Bianche nuvole
dal portamento sublime.
Il fanciullo per suo diletto
con soffio delicato
in alto verso il cielo le sparge
dove iridate agli occhi appaiono
del multicolore dell’arcobaleno. |
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Qual greco alito
rendea ancor più bella
la sposa novella
che si erge snella
nell’abito nuziale
sinuosa e lucente
qual giovane stella.
La nuziale veste scendea
in armonia con la sinuosa figura
eguale alla dolce bellezza
della natura.
Tra l’effluvio del vicino mare
baciato dalle fragranze
del verde circostante
ella raggiate al settembrino mese
che la vede sposa, varca la soglia
dove il sogno coronato d’amor
or si consuma in gaia e festosa preghiera
sulla scia del sentor
d’una fede vera. |
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Tra i flussi fruttuosi
virtuosi talenti elargiti
come dipinti indelebili
per solcare cieli divini
giungono ai cuori pulsanti di passioni
speranzosi e mai arresi.
A Valentina e Marco. |
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Lunga è l’attesa
sparsa sui nostri
incantati giorni
per incompiuti gesti
che si disegnano sui volti.
Mutiamo il gioco
dell’errore più lieve
tra porte chiuse
che offendono il cuore.
Sì, siamo le prede
dell’errore più lieve. |
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Luci tremolanti
riflesse negli occhi di chi
con mani tremolanti
sorregge bastoni intarsiati
di ricordi.
La mente sveste memorie,
non scansa il dolore;
graffia il pudore,
non sa implorare.
" Un peso di astri sgretolati. La mente non ne nasconde il viaggio." |
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Con le vostre voci
quando parlottate
contagiate la mente
di sgradevoli pensieri
che non oso esprimere.
Sospeso nel vuoto
del mio tempo
sono bloccato all’angolo.
Cambio aspetto.
Voi, indifferenti
vi degnate d’osservare di traverso
il volto spento.
Non è la visuale migliore
per capire, comprendere;
per voi però è conveniente
gente indifferente. |
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E’ esposto al cielo
tra file di impuniti
e, penitenti.
Sì, il mio cuore
ritrova immagini perdute
che si tramutano in rimpianto
per quello che poteva essere
e, non è stato.
Non mi giustifico.
Mi dichiaro!
Sono io a parlare
della mia colpevolezza
senza intermediari
e, a non cercare
la magnanimità benedicente
del sacerdote.
Sono io il giudice
della mia incompiutezza;
da parte mia nessuna fuga.
Rispetto la sentenza
consapevole dell’eternità. |
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Questa primavera
si è alleata col destino
contro di noi.
Le contraddizioni assumono l’eco
dei giorni nostri
dove abitualmente c’incontravamo.
Realtà?
Reale è l’uomo
che incomprensibilmente non capisco
e, che oggi sempre più desidero. |
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Nuove immagini
fan capolino
e, pensieri dimenticati
prepotenti ritornano alla mente.
Nuove amicizie, nuovi amori
nei moti perpetui dei cuori;
fragranze primaverili,
calure estive
e, accesi colori autunnali
per rinnovare frammenti cromatici
in compagnia di chi cerca
le consistenze
degne di essere vissute profondamente. |
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Quando qualcuno
ci interroga con insistenza
e, vuole sapere sempre di più
sazia con fragore
non la sana curiosità del sapere
ma quella del chiedere
e, interloquisce sostanzialmente
sul niente.
Poi, si ritrae improvviso
prima che si possa trovare la risposta
come se temesse di udirla
ancora una volta. |
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Per le vie eteree
silenziosa nube va.
Non gli importa del sole che la saluta.
L’ombra della notte scura
si muove come spiritata
e, dannata figura. |
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Il flutto bacia la sponda
sussulta l’onda
nelle balzanti acque.
Spumeggiate si frange
e, muore. |
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Tra un verso e l’altro
il respiro è trattenuto
tra la parola e il pensiero.
Una nicchia di pace
tra una strofa e l’altra.
Tra un pensiero e l’altro
una bufera di vento
che spezza le note melodiche
del silenzio. |
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Viola, vaga senza rispetto
è come una bandiera al vento.
Rimanga pure sommerso.
Nell’aria si disperda.
Comprenda il valore del solo
nell’euforia del suo volo.
Il vanto è il traguardo. |
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Francesco Rossi nato a Sestri Levante il 24/01/1958 Pensionato.
Terminata la scuola dell'obbligo nel 1974 assunto come operaio in una ditta, nel 1976 assunto in Fincantieri dove per 35 anni ho svolto la mia professione di operaio speciallizato. E' in quei anni che si completa la mia formazione culturale con l'impegno politico e nel movimento sindacale dove ho ricoperto vari incarichi senza mai tralasciare il lavoro manuale attivo che credo ho svolto con passione e profitto. Anni duri, sia per la giovine età che per le problematiche legate al mondo del lavoro in continua trasformazione. Scrivere poesie è oggi il mio passatempo preferito, condiviso con la lettura e le scarpinate sui monti. Cultore del libero pensiero in quanto credo che le sensazioni, le emozioni che ogni persona prova non hanno confini ma, spaziano nella magia della libertà individuale e collettiva. Nessuno ha il diritto a talpare le ali. In questo sito che mi è stato segnalato ho trovato uno dei tanti modi per condividere le emozioni con gli altri autori e, la lettura dei testi è sempre infinita fonte di piacere. Sposato con Rosanna, due figli Valentina e Marco e.........scrivo. Aprire le porte della nostra mente, approfondire le conoscenze e, cercare di capire, interpretare i pensieri e le speranze è sinonimo di conoscenza, sensibilità e passione. |
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