 | Quel viso è sorridente
ma gli occhi esprimo una tristezza
che non riesci a nascondere
sono dell'anima lo specchio
ove alberga
il tormento che t'affligge.
Non lasciar sottomettere
anche la mente
come il tuo corpo
libera la tua essenza fertile
da chi non conosce
amore ne pietà.
Amati e vola via
dove c'è il sole
prati fioriti
farfalle colorate
che nell'aria si librano
leggere e felici.
Afferra questa mano
voliamo insieme
riprendi ciò che è tuo
"LA TUA VITA". | 

|
|
|
Avvolta da un candido alone
portavi con orgoglio
il gran pancione.
Sentivi movimenti
nel ventre arrotondato,
scalciar piedini frementi
di un forsennato.
Per incanto un vagito,
che gioia infinita
avergli dato la vita.
Dal tuo seno
Succhiava linfa vitale
tra braccia protettrici
senza pensar al male.
Or uomo è diventato
per la sua strada va disorientato,
mille problemi d'esistenza
lavoro, casa, amori...
sperando nella provvidenza.
Inquieta sei per il suo avvenire
vorresti riprenderlo
tra le tue braccia e custodire! | 

|
|
|
 | Piccola donna adolescente
ti neghi alla vita totalmente
non t'accetti isolandoti dal mondo
crollando nel dolore più profondo.
Chiusa nel tuo guscio
vorresti balzar fuori dall'uscio
aprir le ali e volare
dimostrando a te stessa
di saperlo fare.
Crisalide nel bozzolo di seta bianca
vorresti della vita non esser stanca
metamorfosi d'un corpo rifiutato
ergerti in un volo anelato
trasformarti in splendida farfalla
spiccare il salto e rimanere a galla. | 

|
|
|
 | Oppressa da patriarcal dominio
tra schiavitù e sterminio
e da un mondo maschilista
che ti controllata a vista.
Celata sotto un sacco di stoffa
tanto d'apparir goffa
un bulqa a coprir il viso
tappandoti il sorriso.
Attraverso quadretti d'una grata
osservi il mondo incuriosita
vorresti passar inosservata
sognando di cambiar vita. | 

|
|
|
Un paese lontano
la tua terra
lasciata per scappar
la guerra.
Giunta sei qui
tra la gente per bene
che sa approfittar
delle tue pene.
Donna bambina
fino a ieri piccolina
t'hann costretta
a crescer in fretta.
Passar così
dal gioco delle bambole
a soddisfar le voglie
di persone frivole.
Bocca porpora,
trucco forte
rassegnata ti sei alla sorte.
Tacchi a spillo,
minigonna
or non sei più bambina ma sei donna! | 

|
|
|
Donna,
sublime e misteriosa,
sai essere unica in ogni cosa,
nell'eterna semplicità da bambina
rispecchi la perfezione divina.
Il tuo percorso di vita
è pieno di ostacoli e tutto in salita,
ogni traguardo raggiunto con affanno
è dispendio assai di fatica.
Mille galassie da esplorare la tua mente
composta da emozioni e sentimenti,
l'uomo naviga nel tuo cosmo
alla scoperta del tuo grandioso entusiasmo.
Nei tuoi occhi una luce
sprigiona paure celate dall'istinto,
ferite inferte nel corpo e nell'animo
da tempo infinito.
Il pianto straziato e silenzioso
esplode in te per l'infranta dignità
di ogni donna violata
nella propria intimità.
Il desiderio di una vita diversa,
prigioniera nel tuo mondo palpitante
pronta a spiccare il volo
per sentirti indipendente.
Fragile nella tua forza,
dolce nella determinazione,
puoi rendere il mondo
sicuramente migliore! | 
|
|
|
 | Incatenata all'uomo
che un dì hai amato
costruir un futuro
è ciò che hai desiderato.
L'amor di corpo e mente
son suoi definitivamente
corredo di possesso
nell'ansia d'un'ossesso.
Difficile fuggir
dal carnefice amante
ignoranza d'istinto
stretta nel suo labirinto.
Uomo brutale
gode a farti del male
ciò che è in suo potere
reca enorme piacere.
Tu piccola donna
vuoi riprenderti la vita
con coraggio affronti
la terribile sfida.
Il mostro, la bestia
non accetta l'offesa
come hai potuto
staccarti dalla presa.
Sua o di nessuno
mente distorta
preme il grilletto
decide "meglio morta" | 
|
|
|
Velluto di rosa
morbida e graziosa
nel pugno
di petali racchiuso
assioma
di candore malizioso.
Profumo pudico
fragrante
sbocci maestosa
all'istante
un sol battito di cuore
d'incanto t'apri all'amore. | 

