in un pugno di sogni
accesi il lume del sapere
e li ho riconosciuti
tra dubbi ed incertezze
i tuoi occhi
guardavano lontano
inesperti
facile preda dei desideri
nello sguardo posero
l'inganno
venne il gelo e la brutta stagione
oltre le nebbie
all'imbrunire
nascose il fiume | 

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è tutto sotto controllo
nessun rimorso da confessare al mondo
scuoti le chiome prima del lancio
paura di indossare una maschera?
tutto sotto controllo
anche le rughe
immagina l'impossibile
perché non ci sono parole
per quest'amore smisurato
evoluzione di un rimpianto
è tutto sotto controllo
chiavi in mano
pensavo fossimo amici
ho analizzato ogni piccola
flessione della voce ma...
non c'era nulla
e se non fosse dentro quello che cerco?
è tutto sotto controllo
sei sicuro di aver chiuso il gas? | 
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per chiudere hai scelto
fili d'argento
nel sacco hai impilato
parole strane
tu sai
cosa hai vissuto
- tempo sprecato - | 

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non sei presente
in nessuno dei vecchi testamenti
dalle scritture degli antichi libri
sei sparito
volatizzato
cenere di fuoco
eri uno spirito libero
eppure... mi ricordo di te | 

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non ha bisogno di gente tra i piedi
quest'amore incompiuto
nel buio che circonda ogni
lettera del suo nome
poggerà le labbra
mormorando sottovoce...
ho voglia di volare | 

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amore mai vivrò
di questo pane
boccone amaro
ingoierò
per sempre tuo
un minuto per pensarci
basterà | 

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fermo in punta di lingua
pensiero senza forma
tace
al tempo sillabe mute
cede | 

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c'è una tensione nell'aria
che segna il passaggio di una turbolenza
dell'anima digrigna i denti nell'ombra
c'è un movimento rabbioso deciso
che solca mari tagliando l'onda
meglio buttare al vento ogni dubbio
e veleggiare nella tempesta | 

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e con la luna che mi guarda
in una notte senza vento
ho sorpreso il cuore in silenzio
non c'erano voci né parole
tra un battito e l'altro
solo il ripetersi lento del tempo | 
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sono coltri di cemento che
pietrificano l'anima
induriscono il cuore
ramificano come
piante velenose
e ti rubano l'anima
i silenzi non sono mai d'oro | 

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io sono solo l'essenza
l'ultimo fiato
di un racconto breve
che tra le trame del destino
si è riparato
camaleonte nella notte esasperato
dal continuo fluttuare della luce
io sono l'anima
di un invertebrato
involucro di pelle imbalsamato
dammi aria lasciami il respiro
che nella notte del desiderio
vivo | 

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scese la nebbia sulla calma del lago
il silenzio frantumava nel lieve
ondeggiare dell'acqua
attutito dalla bruma cadente
oltre la linea dell'orizzonte
leggiadro un cigno planava sull'acqua
l'apertura alare si ergeva nella sua possenza
modificando l'ombra nel buio
quasi un fantasma senza voce
avrei voluto le sue ali per il volo
e le sue bianche piume
ma sono un'anatroccolo ...nero | 

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affisso al muro
un foglio in bianco
ombra di demone
sento graffiare nel buio
gocce di sangue
e quel nome
che è un marchio scuro
disegna sul foglio
il tuo profilo | 

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fu un legame duro come l'acciaio
nelle mani catene senza fine
mi chiedo ora dov'è la chiave
di questa gabbia d'oro
oggi che mi sei vicino
ascolta il canto non lasciarmi la mano | 

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nel buio di questa valle infetta
il silenzio corrode il cuore e
l'anima sporca
annienta la voce il tuono
sussurra il vento
gonfia la nuvola il pianto
rumoreggia l'onda
infrange lo scoglio il respiro
battito sordo | 

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dentro la lacrima il sorriso sembrò morire
quando la voce ruppe il silenzio
nella luce del sole vide sparire
l'ombra di un unico amore fatto di niente
le ore i minuti gli attimi
fusi nei sospiri spenti
echi di voci inesistenti
il buio ingoia pensieri finti
e nello sguardo c'è tempo
per rammaricarsi di questo pianto
se fossi una lacrima mi sentirei meglio | 

