C ‘è qualcosa che non va nell’ ossigeno che respiriamo...
E se non fosse il Covid -19 a portare infiammazioni polmonari.

Quante domande si faceva Marinella in questo tempo di quarantena restando chiuso tra le pareti di casa.

E se fosse tutta una montatura mondiale per sperimentare qualcosa che avvelena l’ aria che respiriamo, un esperimento elettromagnetico che cambia la qualità dell’ aria che respiriamo per fini a noi sconosciuti:" Accogliere sulla terra entità di altri sistemi, cambiare nell’ uomo la capacità di respirare per fini evolutivi, esperimenti nucleari, ionizzanti, combinazioni con altri tipi di gas per tastare qualcosa che serve per poi navigare in altri pianeti, o accogliere altre forme di vite sul nostro..?Mariella non la finiva mai, nemmeno di notte, di porsi domande, si girava e si rigirava nel letto in cerca di risposte. A cosa serve cosa? Per chi..? a chi? perché!? La questione le era sconosciuta, d’ altronte non ci capiva niente nessuno, nanche i luminari della scienza medica, barcollavano come ubriachi, farfagliavano paroloni che non soddisfacevano a contenere le ansie dei popoli. La parola che usavano spesso era: Ci è sconosciuto questo virus. Marinella:" non ci sono prove, certo, ma da quando ciò è avvenuto, visto il fermo di tutto il sistema inquinante, quarantena degli inquinanti, gas, sostanze nocive, fabbriche, auto, aerei, navi, compreso le foreste che l’ uomo distrugge, ovvero i polmoni della terra, in più inquina l’ aria, l’ avvelena con rifiuti velenosi, scorie nucleari radiattive, etc. questa, sempre parlando dell’ aria, oggi, dovrebbe essere molto più pura, pulita, respirabile, invece brucia, perché è altamente modificata da sostanze sconosciute..! Marinella ne era convinta, quando respirava gli bruciavano i turbinari del naso e la gola. A basse altitudine, nelle metropoli in particolare l’ aria respirata sembrava zolfo, mentre nelle alte vaste aree montuose si respirava una meraviglia. Eppure, le sfuggiva qualcosa, ne era certa, qualcosa che era di molto più pericolo di un semplice virus annidatosi prima nei pipistrelli e poi nell’ uomo... Vallo a dire, e chi ci crede..!
Fantasie ...
Certo, tra quello che ci dicono e la realtà che viviamo e percepiamo c è sempre un buco nero... inghiotte da tempo verità, Marinella cercava risposte, ma non le trovava, si chiedeva,: un semplice virus che paragonabile all’ atomica costruita dell’ uomo, ai viaggi spaziali, conquista della luna, esplorazione del pianeta marte, questo, è superiore a l’ uomo stesso, un micro di zero che devasta, uccide, scompiglia economie e masse di popoli, non è possibile è fantascienza pura, film già visti in programmi televisive, certo, chi l’ ha inventato sta storiella del virus è dotato di capacità veramente straordinarie. Il guai serio, invece, è che per questa pandemia su questa terra è finito un ciclo, forse per sbaglio, speriamo che tutto si ribalda nella storia del pianeta... Marinella esultava! La rivincita di Golia contro il Gicante umano, haaaaa… rideva da sola. Chiusa in casa ci stava bene, spaziava con coriandoli di pensieri, ma anche pregava, certo, era umana, aveva le sue paure, le angosce, era una creatura di Dio anch’ essa. Da piccola aveva sempre navigata da solo per i mari dell’ alto, in cerca di un isola da abitare, la terra ci piaceva poco, visto gli abitanti, aveva affrontato mostri e draghi nei cieli ma sempre perdente, era ritornata sulla terra. Certamente, non aveva mai abbandonato l’ idea della scoperta singolare di viaggiare senza mozzi e marinai. Era convinta che la scoperta di territori spirituali è singola, e regna nel profondo di ognuno la ricerca, quella degli altri e sempre diversa, livelli... meglio soli. Non seguiva mai carte topografiche stellari, si sedeva sulla sua poltrona preferita e contando, da meno dieci a zero, partiva. Non aveva bisogno di navicelle, missile, spinte nucleari o qualsiasi cosa consigliatoci da esperti scienziati, partiva e basta... Andava... A ogni ritorno piangeva, non credeva negli esseri materiali, troppo grezzi nell’ anima, animali, poco evoluti paragonandoli alle specie di altre civiltà universali delle quali aveva un giorno incontrato saltando non si sa come nelle dimensioni parallele, ma no aveva retto al contatto, una paura la travolse nel momento di tutti i momenti, scappò, interruppe in contatto, tolse corrente al cervello portandosi dietro solo il profumo dell’ incontro nella sua anima per dieci meravigliosi giorni, poi, tutto tacque, si affievolì improvvisamente; ed è da allora che Marinella cerca nell’ oceano del cielo il non terrestre, l’ altro evoluto spirituale. La notte è meraviglia per gli occhi, è acceleratore di pensieri, è balsamo per il cuore. Sempre porto con me la luce di stella, la rubo al buio del cielo nella nottequando il respiro dell’ uomo si attenuanel sonno, quando la luna bucata dal soleillumina parte delle tenebre del cielo; Salgo su con il propellente della meraviglia, accendo il motore del cuore, dispiego le braccia come gli uccelli le alie con forza mi avvicino alla stella più vicina alla terra” Proxisima Centauri, orbito osservando parte della fonte del tutto, riempio il serbatoio degli occhi, faccio il pieno di meraviglia, di gemiti di luce, poi, torno veloce nel sogno; brillo così, di luce, al risveglio di ogni mattina, mai, il cuor si oscura.

Ho luce di stella dentro,: " diceva Marinella!