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Poesia a tema
di Vivì

Le 41 poesie pubblicate nella raccolta


Miraggio di terre lontane

Vacanze
Miraggio di terre lontane
Voglia di divagar dai monti al mare...
spirito libero che mai smette di sognare,
ramingo che non sosta e moderno viaggiatore,
seguace dell’ignoto, della sua mente e il cuore.

Espande quel ch’è d’Icaro la brama di volare
per sorvolare cime e sin sfiorare il sole,
bivacco sotto un ciel che accende boreale
o un punto calcolar nell’emisfero australe.

Miraggio di oasi e terre lontane,
giardini pensili e padiglioni arcani,
e ancor da godere nuove albe e tramonti
sotto un cielo speziato e la luna d’oriente.

Vaga ancor quel desio che ha preso la mano,
onda, mirabil onda d’un mar assai lontano,
deserti, cascate e fiumi impetuosi,
si tuffa quel sogno in un lago turchese.

E’ gentile la brezza che spira su un litorale
carezzando i pensieri scorta sul lungomare,
sprofondare di passi sulla morbida rena
sciaguatta risacca e frizza assai battagliera.

Echi di canti e falò al chiar di luna
con astri preziosi a specchiar in laguna,
melodie strimpellate e con danze sfrenate
fotogrammi ingialliti di vacanze ormai andate.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 02/06/2018 07:48 1206| Racconto su 'Voglia d'andare'

Divien menestrello

Fiabe
Divien menestrello
Magico intreccio di fate e di arcani,
soavi donzelle e gran cortigiani,
astute le trame sempre più losche,
ma è un cavaliere a sbaragliare le tresche.

Nobili i sproni in quel cuor da leone,
giustizia e pace senza servi o padrone
e se qualcuno lo sfida in una giostra
un velo di dama al braccio mostra.

Lucente armatura e cimiero al vento
cavalca sempre fedele al giuramento,
con lancia in resta è l’affondo suo fiero,
senza alcuna pietà contro il masnadiero.

Mistiche nebbie e putrescenti pantani,
tra boschi in incanto e borghi malsani,
irsuta è la testa che emerge da un lago
eruttano fiamme le froge di un drago.

Nell’armatura sta rigido il busto,
nell’aria sibila un mazzafrusto
ma se una dama leggiadra attende al castello
l’audace guerriero divien sin menestrello.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 19/05/2018 08:01 1269| Racconto su 'I Cavalieri di re Artù'

Madama aurora

Impressioni
Madama aurora
Langue ancor dormiente
quel ciel che mellifluo estende
nel tenebroso oblio,
si crogiolano le tardive stelle
mai propense al temporaneo addio.
Tremolano simili a votive fiammelle
e mentre sciolgon le notturne ore
già, un timido chiarore,
è araldo d’una benvenuta aurora.
Già stempera a oriente il nero profondo
e nell’esotico punto par che il ciel s’accenda...
alba che d’auspicio ancor s’adorna
e spera
con quel cirro che di roseo si colora
e come erratica inflorescenza
vaga nel celeste impero.
Gagliarde sono le divine briglie
di quel sovrano che va spirando altero
e intanto...
lasciano il campo pur gli astri d’argento.
Timida sorge ancora madama aurora
quindi, non più preludio metterà l’accento
ed esploderà solare in un tripudio...
spande l’apoteosi in quel ciel volubile,
padre d’arcobaleni, venti e temporali,
è come sorriso che s’accende improvviso
e scalda ogni briciola di spazio condiviso!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 07/11/2015 07:34 1 2161| Racconto su 'Quando spunta l’aurora'

Ricami di parole

Introspezione
Ricami di parole
Vagano ricordi e storie in testa,
fatti e personaggi a incastro,
angeli o fate in lieto volteggio,
o demoni oscuri compagni di mostri...
Così la mente al cuore poggia
gaio sciamar di fole e versetti.
Meste metafore in balenar d’icone,
se il vento sussurra è malia di sirene...
ricamo di frasi pescate nel mare
e grevi silenzi da soppesare.
Narra di tempo, di vita o di morte
fluida la penna che scorre certa
di fido incontro dell’ego con l’estro.
Fiumi di spazi ancor da colmare
con punti e virgole e iperbole
e se fiacca sosta la mano d’autore
riscontro non trova nell’odio e l’amore.
Angosce e dubbi, ombre e subbugli,
son solo graffi sui candidi fogli...
luce, certezze e colore
cornici per tela di grande pittore.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 03/02/2018 17:27 1 1272| Racconto su 'Autoanalisi di un poeta'