|
|
|
Ti trasformasti
pelle ed ossa
ancor prima di sbocciar
come fiore a primavera.
E il raggrinzito corpo
che nulla avea
di femminil aspetto
or non t’affligge più.
Il brutto anatroccolo
a soffocato il cigno
vincendo su lui
e su quel che restava.
Via sei andata
nel soffio d’un respiro
svanita nel nulla
come la tua breve vita. | 
|
|
|
T’hanno infranto le cristalline ali
mentre librandoti verso il sole
danzavi inseguendo i tuoi sogni.
Fin ad accarezzare l’acqua
nel veloce battito d’ali
specchio della tua innocenza.
Breve il tuo volo
nel mattino d’un giorno
che non vedrà più il tramonto.
E polvere di luce
nel buio delle tenebre
risplenderai. | 
|
|
|
 | Son canti di civetta
a squarciar notti corvine
mentre persa un’anima in pena
vaga in un incubo senza fine.
Lacrime le velano il viso
appannando il suo sorriso
e la tristezza improvvisa scende
offuscandone la mente.
E in quel tormento silente
d’una morte apparente
che ha bisogno di calore
e di chi le dia amore. | 
|
|
|
Nell'aria c'è profumo di mimosa
a sovrastar l'odor d'ogni altra cosa
si ricorda in questo storico giorno
la donna e il suo trascorso nel mondo.
E' un inno alla perpetua resistenza
unito alla sua forte coerenza
per quel che è costretta a sopportare
nel lavoro e nella vita in generale.
Nella fotosintesi di corsa faticosa
respira polvere ma ne è orgogliosa
maratoneta instancabile e fiera
mai si ferma da mattina a sera.
Di poesia sa esser musa ispiratrice
e dell'amore donna seduttrice
ma è di madre che misura d'immenso
compito più grande nell'intero universo. | 
|
|
|
 | Garbata sei fanciulla
piuma leggiadra
che d’amor si culla
e di magia fatata.
Nel cielo sublimi
splendente stella
candida riluci
preziosa perla.
Profumi l’anima
con gocce di rugiada
rinfreschi i sogni
d’eterna innamorata.
Rosso di passione
e bianco d’amore
sono i tuoi colori
deliziosa donna di cuori. | 

|
|
|
 | Riporrai il suo ricordo
tra fogli di tempo
e come fiore
appassito
nelle pagine d’un libro
seccherà.
Si che lo farai
dimenticherai
spaziando il cuore
in un altro amore
profumato, fresco
pieno d’ardore.
Il tuo estro volerà
farfalla su colorati prati
ove il profumo d’un fiore
attrarrà la tua fantasia
e poserai la tua grazia
sulla rosa più rossa. | 

|
|
|
 | E’ nel profondo
che gridi il suo nome
mentre asciughi gli occhi intrisi d’emozione.
Guscio di tartaruga il corpo tuo
non sente dolore
ma l’interno è fragile carne che palpita.
Ti ritiri sorniona
a protezion di viscere
per non perder la strada.
Lo scudo resiste all’intemperie
solida roccia come sempre
apparente forza d’animo.
E’ il fiato reciso in gola lama tagliente
d’un respiro spezzato nel nascere
a ferirti il cuore. | 
|
|
|
 | Involucro a perdere
quel tuo apatico cuore
barattolo vuoto
nel tempo che passa.
Bianche pareti fantasma
d’un nulla che resta
di ciò che era un amore
è ormai al tramonto.
E incerta vaghi
se è tempo di rimpiere
quel vuoto a rendere
che l’anima tua pretende.
Farfalla assonnata
stiracchi le ali
verso il sole che nasce
per ghermire primavera. | 

|
|
|
 | T’adorni d’abiti provocanti
per adescar consensi
d’uomini amanti
vogliosi di soddisfar i sensi.
Mercenario quell’amore
che offri all’ospite di turno
camuffato d’ardore
merce di scambio il ritorno.
Sfacciata nel comportarti
trasgressiva nel porti
di facile costume l’aspetto
a toglierti ogni rispetto.
Sentenziano giudizi
criticano il tuo vivere
t’attribuiscono vizi
a non finire.
Ma dentro te cosa senti
nessuno può immaginare
un’infinità di tormenti
da cui non puoi scappare. | 

|
|
|
 | Schiava e regina
nel tuo mondo di donna
madre e amante
spazio immenso
ove di rose è il profumo
ma di spine il dolore trafigge.
Fragile quell'aspetto
che forza cela
d'un incredibile volontà
che disorienta
e affascina
più dell'incognito universo.
Di sacrificio albeggi
ogni giorno dell'intera vita
in lacrime amare
inghiottite nel buio
della solitudine
in nome dell'amore. | 
|
|
|
 | Delicata e fragile
all’apparir visivo
volteggia sfilettando
nell’etereo cielo.
Dall’aria rapita
zigzagando va
trasportata dal vento
che la vuol domare.
Esile piuma
traballante e indecisa
s’arresta all’amore
che cattura il suo cuore. | 

