Cento e dintorni
di Peppe Cassese

Le 17 poesie pubblicate nella raccolta

Ho fatto... 100

Riflessioni

Cento queste parole
candide e mariole
sopra una vela bianca
che naviga mai stanca
dipinte nel tuo cielo
appese al sacro melo.

Cento per la presenza
che è meglio farne senza.

Cento per un piacere
con te per fromboliere
nei mari sempre aperti
nei mondi mai scoperti
in cerca di un perché
di un certo non so che
celato in mille versi
creati e ormai dispersi.

Cento per rinnovarmi
cento per mai trovarmi
sospeso e divertito
nel tempo indefinito.

Cento per quest’arsura
che invecchiolando dura
frullando nella testa
col niente o con l’assai
e che non basta mai.

Peppe Cassese

14/07/2014 08:14 4553

Duecento

Riflessioni

Ed ora con duecento grido BINGO
e un nuovo volto in faccia mi dipingo.
Da un lato l’occhio triste di Pierrot
dall’altro un riso amaro e Pulcinella
al centro sconfinato quanto il mare
perché con la sua gente vuol cantare
un motivetto a tempo fatto in la
“Nuie simmo freve e sale, ch’amm’a fa’!”

E adesso che i duecento son di presso
non so se sono effetti di un processo
o solamente gatti squinternati
che graffiano o che leccano baciati
dal sole che si affaccia alla vetrina
dei sogni della notte aruspicina
e intonano suonando con un mi
“Nuie simmo sulo nate pe’ nu sì!”

E mentre i miei duecento sono quivi
ritorno al tempo andato e ai congiuntivi
quando metaforando a tutto spiano
scavavo l’es e l’id da buon froidiano
convinto di postare cieli immensi
geniale nel fregare i cinque sensi
ma una vocina chiese con un re
“‘E cose ca tu scrive... so’ pe’ te?”

E infine i miei duecento infiocchettati
si offrono e se vengono ospitati
li lascio con piacere in casa vostra
girando assieme uniti sulla giostra
di questo mondo picciolo e infinito
che tocca menti e petti con un dito
raggianti ti assicurano col do:
“Si busse... t'arapimmo primma 'e mo'!”

Peppe Cassese

24/02/2015 08:38 2066

Trecento

Riflessioni

Trecento le contese in questa guerra
condotta con passione come s’usa
sui campi di battaglia della musa
da quando il dolce scrivere mi afferra.

Trecento strali offerti a questa terra
sempre curata e qualche volta elusa
amata maltrattata e mai delusa
col fuoco di chi al canto si disserra.

Trecento spade pronte ad incrociare
i tratti di una vita da plasmare.
Trecento lance libere o rimate

sottese manifeste o impenetrate.
Trecento frecce in questo cielo ambito
toccando il sol di dentro con un dito.

Peppe Cassese

20/08/2015 06:33 2131

Quattrocento

Riflessioni

E sono tutte qua e tanto care
con storie desideri e le bravate
di quei pensieri alati e le boiate
che la mia penna ama coltivare.

E sono quattrocento e come pare
le trovi tutte assieme affratellate
offerte a gruppi e qualche volta a rate
su questo sito liete di restare.

Se giocano alla guerra della vita
le conoscete bene e ben sapete
che solamente una è preferita.

Ancora non compare nella rete
ché dal profondo non è mai salita:
è quella che mi estinguerà la sete.

Peppe Cassese

10/02/2016 01:04 1 1884

Cinquecento

Riflessioni

Le metto a fecondare nella paglia
dentro la tasca vuota
sopra il cuscino dove dorme il mare
dietro la spalla
che ti spia il mattino
col buffo maialino in creta rossa
sulla veranda aperta al tuo tormento
e scusale se sono cinquecento.

Le sento strimpellare alla finestra
nel vento che le afferra
felici di potere almeno oggi
sapere che son libere di andare
con l’ali tutte aperte al divenire
mentre una voce soavemente greve
ripete con dolcezza a piacimento
raccoglile che sono cinquecento.

Le faccio decantare ad una ad una
nel cielo a sbuffi
sopra le zampe arcuate di Nanà
sul ballatoio della tua cucina
nel piccolo diario
che mi rammenta i fatti di tan'anni
nella vaschetta vuota di cemento
e leggile son solo cinquecento.

Le guardo saltellare assieme al cuore
con la ragione a pezzi
distese al gran balcone della vita
lontane e assai golose del domani
nella certezza assurda e maniacale
che il giorno non ha voglia di albeggiare
e ti saluta con un giuramento
con la promessa d’altre cinquecento.

