Durante uno dei tanti turni di notte, scopro quant’è bella la mia città anche di notte... Qui regna la quiete, una pace irreale che dura solo poche ore, meglio che niente...
L’ aria è fresca e invitante, ed io aspetto l’ ora di partire.
Un passerotto si sveglia sentendo il treno arrivare ma la gente no, la gente dorme, almeno loro!...
Vedo le strade deserte e lucide stranamente ben pulite, un lampeggiare di semafori gialli che dirige dei gatti che graffiano dei sacchetti di rifiuti alla ricerca della colazione. Un metronotte contento d’ aver finito controlla le ultime saracinesche col suo motorino acceso. Due cani senza padrone si fanno la corte annusandosi, passeggiano indisturbati nel mezzo della strada, tanto la gente dorme... Il suono crudo e acuto di una sirena squarcia l’ incanto della notte e manda in fuga dei topi di fogna che hanno rubato un pezzo di pane ad un gatto. Finalmente come in una scacchiera si accendono delle finestre in un guppo di palazzi popolari e s’ intravedono ombre assonnate che veloci si preparano per andare a lavorare e portare forse il pane per la famiglia. Sembra un film all’ aperto, in prima visione ma pochi possono ammirarlo come me in prima fila e dal vivo.
E’ il rovescio della medaglia del lavoro atipico del macchinista. E’ l’ ora di partire... Ormai la notte ha ceduto il passo all’ alba e questa si appresta a farlo all’ aurora. La città s’è svegliata e ricomincia pian piano a lavorare con tutti i suoi mille problemi, gioie e brutte notizie... Poi, finalmente verso le 8. 30 torno a casa, stanco, sporco ma soddisfatto. Entrando mezzo addormentato nell’ androne del mio palazzo, vedo uscirne mamme pimpanti, eleganti, profumate, truccate come Star con figlioli addormentati, svogliati e imbronciati, papà baldanzosi.. freschi, appena rasati, pettinati e tra questi un collega imboscato in ufficio che abita al quarto piano, maliziosamente mi dice: Ciao Stefano, stanotte ho dormito benissimo!... sottolineando questo aggettivo. Lo guardo negli occhi, lo trafiggo al cuore con un finto sorriso e gli rispondo: Ti auguro una buona giornata... Entro pian piano a casa come un ladro, per non svegliare tutti; mi corico ancora mezzo vestito e cerco finalmente di riaddormentarmi ma ripensando a questo bel film che ho visto stanotte non riesco a prendere sonno, pazienza sono abituato a non poter dormire. Lo racconterò più tardi ai miei nei minimi particolari e lo intitolerò: La gente dorme.