Pubblicare poesie

Smuove le coscienze il pensare
di Francesco Rossi

Le 16 poesie pubblicate nella raccolta


Amianto Assassino

Sociale
Lente passano le giornate
tra lamiere roventi,
gelide negli inverni infernali
tra spruzzi di mare;
folate di venti
pare spazzino via nubi
che non spariranno mai,
spore invisibili si nascondono
nei meandri del soffio della vita
per rapire l'ultimo respiro.
Nello stupore della paura
madri, mogli e figli
parlano di morte,
mentre un dolore febbrile
entra nel cuore di ciascun figlio
e, dalla labbra sue
esce un bisbiglio.
Nel cuore un rancore troppo tenace
per tramontare con il sole
e trovare la pace.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 27/12/2011 12:25 5 2593

Una nuova età

Sociale
Anche tu giovinezza
volteggiando lentamente,
nascosta in quel groviglio di nuvole
adorno di paesaggi sconosciuti,
mai incontrati, ardentemente desiderati
ti levi in volo.
Lasci il passo
a questa nuova età
che incontra sempre
la stessa gente
e ricorda le antiche nenie
delle sue piazze,
delle sue chiese,
che sono la storia
antica del paese.
Gli anni sembrano volare,
scavano profondi solchi,
raggrinzano i volti
dallo sferzare dei venti
e dal sole splendente.
Oggi, la quiete
è nelle cose che abbiamo intorno,
con sorpresa, ogni giorno
scopriamo un mondo nuovo;
l’animo temprato dal tempo
scopre perché nel sole
c’è tanto calore
e, nelle parole,
la bellezza della poesia.
Ritroviamo una pace antica
che pervade i nostri vecchi cuori sognanti.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 17/02/2012 19:44 6 2248

Rabbia

Sociale
Come Lince solitaria e silenziosa
piombi improvviso
sulla preda indifesa;
con sguardo bonario
avverti l’insano impulso
e, indossata la maschera
rubi l’ignara carezza
a un dolce bambino.
Maledetto il giorno
che t’incontrò,
giorno senza stelle,
luce, armonia.
Come il leone che cade
nella fossa e, col suo
ruggito muore
il male ti circonda
e ti precipita nel cuore.
Urlo invano la mia rabbia
perché di un altro dolore
ne vedo la faccia.
Perché ti è dovuto
questo cielo, questo chiarore
se sul tuo cuore
non c’è traccia d’amore?
Dentro l’immensa pace marmorea,
dove non più s’ama, non si sogna,
non si pensa, dove nulla si muove,
neppure là orco funesto
troverai pace.
Il nostro sdegno ti morderà
quello che resta
del tuo immondo cuore.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 25/02/2012 04:20 5 2792| Racconto su 'Liberi dal Mostro (Pedofilia)'

La pioggia e lo spazzino

Sociale
Si scarica il vento
e, nella scura notte
scroscia la pioggia
dalle grondaie rotte
e, sull’asfalto
rimbalza a frotte.
Nella tenebra bassa
della via muta
schizza nella pozzanghera
la scarpa stanca.
Dal segreto della notte
ecco spuntar lo spazzino
che come ombra furtiva
nel fango con la scopa fruga.
Sobbalza al rumor d’un ...
e farfuglia sputando:
benedetto gatto.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 28/07/2012 07:11 9 3341

Parlano gli occhi

Sociale
Alle deboli pupille
le verità vietate
e, solo al pensier si spalanca l’avvenire.
Libere le note d’un nuovo canto
giunte al cuor che le comprende
dov’è assente la colpa
e, sconosciuto il pianto.
Il levarsi e il germogliar di un’aurora nuova
in un pensiero, in una lingua nuova
per vincere gli inciampi
e, amar quanto più giova.
Sovrano e schietto innalzarsi il genio
con calore, onestà, lealtà e, ragione.
D’umili obiettivi colmi i pensieri
Utopia,
luminosa, a volte pur fumosa
dal cui fertile ventre
scaturisce il vero.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 02/08/2012 22:41 8 3091

Un grido d’aiuto

Sociale
Una felicità ubriaca
tra la piega dell’anima,
un tremito straziante
sfogliato tra silenzi,
incomprensioni, azioni
verso una storia
già muta.
“Fame”
Un grido che viene chiuso
in un forziere
sotto il manto
di tanti occhi assenti.
Un pianto per la pena d’un angelo
promessa di una triste sconfitta
in simbiosi tra l’antico e il moderno.
“Basterebbe acqua e frumento.”
Il teatrino dei potenti
responsabile delle corone del soccorso
non si scompone,
solo parole.
Chiedo un atto sincero
chiedo di essere debitore
dei tempi futuri
per un tragitto
che dal moderno
ritorni all’antico
dove il gesto solidale
era sentito.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 05/08/2012 19:36 9 2855

Eredità

Sociale
Lascerà strade esplorate
dai raggi tessuti
sulle tele dell’anima.
Le labbra commosse
tremule al par di foglie
in un canto stonato
intonano la canzone della vita.
Lascerà lo splendido rosso antico
dall’aroma speziato di terre senza confine;
inciterà l’energia del bene
nei confronti del male.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 02/09/2012 22:55 7 2565

Carità umana

Sociale
L’animo indegno
dissoluto o vizioso
che non offre obolo
non è dignitoso
di regnare nell’uomo.

Parlerà un giorno la carità
a chi ne ha l’animo pieno,
urlerà rabbia alla civiltà
che tanto tormento porta.

