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Wicca (4° parte)

Amore

Edera fece una doccia, asciugò il suo splendido corpo con un asciugamano di spugna color cioccolato. Si fermò a guardarsi nel grande specchio contro la parete. Si guardò partendo dai piedi, le gambe, il pube, la pancia piatta, i fianchi ben modellati, i seni sodi e pieni, il collo alto e sottile, il viso di un bell'ovale perfetto, le labbra piene dal disegno molto sensuale, gli zigomi alti, gli occhi grandi ombreggiate da ciglia lunghe ed arcuate, le sopracciglia ben disegnate e naturali, la fronte liscia non troppo alta e non troppo bassa. I suoi occhi colore muschio sembravano due specchi d'acqua dove la vegetazione si rimirava in tutto il suo splendore. I capelli neri lunghi ed ondulati le cadevano folti e setosi sulle spalle scendendo lungo la schiena.

Era proprio una bella ragazza con un grande fascino e la pelle liscia e morbida come seta.

Prese il cellulare e chiamò Hermes.

Il ragazzo rispose subito.

Hermes: '' Buonasera, sei già arrivata?''

Edera: '' Ciao amore mio, siamo arrivati ora. Qui è tutto splendido.

Suo padre però mi è piaciuto meno. Quando Matteo mi ha presentata a lui, questo mi ha porso solo il mignolo .''

Hermes: '' E tu non glielo hai spezzato? Fossi stata in te gli avrei porso a mia volta il medio. Mignolo contro medio e vediamo chi se lo sente meglio.....hahahaha.'' Rise.

Edera: '' Sono molto eccitata di stare qui. Nel tragitto che abbiamo fatto per arrivarci ho visto dei posti fantastici.''

Hermes: '' Sono contento per te.''

Edera: '' Ora ti devo chiudere per prepararmi per la cena, mi raccomando a Luna vai ogni giorno cambiarle la lettiera e a darle da mangiare.''

Hermes: '' Faccio prima se la tengo qui con me.''

Edera: '' grazie mio caro sei un amore. A presto.''

Cosparse il corpo di olio profumato alla fresia, indosso uno dei suoi vestiti più belli e si pettinò i capelli lasciandoli sciolti.

Matteo bussò alla porta.

''Chi è? '' Chiese lei.

''Sono Matteo, ti volevo chiedere se ti va di andare a mangiare fuori. Ti portiamo in un bel posticino sul lago dove si mangia molto bene.''Le propose.

Edera: '' Va bene! Si ok!'' Gli rispose.

-Ho mio Dio,'' pensò,'' e ora che indosso? Cosa mi metto?-

Prese un altro vestito dalla valigia, poi un altro ancora fin quando se li ritrovò tutti aperti sul letto.

-Lungo o corto? Loro come si vestiranno?-

Cominciò a porsi mille domande, alla fine optò per un vestito né lungo né corto. Maglietta aderente beige a bretelline con fiori di strass cuciti sul davanti ed una gonna aderente marrone muschiato un po' più su del ginocchio. Scarpe con tacco alto, nere, aperte davanti ed una pochette oro antico. Decise di raccogliere i capelli in una treccia che partiva dalla sommità della testa intrecciando i ciuffi man mano che scendevano verso la nuca per poi formare una vera e propria treccia scendendo verso la schiena, racchiusa da un fermaglio d'oro che rappresentava una rosa.

Quando scese le scale che portavano nella sala in basso, li vide che aspettavano seduti alle poltrone del salotto.

-Forse sono troppo elegante?- Si chiese guardando come era vestita la madre ed il padre di Matteo.

In quel momento si aprì la porta d'entrata ed apparve la sorella di Matteo. Entrò con aria indifferente chiudendosi la porta alle spalle. Salutò i suoi andando verso suo fratello per abbracciarlo dandogli un bacio sulla guancia, ignorando Edera completamente.

Matteo: '' Ciao sorellina!'' Disse lui accarezzandole la testa.

La ragazza parlò loro con fare molto indifferente ed insofferente come se fosse scocciata di qualcosa che le era successa durante il giorno.

