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Il canto del cigno (3° parte)

Dramma

I giorni seguenti le due ragazze si frequentarono spesso. Nel pomeriggio prendevano le biciclette e se ne andavano a pedalare lungo le dolcissime colline irlandesi fuori dalla città. In uno di quei giorni stavano giusto andandosene tranquille in bicicletta.

'' Hai letto di quella ragazza che è scomparsa?'' Chiese Caer a Lolair.

''Si, e non è l'unica. Ne sono scomparse anche delle altre. Scompaiono bambine e ragazze adolescenti ma anche della nostra età.'' Le rispose Lolair.

Caer: '' Credi che se ne siano andate di casa?''

Lolair: '' Credo che sotto ci sia qualcosa di orrendo invece! Caer tu non immagini quanta gente malata di mente c'è nel mondo. Soprattutto tra gli strati sociali alti, c'è gente capace di tutto dietro le mura di casa. Dietro un aspetto rispettabilissimo fanno delle cose terribili e nessuno le vede perchè questi sono abilissimi nel nascondere la merda che hanno dentro.''

Caer: '' A cosa alludi Lolair?''

''Niente lascia perdere!'' Le rispose evitando il discorso.

Davanti incontrarono tre uomini in un auto scura. Questi si erano messi al centro della strada e non le facevano passare.

''Hey potreste spostarvi un po' più sul lato della strada invece di mettervi in mezzo?'' Gli urlò dietro Lolair.

Gli uomini non si voltarono rimanendo al centro.

''Allora!!!'' urlò anche Caer.

Lolair: '' Ma guarda questi, un po' più al centro no!'' Sbotto innervosita.

La macchina rallentò ancora di più quando arrivarono in una curva stretta, molto isolata. Era talmente stretto il passaggio che poteva passare solo una macchina.

Lolair: ''Ma se vi infilassi due dita nel culo andreste più veloce?'' Urlò con tutto il fiato che aveva dentro.

Caer: '' Macchè, magari gli piace pure!''

La macchina si fermò del tutto bloccandole. Lolair scese dalla bicicletta e si avvicinò all'auto dal alto del guidatore.

''Hey testa di cazzo ti vuoi togliere di mezzo!!!!'' Gli urlò sul finestrino.

Due tipi uscirono dagli sportelli posteriori, si avvicinarono rapidamente a Lolair, uno la bloccò da dietro mettendogli un panno di cloroformio in faccia e l'altro le tenne le gambe che cercavano di divincolarsi. Nel frattempo, da dietro gli alberi uscirono altri due uomini che si avventarono su Caer bloccandola. Uno le mise un altro panno con il cloroformio e l'altro la inchiodava con le braccia. Caer e Lolair persero i sensi dopo qualche minuto. Tutto diventò nero sfumando nel niente.

Quando si svegliarono si ritrovarono legate mani e piedi e al collo un cerchio di ferro con una catena fissata al muro. Erano distese su un tavolaccio in una stanza buia e umida.

'' Oh Dio dove sono,'' esclamo terrorizzata Lolair,'' Caer dove sei?''

Qualcosa gemeva non molto lontano da lei.

''Caer sei tu? Rispondimi ti prego!'' Disse Lolair.

Anche Caer si svegliò in quel modo.

''Lolair, dove siamo? Cos'è questo posto?'' Disse presa dalla paura.

Lolair: '' Ci dev'essere qualcun altro qui dentro Caer, sento dei gemiti come se qualcuno stia piangendo.''

Passo un po' di tempo prima che delle fioche luci illuminassero il luogo.

Davanti a loro videro molti corpi di ragazze nude legate a delle catene fissate ai muri, come lo erano anche loro. Molte delle ragazze piangevano, altre dormivano, altre ancora avevano il volto tumefatto da lividi di percosse.

Lolair: '' Cosè questo l'inferno?'' Disse a mezza voce.

Caer: '' Ma dove siamo, cosa sta succedendo?''

Una ragazza che era legata vicina a loro due accese una candela su una pietra.

'' Siamo nella cantina di qualche posto sperduto.'' Disse con un filo di voce.

Lolair: '' Cosa ci facciamo qui? Perchè siamo qui?''

Ragazza: '' I primi tempi me lo chiedevo anch'io. Ora lo so cosa ci facciamo! Aspettiamo di morire come vogliono loro.'' Disse tristemente.

Caer: ''Morire come vogliono loro? Loro chi?

Ragazza: '' Quelli che ci hanno rapite. Quelli che ci compreranno per i loro criminali capricci. Quelle che non verranno comprate saranno stuprate e uccise o lasciate morire di fame nei giochetti sadici dei lupi.''

Lolair: '' I lupi? Chi sono questi lupi?''

Ragazza: '' Loro si considerano dei lupi, i migliori, quelli che contano. Quelli che possono tutto col denaro e si permettono qualsiasi cosa. Hanno già prelevato venti ragazze in questa settimana. Le hanno vendute tutte a dei maniaci psicopatici che amano dare la morte per il loro piacere per sentirsi come Dio.''

