a te la scelta dell'arma
amici o nemici ancora non lo so
ma io mi batterò
mi esaspera la sospensione
del sogno troppo rapido
il cambiamento forse
sono andata troppo di fretta
e la regressione è male accetta
rifletto tutto sembra una tragedia
eppure sono certa
la fragilità mi urta e la vacuità mi annulla
amici o nemici sarei d'accordo
a fare un po' di strada insieme
cosa potrei dire per riconquistare
la sicurezza della sequenza giusta
amici o nemici io sarò la stessa
che un giorno ti baciò sotto
quella finestra | 

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cosa nutre questo strano
sentimento che ha nome
amicizia
me lo chiedo spesso e
non ho cambiato idea su di te
sei sempre quello che
al momento giusto
strappa una risata
gioca con i dadi della vita
rilanciando appena
lacrime e sudore
una bella sfida una partita
aperta a quattro mani
scritta con una penna d'oca
per sentire il solletico
che arriva
amicizia senza limiti o
pressioni coinvolgente
quanto basta
- non ho cambiato idea su di te -
*
ma io non sono più la stessa | 

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tracce di passione
cerco tra le rughe
dei tuoi occhi stanchi
appeso a pensieri lenti
il tuo appannare di fiati
spenti
muoversi tra le ombre
spesso porta alla follia
perché di anni ancora
il tempo ricoprerà
i ricordi
lì dove dimora
l'anima mi abbandono
figlia di un desiderio ambiguo
- amicizia o amore -
l'imperfezione resta | 

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non siamo più dei liceali
e... non devo aspettarmi niente
tante cose possono rovinare
un'amicizia meglio non pesarle
le parole
escono senza senso
senza pudore
immagino la rabbia la delusione
ma tu
cosa ne pensi di questo
passo falso... io capisco
e non farei niente che possa poi
farmi fallire
ti voglio bene
si te lo dico
ora... passami il sale
che nella vita un po' ci stà bene
ah... la prossima volta che fai jogging
chiamami
che vengo con te | 

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curioso il modo di vedere
ciò che non si vuol sapere
di un amico
i musi lunghi tirati i nervi
e quel pallore strano
confondono i pensieri
con le rughe i monosillabi
appena accennati
mutismi paralleli a un fraseggiar
d'inedia senza logica alcuna
tanto per dar voce al niente
ecco quello che non sembra
appare in altra forma
occhi socchiusi labbra imbronciate
e pugni chiusi nel dubbio
increspo un sorriso per un amico
tutto può apparire bello | 

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mi sono resa conto
che è inutile netraulizzare
le sconfitte
l'atteggiamento positivo
serve a salvaguardare
il momento cruciale
quello prima dell'abbandono
dell'amicizia
il momento più alto
è credere in essa
come tagliare il traguardo
farcela è una promessa
in molti si aspettano
una svolta nessuna
stranezza ritrovarti
sulla stessa via
ancora una volta
l'amicizia non ha
nessuna data di scadenza | 

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spazio quadruplo
dietro le quinte della vita
ammicca l'anima
l'amico tende
la sua mano
e poi più tardi
basta un bicchiere di vino
ad alleggerire il peso
fiato senza tempo
nasce il rimpianto
perché di un amicizia
non posso fare a meno
meno che mai
di
un animo sincero | 

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e ti racconterò di questo cuore
batteva così forte come un boato
i giorni che nel tempo ha vissuto
con la speranza incisa dentro il petto
di essere la tua ombra il tuo sorriso
ricorderò con lacrima sul ciglio
di quella sera era una giornata afosa
il caldo si sentiva sulla pelle
e il suono della tua voce una delle più belle
mi raccontavi i fatti con quell'accento
appena mormorato nel vespro arroventato
erano giorni di strane compagnie
il vento ammutolito restava ad ascoltare
i suggerimenti espressi così bene
riuscivi a far ridere chi nelle pene
dell'amor sembrava morire
ti racconterò se mi stai a sentire
dei passi cadenzati nella notte
di ombre disegnate sopra i muri
di battiti furiosi accellerati
di questo cuore malandato
stanco di essere sopravvissuto
ad un sogno disperato
e questi strani giorni incorniciati
tra riccioli ribelli e occhi scuri
sapevo di averli consumati
all'ombra del sorriso di un amico
e tanto basta a farmi consolare
io, non ti ho mai dimenticato | 