'' C'era una merdosa macchina proprio davanti al cancello d'entrata che non voleva togliersi dal cazzo. Ma chissà cos'hanno nella testa certe persone. Questo coglione stava li a tenersi le palle in mano neanche stesse su una sedia a rotelle. Teste di cazzo!!!''Inveì in maniera molto naturale.

Annalisa: '' Ma cara chi ti ha insegnato a parlare in questo modo da lavandaia. Abbiamo un'ospite cerca di essere educata!'' Le incitò con un sorriso.

Ragazza: '' Ah ecco ha parlato Santa Maria Goretti che quando apre bocca sembra lo spurgo dei depuratori delle fogne, nel lago.'' Rispose non badando affatto all'ospite ma continuando ad avanzare verso la sua camera.

Matteo: '' Vien avanti cara Edera, non farci caso. Lei è Anastasia la mia sorellina di 22 anni che ogni tanto parla come uno scaricatore di porto.''

Natascia uscì dalla sua camera dopo aver lasciato la borsa e le chiavi della macchina sulla sua scrivania. Avanzò con fare svogliato e sguardo indifferente, abbozzando mezzo sorriso verso Edera.

''Ciao io sono Natascia,'' le disse allungando appena una mano.

Edera: '' Molto piacere io sono Edera,'' le rispose dandole la sua mentre si accorse che la stretta era quasi inesistente.

Anastasia: '' Edera, che bel nome boschivo, sa di torrenti e ruscelli.''

Edera: ''Io adoro i boschi ed i ruscelli,'' le rispose con un gran sorriso.

''Ah ecco,'' fece l'altra.

Matteo: '' Quanto ci metti per farti una doccia e venire con noi fuori a cena con Edera?'' Le chiese.

Anastasia: ''No andate pure, io ho un impegno. Mamma potresti dire a Quel decerebrato di tuo figlio Michael che quando prende la macchina dovrebbe metterci anche la benzina? Ero rimasta quasi a piedi per il suo solito modo di fare.''

Annalisa: '' Ma Anastasia stiamo andando tutti a cena vieni anche tu no!?''

Anastasia: '' No mamma, ho un appuntamento con la Bea, c'è anche la Tizy, La Francy, il Lello, la Cry e la Ely, ma stiamo scherzando? Non posso, abbiamo già prenotato per vedere la partita di basket, ci perdo venti euro eh! Non sò mia' eh'' Rispose senza alcun dubbio.

Matteo: '' Va bene allora possiamo andare, ''disse aprendo la porta ad Edera per farla passare preceduta dalla madre e da suo padre Malamo.

Andarono a cenare in un rinomato ristorante sul Lago di Mergozzo con un servizio molto raffinato ed elegante.

Edera era entusiasta di quei posti magnifici. La conversazione era tenuta soprattutto da Annalisa, Matteo ed Edera, il padre era molto silenzioso. Le poche volte che apriva bocca si rivolgeva o al figlio o verso la moglie.

''Che lavoro fai Edera?'' Le chiese Annalisa durante la cena.

Edera: '' Lavoro in un Call Center!'' Rispose.

'' Ah,'' disse Annalisa camuffando la delusione con un'espressione poco interessata. ''Hai un titolo di studio? Sei Laureata? Sai Matteo si è laureato alla Bocconi di Milano in Marketing Aziendale,'' Sottolineò tutto tronfia nel dirlo. ''Mia figlia Anastasia si sta laureando in Scienze del turismo. L'altro mio figlio che conoscerai domani, si laurererà in medicina. Tu....... hai fatto degli studi?'' Le chiese con finto interesse.

Edera: '' Si sono laureata in architettura. Ho lavorato nello studio di un architetto per due anni, poi purtroppo il mio datore di lavoro se ne andato in America ed io ho dovuto cercarmi altro.''

Annalisa: '' Ah sei un architetto! Matteo mi passi il sale per cortesia?

Senti Malamo, ma poi com'è finita quella storia col consigliere comunale. Io ho letto qualcosa sul giornale ma sinceramente non ci ho capito molto. Quel giornalista che lo ha scritto è di un antipatico che ti assicuro non lo sopporto.'' Rivolta ad Edera,'' pensa che questo signore è riuscito ad avere quel posto nel giornale solo perchè si scopava la moglie del direttore della redazione. Che vergogna!!!!

