Sogni ali degli angeli
da rubare ai gabbiani
per andare al di sopra
di menzogne e finzioni.
Sogni ali di Zefiro
per sorridere al cuore
andare sulle stelle
su nuvole dorate.
Sei speranza di rosa
un diamante che brilla
per volare lontano
come dolce farfalla.
Verso l’altro pianeta
libera da catene
tu vai dove la luna
custodisce il suo regno. |
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Emozioni spente e parole sussurrate
raccolgono la cenere dei desideri,
celano il respiro di notti insonni.
Lasciano impronte di cupa tristezza
sulle mura di case senza amore.
In una sera fredda e senza sogni
ricordi
vaghe stelle di cieli senza tempo,
ti ritrovi sola... con le illusioni perdute
per un ritornello di parole al vento.
Rimembri
i giorni delle tue primavere
nel sospiro di un tempo sempre uguale.
Sulla dura realtà s’infrangono
i frammenti sparsi delle illusioni. |
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Tu sognavi un giardino di rose
teneri baci, candide viole.
Accade un pomeriggio d’autunno
un grande sogno s’è frantumato.
Ora sono fermi i tuoi ricordi
cerchi ma non trovi più l’amore
che dal cuore tuo hanno rubato,
cerchi dentro la sabbia, nel vento.
Un gemito ti rimane in gola,
il cuore carico di dolore.
È finito tutto nella notte
con miraggi di stelle svanite.
Sfiori i tuoi capelli color miele,
desideri fiori di cristallo.
Tenera farfalla agonizzante
alienata da tristi fantasmi. |
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Sei splendida nella tua delicata armonia
nel tuo coraggio di essere donna.
Essere donna
dolce percorso di un cammino
verso l’essenza delle cose
che dà ascolto alla voce
del cuore e all’amore.
Puoi essere ciò che vuoi
avere un cavallo che galoppa
ti trasporta nel regno dei tuoi sogni
nei teneri giochi del tuo cuore.
Un bianco cavallo per rincorrere stelle
per illuminare il mondo col tuo sorriso
per cantare da vicino una canzone
al fascino gentile della luna. |
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Sei come un fiore che sboccia
al mattino, la dolcezza
d’un soave sorriso
l’odore della camelia
Donna, porgerai mattoni
per realizzare il futuro
della vera umanità.
Sei abituata al dolore, alla tempesta
Forse sei ancora un atomo di peccato
rivolto allo sguardo del cielo
ma il tuo sogno d’amore
sarà un faro per i marinai naufragati.
Donna, prosegui il tuo cammino.
Per quello che sopporti,
per le intemperie della vita
sei una coraggiosa guerriera |
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La mente è vigile, sempre ricorda
pensieri della vita precedente
che tengono il tuo sogno incatenato
come una gabbia d’oro che è impedita.
Nel tuo cammino ci sono barriere
donna con impossibili speranze
vietate sono l’arte e la cultura
hanno ucciso il tuo sogno preferito.
Sfiori la luce con le mani inquiete
c’è freddo nel silenzio della casa
dove innocente ti tengon reclusa
per colpa d’una falsa prospettiva.
(Oh! Questa prigione è un impedimento
per il galoppo del mio sogno infranto
che adesso è diventato dura pietra
per gente che ci tratta come oggetti). |
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Una mano accarezza l’ermellino
lunga collana e fascia sulla fronte
sguardo diretto verso l’orizzonte.
Una donna elegante e misteriosa
molto bello il suo viso, un po’ stupito
dipinto che sarà ben custodito.
Nel museo di Cracovia conservato
un ritratto che in molti abbiamo amato. |
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Una nuova figura di donna appare,
ha una valigia piena di coraggio
Possiede lo spirito di una guerriera
intinge le mani di colori forti,
mirabilmente dipinge
la scena della vita.
Sa parlare al mondo
con i toni giusti,
con grazia innata e leggiadria
come le ninfe dei boschi...
Va oltre
le pareti dell’indifferenza,
supera
i limiti della paura.
Il ricordo di una voce
diventa il codice segreto
per svelare
il modo sincero d’esistere. |
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Eri chiamata
il sesso debole,
muta
e schiava di un maschio
prepotente.
Aspettavi
partenze e ritorni.
Al tuo risveglio il tuo volto
era pallido e stanco.
Donna
non hai fermato il tuo cammino.
Rifuggi
dal guscio che ti opprime.
Colora
con passione la tua esistenza.
Libera
le tue ali per andare oltre il limite
del tempo,
uscire
dal labirinto della menzogna.
Sei melodia
che respira le onde del vento.
Sei la speranza del mondo
il fiore del creato. |
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Con l’aiuto del vento
in un posto segreto
con il cuore in fermento
ho trovato una storia
che credevo perduta.
