Non bastano le mille illusioni
in un deserto pieno di croci
Ho camminato tanto e non ha tregua
questo mio eterno andare e poi tornare.
Senza essere vissuto sono vecchio
penso di avere più di mille anni.
Lottai contro Dionisio dittatore,
fui siculo, sicano e siciliano.
Da Federico a Carlo di Borbone,
dalla tirannia e adesso cosa nostra...
Questa terra di mafia e di tormenti,
di sudore e di fatica offesa
è tutta seminata delle croci
che gridano "Giustizia noi vogliamo".
Sepolto e ancora vivo.
Nell’ansia di rinascita si sente
il ritorno di un’alba assetata di cielo. |
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Due ragazzi ridono e si amano
si guardano negli occhi piano piano
camminano felici per la strada
perché l’amore è tenera armonia.
È dolcezza, bellezza tenerezza
Un sentimento che racchiude il mondo
e mai nessuno dovrà distruggerlo.
Il loro cielo è azzurro, senza nubi
ma dei passanti insultano i ragazzi
con brutte parole, ceffoni e pugni
così l’amore si muta in terrore
il cielo s’oscura, diventa grigio.
L’ omofobia è un cattivo fantasma
rovina la vita, oscura la mente
il pregiudizio diviene violenza
nelle vene s’insinua la paura. |
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Attimi di terrore
interrompono il fruscio degli alberi
ma il vento si placa...
gli attimi diventano eterni
Mentre il sangue gronda sulla terra
direttamente dalle mie vene
un taglio, un abisso...
gli artigli del mostro
affondano nelle mie viscere
eccola l’apocalisse,
l’apoteosi finale della mia vita.
Una voce roca esce di scatto
da quella luna perfettamente tonda.
Ancora un altro urlo...
il vento disperde il mio dolore,
i lenti declivi della terra
inghiottiscono lacrime e pensieri. |
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Un uomo piange
mentre il sole splende
È solo
col nudo affanno
e il grido della carne
che sale
dal fondo di una fossa.
Il cielo oltre la grata
sembra tendere le braccia
sul suo spirito sconvolto.
Il suono del campanile
segna i rintocchi
e anche il cuore
batte nell’oscurità...
Ricorda i giorni lontani,
il verdetto...
il suo grido
sono innocente |
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La guerra è il fallimento
d’un mondo indifferente
più veloce del vento
distrugge la tua mente.
È una brutta avventura
un incubo letale
serpeggia la paura
è madre d’ogni male.
Il cielo divien nero
l’anima si nasconde
dentro un triste sentiero
il cuore si confonde.
Non ci sarà la pace
se la coscienza tace. |
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È deserto il sentiero dell’armonia.
La maldicenza è l’insano piacere
di chi si comporta in modo capzioso
l’arma preferita dall’invidioso
che occulta e distorce la verità.
È malattia che costruisce barriere
il detrattore è persona malvagia
che dentro la spazzatura s’adagia
toglie al prossimo la serenità.
La bocca ignobile non sa tacere
il cuore intriso di molto rancore
è felice di cagionar dolore
apre il sentiero dell’ostilità.
Chi ha malanimo riesce ad affliggere
e getta polvere in continuazione
per offuscare la reputazione
l’anima è ferita con crudeltà.
La maldicenza si può sconfiggere
e l’impostura tornerà al mittente
sporcherà il cuore di chi è maldicente
ridarà alla vittima la beltà. |
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Siamo
di nuovo a primavera.
Primavera: sogni
e utopie di libertà
ma... in Libia
c’è la dittatura,
si spera,
si lotta,
si muore.
Giovani
umili, sconosciuti eroi
per dire no al tiranno
hanno perduto
la loro giovane vita.
Rompendo il silenzio
di giorni,
notti
senza respiro
si sono ribellati
dicendo al mondo:
"aiutateci
lottiamo per la libertà"
Utopie,
sogni
si trasformeranno
in realtà.
Urliamo
il nostro no
alla tirannia,
facciamoci sentire
siamo in tanti.
La nostra voce
per la libertà. |
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Il tuo sguardo
è chiuso tra le mura
di una terra
che non ti ha amato.
Uomini senza dignità.