Matteo: '' Si ma anche il marito di lei si dava da fare con tutte le segretarie che ha avuto. E ne cambiava una ogni tre mesi''

''Oh mio Dio, ma dove stiamo, in mezzo a che gentaglia.'' Disse orripilata Annalisa.

'' Tu non sai che scandali in questa città. Qualche anno fa un signore molto in vista è stato beccato dal 118 mentre era rimasto incastrato col pene nel......nel........''

''Nel culo della segretaria, mamma. Lo sanno tutti è finito anche sui giornali.'' Continuò Matteo.

Annalisa: '' Guarda mia povera Edera, non riesco neanche ad immaginare che ci siano pratiche così oscene. Un orrore, uno scandalo. Eh ma...... finì sui giornali eh! Finì dritto sui giornali!''

Malamo si mise a ridere parlando ovviamente con la moglie.

Malamo: '' E pensa che sono stati proprio loro a chiamarli perchè il coglione non riusciva ad uscire dal culo di quella puttana hahahahaha. Li hanno dovuto farli uscire dalla cantina mettendo degli asciugamani per fare corridoio coperto fino all'ambulanza hahahahaha.'' Rise ad alta voce.

Annalisa: '' Roba da non credere, roba da non credere cara mia!''

Matteo: '' E perchè quello che stava impiccando la moglie col filo dell'apparecchio del telefono perchè lei gli faceva le corna con altri uomini? Hahahaha.''

Annalisa: '' Uno schifo, un vero schifo! Nella scuola di mio figlio c'è un via vai di amanti quello va a letto con quella, quella con quell'altro, quell'altra si odia con l'altra ancora, perchè gli ha scippato l'uomo. Una cosa da pelle d'oca, da pelle d'oca!''

Malamo: '' Eh ma perchè sentono prurito, sé capì?''

Annalisa: '' Uèèèè ma il prurito te lo vai a grattare con la pietra pomice eh!!!!!! Non è che ti stantuffi tutti quelli che ti passano davanti ….allora!!!!! '' Poi rivolta ad Edera,'' cara mia non sai cosa mi è successo l'anno scorso. Andavo a farmi fare lo shampoo da una ragazza nel suo negozio. Ora sia i parrucchieri che le parrucchiere tagliano i capelli sia a uomini che a donne. Mi fa lo shampoo e mentre mi asciugava i capelli le cade la spazzola dalle mani. Questa si china a raccoglierla da terra e mi para davanti il culo. Aveva il culo di fuori!!! Indossava una minigonna ridottissima con una maglietta che le copriva le natiche dalla parte di sopra. Quando si è abbassata la gonna le si è alzata da dietro e praticamente si vedeva che non indossava le mutande.......se capììììììììì ueeeeeeeeeee ma..............fuori di testa eh! Fuori come un balcone in mezzo ai quattro venti eh!'' Disse orripilata.

Matteo: '' Ah si?? E tu cosa hai fatto,'' gli rispose interessatissimo alla faccenda.

Annalisa: ''Eh....cosa dovevo fare! Son stata li e ho fatto finta di niente. La voce mi è uscita tutta quando mi ha presentato il conto dello shampoo con quel po' di colore che mi aveva fatto....cazzo cent'ottanta euro eh! Ma cos'è una ladra questa??? Una che con due colpi di spazzola si vuole pagare l'intero mutuo?? Non so mia ne!? Che gente... che vergogna, che vergogna!!!''

Edera ascoltava senza dire niente divertendosi dei fatti che le venivano esposti in maniera così.....spontanea!

La serata sul lago era fantastica. C'era la luna piena che si specchiava come un disco bianco sulla superficie dipingendo d'argento l'acqua appena increspata da una brezza leggera. Uscirono dal ristorante dopo aver cenato. Fecero una passeggiata nella piazza di Mergozzo. Poi ritornarono verso Pallanza e andarono a prendere un altro caffè in uno dei bar in piazza seduti ad uno dei tavolini all'aperto.