Sterile podere

Introspezione
Sterile podere
Padron sei tu
dello sterile podere
e di quell’aia
che steppa desolata
al sole inaridisce.
E brancola nelle brume mattutine
quel tenebroso cuor che si svilisce
e che sul proscenio estivo
di trebbia e rabbia
rastrella dai pensieri la gramigna.
Taci se vuoi tacer
acido cuore
ma del raccolto non rimuginare,
è tua la mano che ha seminato
con il consenso
di quella luna sì nuova...
ma cotanto stralunata.
Parla se vuoi parlar
tacito cuore
ma senza mentire
e senza temere la ragione pura
poiché solo gli abbagli
e certuni sogni...
si veston d’idilliache menzogne.
Or più che non ti fan specie
i teneri germogli
piangi pure il tempo che pressa e stringe
ma infine lemme lemme langue...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 19/05/2013 20:44 4 3806| Racconto su ' Avrei potuto'

Melodie di ciaramelle

Spirituali
Melodie di ciaramelle
Così nel gelido e festoso cammino
ameno risuona un campanellino...
diaccio è quell’uomo vestito di rosso,
perché è assai fatuo il foco a ridosso.
Il gelo già strina in sta’ candida notte
s’addensa sin fiato come nuvole a frotte.
Al mondo sorride quel Babbo natale
e fa richiesta soltanto di un Verbo che vale:
Pace per genti d’esotiche terre
stremati dal freddo, da fame e da guerre,
inoltre carezze da porre sui visi
d’inermi, malati e bimbi indifesi.
Rari i passanti ormai per la via
ma torna il sorriso che spazza malinconia...
è fermo lì un bimbo che con sguardo teso
quel vecchio barbuto a lungo soppesa.
Nella mente innocente un dubbio saetta:
quel Babbo natale non ha renne né slitta,
chissà come fa’ a recare i suoi doni
nelle case dei bimbi che dormono buoni.
Idea ch’è distolta dalla campanella
e da suono armonioso di una ciaramella.
Melodie di pastori con le pive soavi,
cornamuse del Natale con sentor celestiali,
così che nel gelo ancora oggi diffonde
con flauti e zampogne un’antica leggenda.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 24/12/2016 12:16 1419| Racconto su 'Notte Santa   '

Gelido spettacolo

Natura
Gelido spettacolo
Serra e dilania morsa del gelo
su rami e su tronchi che ignudi invero
son colmi di brividi nell'algido velo.
così languono mesti nel sonno mero...
Dura la coltre che stende la brina,
sorprende pari al candido manto,
brillan persino il crinale e la china
e lungi financo balena l'incanto.
Curioso vaga lo sguardo intorno
balugina terra in sto' breve giorno
che s'è destato con indosso l'inverno,
che importa se strina come fuoco d'inferno?
Irti quei moccoli con un far da diamanti
dai tetti pencolano assai trasparenti...
ghiacciate le frange da rimirar dentro
per distorte visioni nell'effimero centro.
Sebbene uno show offra madre Natura
il gelo oltre i vetri incute ancor più paura,
tiene al caldo i suoi sogni financo il villano,
di vanga e di pala l'impegno è lontano!
E in quel glaciale, tormentato albore
cogliere infin dell'inverno il core!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 18/12/2016 10:09 1272| Racconto su 'Pensieri di un paesaggio        '

Una magica fiaba

Famiglia
Una magica fiaba
In quelle strade ormai vestite a festa
tante ghirlande e vetri lucciccanti,
l’idea dei doni che martella in testa,
così affretta il gelo il passo dei viandanti.
Ristora assai il ritorno al focolare
nell’eremo che già profuma del caldo e del Natale,
lì sul dondolo posto innanzi al camino
un nonno una fiaba narra all’attento nipotino.
Racconta la storia d’un Re ch’è nato in fretta
è posto su misera paglia di na’ gelida grotta,
conforta l’alitar d’un bue e d’un asinello
e l’adora un pio pastor col suo candido agnello.