Aprirò quel sigillo
per scoprire l’arcano
e viaggiar con la mente
verso un mondo diverso
dove regna l’amore.
Oggi è l’otto di marzo
si festeggia la Donna
ma l’anima è turbata
ed i sogni perduti
alla foce del tempo.
L’orizzonte infinito
tu devi conquistare
mutare la tua vita
per diventar farfalla
che di bellezza splende. |
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| Sogni ali per volare
ma la libertà prima
di parlare muore suicida...
L’anfora dei desideri
vaga senza limiti
nella dimora inospitale...
In questa gabbia
che ti cela al mondo
annega la tua volontà.
Rassegnata a una legge
atavica,
conduci la tua esistenza
tra fitte tenebre e oscuri
labirinti.
Mentre una lacrima
bagna la terra,
il vento disperde
il tuo dolore
e i lenti declivi della mente
inghiottiscono i pensieri.
Come potrà rischiarare
la pallida luna
la tua notte buia?
Alzati donna senza volto!
Spezzerò le catene
che ti stritolano...
toglierò il velo che ti oltraggia.
Potrai gridare al mondo
Esisto... sono donna |
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Violenza è il rifugio dell’ incapace
non è forza ma debolezza estrema
di chi vuole sembrare molto audace
e non capisce qual è il teorema.
Ogni tipo di violenza ha lo scopo
di frantumare i sogni delle donne
la vittima gioca al gatto col topo
muore sotto malefiche colonne.
Dalla bocca dell’uomo esce veleno
le parole si trasformano in rabbia
il compagno può diventare alieno
adesso la sposa si sente in gabbia
per gli insulti che è costretta a subire
per il suo sentimento calpestato,
così l’esistenza deve finire
perché ormai il mostro si è manifestato. |
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Adesso ti sei arresa
odi frasi remote
son parole cattive
che fremono di rabbia.
La tua anima è sospesa
dentro le mani vuote
il cuor non sopravvive
affondi nella sabbia.
Spaventata e indifesa
sei tra nuvole ignote
e stelle negative
per la tua vita in gabbia. |
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Sullo sfondo, scenario naturale
grandi alberi di pino con sentieri
sono in evidenza occhi belli e fieri.
Monna Lisa, dipinto molto arcano
con folta chioma nera e viso tondo
sorriso che confonde tutto il mondo.
Per secoli mistero nel suo sguardo
reso eterno dal grande Leonardo. |
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La luce ti accolse... era la vita
l’hai seguita
donando vita a esseri simili a te.
Nel cuore avevi la gioia,
negli occhi la speranza di uno spazio infinito.
Sei come un fiore da sfiorare
rugiada che brilla alla luce del sole
la corolla che s’apre al mattino
la forza che infonde coraggio...
Conosco una donna dall’apparenza lieta
ma non è felice, non conosce amore.
Urla nel silenzio, le sue lacrime sono perle di luce.
Com’è buia la sua lunga notte!
La libertà che manca uccide i suoi pensieri,
vorrebbe una carezza, magari una parola
una via da seguire per essere capita
per avere ancora piccoli attimi di storia
impressi nel tempo dalla sua memoria... |
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Il profumo dei libri
non senti più nell’aria
anche il cielo è foriero
di minacciose nuvole.
Tutto diventa grigio
il sorriso sparisce
arriva la tristezza
vietata è anche la musica.
Il ritorno all’inferno
fa sussultare i sensi
scappi per non perire
ma ti colpisce un fulmine.
Tutte le forme d’arte
saranno poi occultate
non ci sarà l’azzurro
per consolare l’anima. |
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I pensieri scorrono
vagano senza senso
nella zona vuota del cuore.
Vivi adesso
immersa in un’altra realtà
Sei partita
per andare in terra straniera
tra gente indifferente e, a volte, ostile.
Per cambiare il fato avverso
ti sei messa in cammino.
La notte sta per lasciare il posto
al nuovo giorno e io rimango quì,
studio e aspetto il tuo ritorno.
Nel cielo grigio un flash
incendia il mio tempo.
Com’è possibile percepire
il profumo dei fiori se tu non ci sei?
Anche il cane vaga per la casa
con gli occhi tristi e vuoti.
Tra la nebbia appare
il tuo volto mentre il mio cuore grida:
"Ritorna, niente è più simile a ieri".
A te che, per darmi un futuro
sei partita, regalo un bacio
MAMMA |
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In una sera fredda e senza sogni
i ricordi lucenti stelle in cielo
senza tempo, coi candidi bisogni
di un’anima svestita, senza velo.
Certo che adesso più non ti vergogni
è l’inchiostro il tuo mondo parallelo
e va verso quel vivere che agogni
per scriver senza tregua con più zelo.
Per conquistare universi infiniti
ed alleviare il peso del dolore
più non pensi agli aneliti traditi.