Edera aveva le stelle negli occhi, ad un tratto sentì un soffio nell'orecchio destro guardò verso la luna ed ebbe l'impressione di vedere un serpente bianco che si annodava al centro del disco lunare

Annalisa: '' Malamo ma quella non è la Grazia?'' Chiese a suo marito.

Malamo: '' Grazia? Chi è questa Grazia?''

Annalisa: '' Ma la Grazia, la Grazia, quella che si era sposata con quel tipo che aveva un negozio di scarpe che poi ha venduto tutto perchè si era giocato tutti i soldi alle macchinette.

Malamo: '' Grazia, ma quale Grazia?'' Chiese nuovamente il marito.

Annalisa: '' Eh … grazie al cazzo....ma allora???? la Grazia no?? La Grazia... quella che la notte prima del matrimonio con quel cornuto del marito è stata beccata mentre si faceva sbattere dal fruttivendolo che le portava la verdura fresca a casa!!!''Disse con un moto di insofferenza.'' Hai capito mia cara Edera? Questa se lo faceva portare direttamente a domicilio e quel cornuto del marito non ne sapeva niente... se capìììì???''

Matteo: ''Ma si papà la puttanona che correva sempre sulla statale con il filo del perizoma che le si vedeva in mezzo alle chiappe per attirare lo sguardo degli uomini! Uèèè ma chi non la conosce quella, chi non la conosceeeee! Tutti i cazzi di Verbania hanno l'impronta della sua dentiera neeee!

Nel frattempo, Grazia li aveva visti e riconoscendoli si avvicinò a loro.''

Grazia: '' Buonasera! Come va? Ma abitate ancora a Verbania?''

Annalisa: '' Ma buona sera mia caraaaa! Ma certo che abitiamo ancora qui, Ma non ti si vede mai in giro, dove ti nascondi benedetta figlia che per avere notizie di te bisogna chiedere alla meteo svizzera!''

''Uèèè ragazzaaaa, come stai bella!'' Disse Malamo con un gran sorriso allargando le braccia per salutarla.

Grazia: ''Malamo, Annalisa come va miei cari, come va? Mi siete mancati tanto, non avete idea di quante volte vi ho nominati in questo periodo. Non vi fischiavano per niente le orecchie?'' Disse in tono scherzoso.

Annalisa: '' Ma siediti qui con noi, dai prendi qualcosa qui con noi. E da una vita che non ci si vede. Racconta cosa hai fatto di bello, cosa hai fatto?

Grazia: ''Oh mio Dio, ma questo è tuo figlio Matteo? Ma non lo riconosco più....che bel ragazzo, che bel ragazzo che è diventato. E questa è la sua ragazza? Ma che bella ragazza.....mmmmm non deve essere del posto, ragazze così belle non se ne vedono così facilmente in giro!''

Annalisa: '' E no! Lei è toscana, la bellezza del sole e dell'arte. Guardala... non è una perla?'' Dicendo questo le diede un bacio sulla guancia.

'' Grazie Annalisa, lei è troppo gentile!'' Rispose Edera.

Grazia: '' Matteo mio caro, mamma mia quanto tempo. Che fine hai fatto? Dove sei stato? Non ti si vedeva più in giro nei club di vela, neanche nel golf club. Non so, sembravi sparito nel nulla. Raccontami, dimmi. Ma che bel ragazzo che sei diventato, un uomo vero!'' Disse avvicinando la sedia tra madre e figlio.

In quel momento squillo il cellulare di Matteo.

Matteo: '' Scusate chiedo permesso!'' Disse alzandosi.

Grazia: '' Vai pure caro vai saranno le tue spasimanti, un ragazzo bello come te ne avrà a migliaia seminate da tutte le parti. ''

Edera: '' Scusate chiedo permesso anch'io, dovrei andare alla toilette.''

Annalisa: '' Certo cara vai pure. Devi entrare dentro al bar ed andare sulla sinistra. Troverai la porta della toilette esattamente di fronte a te. Non chiedere a nessuno, sono dei villani, oh... per carità di Dio!''

''Grazie Annalisa,'' rispose Edera.

Non appena si allontanò di qualche metro senti i commenti dei tre che aveva appena abbandonato dietro di sé.

Grazia: '' Ma chi è quella?'' Chiese interessata a sapere da dove sbucasse.

