Dialetti buona notte Storiellina
 
Sbadigliava stanco morto sul microfono spento
  e ai piedi indossava dei sandali, escogitando barzellette
  rideva tutto da solo, con canotta e birra aspettava il cantante salir sul palco
          in quel disegno mai iniziato s’ intravedeva un linguaggio francese,
dialettale narrato a sillabe
  con segni e a mozziconi sparsi
          la foresta sua, era incantata   da elfi folletti e spiritelli,
  con centomila tribù  che gli ballavano sui ceppi accesi  
  del suo cervello spento come il microfono
          Pier Paolo Pasolini, gli apparve dinnanzi 
erano i fumi dell’ alcool  che facevano effetto 
          era sceso dalle nuvole  in groppa ad Eros e gli gridò forte
   perché lui era sordo di suo
    come le campane a festa
    lo rimproverò così tanto da far tremar la terra, 
ed il vulcano dell’ Etna  si accese ed eruttò di scatto
          Hai sbagliato tutto stupido di uno stupido, 
anche la tua vita è sbagliata stupida e vuota
          fatalità consente, sulla linguistica vocale  di interpretar i suoni
l’ error resterà così incastrato
   su un petalo di rose  e ne seccherà la tenera foglia
          E buona notte dialetti cantati
          Meraviglioso,  ma come non ti accorgi   di quando il mondo sia meraviglioso,
    gridò ad alta voce Domenico Modugno,
si trovava li di passaggio,  così si fermò a salutare
          la vita disse è una grande occasione
  da non lasciarsela sfuggire
    ed io l’ ho lasciata a malincuore, insieme alle mie adorate tartarughe
          Sarà gelo oppur sudore misto a cenere di polvere
    Pier Paolo Pasolini annuì convinto col l’ accenno di un si
          e a me l’ han rubata strappata a morsi,
eran  pecore che pascolavano  laggiù vedi
    sul quel bel prato verde, in una ottusa giostra  di barbarie di emicranie
          giravano tutti,  con la coda fra le gambe,
non è cambiato nulla allora come ora
          Italo Calvino li ascoltò nella lor delusion ragione,
stavan tutti seduti ad ascoltar  
    dissero in coro,  una vera delusione è stata è sarà la solita storia,
    forse sarà una nuova preistoria a voltar pagina
          A biancheggiar le nuove ere
alle spalle si intravide la tramontana, in quell’ azzurro remoto desiderio
    si affievolì va, va, va,  ma va... ma va...
    andate a dormir, sotto le vesti del grande Omero
    lui sì ne inventò tante di storielle
    furon telenovelas a puntate, e in un sublime giorno nacque,
a lor malinconia di ritornar a vivere
          Meravigliosa alba, 
  incantata di colori risveglio di suoni canti  e voci di bimbi
          San Pietro si svegliò dal lungo sonno, per il troppo scirocco aveva tanta sete,
  la sera prima  aveva mangiato la pizza col salame piccante offertagli da Totò nella bella Napoli 
          ne rimase stupito  non trovando acqua dal rubinetto
  sarà forse per questo motivo   che ha piovuto tanto quest’ anno e il tubo del flessibile era rotto 
  eran secoli che non veniva aggiustato, nessun idraulico ancora si era fatto vivo 
          sulla terra  sono aghi nel pagliaio, 
pensa in Paradiso saranno tutti al purgatorio a meditar  delle alte       
      tariffe chieste
          Su questa misera  terra piove sempre,   
    un mondo corrotto   di politici puttane e ladri
    di corsa arriva col fiatone Liz Taylor,
    chiede un favore se qualcuno conosce un buon chirurgo plastico,
vuol rifarsi le tette
    nessuno l’ ascolta lei parla sol l’ inglese dialettale
    e neppur la riconoscono,
    la vecchiaia le han lasciato brutti segni
  son tutti là ad aspettar il cantante sul palco,
  ma chi sarà mai  un panino una pizzetta e la birra a fiumi
  il microfono ora è acceso  e l’ uomo in canotta è sdraiato a terra 
  russa e sbava,  le luci sul palco si accendono e i fans son tutti in subbuglio
  sta per iniziare, da lontano arriva un vocio 
  si vedono una marea di uomini tutti in  riga,
  ben ordinati  col passo sicuro sembrano soldati in marcia vestiti con lunghe sottanee,
  un cerchio luminoso in testa, sono tutti Santi del Paradiso  che,
  son scesi per protestare,  sono stanchi di sentirsi sempre nominati 
  per ogni arrabbiatura,  vogliono le ferie e poi le feste son finite
  nessuno li ha pagati, non hanno visto un euro in tasca, così han deciso
  facciamo sciopero
  per sbaglio   fra di loro era rimasta intrappolata una piccola donnina,
bionda era Marilyn Monroe 
l’ han tutti riconosciuta dalla gonna al vento
appigliata a un Santo
  era ancora bella con fianchi stretti  e calze a rete
lei era definita un cerchio perfetto di un vero tocco alla Giotto
facea girar la testa anche da morta
        Charlot e Macario,  oscurarono il grande bluffo buffo,
ballato artistico non è questa la vera vita
chiesero in tanti in un unico rimpianto, fraterno
Nostradamus domani, parlerà in radio e alla tv 
sentirete la sua vera voce bianca 
e come i peperoni che tornano sù vi rimarrà sullo stomaco
  Una parola un oceano immenso, un rovescio ed un dritto trapuntato
la luce ed il buio annebbiano o accendono, così le lor strade si divisero
  appartengono ad altri lidi e miti 
la musica sul palco ebbe inizio
entrò Freddie Mercury e iniziò  l’ incantesimo...
E Dialetti buona notteai suonatori