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continuerò a ricordare di te
il profumo
non credere sia difficile
indosserò la tua anima
come un sudario spento
sopra occhi tristi
e respirerò il marcio
dove il tuo cuore affonda | 

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la vita scorre senza intoppi
con un sorriso i dubbi
vengono subito sciolti
scorre tutto niente mi tocca
inferno o paradiso
chiudo la bocca
scivola nel sonno
lo sguardo smarrito
- non mi faccio mai domande -
io invece me lo chiedo spesso
il senso di ogni cosa
e il dubbio logora l'attesa | 

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tornai come un randagio
sulla strada
il muso nella pozza inzaccherata
a cercare quell'odore
un'altra volta
la nebbia filo di bava
m'avvolgeva
come un sudario lercio
nella notte buia | 

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brucia dentro confini di panni stesi
oblio dell'anima
appende le grucce su file di cuori
coperti di spine
vestiti è ora
avanza la luce bugiarda del sole
arriva dal mare l'aurora | 

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c'è qualcosa nell'aria
intrisa di sale
un silenzio verbale
che indica il mare
opprime lo sguardo
l'ira funesta
travolge il miraggio
una voce sospetta
non dico ti amo
non voglio morire
son certa tu sei
ossessione d'amore | 

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solcami tra le scapole alate
planando sopra tuberi
di viole odorose
calpestami nella cenere
delle tue cose
ma rendimi gocce di sangue
per non morire | 

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la regola non esiste
è solo fumo negli occhi
funziona se tu... la smonti
perché non esistono colori brutti
solo... brutte combinazioni | 

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macera la vita ogni ricordo
vissuto novità illusioni invidio
e scarpe strette
per il prossimo ballo
gancio perfetto
per tenere stretto il tuo respiro
macera il confronto sospiro
senza tempo bacio
gambo di rosa tra le labbra
chiudo
e sulle note di un tango argentino
sguaina la spada
dentro un calice di vino
- il destino -
...è di chi sa ballare e tiene il ritmo... | 

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perché di solo pane non si vive
accetto il compromesso
con me stesso di rivedere
le regole del gioco e affino
il gusto lo sguardo per definire
le carte da scoprire...
che l'asso sia del mazziere
oppure il due di picche lì sul banco
no, non mi appartiene la sconfitta
nè ci sono bari nel mio credo
cambio... e qui lo so entra in gioco
il giocatore vero.
senza trucco c'è l'inganno
nella manica nascosto l'asso
c'è imbarazzo ad usarlo in quel modo
ma il compromesso è non vincere
la guerra ma... solo la battaglia
il resto vien da sè. senza lode o gloria
ravviso con cinismo puro
l'incongruenza del vivere alla giornata
perché il domani è un'altra sfida
cambio mazzo attendo il gioco
via! | 

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intrappolati nella rete
appesi ai dubbi del sapere
restano come prede senza ali
a dondolare
nello spazio dei ricordi | 

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cessò il sussurro
a labbra tese disegnò
un sorriso
era il solito sguardo
a trapassarmi le costole
un mormorìo d'acciaio
ad infilzare l'eco
di un desiderio acceso
tra le ceneri di un Dio
che non ha voce
rude il tuo baciare
queste labbra mute | 

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Dormi non ti preoccupare
la notte sta per finire
lasciami giocare
gli amici le bionde il mondo virtuale
fronteggiano ore che
non vogliono passare
il tempo è un margine
da decifrare
di notte nel buio mi viene da pensare
poi quando a casa ritorno
lasciami dormire | 

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addio cuore ingrato
getta le ossa ai cani
di questo amore nero
ne so qualcosa
avanzi di vita
il segno della resa
rende più fragili
muove lo sguardo attorno
mesto pensiero che
dei ricordi andati
conosce l'odore
addio cuore disperato
tutto scorre tutto è passato
sul petto resta cicatrice vera
nudo rimane il punto del dolore
finché nel rimpianto
il respiro muore | 

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non so voi ma
seguire la scia del momento
non mi interessa
secondo me
l'equilibrio è nella testa
essere insieme no
non mi basta
il senso è banale
ma l'espressione è la stessa
ritmo suono
rima baciata l'ultima pagliacciata
ma le mani nell'argilla
sono le mie
e nei miei sogni si chiude l'alba | 