Annalisa: '' Una telefonista!'' Ah signù r...... che orrore! C'è la siamo trovata in casa così all'improvviso, pensa che non ha voluto cenare a casa nostra perchè sicuramente non le piace come cuciniamo noi. Ma noi abbiamo la cuoca eh! Abbiamo la cuoca bravissima!'' Rispose risentita.

Grazia: '' Ma Matteo da dove se l'è portata questa?''

Malamo: '' Eh... l'ha portata dalla Toscana, lei ha insistito per venire qui e lui poverino non ha saputo dire di no per non offenderla. L'ha tarpinato per tutto il tempo che quel povero ragazzo è stato lì in quei posti orribili in mezzo a quei villani che credono che la lingua italiana venga dalle loro parti.'' Le rispose.

Annalisa: '' Si si, povero ragazzo, l'ha tarpinato per tutto il tempo. C'è lo ha raccontato lui! Ha detto -mamma per poterla calmare ho dovuto accettare di portarmela dietro perchè non mi faceva dormire neanche di notte. Mi telefonava di continuo.''

Grazia: '' Che vergogna, che vergogna! Chissà a cosa mira? Magari vuole sposarsi il bel rampollo per fregarsi i soldi, quelle amica mia, sono mangiatrici di uomini, se li divorano con un boccone solo. Che stia attento, che stia attento!'' Disse tutto preoccupata.

Annalisa: '' Oh ma che non sia mai, dovrà fare i conti con me. Fosse bella almeno, ha la faccia di una triglia lessa. Una triglia lessa proprio! Pensa che non staccava gli occhi da mio marito, tutto il tempo a guardarlo e a parlare solo di lui....solo di lui! Dovevi vederla nel ristorante......uè ha mangiato per quattro'! Noi i soldi ce li guadagniamo eh! Cazzo si avesse almeno pagato lei tutto quello che ha preso!''

Grazia: '' Che maleducata, veramente cafona! Eh si...... non sono come noi, loro sono diversi. Noi stiamo bene così!

Malamo: '' Eh ma....io non l'ho guardata mica ne! Cosa vuoi che mi interessi una come quelle lì, una di quelle lì! Che se ne stia al suo paese ne! Noi non la vogliamo certa gente.''

''Che orrore, che faccia tosta che hanno certe persone. Senza dignità, proprio senza dignità. Ah no quando torna la ignoriamo, sisi, facciamo finta che lei non ci sia.''

Edera sentì tutto quanto da dietro il muro dentro al bar. Al primo colpo si rattristo, poi si mise a ridere di cuore. '' Uno a zero per te Hermes!'' disse sottovoce. Quando tornò dal bagno si sedette al suo posto come se niente fosse con un sorriso accennato sulle labbra. Matteo era tornato a sedere e stava parlando con Grazia del suo viaggio in Inghilterra.

Sembrava che il gruppo si fosse chiuso esclusivamente tra tutti e tre loro senza di lei.

Ad un certo punto Annalisa si rivolse ad Edera.

Annalisa: '' Tutto bene mia cara,'' disse con un sorriso splendente.

Edera: '' Si grazie, tutto bene.''

Matteo: '' Sei stanca Edera? Vuoi che torniamo a casa?''

Edera. '' No no, stiamo pure, non c'è nessun problema!''

Grazia: '' Ah ma sai che hai davvero dei bellissimi capelli? Lunghi, setosi, profumati. Come fai ad averli così, come fai?''

Edera: '' Madre natura! Li ho sempre avuti così.''

Annalisa: '' Eh si, hai dei capelli davvero splendidi, e quella pelle fresca e liscia, acqua e sapone proprio, acqua e sapone.''

Edera non disse niente. Dopo un po' chiese permesso per alzarsi ancora.

Edera: ''Scusate vado a telefonare al mio caro amico Hermes per dirle che va tutto bene così non si preoccupa inutilmente.''

Annalisa: '' Assolutamente si cara, vai bambina mia vai pure, ormai sei come una figlia per noi.''

Grazia: '' Vai pure mia cara, non c'è nessun problema, tuo diritto!''