Peppe Cassese

19/07/2016 07:00 3 1591

Seicento

Riflessioni

Non erano i pompieri di Viggiù
ad attaccar battaglia con le armi
ma versi equipaggiati con i carmi
ed erano seicento e non di più

e lottano in seicento a faccia in su
col fuoco della musa nel cantarmi
e gridano ma senza rinnegarmi
col gioco della rima e i suoi tabù.

E i miei seicento amico tu controlla
ché il tempo passa in fretta e li dispiega
nel sole a tarda sera tra la folla.

E i miei seicento all’alba chi li lega
se questo pazzo sito senza colla
li fissa sopra il filo e me li strega?

Peppe Cassese

30/11/2016 00:12 2365

Settecento

Riflessioni

Son settecento fatele passare
in fila indiana o affidate al caso
in certe cose credo conti il naso
che gode nel poterle sbrodolare.

Son settecento pronte per spaziare
in questo cielo oppure dentro un vaso
in faccia al sole tanto son pervaso
dentro i suoi raggi senza mai inquinare.

E le incontrate dentro questo storno
di bardi e di leggiadre tortorelle
col dolce sì sia andata che ritorno

che come spiritate campanelle
suonano tutte in coro notte e giorno
trillando nella testa e sulla pelle.

Peppe Cassese

27/04/2017 13:48 2 1580

Cento notti

Amore

Ti ho atteso cento notti
sul fragile giaciglio
del domani
con l'ansia di chi parla
a piene mani
di isole smarrite e ritrovate
di magicanti sfere
e di cabrate
nel cuore del suo nuovo
intendimento
nel pieno del mio immenso
sentimento.

Ti ho atteso fermo in piedi
sul dirupo
gridando al nero cielo
più di un lupo
e ho scorto
nel tuo essere sospesa
l’essenza sorprendente
del dolore
che scorre palpitante
nelle vene
e calza col lamento
pianti e pene.

Ti ho atteso come un bimbo
la befana
per cento giorni
e cento notti ancora
e il mio tormento
non vedeva l’ora
di stringere al tuo petto
questa vita
che accesa dai tuoi occhi
è rifiorita.

Peppe Cassese

14/04/2015 05:30 1 3534

18 anni

Il sole brilla forte e t'accarezza
la luna fonde gioia e tenerezza
la notte rende omaggio al tuo candore
e il tempo che corteggia le tue ore
si mette a fare il gran cesellatore
per dare a questo giorno quell'assaggio
che della vita dona l'abbordaggio.

Sii sole che dà luce a questa vita
sii luna che risana ogni ferita
sii tempo che non passa mai scontato
sii notte che s'addorme col sognato
ed oggi che il diciotto hai superato
il canto che si accende nel tuo cuore
sia il rigo che solfeggia sempre amore.

Peppe Cassese

28/08/2014 06:28 1934

43... 40... 71...(numeri scelti non semza ragione)

Dialettali

So’ nummere ca ‘a sciorta m’ha rialato
nu juorno tre settembre quarantuno
e ‘ncoppa ‘o vraccio tengo siggellato
na storia ca nun’auro a nisciuno.

Quarantatrè...quaranta... sittantuno...
so’ ‘e cumpagnielle ‘e vita maie lassate
e comme a me ne erano a miliune
fronne ‘e na chianta ca ‘o munno ha spurchiato.

Nun conto ‘o strazio nun dico comme è stato...
ve cerco sulamente ‘e nun scurdà
pecché ‘ncoppa a sta terra disgraziata
justo ‘a memoria è bbona a cunzulà.

traduzione.

Sono i numeri che il destino mi ha regalato
un giorno tre settembre 1941
e sul mio braccio io tengo segnato
una storia che non auguro a nessuno.

Quarantatrè...quaranta... settantuno
sono i piccoli compagni di vita mai lasciati
e come me se ne contano milioni
foglie di una pianta che il mondo ha cancellato.

Non racconto lo strazio... non vi dico come è avvenuto...
Vi chiedo solamente di non dimenticare
perché su questa terra sventurata
proprio la memoria è in grado di consolarmi.

Peppe Cassese

28/01/2015 08:47 2 2516

90anni

Donne

E brilla lo splendore nei tuoi occhi
quando ti vedi bimba coi balocchi
e illumini tuttora il tuo presente
col magico passato sorridente.