Non resterà muta
a chi con chiaro animo
di carità ha il cuore pieno;
non è un futile pensiero
né superficiale parola
ma grande dote di scuola.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 22/09/2012 22:13 6 2374

L’arte venduta

Sociale
Fogli dipinti da mani sapienti
disegni dove si segnano i momenti
e, i passati emersi dalle menti
fanno di noi
forze desiderose
d’improvvise scoperte
sospese tra la verità e il dolore.
Attimi sostanziali
di tenute verticali
dove orizzontalmente
c’è sempre chi discerne.
Conflitti interiori
a volte fugaci
generano per sempre dolori.
Disegni astratti
momentaneamente coatti
privi della libera interpretazione
che esce dal cuore.
Nature morte
chiuse in gallerie d’arte
per essere vendute
al miglior offerente
non dicono più niente.
Nell’arte vera
si legge il destino
dove l’abile mano
pitturava su fragile tela
e la beltà spontanea appariva.
Amare le giornate
in cui le bellezze dell’arte
vengono sciupate,
l’inconcludente critico d’arte
questiona al salotto
mentre il museo
della sapiente bellezza
del sapere
chiude le porte
alle troppe pretese.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 03/10/2012 22:55 4 2653

Rughe

Sociale
Parlano le rughe,
domandano il perché
scolpite su volti
e mani callose,
invocano risposte.
Attese.
Il tempo, le sofferenze
le gioie, le amarezze
scavati su visi raggrinziti
dal sole, dal gelo
come perenni cicatrici
difficili a rimarginare
intarsiate sulla pelle
come solenne ricordo
del tempo passato
segno indelebile
di quello che la vita ci ha dato.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 09/10/2012 10:04 18 3554

Condanna

Sociale
Non un fruscio,
non un sussurro,
neppure il ronzar di mosca
quando lesse il verdetto.
Vista la legge,
calcolati i danni
sentenziò:
in galera per vent’anni.
Quanto si sentì perso
il condannato,
cascò a terra
come un leone domato.
Aveva rubato
dolciumi e caramelle
quanto gli è costato
non guardar più le stelle.
Per il bassotto milanese
grande uomo di esperienza
la giustizia lenta, lenta
si affida alla clemenza.
Questa favola mi pare
che insegni a non rubare.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 12/11/2012 23:14 6 2656

Malattia mentale

Sociale
Sull’abisso del silenzio
viaggiando nel cervello
fin a raggiungere la materia
quell’anonimo tarlo inquieto
spegne ogni desiderio.
E’ un dolore lancinante
che avvelena pure il sangue
è entrato con pudore
ha giocato a nascondino
per uscire tutto ad un tratto
con furore malandrino.
Ora l’ombra indistinta
si nasconde alla vista
entra, spiazza si confonde
il cervello sprizza onde
a quella brutta malattia
che non è che la pazzia.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 09/02/2013 14:51 4 2902

Teoria

Sociale
Tesi negate
confuse da vite ermetiche
che spargono vaneggiamento
mescolate a una vita
appena goduta
che fugge l’inganno attuato
tra il clamore d’una storia
già sfiorita.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 11/03/2013 10:40 5 2427

Umanità

Sociale
Un controverso pensiero
spinto dentro al cuore
svela un segreto
pensando all’amore.
Esprimiti se vuoi replicare
Tu che nel suo ventre vivi
scalpiti, scuoti e salti
rimesti la mia vita.
Rievocar senza dolermi
della mia giovinezza fiera
a un gruppo collettivo
che ascolta il mio pensiero.
Svelato è l’arcano
per dirla vera e cruda
non è che la culla
della mia antica fede
che sempre mi ha sospinto
nell’altruismo a credere.
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Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 14/03/2013 10:05 6 2160

Profanazione della gioventù

Sociale
Profanazione della gioventù
Di buon mattino spuntò
avvolto dallo scuro mantello del profondo
e malevolo alitò sul viso mio
non era altro che l’evento dello spavento,
incubo a ritroso nel tempo
fra il ramo secco di un cuore contrito
e il fior gelato dall’inverno
in alto, ancora più in alto
sta scritto il tormento.
Sobbalzo improvviso
dell’animo ferito
dal fondo del mio io
un grido:
fiducia salvifica
per l’ostica lotta
contro il martirio
di una gioventù
sacrificata sull’altare
del crescente egoismo.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Francesco Rossi 23/04/2013 08:05 15 2476



Francesco Rossi
Francesco Rossi Francesco Rossi nato a Sestri Levante il 24/01/1958 Pensionato.
Terminata la scuola dell'obbligo nel 1974 assunto come operaio in una ditta, nel 1976 assunto in Fincantieri dove per 35 anni ho svolto la mia professione di operaio speciallizato. E' in quei anni che si completa la mia formazione culturale con l'impegno politico e nel movimento sindacale dove ho ricoperto vari incarichi senza mai tralasciare il lavoro manuale attivo che credo ho svolto con passione e profitto. Anni duri, sia per la giovine età che per le problematiche legate al mondo del lavoro in continua trasformazione. Scrivere poesie è oggi il mio passatempo preferito, condiviso con la lettura e le scarpinate sui monti. Cultore del libero pensiero in quanto credo che le sensazioni, le emozioni che ogni persona prova non hanno confini ma, spaziano nella magia della libertà individuale e collettiva. Nessuno ha il diritto a talpare le ali. In questo sito che mi è stato segnalato ho trovato uno dei tanti modi per condividere le emozioni con gli altri autori e, la lettura dei testi è sempre infinita fonte di piacere. Sposato con Rosanna, due figli Valentina e Marco e.........scrivo. Aprire le porte della nostra mente, approfondire le conoscenze e, cercare di capire, interpretare i pensieri e le speranze è sinonimo di conoscenza, sensibilità e passione.

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