Quanto vibrava il ciel con quell’aria greve
mentre aveva inizio il fitto fioccar di neve,
poi proprio come un lampo balenò cometa
illuminando ai Magi la sacra meta.
Batte quel cuor fanciullo in fibrillante attesa
volge sguardo lassù dove scopre stella sospesa...
forse è proprio quella di cui narrava il nonno?
e nel frattempo una nenia accompagna nel sonno.
Così è l’accoccolar nel tepor di tenero abbraccio
mentre un pio desiderio nel cuor fa’ presto breccia...
quanti ninnoli e giochi appaiono nel sogno:
un orsacchiotto, un treno e pure un re nel suo bel regno!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 10/12/2016 11:47 1720| Racconto su 'Luci, suoni e colori del Natale        '

Quel magico sentore

Famiglia
Quel magico sentore
E’ ancor di festa
quel magico sentor che in aria aleggia
...come diafana percezione bussa
e al cor quanto lieve poggia.
Son aromi ch’espandon nell’aria,
quel profumo speziato d’agrumi
che sollecitano ricordi ormai remoti,
quando il gelo era veramente gelo
e artigliando disponeva quel suo velo.
Oh... i buffi pupazzi nel disadorno giardino
e l’affondo con tonfi quasi fossi un felino
nel candido manto oltraggiato
dal passo e quel fiato rappreso,
come cirro bizzarro nell’aria sospeso.
Quanto fascino quell’imberbe Natale
quando tutto parea meraviglia,
quel sentor di cannella e vaniglia
che spandeva in cucina
col calor della legna che arrossava al camino.
Quante risa di bimbi con i giochi in famiglia
ad attender l’avvento del Santo Bambino
e seppur miseri e sporadici i doni,
i gridolini sorpresi con carezze e attenzioni.
Quante mani solerti ad allestire il presepe
con il sentore muschiato delle soffici zolle,
con pastori sbrecciati e gli ovini smarriti
o a carpir l’agrifoglio da selvatica siepe.
E la mente ancor corre
alle messe notturne con quei cori stonati,
ma col cuor che infantile, scandiva accorato.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 19/12/2015 10:05 1974| Racconto su 'Notte di pace  '

Aulente è la vita

Impressioni
Aulente è la vita
Come un fil fumo
o effimera illusione,
così dissolvi nel vento
soavissima emozione.
Annega in una lacrima di tempo,
poiché fugace sempre s'allinea l'istante,
eppur immenso segue rammarico
col nostalgico rimpianto.
Or come in stasi brancola
in quell'oblìo...
indugio che quasi tramuta
in labile rifugio
e in quell'attesa levita...
sospiro di brezza gentile
o impercettebil palpito.
Effimero quel sogno
libra nel nulla
eppur capace tutta l'aria pregna
e pari a melodia compone poesia...
brama di vita si desta
senza fardello o pegno
col sorgere del sole
o il tremolìo ch'è incanto delle stelle,
brama che plasma d'amor i dintorni...
pigola in quel cuor l'implume
e colma d'emozione in un barlume.
Profumo di talco e di vita ne vien da na' culla
col tenero sbavar sorriso d'un fanciullo.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 04/12/2016 08:06 1 1470| Racconto su 'L’amore è la poesia dei sensi (Balzac) '

Senza lacune il ciel

Introspezione
Senza lacune il ciel
Così ebbe inizio, col sussurrar del vento
e con addenso lento, del clima il malcontento...
cumuliformi a frotte a ricamar quel cielo,
lugubre divenne il sibilo mentre spandeva il gelo.

Di titani parve l'alterco, scontro del mar coi monti,
col diramar oscuro, visibile all'orizzonte...
così accendeva disputa, con uno scambio intenso,
rimbrotti, tuoni e lampi d'iracondi gli elementi.

Ma intimidito e pavido quel cuor ch'è sempre attento
tornò tosto all'ovile a fantasticar propenso...
e dal podio celeste, come da immensa tribuna,
tempesta dilagava e nel ciel non v'era lacuna.

Di gocce a catinelle è caracollar nel fiume,
nè il vento mai serviva a dissipar le brume...
così tra pozze e rivoli ancor da rimpinguare
pari a prodigio in seguito a tramutar nel mare.

Ma come nel frattempo parea zittir quel vento
con l'illusoria quiete del lampo susseguente,
parve riprender fiato il cupo ciel financo
in quel uggioso giorno dal passo mesto e stanco.

Quel tanto sin bastava ad assestar l'umore
della pur ligia penna sensibil al novo colore...
così che in quell'istante di pace temporale
bramava farsi avanti quel sol che stava male.