E canti la trascorsa gioventù
quando all’amore arresa davi il tu
nel tempo delle ali da imbastire
col volo dei ricordi da cucire.

E sogni e cerchi ancora la maniera
di accendere nel sole la tua sera.
E salti da una favola alla vita

che scorre ancora ardente tra le dita.
E trovi dietro i vetri del futuro
il giorno che dicesti: “Te lo giuro.”

Peppe Cassese

10/11/2015 07:30 2990

Amore 70

Amore

Il cuore che ritorna ragazzino
la smania mi sorprende a più non posso
la voglia che ho di te mi salta addosso.

Il giorno senza tempo è volantino
la notte corre ansiosa a te vicino
e sono un cane ingordo col suo osso.

Sei tu che metti fuoco nel motore
un maschio imbecillito ai tuoi ginocchi
la carta più intrigante dei tarocchi.

Sei tu che custodisci il mio dolore
il cielo grigio sciogli col calore
i giochi di bambino coi balocchi.

Ed io che mi accapiglio col cervello
cercando di spiegarmi che è successo
mi sento un debuttante ad un processo.

Ed io che sono il vecchio Farfarello
il diavolo più astuto e più monello
mi agito zampetto e vengo appresso.

L’amore a questa età è una cicala
che trilla assieme al sole e al suo baleno
e s’agita beccata dal veleno

che sale scende balza e la pugnala
scavando nella testa con la pala
smarrita nel suo nuovo arcobaleno.

Colmando questo scrigno mi sorprendo
secondo per secondo mi motivo
minuto per minuto mi riattivo.

Tessendo questa storia mi comprendo
momento per momento mi affaccendo
istante per istante sono vivo.

Peppe Cassese

06/02/2014 17:25 3292

Alfa2017

Riflessioni

Arrivi bello fresco e un po’ intrigante
Brindando alla tua entrata scoppiettante
Con grida baci e giochi ininterrotti

Dannatamente usati ed anzianotti
E come scatti avanti guarda caso
Fumino sei e allunghi troppo il naso.

Gioviale giusto il tempo degli auguri
Hai fretta e in un istante gli occhi puri
Immersi in questo desco familiare

Luccicano appena all’alba e dopo al mare
Mostrando le due chiappe molli e sfatte
Nel giro di giornate grigie e piatte

Orienti vele e prua in concessione
Querulo ti riveli e un po’ lenone
Perché hai già imparato la lezione.

Rimani proprio uguale ai precedenti
Sorridi a bocca aperta senza denti
T’atteggi a salvatore ma dispiace

Un brindisi un tocchetto e via la pace.
Viva il duemila unito al diciassette
Zingaro baro gramo e scarpe strette!

Peppe Cassese

01/01/2017 20:46 1657

Auguri 2016 (lingua napoletana) Festività

Dialettali

Auguri a chi è pezzente
Auguri a chi nun sente
Auguri a chi ce sente troppo bbuono
e assieme ‘o lampo t’annasconne ‘o tuono.

Auguri a chi sapenno ‘a verità
se ‘nchiude ‘a vocca pe n’a fa’ sciatà
Auguri a chi sbarianno dint’a sacca
s’addona ca è nu juorno furtunato
pure si ‘a mano sta int’a sacca ‘e n’ato.

Auguri a chi se magna ‘e sorde nuoste
e tene ‘o pietto ‘o culo e ‘a faccia tosta
Auguri a chi è cuntento ‘e sta cu nuie
e a chi trasenno ‘e renza se ne fuie
Auguri a chi vasanno ‘o cumpariello
se porta appriesso lacreme e curtiello
e a chi annascuso areto a na canzone
‘e quacche ‘mpacchio enno’o cicerone.

Auguri a chi s’agguazza tutt’a vita
e a chi nun joca manco na partita
Auguri a chi è criaturo dint’o pietto
e a chi se torce ‘e freve ‘ncoppa ‘o lietto
Auguri a chi è cecato pe’ scummessa
e a chi se scanza famma e perepesse.

Auguri a chi è scetato
a chi ha munnato
a chi ‘a fatica pare na cundanna
a chi se cerca e trova n’ata banna
a chi arrevota ‘o munno
a chi squaquiglia ‘nfunno
a chi l’ammore face sparpetià
a chi manco nu sordo vò caccià...

