino e felice,
mai non chiede alcun favore
per noi geme se non c’è amore.
Allor vestito di panno grosso
con un capotto cucito male
la catena che porta addosso
pesa più di un quintale.
Allora il cuore batte
ma sbatte dappertutto
perché il dolore scritto
su di un foglio colorato
povero di costrutto
e mal celato.
Ma quando la dolce pace
sovrana è sul dolore
come un puro fiore
si allieta il dolce cuore. |
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Quando il sole
ferve e splende
sul viso d’un bambino
dal suo labbro,
dal suo cuore
il sorriso irradia
Amore.
La sua voce nel cuor piomba,
zittirsi mai potrà
perché candida e innocente
parla solo di verità.
Del gaio suo pianto sparso
è l’universo intero
mentre il cuor suo sereno
albeggia nell’immenso cielo.
Un cielo azzurrato,
dolcemente zuccherato,
dipinto pur di rosa
non fa preferenza
al sesso che in lui riposa.
Di letizia il ciel è vestito,
rimbombante l’universo
dove il pianto come il riso
non sarà mai disperso.
Dolcezza e calore
benvenuto danno al sole
per riscaldare il cuore
al bimbo che non teme
di regalare gioia,
dolcezza e tepore
nel gioco universale
dell’innocente Amore. |
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All’ombra d’un castano
mangiando la merenda
riposa con la testa
il grande pensator.
Impara solo ora
e, parla a sua vergogna
di questa sua giornata
perché in testa ancora
un’idea non è entrata.
Ma, ecco tutto da un tratto
balenare un pensiero
per lui è un sollievo
poterlo afferrar.
Lo scrive su un foglietto
per poterlo elaborare
ma un vento dispettoso
lo prende e fa volare.
Rimasto nel pensiero
accompagna il pensatore
che nella notte fonda
compone solo amore. |
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Francesco Rossi nato a Sestri Levante il 24/01/1958 Pensionato.
Terminata la scuola dell'obbligo nel 1974 assunto come operaio in una ditta, nel 1976 assunto in Fincantieri dove per 35 anni ho svolto la mia professione di operaio speciallizato. E' in quei anni che si completa la mia formazione culturale con l'impegno politico e nel movimento sindacale dove ho ricoperto vari incarichi senza mai tralasciare il lavoro manuale attivo che credo ho svolto con passione e profitto. Anni duri, sia per la giovine età che per le problematiche legate al mondo del lavoro in continua trasformazione. Scrivere poesie è oggi il mio passatempo preferito, condiviso con la lettura e le scarpinate sui monti. Cultore del libero pensiero in quanto credo che le sensazioni, le emozioni che ogni persona prova non hanno confini ma, spaziano nella magia della libertà individuale e collettiva. Nessuno ha il diritto a talpare le ali. In questo sito che mi è stato segnalato ho trovato uno dei tanti modi per condividere le emozioni con gli altri autori e, la lettura dei testi è sempre infinita fonte di piacere. Sposato con Rosanna, due figli Valentina e Marco e.........scrivo. Aprire le porte della nostra mente, approfondire le conoscenze e, cercare di capire, interpretare i pensieri e le speranze è sinonimo di conoscenza, sensibilità e passione. |
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