Tu donna, con nel cuore tanto amore
e nella mente i fantasmi impazziti
con i versi dimentichi il grigiore. |
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Sai camminare fiera
con amore e coraggio,
tra gioie e dolori
canti l’inno alla vita.
Tu con mille risorse
tutto accendi di luce
con la forza del cuore
sei pronta ad ascoltare.
Quando devi nuotare
nel mare del silenzio
sei come una rondine
nel vortice di un volo.
Stupore nel tuo sguardo
per raccogliere segni
della nuova stagione
con il sole nel cuore.
Fremiti scenderanno
sul tuo canto d’amore
e allo spuntar del sole
vedrai l’infinito. |
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Cade una lacrima
sul viso
di una donna stanca.
Il suo pensiero
corre lontano,
al tempo felice
della sua gioventù.
Quanti progetti!
Voleva volare.
Il mondo tutto
voleva cambiare.
Sono svaniti i suoi ideali:
emancipazione,
uguaglianza e libertà.
Il tempo tutto
ha spazzato via.
Adesso più non sogna,
adesso più non spera
questa donna
sempre più stanca.
Sgobba in ufficio,
lavora ai fornelli,
spolvera, lucida
e ogni tanto... sospira.
A volte...
ricorda il suo passato,
la chitarra, gli amici
e tutto ciò che è stato.
Donna stanca,
fermati un poco.
Se tu ci credi
puoi ancora sognare.
Riprendi la tua vita,
la tua libertà,
il tuo tempo senza età. |
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Con gli occhi perduti nel vuoto
sei un fiore con stelo reciso
e nei recessi della mente
decifri i codici del tempo.
Come una marionetta rotta
hai paura del pregiudizio
cerchi conforto nella musa
che ti fa volare nel cielo.
Riscatto sarà il tuo percorso
d’un consapevole cammino
per ritrovare vera essenza
varcando orizzonti infiniti. |
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Il treno s’è fermato alla stazione
scende una donna stanca dal convoglio
con gli occhi chiari senza più emozione
ma guarda l’orizzonte con orgoglio.
Lei pensa alla sua terra martoriata
Odessa, al litorale sul Mar Nero
alla sua casa che ora è abbandonata
con l’angoscia che questo è tutto vero.
Davanti a lei appare un cielo diverso
che le darà il coraggio e la speranza
per costruire il suo mondo sommerso. |
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Donne plagiate da una volontà arcana
sacrificano sogni sull’altare del nulla.
Onde di mari agitati sbattono sugli scogli.
La voce, come campana scordata
esita sugli accordi...
È una voce stanca che mette
in gioco un’oscura realtà
abile a coprire la verità sepolta
sotto la cenere dei desideri.
Attraverso la siepe delle emozioni
aleggia l’attesa schiarita.
Cantano voci di donne
il cielo è puro cristallo.
Sorride beata la luna
il pensiero diventa canto.
Melodioso canto
che in pensieri ti esprimi
dove nascono i sentimenti
per rivestire di luce i pensieri |
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L’anima tua era viva poi è sparita
s’è allontanata dal tuo corpo esangue
dalla stretta dell’odio e dell’orrore
scende una lacrima dagli occhi chiusi.
Hai chiesto aiuto ma non l’hai trovato,
hai denunciato, tutto è stato invano.
Domani sfileranno per la strada
urlando slogan contro la violenza.
Qualcuno parlerà e sarà applaudito
ma dopo un po’ tutto sarà finito.
L’indifferenza distrugge la vita
chi non protesta è complice del male. |
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Scrivere è per me VIVERE, non posso farne a meno. La scrittura per me non è terapia e nemmeno una forma di evasione. È qualcosa di più, scrivendo cerco di fare la conoscenza con me stessa. Penso che la poesia sia come un fiore. Il fiore ha bisogno d’ acqua e la poesia di stimoli, di lettura, di confronti... Non si finisce mai di crescere, di affinare la sensibilità nella scrittura, c’è sempre qualcosa che sfugge, che non si riesce ad afferrare... Il mio poeta preferito è Federico Garcia Lorca, la mia scrittrice preferita è Grazia Deledda ma amo tanto anche Matilde Serao e Giovanni Verga... Sono una donna di una certa età, rimasta col cuore di fanciulla. Amo scrivere, leggere, passeggiare e... sono molto curiosa. Odio la menzogna e l’ipocrisia, sono capace di sacrificarmi per quelli che ritengo amici ma... se mi sento tradita, mi allontano per sempre. Mi sono avvicinata tardi alla poesia e alla prosa, ma mi è sempre piaciuto scrivere, non potevo farlo prima per questioni di tempo. mi piace molto viaggiare, conoscere luoghi e persone diverse, usi e costumi differenti per relazionarmi con gli altri. Penso che ognuno di noi è unico e SPECIALE. Non mi piace l’omologazione. |
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