E auguri a te ca ogge sì nu rrè
pecché nisciuno maje è meglio ‘e te
e auguri a chesta penna schiattigliosa
ca miez’a vuie se crede na sciantosa.
Speranno ‘e ce sentì pe’ l’anno appriesso
‘e riffe e raffa ve saluto ‘o stesso.

Peppe Cassese

31/12/2015 07:06 1 2017

Centomilauno tiritere

Vacanze

E mi tormenti
col tuo verso orrendo
che non si muta
e non si cheta affatto
accompagnando a mente
le mie pene
con centomilauno cantilene.

E resti in alto
sempre più testarda
sul ramo nudo
accesa dal tuo sole
cantando questa estate
e le sue sere
con centomilauno tiritere.

Peppe Cassese

01/08/2015 08:10 1706

Cinque miliardi (1)

Riflessioni

Cinque miliardi ancora e poi va via
lasciando dietro sé certo una scia
di stelle di comete e meteoriti
tra sogni amati persi e incustoditi.

Cinque miliardi prima ed altri dopo
servendo coi suoi raggi ad uno scopo
sedendo puntuale d’anno in anno
con splendida passione dal suo scanno.

Cinque miliardi uniti ad un passato
fatto di tempo perso e ritrovato
con l’uomo vero e falso testimone
con verbo cuore linfa e sottrazione.

Cinque miliardi ancora da affrontare
per un futuro assai tentacolare
con l’orma d’ogni passo controllata
dalla sua storia spuria e sigillata.

Cinque miliardi e forse il lieto fine
di un astro che ha segnato ogni confine
che ha dato luce a un mondo già in uscita
che ha visto tutto il bello della vita.

Peppe Cassese

07/06/2015 09:14 1872

150 Italia

Impressioni

Per noi si sta nella terra ridente
Per noi si sta nell'alterno clamore
Per noi si sta tra la torchiata gente.

Furbizia pare sia alto valore
Spiarsi il grande gioco delle fate
Il calcio della vita il cantautore.

Dinanzi a noi il pagamento a rate
Un 'bardo che diceva "ce l'ho duro"
Un cellulare con le sue poppate.

Questa visione dal presente oscuro
Noi non sappiamo ancora dove porta
Né quale volto avrà il suo futuro.

Seguiamo la via giusta o la via torta?
Qui ci conviene avere ogni sospetto
Essendo quest'impresa poco accorta

Perché viviamo il tempo del giochetto
Che rende la progenie pretenziosa
Avendo un po’ smarrito l'intelletto.

Dama zitella oppure degna sposa
Campa tirando invano le bretelle
Ma ancora nelle truffe è perniciosa

E mentre dentro il cuore è una ribelle
Intorno ai suoi problemi si contorce
Tentando invano di afferrar le stelle.

Peppe Cassese

02/06/2015 07:18 1918

My life

Seduto sopra il tempo e la sua cima
io srotolo la trama inadempita
per raccontare brevemente in rima
dal fondo a tale vetta la salita.
Io ero e sono ancora sbarazzino
fremente con le favole del cuore
lustrando uno stentato scribacchino
col calcio mai mollato dell’ardore.
Studente disatteso e insofferente
stagnavo in mezzo ai banchi allo sbaraglio
ma chiuso tra le mura di un veggente
al sole del piacere ho dato un taglio
e un giorno senza maghi e senza santi
ho scoperchiato intatta la mia vena
e mentre catturavo idee volanti
dal mare degli abissi venne piena
la rete mai svuotata della musa
e ad una ad una a cento a cento a mille
la penna affastellava la cambusa
dall’innocenza al mio tallon d’Achille
volando e sorvolando con le ali
di chi guazzando a terra nel liquame
scorgeva viaggiator fenomenali
tracciando nuove rotte a vecchie trame.
E questo sono quello che non voglio
l’impronta che ha lasciato un solo segno
un fiore arcobaleno col germoglio
lo slancio che a tant’altri ancora insegno.
E questo voglio quello che non sono
un ladro che razziò la fantasia
il re di un’odissea senza il suo trono
nel film che è titolato “VITA MIA”!

Cento e dintorni di Peppe Cassese

Le 17 poesie pubblicate nella raccolta

Ho fatto... 100

Duecento

Trecento

Quattrocento

Cinquecento

Seicento

Settecento

Cento notti

18 anni

43... 40... 71...(numeri scelti non semza ragione)

90anni

Amore 70

Alfa2017

Auguri 2016 (lingua napoletana) Festività

Centomilauno tiritere

Cinque miliardi (1)

150 Italia

Cento e dintorni
di Peppe Cassese