Le radici delle loro vene
arrivano al tuo cuore,
ti confondono la mente.
La tua vita...
la tua ribellione.
Correre... denunciare.
Per il tuo coraggio
sei rimasto solo.
Girandole di luci
abbagliano i tuoi occhi
mentre attorno a te
cresce l’indifferenza.
Per non avere pagato
sei stato picchiato,
distrutto, umiliato.
La terra brucerà
per la tua ribellione.
Il tuo rancore
si unisce al tuo pianto.
Il pianto del dolore,
il pianto del riscatto. |
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Vuoi seminare zizzania.
Un tarlo è sul tuo cuore
per rodere l’esistenza,
per turbare la mente.
Sputi lapilli infuocati
dalle tue volgari labbra.
Calunnia dall’eco amplificata
l’anima a morte è colpita, ferita
Parole menzognere, vigliaccheria
sono racchiuse nelle tue mani.
Pazzo, ipocrita maldicente
la tua lingua biforcuta ferisce
più di una spada rovente...
Difendi il tuo ignobile regno
con occhi infidi e malvagie nuvole.
Hai paura di specchiarti.
Se cade la tua maschera sociale
del tuo sepolcro imbiancato
resterà soltanto una fetida carcassa.
Ricorda
che su questa terra sei di passaggio
cerca di vivere in pace, senza
seminare odio, senza alimentare rancore.
Abbandona la barriera del buio
togli la polvere al tuo cuore |
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Bisogna schierarsi e anche sbagliare
occorre inventare un modo diverso
gettare tutto e poi ricominciare
per allontanarsi da chi è perverso.
Ci sono uomini piccoli piccoli
che senza merito sono abituati
ad agire senza avere scrupoli
sono felici d’essere adulati.
Bisogna vivere da partigiani
e non strisciare a terra come un verme
non avere paura del domani
se nel frattempo la coscienza dorme.
Nell’avversità il vigliacco è meschino
perché non trova mai il vero coraggio
e si nasconde dentro il suo angolino
tenendo sempre l’anima in ostaggio. |
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Ancora non dà tregua
e gioca a nascondino
così cerca la preda
in modo disumano.
Ora ci son due guerre
c’è tanto freddo fuori
è deserto il pensiero
così finisce il tempo.
Il buio è senza fine
nessuna luce appare
profonde cicatrici
rimangono nel cuore.
Tutti siamo sgomenti
non c’è niente di buono
in questo folle gesto
che aumenta la tensione.
All’ombra della spada
sarà la nostra pace. |
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Sento le voci cupe
di chi coltiva l’odio
con rabbia dentro il cuore
non sa apprezzare un fiore.
(Leoni da tastiera
sanno solo insultare
cercano l’occasione
per non sentir ragione).
Le pietre son pesanti
e le ombre molto lunghe
non c’è più gentilezza
è una triste certezza.
Aumenta la violenza
si sfiora l’indecenza. |
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Scrivere è per me VIVERE, non posso farne a meno. La scrittura per me non è terapia e nemmeno una forma di evasione. È qualcosa di più, scrivendo cerco di fare la conoscenza con me stessa. Penso che la poesia sia come un fiore. Il fiore ha bisogno d’ acqua e la poesia di stimoli, di lettura, di confronti... Non si finisce mai di crescere, di affinare la sensibilità nella scrittura, c’è sempre qualcosa che sfugge, che non si riesce ad afferrare... Il mio poeta preferito è Federico Garcia Lorca, la mia scrittrice preferita è Grazia Deledda ma amo tanto anche Matilde Serao e Giovanni Verga... Sono una donna di una certa età, rimasta col cuore di fanciulla. Amo scrivere, leggere, passeggiare e... sono molto curiosa. Odio la menzogna e l’ipocrisia, sono capace di sacrificarmi per quelli che ritengo amici ma... se mi sento tradita, mi allontano per sempre. Mi sono avvicinata tardi alla poesia e alla prosa, ma mi è sempre piaciuto scrivere, non potevo farlo prima per questioni di tempo. mi piace molto viaggiare, conoscere luoghi e persone diverse, usi e costumi differenti per relazionarmi con gli altri. Penso che ognuno di noi è unico e SPECIALE. Non mi piace l’omologazione. |
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