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mi sembrava di non aver fatto mai niente così bene
quel brivido quell'eccitazione
che sale sulla pelle e resta nelle pieghe dei ricordi
come un vortice che ti prende un vizio che ti brucia
e corrode i sogni - ci conosciamo noi? - forse
se l'avessi chiesto quando il desiderio era sotto controllo
forse - non t'amerei - | 

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si veste di un giorno qualunque
l'attesa che preme alla gola
s'irradia dal petto al diaframma
e torce violenta le visceri
aggroviglia le membra ritorna
come fiamma assopita e illude
in uno scoppio improvviso
l'orizzonte di fuoco ...è una fuga
d'istinto emotivo si spande come
acqua di mare dilaga in sofferte
manovre di contenimento
quella ruga sul mento che sa di
abbandono furtiva sprofonda
in un ghigno di sfida... poi passa
come un'onda che arriva a cancellare
castelli di sabbia indurita ed è questa
la vita | 

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avrò due mani
per sorreggere ancora
una storia infinita
domani non oggi
pulirò il silenzio
da queste voci incessanti
un coro di angeli
forse non
il solito cinguettìo
mi sveglierà dal sonno
ora no, non sono più io
a dettar legge | 

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dobbiamo fare un'altra esibizione
nascondere la verità non è possibile
l'immortalità ce l'ho nel sangue
persa dietro voli di gabbiani
scruto gli orizzonti delle anime
la verità a volte è meglio non dirla
oscura la notte si avvicina
lo specchio gira
e quel riflesso non m'abbandona
cala nel buio una pallida luna
bugie ricordi vecchi rimpianti
passano gli anni me li trovo avanti
sempre di più in un mondo
di scelte confuse suoni ridondanti
e quella luna che incide nell'ombra
il bisogno di pace
ritaglia il suo cono di luce
sono quasi le undici
(mi hai tradito)
- l'immortalità -
un disegno sul muro
un altro giro di valzer. | 

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già non ci sei più
in mezzo ai fiori del
mio giardino segreto
non vedo più il colore
dei tuoi occhi ma io
ho la testa altrove
c'è qualcosa di strano
i tuoi pensieri non sono più
i miei ma poi... noi
veramente ci conosciamo?
no, non ho voglia di perdere
tempo con la gente
reciderò i fiori del ricordo
e mi consolerò coi petali
di una rosa ormai sfiorita
ma poi... di te
chissenefrega! | 

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smorzano a sera discorsi iniqui
ne confondono il sapore
sprezzanti frasi mezzi sorrisi
catapultano pensieri cerebrolesi
parole senza importanza eppure
c'eri dentro i silenzi deleteri
facinorosi e inopportuni muri di gomma
alti sei metri dove cozzano i desideri
dove offuscano i sogni le ombre di ieri
parole senza suono piene di rabbia
cementate nell'inconscio prede ambite
ciclostilate a caratteri neri graffi dell'anima
i tuoi veleni... parole senza importanza | 

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amore senza parole
tramonti sanguigni
sentieri bui
briciole di sogni
domani
potremo dormire
tutta la giornata
fra poco
sarò per te
una follia
*
domani è già ieri | 

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scriverò la fine
in queste vuote rime
non ci sarà conguaglio
di questo grosso abbaglio
che chiamo amore
ricorderò le frasi
gli sguardi le occasioni
i venti freddi gelidi
e tutte le passioni
resterà soltanto
la ruggine del pianto
la rabbia lo sconforto
di questo mondo morto
del suo lezzo profuso
ricorderò l'odore
sarà solo dolore
stille di sangue rappreso
su questa anima al rogo | 

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dorme la coscienza
in un angolo di cielo
senza stelle
dove si smorzano
le luci del mattino
ripiegata sul fianco teso
dell'essere indifeso
dorme accovacciata
tra batuffoli di sogni
soprapposti in secolari
ansiti smarriti prima
del risveglio
attorno solo il vuoto
cancellato dall'ultimo sorriso | 