|
|
|
Nata femmina e cresciuta donna
s'aspettano tutti qualcosa da te
padre, marito e figli pressanti tenaglie
attaccate a un fragile corpo.
Ricurva su te stessa
ascolti il rimbombar del cuore
ferito dai tanti sogni infranti
scarnificati sulla tela del tempo.
Ti rinchiudi nell'assoluta solitudine
compagna di lacrime incomprese
che mai tradirà l'anima tua
rifugio di dolore e tormento.
Nell'astratto vuoto viaggi sola
straziata e agonizzante
mummificata al destino
che ancor ti soffoca la gola.
E in silenzio gridi il tuo disagio
chissà se qualcuno ascolta
con l'udito del cuore
la tua sofferenza. | 
|
|
|
Spirito ribelle il mio
senza fili vola
col vento dell’istinto
cavalcando su onde marine
si unisce al cielo.
Animo selvaggio
espande calda energia
che non s’acquieta
al cospetto del tempo
che lo vuol domare.
Oltrepassa l’avversità
di complicate rotte
e guerriero coraggioso
combatte esanime
sfidando ogni battaglia.
Fino a librarsi
verso il sole
gabbiano all’orizzonte. | 

|
|
|
|
Ho iniziato a scrivere un po’ di anni fa, quando le emozioni soffocate dentro scalpitavano per uscire e come una farfalla colorata ho scoperto di saper volare. Credo che alcune cose non avvengono per caso, se accadono è perché siamo noi stessi a ricercarle, così è stato per me con la poesia. Il modo più semplice per esprimere le mie emozioni è riportarle su di un foglio in modo da renderle eterne, rimanendo indelebili nel tempo potranno ricordare ogni minima sensazione vissuta. Grande positività e sensibilità si percepisce nei miei elaborati che mettono in risalto il valore dell’amore universale e assoluto, verso un uomo, una madre, un figlio e tutto il genere umano nel complesso, trasformando anche il dolore nella speranza di una rinascita, convinta che possiamo tutto con la forza della volontà, arrivando a scalare le montagne se desideriamo ardentemente qualcosa e quando ci riusciamo la gioia è così forte da cancellare persino il ricordo delle fatiche provate per raggiungere la sospirata vetta. In maniera elegante unisco uno stile classico ad uno stile esaltante, più consono ai tempi moderni, intersecando nella dolcezza dei versi una rocciosa grinta che esplode in un tumulto di emozioni. Scrivo molto sulla donna, un argomento che mi coinvolge emotivamente in prima persona e alla quale spesso il genere umano ne usurpa i diritti fondamentali. Spesso i miei versi sono rimati e musicali, come una melodia canora o un’arpa che emana delicatamente le note. A spada tratta combatto le ingiustizie con la convinzione che ci sia la possibilità di un mondo migliore, vedendo, se pur in lontananza, il sole che illumina e riscalda cuore e anima. Ad un certo punto della mia vita ho sentito il bisogno di ricercare qualcosa di stimolante, di più impegnativo, così ho iniziato a scrivere racconti brevi fino a trovarmi, senza rendermene conto, dentro un romanzo. La storia si materializzava sotto la mia penna ed io, giorno dopo giorno, diventavo la protagonista di un mondo fantasticato interamente da me, era così emozionante dare vita ad ogni pagina. Quando sono arrivata alla fine della storia, ero dispiaciuta, non avrei mai voluto finirlo tanto mi esaltava inventare ogni personaggio e dargli vita.
Ho pubblicato una silloge poetica “Dove osano le aquile” Edizione Rupe Mutevole e tante mie poesie sono state selezionate e pubblicate in varie antologie.
Sono stata selezionata dalla casa Editrice Signorini e cinque mie poesie sono inserite nel libro d’arte “Le verità nascoste”.
Sono stati selezionati e pubblicati nell’antologia “Sfumature in Jazz” due miei racconti brevi: “Un’esperienza eccitante” e “L’uomo dei sogni”.
Selezionata da Elio Pecora in nuovi autori contemporanei sono presente con sette poesie in “Viaggi in versi” casa Editrice Pagine.
Un altro mio racconto breve “Il diavolo a caccia di anime” è stato premiato con la menzione speciale teatro.
Con il racconto breve “Un destino crudele” e la poesia “Ti ritroverò” sono presente nel libro “Qui dove camminano gli angeli” Edizione David and Matthaus.
Con la favola “La fata di luce” ho vinto il concorso “Volando tra i fili d’erba e nubi rosa” Edizione Rupe Mutevole.
Diploma di finalista al concorso nazionale di poesia Sensualmente con la poesia "Femminea sensualità".
4° classificata, manzione di merito, al concorso nazionale di poesia e narrativa "Comune di Genazzano Città d’Arte" con la poesia "L’ombra del futuro".
È uscito a dicembre 2013 il mio primo romanzo “Sopra le nuvole il paradiso” Edizione Rupe Mutevole questo è il sito dove poterlo acquistare
si può trovare anche in vari siti di vendita online
È uscito a fine febbraio 2018 il mio secondo romanzo "Una storia, una vita" Edizioni Montag, si può acquistare direttamente sul sito della casa editrice e in vari siti di vendita online.
È uscita a giugno 2019 la mia silloge poetica "Voli (in) versi" Bertoni Editore.
Nel 2020 ho pubblicato la mia 3° silloge poetica "Radici" Bertoni Editore.
2024 il mio nuovo romanzo "Le due facce del pianeta" Edizione Dialogni. |
|