Poi all'improvviso apparve il sorprendente e ameno
in un magico baluginar l'effimero arcobaleno.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 19/11/2016 09:40 1466| Racconto su 'Un timido raggio di sole '

Fievoli lampare

Riflessioni
Fievoli lampare
Lemme avanza e distende la sera
d'incantevole manto già priva,
di quegli astri è confino oltre fosca barriera.
Mesto e bigio rimarrà il lungomare
nel precoce, freddo scorcio invernale,
è cauto il passo che solingo si avvicina
con l'uggia che brezza con sé si trascina.
Rimuginar cupo quel che arremba a risacca,
che avanza, ritira, ancor avanza e poi spiaggia
e mentre il tetro a quel cuor diggià poggia,
quanto bussa il rimpianto d'estate.
Eppur tanto amena ti ritrovo mia virgola di mare,
cotanto piccola da non poter nemmeno approdare
ma sotto l'argentea luna brillava persin la rena
e quanto m'era culla dell'onde la cantilena.
Frizzante e puro torna il sentor di sale...
lieto vento di libeccio o gran furia di maestrale,
burrasche e mareggiate da strider persin la pelle
o bonacce in cui far navigar i sogni come distesa di stelle.
Intento lo sguardo si perde in lontananza,
laddove arricciano schiumose creste con baldanza...
veleggiano laggiù sull'onde i miei ricordi
con echi di risa, balli sfrenati e canti,
strascichi di note strimpellate al vento...
vite ancor da bere a piene mani
intorno allegri quei falò improvvisati.
Riverberi improvvisi e ancor molto lontani
allorquando la notte esausta pian piano scemava...
bagliori come guizzi sorgevan dal mare oscuro,
baluginar dell'onde o pagliuzze d'oro puro?
Col suo pescato il gozzo bramava ormai tornare
all'ammiccar sull'onde di fievoli lampare.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 12/11/2016 07:14 1 1512| Racconto su 'Lontano sul mare'

Io ti sento

Erotismo
Io ti sento
Io lo sento
quel tuo sguardo insolente
che ammicca sornione
sondando ogni margine
di pelle invitante
poi, con fare suadente
t'avvicini voglioso
e io avverto il richiamo
del tuo tocco curioso
in ogni curva ch'esplori.
Non dai tempo e m'assali
e in un attimo è tuo tutto ciò che bramavi
sì...ti sento e in uno spasmo rispondo
coi fianchi smaniosi alla virile possanza...
e tu irrompi e divori ogni lembo recesso
della tenera essenza,
e io... ora tremo e sospiro
mentre ancora sospingi verso vette inviolate
e mentre l'ultimo velo laceri, indomito
leva alto quel gemito.
Io ti sento
mentre passi in rassegna
ogni mia attesa
premendo il baluardo
che svetta ancor ardito
e affonda pulsando e m'appaga arrogante di vita.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 26/06/2016 06:49 5286| Racconto su 'Come un'amante sazia'

Trema e travolge

Natura
Trema e travolge
Priva di stima e pace
trema,
oh come trema!
E quanto sussulta
la terra priva d'ascolto
e benedizione dalla Luce.
Dell'apocalisse son cavalieri,
spiriti son del male forieri
marciano rigorosi nel cielo.
Leva vendicativo persin Nettuno...
quanto letale è l'opera dell'uomo
allo sterminato regno marino.
Acidi i venti si gonfiano di rancore
e armati a dismisura dal tremore
enfiano di devastante ira
un solo, immane cavallone.
S'erge l'onda a montagna,
lembi di terra ingoia,
acqua che espopria e sovrasta,
schiuma che ribolle e sconquassa,
mentre financo in ciel irridono
oscure nubi da gran burrasca,
orrore e non misericordia sbraitano gli abissi
e per misere anime fuggiasche
inane è quell'indietraggiar a ridosso.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 22/05/2016 11:01 1382| Racconto su 'Tsunami, il volto della natura'

Sciorinano al vento

Riflessioni
Sciorinano al vento
Sciorinano al vento assecondando
un refolo impertinente
e tu, fantesca moderna,
sorridi al nuovo sole porgendo il pallido viso.
Tende infinito sul prato il filo sospeso...
concerto d'uccelli e fruscii d'insetti
ricamano un canto quasi a sottolinear ogni tuo gesto
e tu ...ti bei ascoltando
mentre solerti mani carezzano la veste.
Sciorinano panni al vento
e sciorinano teneri pensieri
al tocco di minuscoli indumenti,
tenue il color di quella camicetta
e quelle piccole babbucce
da riporre nel cassetto con sonaglino e ciuccio...
ma tra le tue dita il tempo come scorre in fretta,
negli anni, quante intime cose stese
e quanti baci di sole sui semplici ricordi
e le carezze del vento su quel tuo sguardo?
...E mentre cogli una molletta dal cestino
torni persin bambina su quel prato,
allora, assale un briciolo di nostalgia
accompagnata da aulente sentor di gelsomino.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 14/05/2016 07:12 1915| Racconto su 'Una donna stende il bucato nel silenzio'