Appena si allontanò Annalisa chiese a Matteo chi fosse questo Hermes.

''E' il suo caro amico culattone,'' rispose lui con indifferenza.

Annalisa e Grazia rimasero scandalizzate da quella risposta.

''Oh mio Dio... che vergogna. Non c'è più dignità in questo mondo. Un amico culattone!!! Ah …....chissà che anima perversa deve avere questa donna, chissà quante malattie le avrà attaccato toccandolo.''Disse Annalisa.

Grazia: '' Matteo, ti prego, se proprio devi fare sesso con lei perchè ti implora di farlo, ti prego, per favore, usa assolutamente il preservativo, mettine due anzi, tre!''

Annalisa: '' Ah no eh! Non voglio bastardi in casa mia. Non toccarla che è meglio, quelle sono come coniglie, spargono figli dappertutto e poi buttano fango sulle famiglie per bene. Se proprio devi sposarti qualcuna allora scegli una donna come la nostra cara Grazia che è una persona piena di virtù e ha una dignità da Santa.'' Disse determinata a non far avvicinare il figlio alla ragazza.'' Non più di tre giorni, non più di tre giorni quella resti in casa mia. Quando se ne va, butto via pure i materassi con tutte le lenzuola.''

Anche in questo caso Edera aveva sentito tutto, perchè la telefonata ad Hermes era stata solo una scusa per alzarsi da li e vedere cosa dicevano altro di bello. Lei si era allontanata di qualche metro ed aveva fatto finta di telefonare accostando il cellulare all'orecchio e facendo finta di parlare.

'' Due a zero per Hermes . Amen,'' disse ridendosela dentro.

Tornò al suo posto simulando normalità.

Matteo: '' Come sta Hermes? Tutto bene? E' proprio un caro ragazzo avercene di amici buoni come lui!'' Disse con espressione gentilissima.

Edera: ''Si Sta bene e mi ha chiesto di salutarvi. Volevo solo un informazione. Potrei sapere se ci sono degli alberghi a poco prezzo per prendere una stanza, sapete non posso approfittare distare da voi più del dovuto. Visto che questo è un posto incantevole mi vorrei fermare una settimana e da voi mi fermerò giusto due o tre giorni.'' Disse amabilmente.

Annalisa: '' Ma cara stai scherzando? Pensi che ti lasciamo andare in un albergo quando da noi puoi restare quanto vuoi ragazza mia. Ormai sei diventata una della famiglia. Puoi restare quanto vuoi.'' Disse con grande enfasi.

Grazia: '' Eh si Edera, se Matteo ti ha portata qui vuol dire che sei la benvenuta e quindi ti devi fermare per tutto il tempo pattuito, assolutamente.''

Edera: '' Ok Va bene, Vi ringrazio. '' Rispose ridendosela dentro di sè.

Il giorno dopo Edera si alzò presto e la prima cosa che fece fu quello di noleggiarsi una macchina. Appena aprì la finestra della sua stanza per respirare a pieni polmoni l'aria magica di quel posto stupendo, fu presa da una nausea che per poco non le faceva rivoltare lo stomaco. Un puzzo penetrante di fanghiglia marcia le tolse il respiro facendola tossire.

''Oddio ma cos'è questo cattivo odore?'' Disse con quel poco di respiro che riuscì a prendere richiudendo subito la finestra. Fece colazione in un bar davanti all'imbarcadero, all'interno perchè ai tavolini fuori era impossibile per lei respirare. Da dentro al bar sentiva la conversazione di alcuni maschi sia adulti che giovani seduti ai tavolini che parlavano tra di loro. In quel momento passarono una coppia di colore.

Uno di essi guardò la donna.

Primo uomo: '' Uè e questa negra da dove è uscita dal tubo del cesso?'' Disse con voce da gradasso.

Un ragazzo: '' Ha la faccia del colore dei copertoni della mia moto hahahaha.''

Una donna seduta un po' più in là si introdusse nella conversazione.

Donna: ''Ma lo sapete che ora non si sa più come chiamarli questi negri di merda? Dicono di chiamarli gente di colore ma perchè negro non rende meglio?'' Disse come se stesse facendo un complimento.

Un altro uomo si introdusse anche lui.