Caer: '' Ma chi sono questi pazzi?'' Disse rabbrividendo.

Ragazza: '' Sono gente comune, ma con un sacco di soldi. Gente malata di protagonismo. Gente che pensa di essere la cosa più importante dell'universo. Non avete idea di quanti ce ne siano sparsi in tutto il mondo.''

Lolair: '' Ma le ragazze che fine fanno? Dove vanno a finire?''

Ragazza: '' In luoghi e situazioni diverse ma la fine è sempre quella, la morte. C'è moltissima gente che pratica il cannibalismo in segreto e per divorare vive le prede pagherebbe qualsiasi cifra. Si riuniscono in ville di campagna, o di montagna, molto isolate. Si chiamano attraverso siti internet molto segreti, attraverso annunci criptati, codici, linguaggi prestabiliti. Non hanno niente a che fare con i satanisti. Sono persone che all'apparenza sembrano come tutti gli altri ma con questi orrendi vizi che li trasformano in mostri. Ci sono coloro che credono di essere dei vampiri e si nutrono dando dei banchetti segreti sempre riunendosi nello stesso modo in posti molto isolati. Dissanguano le vittime fino a farle morire. Altri ancora invece si divertono a torturarci, e chiuderci in celle piccolissime senza darci da mangiare, fino a quando muoriamo di stenti mentre loro si masturbano guardandoci morire.''

Caer: '' Mio Dio che malvagità, che orrore!''

La ragazza si mise a ridere di una risata isterica, piena di terrore.

'' Lascia perdere il tuo Dio perchè da questi inferni se ne tiene molto alla larga mi pare. Sai cosa fanno ad altre? Gli strappano gli organi, gli occhi, e tutto ciò che può servire, per venderli a peso d'oro di nascosto a persone molto corrotte, molto influenti, in un mercato tenuto segreto con diramazioni in tutto il mondo. Ho ascoltato i discorsi di alcuni di loro delle volte, quando credevano che dormissi o non sentissi. Dov'è in questi casi il tuo Dio? Va a nascondersi?'' Urlò inferocita.

Lolair: '' Ma perchè tutto questo,'' disse tra le lacrime.

Ragazza: ''Perchè questo è uno dei lati oscuri degli uomini, il dolore e la malvagità.''

''Come ti chiami?'' Le chiese Caer.

''Il mio nome è Feò rag, sono di Belfast. Qui dentro ci sono ragazze portate via da tutte le parti del mondo. Di solito le europee le portano in America, in messico o in Oriente, mentre quelle di questi posti le portano in Europa sparse nelle varie nazioni, nei sotterranei di qualche tenuta segreta. Noi verremo trasferite non so dove, prima di essere vendute come pezzi di carne sul bancone del macellaio.''

Lolair: '' Da quanto tempo sei qui?

Feò rag: '' In questo posto da due settimane. Prima mi avevano portata in qualche luogo oscuro della Germania. Me ne ero resa conto dal modo di parlare di alcuni uomini e donne che venivano ad esaminarci per le loro scelte.''

Caer: '' Vengono a scegliere loro di persona?''

Feò rag: '' No ci sono degli addetti dell'organizzazione locale che attraverso le richeste avute dai clienti, selezionano le ragazze ed anche i ragazzi che verranno inviati come un pacco postale alle destinazioni. Molte volte vogliono solo il particolare del corpo di questo o di quella.''

Lolair: ''Mi sembra di vivere un incubo. Non può essere vero!'' Disse piangendo.

Feò rag: '' Anch'io pensavo questo fin quando mi son trovata legata di fianco ad una ragazza in una grande stanza davanti a tante persone che avevano pagato tantissimi soldi per vedere uno spettacolo da brivido. Alla ragazza di fianco a me legata ad una poltrona di ferro, misero gocce di acido negli occhi e questi le scoppiarono all'istante. Ai due ragazzi invece li denudarono, gli misero della speciale colla all'ano che li saldo l'uno con l'altro. Gli fecero bere tre litri di purgante potentissimo e dopo neanche due ore di dolori lancinanti gli scoppio la pancia ad entrambi mentre questi balordi, uomini e donne vestiti firmati, ingioiellati, e seduti su poltrone d'oro davanti a cocktails raffinatissimi, applaudivano divertiti, estasiati.

Ha me hanno tagliato le mani.'' Così dicendo, mostro i due monconi.

Caer: '' Non capisco, ma la polizia non fa niente per rintracciare questi siti, per bloccarli, prenderne i partecipanti e farli marcire in galera?''