Dolce sposa di maggio

Amore
Dolce sposa di maggio
Come il grano maturo
che danza col vento
e le spighe dorate
che imbrigliano il sole,
così bionde le chiome
trattenute dal velo
a celar quel tuo viso,
così tra candide trine
traspare un sorriso.
Bianca rosa,
dolce sposa di maggio
nel candor di quel fiore,
tra la seta e l'organza
quel tuo cuor come danza!
Vai all'altare
con un tremulo passo
e il bouquet da donare,
chissà dove vola
il tuo incerto pensiero.
Come stelle lucenti
rinnegate dal cielo...
come aspersa rugiada
su di primule e viole,
così quelle lacrime
son aralde di gioia!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 07/05/2016 18:23 3676| Racconto su 'Rosa di Maggio'

Magiche percezioni

Natura
Magiche percezioni
Lingue di fuoco avvolgono l'oriente,
tiepide l'ombre notturne ancor dilungono,
il campo non abbandona la luna impertinente
eterna vorrebbe primeggiar nel ciel regina.
Disorientata stenta quest'alba acerba,
timida esorta quel sol alla collina,
sorge così la speranza della vita
sublime spettacolo sul proscenio più acclamato...
Presto s'illuminano maestose cime,
vette da valicare, imbiancate e pure
dal lungo riflesso e tremula prospettiva
in gelide acque dalla tinta smeraldina.
Silente vibra l'aria quando è sera,
sottile pari accorato sospiro
sotto l'azzurro ciel che pulsa sincero
e che di reali voli è l'esclusivo impero.
Ghiacciati orridi spalancano all'improvviso
come algide, mostruose bocche all'infinito
e del disgelo il frutto a rovinar nel vuoto...
dolci l'acque che donano la vita
corrono e trovano laggiù in attesa
feconda pianura, verde e distesa.
Melodie d'intenti si pone la natura
quando lieve lieve sfiora la radura,
rive fruscianti di un'argentina polla
lieta dimora per libellule e farfalle.
Così risalta ognor lo stagno
col sonoro impegno di verdi raganelle
mentre placido s'adagia il mio pensiero
nel chioccolar dell'acqua che segue il suo sentiero...
soave è il crepuscolo nel pindarico volo
scandito dal canto del mitico usignolo.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 09/04/2016 14:43 1468| Racconto su 'La magia di un paesaggio'

Pan di zucchero

Riflessioni
Pan di zucchero
Torna... ecco che ancor torna
con leggiadria a bussar a queste porte!
Dilegua nell'aria
ogni residua e ostinata morsa,
così nel bosco dopo l'infinita notte
è lieto risveglio di scoiattoli, ghiri e persino le marmotte.
Brezza gentile spinge i cirri in una corsa,
scrimoli variegati e candidi,
pan di zucchero divien quel cielo
su fiori d'arancio, albicocco e melo...
tenere le gemme appena sorte,
è brama, brama di tiepido sole
con danze nuziali di farfalle in volo
e sale la fame di verde e di colore...
quanto energica bussa la primavera al cuore
se spuntano fieri aster, primule e le viole.
Blandi risuonano i tanto attesi trilli
mentre alacri espanderanno
tra ricchi rami i frulli...
presto, ma poscia debiti ripari
saran ancora ai nidi flebili richiami...
Colma d'aspettative si presta e inchina ogni creatura
rendendo debito omaggio a Sua Grazia Madre Natura.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 26/03/2016 10:05 1680| Racconto su 'Ritorna sempre la Primavera'

La prima sera

Introspezione
La prima sera
Sferzano aridi venti di malinconia,
lieve dondolar alla dolceamara nenia...
scesa ormai da tempo la prima sera,
vetusto e disincantato quel cuor che più non spera
poiché colmo di pacatezza il presagio
delle future aurore.
È il respiro della notte quel che spaventa...
è il silenzio...è il gran nulla preannunciato e senza senso.
D'estrema bonaccia è foriero il vento,
così un vecchio galeone adagia
sull'acque placide e d'argento...
cirri che paciosi stoppano nel cielo,
nugoli confusi pensieri prendono il volo.
Volge un po' glauco lo sguardo,
tinte sbiadite opacizzano anche i ricordi.
Che n'è d'imberbi, straordinari giorni
allorquando la vita sorrideva intorno?
Perché esita il passo, la mano, e sin il respiro
e cotanto nebuloso innanzi snoda il destino?
Or che tutto riduce a mera question di peso...
or che struggente par financo na' rosa!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 12/03/2016 10:05 1551| Racconto su 'Sul far della sera'