Altro uomo: '' Ma chiamiamoli pure africani o pelle di catrame cosa volete che cambi?''

Cameriera del bar: '' Ma nooooo, sono solo....diversamente bianchiiiii!'' Disse con tono perfido.

Edera pagò il suo cappuccino e uscì dal bar. Mentre passava in mezzo a quei tipi sentì alcuni dire.

Uomini: ''Cazzo che vacca questa, ti prosciuga se ti abbassa le mutande!'' Altro uomo: '' Quella non vede l'ora di prenderselo in mezzo alle cosce e urlare come le cagne in calore!''

Una donna: '' E beh, ha proprio le chiappe di una cavalla!''

Edera di avvicinò a loro e guardando uno di quelli che aveva parlato prima disse.

Edera: '' Andrei a letto con una muta di cani randagi ma mai con un animale travestito da uomo. Per quelli come voi ci sono le vacche di montagna, loro si che sono all'altezza uccello e qui ne vedo proprio tante!''

Girò le spalle a loro e se ne andò in macchina con dietro il mormorio di tutti i presenti offesi da quel commento ritenuto volgare. Di ritornò a casa, pulì meticolosamente tutta la sua stanza compreso il bagno e scese giù.

La cameriera cinese quando entrò a fare le pulizie nella sua camera, rimase di stucco nel vederla brillare come un diamante. Non l'aveva mai vista così pulita, neanche nei suoi giorni migliori.

''Signola, la lagazza ospite del signol Matteo ha pulito tutta camela sua.'' Disse Li Feng.

Annalisa: '' Ah si?'' Disse colpita ma simulando indifferenza mentre era seduta davanti al tavolo sotto la veranda a fare colazione con la sua amica del cuore.

Amica: '' Avete un'ospite?'' Chiese incuriosita.

Annalisa: '' Si mia cara Ornella, una telefonista toscana, una vera cafona, brutta come il peccato.'' Puntualizzò.

Ornella: '' Oh signù r, ma da dove è uscita questa?''

Annalisa: '' L'ha conosciuta Matteo in un Call Center e da allora povero ragazzo non è riuscito a scrollarsela più di dosso. Matteo lo sanno tutti è un gran signore e la portata qui per le sue continue insistenze per venire a stare qualche giorno qui da noi in mezzo alla vera civiltà ma sarà la prima e l'ultima volta che quella lavandaia mette piede in casa nostra, questo te l'assicuro.''

Edera dalle scale aveva sentito tutto. Scese facendo finta di niente ed uscendo sulla veranda, salutò con garbo le due signore dando loro il buongiorno.

Edera: '' Buongiorno! Che bella giornata oggi!'' Disse sorridente.

''Buongiorno!'' Le risposero le due donne quasi contemporaneamente con un sorriso dolce.

Annalisa: '' Vieni a sederti qui con noi mia cara Edera, ti presento una mia carissima amica che per me è come una sorella. Lei è Ornella.'' Disse piena di orgoglio indicando una figura che non aveva propriamente una figura umana.

''Molto piacere,'' disse Ornella porgendole una mano.

Edera: '' Piacere mio signora,'' le rispose stringendogliela con forza apposta.

Annalisa: '' Ti ordino subito la colazione......Adelinaaaa! Chiamo a gran voce.

Edera: '' No no Annalisa, lasci perdere ho già fatto colazione in un bar di fronte all'imbarcadero vecchio.'' Disse gentilmente nascondendo una sottile perfidia.

''Ah,'' rispose Annalisa.

Edera: ''Cos'è quest'orribile puzzo che si sente nell'aria? Sono scoppiate le fogne di qualche paese vicino?'' Chiese allarmata.

Ornella diventò fredda in volto e guardò Annalisa.

'' Ma no cara, è l'odore del lago, sai il limo. Di solito quando c'è quest'odore preannuncia pioggia.'' Le rispose in maniera molto naturale.

Edera: '' In inverno piove spesso qui?''

Annalisa: '' Beh si, questo è il posto più piovoso d'Italia e......'' Si fermò subito intuendo cosa volesse dire Edera.


Gianny Mirra 04/12/2011 16:25 1 934

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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