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i sogni al mattino
scivolano nell'oblio
i colori diventano
più scuri nella luce
con le ombre
si specchiano i dubbi
la libertà è per pochi
il silenzio di troppi
parla piano
dietro il muro
nei tuoi occhi io
*
vedo il mare | 

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urlo nella gola gela
respiro che vibra
alza nel tono basso
rauco suono ed è
sospiro che incrina
voce tagliente
- fammi volare-
oltre le cime dei monti più alti
aspettando il ritorno
l'eco scompare nel
profondo silenzio | 

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per godere dei momenti
più belli potrei rivedere
le priorità del caso
forte dei progetti futuri
potrei disegnare un percorso
diverso incluso nel prezzo
aggiungerei l'imprevisto
un passo alla volta o
una volata improvvisa
basta superare il limite
imposto l'usufrutto è
deciso ora fammi posto
*
il cioccolato è pronto
il film quello giusto
neanche la neve coprirà
questo ricordo... | 

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non so che cosa dire
il silenzio a volte
è la risposta migliore
o semplicemente
un attimo di respiro
prenditi del tempo
riflettici bene
ci sono parole che
sanno ferire
il danno maggiore
lasciarsele sfuggire
non importa dove
ci siamo incontrati
è capitato
il treno quello sbagliato
la partenza solo rimandata
non rispondere non lo dire
meglio non sapere
come andrà a finire | 

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potrei essere sangue
nelle tue vene
lo scorrere impaziente
dei tuoi pensieri
la linfa vitale
dei tuoi perchè
potrei essere
il silenzio che acquieta
il mondo dei tuoi no
oppure il frastuono
delle tue voglie
potrei se volessi
dire di si inanellando
sospiri in collane
di diaspro sanguigno
potrei se avessi
il coraggio
eppure sono qui
tra le braccia di un dubbio
che mi attanaglia il cuore
amicizia o amore
potrei ricominciare
*
a chiedermi di te | 

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accenno un saluto mano
tremante
raccolgo un pensiero
sfugge
quegli occhi d'amianto
il silenzio sibilla un piacere
infinito, sospiro
il peso dell'assenza
opprime
dilaga nel vuoto
incede nel nulla
sbaraglia l'eco delle emozioni
frantuma lo sguardo
inerte contempla l'oblio
ostruisce il passato
ammiro indeciso
lo scontro, di nuovo
m'inchino quello che ho dato
ho dato nascondo uno
sbadiglio tutto sembra sbagliato | 

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sei contento
*
ora sono quella che tu vuoi
lascio da parte ogni
sentimento
a cuor leggero vendo
illusioni e sogni
le mie paure lascio
al vento
allo specchio vedo
occhi color nocciola
labbra rosso acceso
*
quel tubino nero
stringe sopra il seno
manca l'aria
niente fiato
bella agli occhi tuoi
sono come tu mi vuoi
ma io
ero felice prima d'incontrarti | 

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se volessi
potresti mettere fine
a questa storia
ma niente finisce
davvero
*
curiamo solo l'insieme
di noi e il dettaglio
diventa superfluo
*
non ho mal di testa
nel contare le opportunità
lasciate la scelta
è tornata normale
*
trovo terribile
vivere nel rimpianto
potrebbe essere
importante
ripetere gli errori
al fine di scandagliare
il proprio io
*
nel profondo
imparare a conoscersi
diventa interessante
- niente finisce davvero -
*
se lo stimolo è quello giusto | 

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di questo vagabondare
sul rettilineo senza meta
su sentieri di voci nascoste
oggi sono stanca
di dare ascolto alle chimere
di parole morte
vuoto di emozioni
da riempire con i ricordi
oggi il silenzio ha il peso
di un universo senza cieli
in uno sconfinato
percorso di ghirigori
fatto di pensieri
senza fine
dove arrivare è l'utopia dei
perdenti
perdendo anche gli ultimi
attimi intensi
della morte di sè stessi
oggi sono stanca
di ripetermi
nella stessa convinzione che
tutto torna | 

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default totale di sentimenti
l'imperfezione delle regole
rende frenetici
l'attesa e l'abbandono
dei consigli
rende patetici
giustificazioni inattendibili
sobillano coscienze
ed è groviglio dell'anima
il dipanarsi lento
delle ore del giorno
chiedersi o no se
la verità ha
cuore di ferro
default totale spengo la luce
l'imperfezione delle regole
resta | 