In attesa del sole

Introspezione
Ed è ancor tempesta quel che stasera
nell'animo imperversa...
dubbi dilanianti dispongono
soluzioni controverse.
Ed è in braccio al gelido crepuscolo
che s'accoccola la pur tenera memoria,
tempo ormai remoto ancor risorge
che di rose e amore ha sciorinato
l'aulente storia.
Spietato è il pendolo
nel martellar dell'ore
scandendo forsennato battito d'un cuore...
si dilungan persino l'ombre questa sera
e sovrani questa notte regneranno lo stess
e la soffocante noia.
Gelidi gli abbracci rigidi di malinconia
nell'opprimente oscurità che cala
mentre rifugge persin falce di luna
sotto coltre di fuliggine e foschia.
Rapidi i pensieri fan ritorno
allorquando disincatata aurora
annuncia il giorno.
Ardua la sfida tra mente e cuore
poiché coesi camminano rimpianto e rancore...
riassetto di dubbi ed estremo sconcerto
riposti rinfusi dentro il cassetto,
ma senza più scuse o vane pretese
sciorinano al vento
le prossime attese...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 27/02/2016 10:05 1801| Racconto su 'Attendo il nuovo giorno'

Notte di tepore

Sociale
Notte di tepore
Strali come fuoco riversa il gelo,
fiocchi che fioccano a stender l'algido velo...
effimero è stanotte il tetto di cartone
in nulla s'ovatterà il conforto e l'emozione
effimera anche la coltre
per un misero barbone.
Angeli che nell'oscurità
volteggiano per la via...
come ombre silenziose scrutano nell'ombre,
celeri i passi colmi d'ansia e malinconia.
Bussa il tempo di pace e misericordia
spalancano le porte
fede con la concordia.
Mani che amiche protendono all'indigenza,
prodighe di cibo, ristoro e buonasorte,
nasce così il roseo fior della speranza
nei cuor che mai s'arrendono alle malombre...
ed ora anche il ciel appar del bigio sgombro
se caldo quel sorriso accende l'altro viso.
Notte di tepore avvolge
un misero cartone
per chi di quel respiro di luce è testimone!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 23/01/2016 10:52 2 1413| Racconto su 'Respiro la notte'

Quell'amore che affossa

Donne
Quell'amore che affossa
E' un relitto nell'acque agitate
quella mente che blanda
e oltraggiata
scarroccia allo sbando...
è deriva, è castigo dei sensi
quella benda calata sugli occhi
che sublima d'azzurro
un cavalier senza pecca,
in realtà niente affatto virile.
Quanto infido e vile
è quel demone che ne aizza
la mano,
che viola in continuo
e poi esige il perdono...
pari a un maglio
che s'abbatte brutale
dissestando i pensieri
e smarrendo in una landa sfiorita
l'orgoglio e la stima
di un ego annullato.
Quanto arde alla pelle...
quanto artiglia quel cuore
forse pavido, o forse intrepido
ma di certo innocente
se subisce per plagio
il serafico inganno.
cosa spinge una donna
a subire a oltranza?
Perché tacite sostan le lacrime
in una coscienza?
E' una notte che incombe ai pensieri
inducendo su d'impervi sentieri.
Quel legame è sbaraglio,
è un veleno che intossica e che spinge in abissi...
non è amor quel che affossa
il femmineo orgoglio!
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Racconto inserito in una raccolta
Vivì 14/11/2015 12:44 3400| Racconto su 'Senza averne colpa'

Una virgola di tempo

Famiglia
Una virgola di tempo
Una lacrima di tempo ci divide,
una virgola che s’accorcia ormai costante,
ma sta goccia che alma erode
offre un tremulo riflesso
...solo questo è ormai concesso!
Così è in te e in quella tristezza,
che traspare da rimando,
io ritrovo pari a carezza,
una briciola di me stessa.
Ed è così che ancor ti vedo come lacrima smarrita
nei meandri del passato,
forse solo come l’argilla a quest’anima plasmata,
ma nella gelida palude giro a vuoto e ancor mi perdo...
ma di nuovo ti ritrovo in eterno prigioniera
d’un pur vivido ricordo,
assai ilare... assai mesta... e tanto vera.
E’ così che ancor ti cerco in una frase sussurrata,
un sorriso solo accennato,
un singulto ben compresso nella tua malinconia
quando sul tremulo ciglio anche stilla tentennava
per timore d’esser vista.
Così avverto d’essere nata
parte alfin d’eterea essenza,
integrante di quel ch’è stato
e ch’è divenuto nulla...
ombra tu nell’ombre agghiaccianti
eppur ancor così presente,
solo questo è di conforto e come ovatta fa da culla
perché tu, anche se assente e pur cenere nel vento,
ancor nucleo... ancor fulcro di sta fervida esistenza!
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 24/10/2015 14:05 2 2697| Racconto su 'Io che mi specchio in te'

Pare pioggia

Introspezione
Pare pioggia
Parmi pioggia quel che scroscia sul cuore
in sto scorcio improvviso e autunnale,
che travolge, non lava, ma infanga,
ma forse... non son altro che lacrime amare.

