In quel cincischiare del momento
l’emozione prende il sopravvento
e tanto è lo spavento
per chi non coglie l’attimo propizio
che innesca il sentimento
"Amore".
Quindi attenzione
perché la delusione
diventa tormento
per non aver sfruttato a dovere
il momento.
Lo dico e lo scrivo
con cognizione di causa
sperando che vi arrivi
in tutta la sua sostanza. |
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Fiammelle migrate
nelle teatralità del mondo.
Il pensare si disperde
nelle occasioni sprecate;
in ritratti di ghiaccio.
Rigide trasparenze
che tendono a sciogliersi
dileguandosi. |
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Corro per inseguire il buio,
impatto nel vuoto,
lo sopravanzo.
E' una sequenza
del vissuto
per questo lo precedo
e nego il passato,
mi soffermo sull'oggi
e le sequenze si armonizzano nell'oscuro
di un pensare che avvolge l'inquietudine
in attesa della luce. |
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Si attende la risposta
per quella domanda
che si pone con costanza
a chi conosce a fondo
questo fantomatico giro di danza
in cui il saper tenere il passo
assume sostanza.
Assimilarne il concetto,
renderne chiara la percezione
è vitale per molte persone.
Assecondare il moto delle cose,
esserne parte integrante
e, lasciare pure agli altri
il piacere di scoprire
cosa c’è alle spalle degli astri. |
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Nello sciabordio dell’onda del mar
odo un tramestio che fa vibrar il cuor
e nel tendere le corde
dei sensi e delle arterie
il sangue fluente scorre nelle vene.
Vi chiederete voi che ascoltate
se in quella diramazione
che dal basso arriva al cuore
il sangue fluisce per portar vita e amore.
Risponderete all’unisono
che nel connubio
ci sta pur l’ardore. |
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Trasportati dal flusso ventoso
gli sguardi s’incontrano
e, di sorriso traboccano.
Tra i corridoi del conosciuto
ecco il ricordo del tempo;
la luce delle stagioni,
e, quella sana immoralità
che ci accompagna.
nella consuetudine della fedeltà
Dove il tutto frange
mani pietose espandono forza
per raccogliere, unire, la scorza
perché la carne umana
non può essere pasto.
Lo esterno in versi
senza alcun vanto. |
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Su questo mondo abbandonato
all’insolvenza del complessivo
in questo giorno, di uno svestito maggio
in cui scrivo, una voce sopraffina m’ispira.
E, goccia dopo goccia,
sotto la pioggia
va il migrante nel mio paese
a raggiungere la straziata notizia
lontananza.
Annunciata dalla pioggia
che si alterna al suo cessare
come il bene e il male. |
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Per non esserti estraneo
nel momento del riconoscimento
in ogni angolo
scrivo il tuo nome,
il tuo riflesso lo scorgo
ogni qualvolta mi volto,
sempre nella stessa direzione
quella dell’amore. |
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Mentre una fioca luce
destata da chissà che cosa
avvolge il silenzio
un tenue filo di luce
lumeggia il circostante
di una notte bluastra
forse per baluardi d’inganni,
o forse solo per trovarti? |
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Eccelsa l’idea
che nel cuore divampa
in commozione violenta
per ogni lontananza
che richiama a gran voce
“Speranza”
E fu così
per un mutar segreto
di quel tornare
che l’opposto prese forma
disdegnando quello che per molti
è ragione di vita
“Arroganza”.
Quindi diffidare di chi
dell’allusione ne è cultore
perché il sotterfugio
è il suo motore. |
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Quando giungerò
al momento del trapasso
liberato dal consueto
forse capirò il perché
tra il mare e il cielo
caotico al cervello
era il confine
e, nell’inconsueto
che muto sull’ignoto avanza
il tempo dell’oltre.
Un’inconsueta stravaganza. |
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Sospinti dai venti
s’innalzano i bianchi vapori
in ammutoliti e inconsulti rimpianti.
Le urla per le concessioni
si animano d’impeto;
la nostra consapevolezza
abiura l’implorazione.
Si nutre della sostanza. |
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D’un verde lussureggiante,
d’un azzurro caduto dal cielo,
d’un rosso sanguigno
d’un aranciato sentore
sostenuto dal movimento del vento
per dirigere le tue pupille
verso i coinvolgimenti dei colori
dalle profonde radici popolari,
con l’audacia di luminosi tramonti
e, invitanti aurore
sempre in sintonia con il cuore.
Un disegno di luci per sillabare
con i tuoi occhi, circondari ignorati
accesi tra gli eccessi dei colori
in un futuro di luci e, pitture vocianti.
Tra luccicanti indovinelli mi hai attratto
e, con l’astratto della forma, ecco il percorso
sulla tela dell’intimo dipinto. |
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Il luminoso spezza le tenebre
e, il bagliore si riflette
nei giorni dell’addio.
Quando una folla dispersa
fugge dalla quotidianità
il vuoto imprime il tempo dell’addio.
Le lacrime versate tracimano
sofferenza esistenziale, malessere sociale,
casuale?
Un alimento dell’inconsistenza strutturale
ancora oggi senza nessuna mira ideale?
Domandiamocelo?
Sarà l’inganno il risultato?
Quale sarà la naturale soluzione? |
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Quando il sole riverbera sul mare
mille lucenti stelle fan da contraltare
al cuore che si offre timoroso
seducendo lo sguardo;
in quella miriade
dove luce e azzurro, si rincorrono
fidandosi e incontrandosi
per mai lasciarsi. |
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I seni al sole davi
e ungendo il corpo scolpito
distesa sulla spiaggia stavi
come fossi in paradiso.
Al sole mostravi la tua figura
e, agli occhi miei eri una gran bellezza.
Con la mia mano
avrei voluto darti una carezza. |
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Francesco Rossi nato a Sestri Levante il 24/01/1958 Pensionato.
Terminata la scuola dell'obbligo nel 1974 assunto come operaio in una ditta, nel 1976 assunto in Fincantieri dove per 35 anni ho svolto la mia professione di operaio speciallizato. E' in quei anni che si completa la mia formazione culturale con l'impegno politico e nel movimento sindacale dove ho ricoperto vari incarichi senza mai tralasciare il lavoro manuale attivo che credo ho svolto con passione e profitto. Anni duri, sia per la giovine età che per le problematiche legate al mondo del lavoro in continua trasformazione. Scrivere poesie è oggi il mio passatempo preferito, condiviso con la lettura e le scarpinate sui monti. Cultore del libero pensiero in quanto credo che le sensazioni, le emozioni che ogni persona prova non hanno confini ma, spaziano nella magia della libertà individuale e collettiva. Nessuno ha il diritto a talpare le ali. In questo sito che mi è stato segnalato ho trovato uno dei tanti modi per condividere le emozioni con gli altri autori e, la lettura dei testi è sempre infinita fonte di piacere. Sposato con Rosanna, due figli Valentina e Marco e.........scrivo. Aprire le porte della nostra mente, approfondire le conoscenze e, cercare di capire, interpretare i pensieri e le speranze è sinonimo di conoscenza, sensibilità e passione. |
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