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esplode come tuono
nella testa luce che abbaglia
in ghirigori che fanno festa
suoni e colori accendono
riflessi di stelle nuove
illusioni un dì
diverso albeggia scende
sui cuori percuote
l'anima desta magia
e sapori - nessun dorma -
in questa notte
senz'occhi la luna sei tu | 

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esaspera il borbottìo feroce
stretto tra i denti l'ardire
enigmatica visione
dell'insieme forme diverse
gli stessi suoni che giungono
a presagire cambio d'umore
e cede il passo al mutismo
greve che insozza gli occhi
preme in gola la voce
regola il pianto spillo nel petto
getto petrolio sul fuoco
parole al veleno scorre la lava
reietto fiume che scopre
sillabe mute | 

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come la pioggia lava via i rimpianti
a te che mi manchi scrivo
quello che non è facile dire
imprigionando musica nelle parole
aggiusto il tiro poi mi riprendo
in un crescendo nuovo pieno di
passione umettando le labbra
a pronunciare il nome
a te che mi manchi e fai tremare il cuore
non nego amore amore ancora
all'infinito racchiuso dentro un la
maggiore un si bemolle
un'emozione fatta di ricordi
rammendi di una storia infinita
raccontata in una giornata uggiosa
sopra la testa scoppia il temporale
a te che mi manchi... lascio il
pensiero vagare | 

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induce al sonno
il silenzio che grava
sulla sponda
oblunga la forma
dell'ombra
sembra carpire
la bruma
inanellandola su crine
spumose
in riccioli di luce
a proposito di te...
che posso dire
come l'alta marea
m'affoghi
taciti ogni battito
con un sol getto
m'anneghi
e sugli scogli
m'uccidi ora
che più danno
m'arrechi
io sono il sole
e brucio
non potendo lenire
l'ardore
là dove sfocia il fiume | 

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diciamo che non intendo
convincerti di questo amore
sarebbe un'aggressione
a mano armata
un duplice ricatto per
la mente
un rifiuto è impensabile
dove sei stato ieri?
c'era un silenzio assordante
nel vento danzava la luna
la notte era buia
nel vuoto c'era il niente
tu un profilo insistente
maglio nella mente
no, non devo convincerti
a restare chi ama rende libero
l'amore lascio le mie ali
per volare
ma dove sei stato ieri
non me lo dire | 

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sorrido, cerco un idea
che compensi la noia
ci sono occhi che bucano
l'ombra di un tempo perfetto
frenata dalla frenesia
di un pensiero infetto
respiro nel vento il silenzio
alludo, sotto il profilo
di un ramo spogliato
l'interesse per il gioco
e c'è una nuvola bianca
che corre lontano
sorrido, graffia il ricordo
rumoreggia nel fondo
di un cuore ribelle
l'ebrezza del volo è
un grido soffocato
nel petto perché il pensiero di te
corrode l'anima | 

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respingere il desiderio
è facile
nascondere i ricordi
un po' più difficile
ma la vera difficoltà
è nell'ammettere
il tempo inutile perso
nel senso di colpa
che nasce da
un sogno
sembra sempre diverso
il respiro dopo
una corsa
inutile pensare che è solo
respirando che
prendiamo coscienza
di vivere
celarsi tra l'umanità che
soffre non fa di noi
agnelli pasquali | 

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sfiorano le nubi
i tuoi pensieri oscuri
scivolano sopra cumuli
di grigio fumo
si frantumano nel tempo
eco di riflessi di luce
un sussurrare cupo
sbriciola sogni
ali di libertà e di tramonti
lieve il vento
accarezza fluide chiome
riccioli ribelli fin dove
cade la neve
sopra i tuoi occhi | 

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concerto di grilli nel prato
lontano la nube cavalca il tuono
sono bagliori nel buio
origlio dalla finestra
il bel canto il silenzio
ha perduto parole nel vento
attorno bianche falene
i pensieri girano in tondo
la distanza dal mondo
dopo l'alba è l'inizio
del sogno rivestito di luce
due diamanti nel lobo | 

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