E poi trema e singulta quel ciel tanto ombroso,
tanto denso di nembi con far minaccioso...
così bigio... così fosco,
così greve di piombo...
così azzanna una belva la mente
senza tregua né scampo
dilaniando i pensieri
tanto puri e neutrali... fino a ieri!
Chi son io questa sera?

Tanto strano, sconosciuto è il riflesso...
e tediosa la nenia ch’espande dal cuore
Parmi scorrer assai lento
anche il fluido vitale...
assai lieve parmi il battito
quasi un frullo... quasi palpito
mentre scivola aliena una stilla su mano
e rallenta anche il tempo
col rimbombo d’un tuono che scema pian piano!
Racconto in esclusiva

Racconto inserito in una raccolta
Vivì 03/10/2015 07:56 2 4388| Racconto su 'Se non fossi io'

Intimo focolare

Natura
Intimo focolare
Sprazzi d'arancio e brunito
incendiano il regno silvestre
pari a un dorato abbaglio dai mille riverberi...
così dipinta par nel cor la meraviglia
e non importa se muterà a breve in mesto e spoglio.
E intanto par che danzino le foglie
col secco tambureggiar rintocchi
ai rami e tronchi...
e tosto vedrà colmo di marroni il goloso cesto.
Ilare allor diviene innanzi al focolare
caldo e ricercato l'intimo raduno
mentre oltre l'umido vetro piange
una quercia secolare
che fa da tutor a un rinsecchito pruno.
Querulo espande in casa un ciangottio...
scoppio d'imberbi risa
tra scintillar di fiamme
e di quei ciocchi il godereccio scoppiettio.
Voci confuse di bimbi e mamma
intorno al focolare,
e persino un micio a far le fusa
acciambellato al nonno che ronfa pari...
pregno di gioia e calore è il casolare.
Gaie scoppiettano le castagne al fuoco
così parte la conta delle monachelle
...come sempre tutto appare un gioco.
E mentre espande l'odor di caldarroste
fuori cala il crepuscolo
e orfano di luna e stelle
quel ciel scomparirà nel buio pesto!
Racconto in esclusiva
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Vivì 17/10/2015 11:32 1593| Racconto su 'Autunno al sapor di castagne'

Eppur s'adagia

Introspezione
Eppur s'adagia
Nulla è per sempre
urla
lo scorrer impetuoso del tempo
mentre inebetita rinvango
nella fucina dei ricordi,
e non da' scampo
quel galoppar infame
nè tantomeno può lenir
l'amaro il pianto.
Ed è gelo che sulla pelle striscia
e incombe
viscida come una biscia,
necrosi per un cuor che smette
di bisbigliar la vita.
Eppur s'adagia...
lieve come carezza
quel sapido sentor
di partenopea brezza
e soave spira
come in un'oasi nel deserto
alleviando l'angustia,
anche se a sfumar in oblio
non basta...
Strascico d'amara malattia
ancor diffonde,
ma forse ancor mi sarà amico
quel domani
che stempererà ogni malinconia
in quel mar che disilluso attende...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 17/05/2014 10:00 2342| Racconto su 'Frammenti di ricordi '

Torvo rimbrotta

Natura
Torvo rimbrotta
Orde di nuvole a schiera
lasciano il mare
e avanzano colmando il fronte
di presagi oscuri...
cela l'orizzonte e incombe
gravido e minaccioso grembo
estende a dritta e manca.
Ulula lo scontento il vento ombroso
e monta il moto
che investe lambendo le coste
in un bailamme di spruzzi salmastri
e schiuma
poi scevro di preavviso
avvampa e saetta
e rovescia a bomba
il letale fiume d'acqua...
Si fa' strada nei cuori il terrore
ma sordo a ogni preghiera
dilaga, padrone
colma i bacini
esonda da ogni labile barriera.
Torvo rimbrotta quel ciel accusatore
sommma di colpe e incuria
non v'è limite all'umano squallore
e ancor torna padrona la natura
in quel dolore
saldando il conto con fiume
di lacrime amare...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 08/02/2014 07:42 1 2154| Racconto su 'Sotto la pioggia'

