E mentre il tempo sembrava fermarsi,
e la Luna gelarsi ad un simile sguardo...
Io sognavo nell'ora di alzarsi
e finivo in un mondo sconosciuto.
Là dove incontrarsi era perdersi
avvicinarsi e allontanarsi,
ma legati per sempre da quel complice amarsi. |
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| Un brivido nei tuoi capelli,
passa come un fil di vento
e lo vedo fremere e brillare.
Ascolto la tua melodica voce,
ma non la conosco
ne mai, ho udito quel suono...
Non ha un volto il mio tormento
e ascolto pioggia fredda,
d'un paese lontano ormai.
Eppur mi sembra di sentirti,
qui dentro di me...
di percepire il tuo pensiero.
Poi una lacrima nel tuo ricordo,
attraversa quel viso angelico
come una pura goccia d'amore.
E riga la passione che si smorza,
in un attimo che s'è perso
in un quieto soffio di vento. |
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Sul cemento lucido del vicolo
poggi i tacchi, calpesti la speranza.
La tua illusione è un fiore nel deserto,
la tua realtà un macigno da portare.
La fioca luce di quel lampione
che ormai conosce la tua vita...
vissuta di parole vomitate
da un corpo, come merce svenduta.
Nessuno sa del vento che ti muove,
poco si vede lontano dal giudizio
e solo quel che gli occhi percepiscono
ti definisce... oh fata di questa notte.
Son spezzate le tue setose ali
ed i tuoi occhi non brillano d'argento.
Ma nel tuo cuore l'oro scintilla
nel fuoco d'ogni momento che t'uccide. | |
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| Incolori diamanti sparsi,
tra la schiuma di nuvole
e le onde dei timidi versi
ti raccontano fragili favole.
Mentre mostri la forza infinita,
che travolge ogni cosa che trova,
questo mare che bagna la vita
e t'annega il pensier di chi amava.
Poi è vapore su scogli smeraldo
un risveglio di notti e paure,
due tramonti e un sole men caldo
vedo note di luci ora scure.
Suona il vento di quieta tempesta
sta sull'orizzonte il pianoforte,
come fosse una timida festa
Si fa suono di mare e di morte. |
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