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mentre le parole perdevo nel respiro
ciglia umide di pianto
brillavano all'ombra di un sorriso
sentivo tremare la voce nella gola
ed il singhiozzo sparire all'improvviso
stretto tra i denti l'unica parola
- avevo bisogno di un abbraccio -
il freddo nelle ossa muta il silenzio
in chiasso, fragore che sconquassa il petto
urta lo sterno grida affoga ogni sospiro
stretta tra le tue braccia cedo
lacrime di miele
e dolce m'è il naufragare
in quel pianto | 

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| le mani strette a pugno
le unghie conficcate nella carne
gocce di sangue salato come le lacrime
un urlo fermo nella gola...
cosa volevi urlare a squarciagola
cosa volevi sentire dalla luna
che di anima ce n'è una sola?
da prendere per mano come una bambina
soffiarle leggermente sulla bocca
l'alito che è rimasto della tua vita
meglio stringere forte un boccale di birra
meglio naufragare nella schiuma
la tristezza che è polvere del tuo cuore...
urla... impreca... sbraita colpisci
mentre la musica ti prende
ascoltala con la mente di un pazzo
riesci a sentire le note che schizzano dentro
nell'aria che respiri
soffocate da rosse e bionde
eco di cento risate perdute nel rimpianto
canto
se il mio cantar ti confonde
corrode l'anima e il cuore gocce di pianto | 

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| distesa sulla rena con l'acqua che lambiva i piedi
ti ho trovata
conchiglie nelle mani e tra i capelli
eri una dea
il sole accarezzava la tua pelle
riccioli d'oro sparsi sulla fronte
raccoglievano l'ultimo raggio come miele
alzasti gli occhi al cielo un sorriso rubò il respiro al vento
il profumo dell'azzurro mare parlò di sabbie rosa
e bianche distese infinite...
i colori di un tramonto nascosero il tuo profilo
persa nel silenzio... con il vento
la tua ombra giocò a nascondino
e il vento la portò lontano
dove le nuvole cambiavano d'umore dove il rumore
era il frusciar dell'onda
dove il freddo nelle ossa bruciava dentro
dove l'infinito non aveva nome
ti perdesti senza volto
nel ricordo di una corsa sulla riva
ti ritrovai nella rena... tra le risa
a contar granelli di sabbia di una clessidra
il tempo avevo fermato... per averti ancora... | 

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| sciogliersi dentro cieli
di grano maturo
oltre voli di angeli
cavalcando l'onda
ti ritrovo
pensiero nascosto
in frammenti di opale
roccia di luna
sguardo profondo
aspiro aria di mare
profumo intenso
vento che punge
labbra di vetro
cinto nel petto
muto sgomento
di te cerco il volto
spaziando adagio
sull'immenso | 

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| Vorrei che le mie parole ascoltassi bene
per capire veramente quello che voglio dire
ascolta con la mente non col cuore
perché di questi strani giorni voglio parlare
renderti partecipe di quello che mi passa in testa
tra amici salutati dentro un portone
labbra di ragazzi sconosciuti...
.vorrei trascinarti dentro questi giorni strani
infossati nei silenzi delle notti
ingabbiati dentro stanze chiuse da rabbiose mani
vorrei distinguere i giorni che passano sopra il tuo volto
vedere occhi ridere di chi non conosco
pensando che in questa vita
essere uomo non consola
vorrei... avere il gusto della sfida in bocca
la forza del perdono dentro il cuore
vorrei morire come l'amore tra braccia calde senza soffrire
vorrei dirti che io non sono quella che tu
sogni la notte non sono chi tu credi io sia
è illusione non è magia
questo cercarmi dentro agli occhi
questo frugarmi dentro il cuore
senza rumore come un ladro
che di un anima si ciba
ascolta bene ...questa non è la vita
è solo un sogno che va sognato
un dipinto delicato, una carezza un soffio di magia
un desiderio una bolla di sapone
che un cuore di bambino ha cercato | 

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