Feò rag: ''Credo che i soldi e la corruzione comprino proprio tutto. Sono dei siti apparentemente innocui dove per entrarci si deve accedere a rigidissime selezioni o attraverso membri che vi sono già dentro. Sembrano innocui ma quando viene data la speciale password, si aprono in tutto il loro orrore con una precisione professionale meticolosissima. Hanno un costo altissimo che ogni membro versa dalla sua carta di credito. Ci sono dei gradi, gerarchie, livelli speciali che vengono raggiunti man mano. Questo permette più potere decisionale nell'organizzazione e nelle scelte, nelle prelibatezze da scegliere, nei posti di privilegio. Ne fanno parte milioni di psicopatici uomini e donne provenienti da tutte le parti del mondo. Nel momento in cui si decide un raduno, l'organizzazione camuffa i viaggi dei membri con week- end di piacere, d'arte o altro. A volte anche di studio o di lavoro scientifico ed invece non sono altro che crimini orrendi diventati spettacoli per gente malata di mente. Non avete idea di quanti siano. Pensano di essere una razza privilegiata solo perchè hanno miliardi nei conti correnti depositati nelle banche più prestigiose di tutto il mondo.''

Lolair: '' Come sei arrivata qui?''

Feò rag: '' Era Aprile, mi sembra che sia passato così tanto tempo come se facesse parte di un'altra vita. Stavo camminando per le strade di Belfast, andavo a casa di un'amica quando entro in un bar per comprare le sigarette.

Un tizio molto affascinante mi si è avvicinato facendo finta che fosse casuale. Mi ha offerto un caffè, abbiamo parlato un po' del più e del meno, ci siamo scambiati i numeri di telefono. Era un bel tipo giovane, vestito bene. Mi piaceva come parlava, come mi guardava, mi sentivo corteggiata.

Ci siamo rivisti dopo qualche settimana, siamo andati a cena insieme, abbiamo fatto sesso a casa sua. Tutto sembrava andare meravigliosamente. Mi aveva regalato dei fiori, poi un piccolo anellino d'oro, sembrava che stessimo per metterci inseme ed invece mi stava solo preparando per quello che è successo dopo.''

Caer: '' Cosa è successo?''

Feò rag: '' Mi ha invitata a passare un week- end a Londra con lui. Me lo ha proposto un venerdì sera quando eravamo andai a ballare insieme. Uscendo dal disco- pub, mi propose a bruciapelo di staccare i telefoni, non dire niente a nessuno e farci due giorni di sesso a Londra in un bellissimo appartamento di sua proprietà. Era così tenero, dolcissimo e convincente. Cò sì premuroso e accorto che mi convinse a seguirlo senza avvertire nessuno. Quando siamo arrivati lì, mi ha piena di attenzioni, abbiamo fatto l'amore tutto il giorno. La notte ho preso sonno e quando mi sono svegliata ero legata ed imbavagliata come una salamella in un posto come questo. Mi aveva messo qualcosa nel bicchiere dove stavo bevendo ed io non me ne ero accorta. Ecco come sono arrivata qui. Lui era solo una pedina di questa mastodontica organizzazione criminale che cresce sempre più tra reclute e prede.''

Caer: '' Sembra un film dell'orrore.''

Feò rag: ''No invece, è proprio realtà cruda e nuda. Sotto la superficie apparente delle vita normale si muove tutto un colossale mondo di intrighi, organizzazioni e criminalità spaventose. Questo è il liquame che nutre i vertici più alti della società mondiale. Molti sanno benissimo ma i soldi ed il prestigio chiudono facilmente la bocca. Quando non la si riesce a chiedere, si ricorre all'omicidio facendo si che sembri invece un suicidio per non dare nell'occhio e rimanere puliti e nell'ombra.''

''Io sono Lolair e lei è Caer,'' disse Lolair a Feò rag indicano l'amica.

La luce della candela intanto si era diffusa un po' di più. Apparvero molte ragazze emergendo dall'oscurità. Tutte legate con catene di ferro e collari al collo. Vennero degli uomini incappucciati con dei propulsori a scosse elettriche. Allontanarono alcune e ne presero altre portandole in un altro livello, mettendole in delle celle d'attesa rinchiuse dietro sbarre d'acciaio.

Quattro di loro si avvicinarono a Caer e Lolair.

Caer: '' Lolair, stai ferma e zitta non fare e non dire niente.''

Le presero e le portarono su per delle scale mettendole in due celle una vicino all'altra per tenerle separate. Quella sera ci fu la scelta per una vendita.

Vennero prelevate dodici ragazze tra: svedesi, cinesi, russe e italiane.

Con dei diffusori messi in alto sui muri, propagarono un gas che le addormentò affinchè non avessero difficoltà a spostarle. Quando tutte loro erano prive di sensi, le prescelte furono prelevate e portate via.

Il tempo sembrava fosse sparito in quel posto oscuro e torbido. Non si vedeva mai la luce del sole, l'aria entrava da alcuni condotti che arrivavano in tutti gli ambienti illuminati da luci fioche per non far vedere chiaramente alla vittime dove fossero.

Gianny Mirra 04/08/2012 11:07 2190

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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