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Cieli di grandine
di DaviD
In giorni di neonata primavera

Le 6 poesie pubblicate nella raccolta

Un cielo di grandine

Amore
Il cielo prepotente e saggio aveva cessato appena
di gettare sassi sul nostro delirio,
in un giorno di neonata primavera.
Aveva espresso inascoltato il suo dissenso
al nostro convulso sentire.

Ma la mente incurante continuava a fluire
e a rimbalzare incontrollabili dissonanze.
Era persa, risoluta e smarrita, consapevole ed ignara,
ottimista e disperata, oramai in preda a fulminante distimia.
Ogni pensiero opposto e incontrollabile,
ogni attimo il primo ma anche l'ultimo.

Cercavamo appiglio ad ogni sporgenza
lasciandoci andare subito dopo,
commiserando l'altro nell'odio e liberandocene nell'amore,
ridotti vicendevolmente ad essere
come incrinati specchi di esemplari negazioni,
oscurati da polvere e terra,
da sabbia e cenere.

Era un cielo di grandine
in un giorno di neonata primavera
e ossimoro era diventato il nostro amore.
Un cielo di grandineRacconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
DaviD 07/10/2015 12:08 2 3706

Bellicose affinità

Amore
Parole simili
identici concetti.
Valori condivisi
coincidenti fini.

Eppure li gridiamo
con straniero idioma,
da sponde opposte
dello stesso fiume.

Gli eserciti schierati
ottusamente pronti
all'ennesima battaglia
di un'infinita guerra.
Bellicose affinitàRacconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
DaviD 12/11/2015 06:59 12 2668

Guardarsi negli occhi degli altri nascondendosi ai propri

Introspezione
Si lotta per la sopravvivenza, in giorni di terrore.
Qualcuno si prende le sue rivincite,
qualcun'altro libera i suoi demoni.

In giorni di terrore il migliore me stesso
rimpiange il peggiore se'.

Le richieste celano bisogni insoddisfatti
l'inconscio coglie l'insoddisfazione
la tregua attiva conferma l'inconscio e lo avvalora,
la battaglia divampa all'improvviso.

Non sai più scovare il bene nel male, l'errore nel giusto
scegli di difendere il debole, di focalizzare un obiettivo
di sviluppare il ruolo.

In giorni di terrore si lanciano grida di dolore
si cerca amore e protezione.
Si rivolta il cervello preparando la rivolta.
L`aiuto si trova dove ricompensato, altrimenti e`guerra.
L`ipocrita guerra della convivenza,
inutile spreco di energie,
affermazione di potenza, piacere di sè stesso.

La trincea madre, lo slancio verso il nemico,
la disperazione dell`abbandono,
avanzare in un incubo raggiungendo fugaci protezioni,
dovendone dare, volendone dare.

Guardarsi negli occhi degli altri nascondendosi ai propri,
nella socialità il trionfo dell`individualismo.
Nel post un verbo senza principio.

Assenze psicotrope, presenze impalpabili,
fantasmi di uomini illusi dall`anima.

E il cielo inizia a lacrimare, la notte dei desideri.

Riti pagani senza più fascino, ricordi di un passato glorioso
di uomini non ancora stupidi tremanti cerbiatti
ma tremende laboriose formiche.
Guardarsi negli occhi degli altri nascondendosi ai propriRacconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
DaviD 18/09/2015 06:52 1 2174

Piuttosto...

Riflessioni
navigherò il deserto
sferzato da folate
di apparenze immote.

Condenserò in oceani
cullato dall’ombra
di silenziose mante.

Dissolverò in nuclei
giocando coi neutroni
di esplose supernovae.

Colorerò ghiacciai
stillando frammenti
di purpureo sudore.

Risorgerò Fenice
frugando la coscienza
di dissennate ceneri.

Ma non lascerò
che l'insipienza
del mio sentire
incida ancora
amate gote
di liquido
dolore.
Piuttosto...Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
DaviD 17/11/2015 05:27 9 1649

Io si vojo, me te magno

Dialettali
C'hai ragione core mio, l'equilibrio è quello giusto,
ma nun te ne approfitta', nun ce prende troppo gusto.

Che seppure l'arberello col tuo aiuto e dedizione,
sta piantando le radici e se volge in arberone,

ogni tanto glie ce vole l'acqua fresca e n' po' de sole,
pe' fa sì che cresca forte, nun se spezzi due o tre vorte.

E poi l'aria, quella bona, quel leggero venticello,
che je fa sentì che è bello, che le foje je arisona.

No quer vento burascoso che nun smette de soffiare,
che je sembra di': "A coso, vedi un po' che devi fare!
Pure si nun c'ho guadagno, io si vojo me te magno!!".
Io si vojo, me te magno
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
DaviD 19/09/2015 06:28 1981

Iterazioni umane

Donne
Prede diventate predatori
rifiutano la resa e
rese miti dal rifiuto
scovano l’animale ferito
nel limbo,
ove si è nascosto
per proteggersi
dalle fiamme ghiacciate
del loro odio,
dall'egoico dono
del loro amore.

E il nodo non si scioglie.
Mai.
Avviluppato al nuovo tentativo
o solamente al rimpianto.

Comportamenti reiterati,
insiti nel fato di incontri distanti,
vicini nell'inconscia replica
di simili diversità.

Susseguirsi inarrestabile
di immobili cambiamenti
nel difettoso ricorrere
di iterazioni umane.

Sempre le stesse azioni
sempre le stesse reazioni
nell’amore, nell'incompiuto amore.
Iterazioni umaneRacconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
DaviD 13/10/2015 11:12 4 3197



DaviD
DaviD Vivo di passioni fulminanti. Le brucio con veemente intensità,
la storia, la chitarra, la poesia, insieme al calcio che è la croce mia.
Alcune poi ritornano pressanti. Ormai dovrei saperlo alla mia età.

Perció finchè m'aregge e nun m'annoio, v'ammorberò co' quarche mia poesia
nell'illusione de fa' spunta' un soriso od un pensiero a chi la leggerà.

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