Attimi di terrore
interrompono il fruscio degli alberi
ma il vento si placa...
gli attimi diventano eterni
Mentre il sangue gronda sulla terra
direttamente dalle mie vene
un taglio, un abisso...
gli artigli del mostro
affondano nelle mie viscere
eccola l’apocalisse,
l’apoteosi finale della mia vita.
Una voce roca esce di scatto
da quella luna perfettamente tonda.
Ancora un altro urlo...
il vento disperde il mio dolore,
i lenti declivi della terra
inghiottiscono lacrime e pensieri. |
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Un’aurora che anela all’infinito
incontra l’universo delle donne.
Il mio mondo è nel cuore di sorelle
torturate, lapidate, angosciate
carne venduta che non ha ritorno,
che sa di notti nere e senza sogni.
Ricordi si fermano e fanno male,
nascondono violenza, corpi stanchi.
Tu, che cosa sogni dolce sorella
nelle tue notti senza luna, quando
il cuore è gonfio di pianto represso?
Dentro di te muoiono spazi immensi.
Sotto la roccia i torrenti sognano
di viaggiare e poi unirsi al mare aperto,
si specchieranno in acque senza veli.
Il grido disperato delle donne
arriverà lontano, fino al cielo
scuoterà il silenzio, avrà eco profonda. |
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La mente è vigile, sempre ricorda
pensieri della vita precedente
che tengono il tuo sogno incatenato
come una gabbia d’oro che è impedita.
Nel tuo cammino ci sono barriere
donna con impossibili speranze
vietate sono l’arte e la cultura
hanno ucciso il tuo sogno preferito.
Sfiori la luce con le mani inquiete
c’è freddo nel silenzio della casa
dove innocente ti tengon reclusa
per colpa d’una falsa prospettiva.
(Oh! Questa prigione è un impedimento
per il galoppo del mio sogno infranto
che adesso è diventato dura pietra
per gente che ci tratta come oggetti). |
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Violenza è il rifugio dell’ incapace
non è forza ma debolezza estrema
di chi vuole sembrare molto audace
e non capisce qual è il teorema.
Ogni tipo di violenza ha lo scopo
di frantumare i sogni delle donne
la vittima gioca al gatto col topo
muore sotto malefiche colonne.
Dalla bocca dell’uomo esce veleno
le parole si trasformano in rabbia
il compagno può diventare alieno
adesso la sposa si sente in gabbia
per gli insulti che è costretta a subire
per il suo sentimento calpestato,
così l’esistenza deve finire
perché ormai il mostro si è manifestato. |
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Adesso ti sei arresa
odi frasi remote
son parole cattive
che fremono di rabbia.
La tua anima è sospesa
dentro le mani vuote
il cuor non sopravvive
affondi nella sabbia.
Spaventata e indifesa
sei tra nuvole ignote
e stelle negative
per la tua vita in gabbia. |
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L’anima tua era viva poi è sparita
s’è allontanata dal tuo corpo esangue
dalla stretta dell’odio e dell’orrore
scende una lacrima dagli occhi chiusi.
Hai chiesto aiuto ma non l’hai trovato,
hai denunciato, tutto è stato invano.
Domani sfileranno per la strada
urlando slogan contro la violenza.
Qualcuno parlerà e sarà applaudito
ma dopo un po’ tutto sarà finito.
L’indifferenza distrugge la vita
chi non protesta è complice del male. |
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Sopra un tappeto di pensieri morti
restano impronte di sangue e dolore.
È violenza che distrugge la vita
ma esiste quella che non fa rumore.
Resta un sopruso che schiaccia la mente
dentro di lei s’insinua la paura
una lacrima scende dal suo viso
per la vana, impossibile speranza.
La dignità distrutta e il cuore a pezzi
il sogno incenerito s’allontana
come un pallone rotto tra le mani
mentre la luna piange la tristezza. |
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Il profumo dei libri
non senti più nell’aria
anche il cielo è foriero
di minacciose nuvole.
Tutto diventa grigio
il sorriso sparisce
arriva la tristezza
vietata è anche la musica.
Il ritorno all’inferno
fa sussultare i sensi
scappi per non perire
ma ti colpisce un fulmine.
Tutte le forme d’arte
saranno poi occultate
non ci sarà l’azzurro
per consolare l’anima. |
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Con gli occhi perduti nel vuoto
sei un fiore con stelo reciso
e nei recessi della mente
decifri i codici del tempo.
Come una marionetta rotta
hai paura del pregiudizio
cerchi conforto nella musa
che ti fa volare nel cielo.
Riscatto sarà il tuo percorso
d’un consapevole cammino
per ritrovare vera essenza
varcando orizzonti infiniti. |
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Scrivere è per me VIVERE, non posso farne a meno. La scrittura per me non è terapia e nemmeno una forma di evasione. È qualcosa di più, scrivendo cerco di fare la conoscenza con me stessa. Penso che la poesia sia come un fiore. Il fiore ha bisogno d’ acqua e la poesia di stimoli, di lettura, di confronti... Non si finisce mai di crescere, di affinare la sensibilità nella scrittura, c’è sempre qualcosa che sfugge, che non si riesce ad afferrare... Il mio poeta preferito è Federico Garcia Lorca, la mia scrittrice preferita è Grazia Deledda ma amo tanto anche Matilde Serao e Giovanni Verga... Sono una donna di una certa età, rimasta col cuore di fanciulla. Amo scrivere, leggere, passeggiare e... sono molto curiosa. Odio la menzogna e l’ipocrisia, sono capace di sacrificarmi per quelli che ritengo amici ma... se mi sento tradita, mi allontano per sempre. Mi sono avvicinata tardi alla poesia e alla prosa, ma mi è sempre piaciuto scrivere, non potevo farlo prima per questioni di tempo. mi piace molto viaggiare, conoscere luoghi e persone diverse, usi e costumi differenti per relazionarmi con gli altri. Penso che ognuno di noi è unico e SPECIALE. Non mi piace l’omologazione. |
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