Combinazione di momenti

Amore
Combinazione di momenti
Forse non esiste un solo istante,
bensì combinazione di gai momenti
raccolti come delicati steli
dai ricordi...
e tenero ancor frappone
lieve sentore
e scaccia la costante malinconia
spodestando dalla mente il grigio
e variegando di suggestiva policromia.
Scrimoli di quei giorni setaccio
in quel ciel che sgombro di plagio
allietava
mai serioso e mai propenso al fortunale...
e trova senso in quel fluir parole
giammai ostinate né tantomeno amare.
E viaggerai con me
nel tempo che scorre davanti,
discreta icona racchiusa nello scrigno
e sempre aleggerà soave ogni respiro
mentre con mano dolce
sfioro il tuo profilo.
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 25/01/2014 09:38 1 4278| Racconto su 'Gli istanti più belli '

Smania di tepore

Introspezione
Smania di tepore
Lacera brandelli
essenziali l'incoerenza
in quell'attesa del grandioso
evento
senza che sfavilli
barlume di clemenza...
Stillicidio d'inverno
in quest'ore scabrose
che si consumano adorne di gelo
scandendo il ritmo
d'un pavido cuore
mentre scoppia l'inferno
che stralcia l'umore.
Smania d'una nuova stagione
con brama di tepore
mentre stendo un velo pietoso
per obliare il rancore.
Ma ancor infingardo
apparirà il destino
che veste l'imbelle
pelle di Caino
nell'infierir senza riguardo
sui sentimenti
e nel frattempo rimiro l'orizzonte
in quell'oceano di sconcerto
e ostento cipiglio
scandagliando quel fronte
in cerca d'uno scoglio
ma mentre a pezzi sfilaccia
l'ultima vela
corre l'alea sul filo
mi prende e scarroccia
e io torno relitto...
eppur non mi arrendo alla deriva
e combatto.
Forse oltre quel fosco
sorgerà altra aurora
e porterà quel nuovo sole
che adempirà alla brama di tepore...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 18/01/2014 12:33 2657| Racconto su 'Mentre muore il tempo '

Udire ancor quel canto

Famiglia
Udire ancor quel canto
Dolce quell'illusione preme
e un frullo d'ali devoto
emana il suo fruscio
e freme la gota che appare
sfiorata...
troppe... troppe le acque rovinate
e glissa il labile memento
mentre bussa l'eterno sconcerto
innanzi al nulla...
nulla più di te
aleggia intorno
se non il ricordo
tumula l'oscura lastra
il tuo sorriso
che fulgido m'appare in quell'immagine
e fa capolino l'amato viso
corolla ormai senza profumo
tra gli esili steli dei pomposi fiori...
oh, se potessi udirla ancor
quella canzone
ma passano gli anni
adombrando la pia illusione
e smorza pian piano
quel caparbio vento
l'eco del tuo riso e di quel canto...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 16/11/2013 14:22 1 2699| Racconto su 'L'abbraccio di una madre'

Bolle di sapone

Introspezione
Bolle di sapone
Bolle di sapone
svaniscono tra le mani
manco se fosse gaia
la questione
...nordica la notte espande
su questo cuore
bieca e foriera d'assillo
poiché son cupi i presagi
posti sul domani...
Ebbro di sentimento e orgoglio
gongolò quel lieve istante
ma miserando infranse
nel contrasto rarefatto
d'assurdo silenzio
e amaro pianse in quel pagar salato il dazio.
Ormai deride il giorno sul finire
e ancor torna spietata e aliena
la lunga veglia oscura
orfana di stelle e di maliarda luna
e spoglia della sincera quiete opportuna.
E mentre poso sul cuscino
irto di spine
le pie illusioni
orde di disperati appigli
prendono il volo
piomba nelle coltri il gelo
e come fossero acidi grani
sgranano le ore
così conto del bronzo vicino
ogni rintocco
scandito con scoraggiato palpito
che trabocca...
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 26/10/2013 12:28 3000| Racconto su ' È già notte'

Prodigioso incontro

Famiglia
Prodigioso incontro
Tentenna nel parco
quel passo un po' sghembo
che di fatica e sassi
grava la gerla
sull'esigue spalle
...eppur si protende
e fida si posa
la mano fanciulla
nell'altra un po' ossuta
del nonno
sì calda e avveduta...
Breve quel tratto che incrocia
il cammino
eppur per quell'incontro
è stato prodigo il destino
che di cultura e d'esperienza
è satura l'anziana essenza.
E mi sorprende
colmo d'eloquenti sensi
lo sguardo che pur lattiginoso
e vacuo abbraccia
posando un tenero sorriso
sulla riccuta e setosa chioma
e allora penso
che seppur il tempo
spezzerà il ramo contorto
forte progredirà il tenero virgulto
di quell'esempio
e della beata linfa...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 10/08/2013 12:05 2720| Racconto su 'Abbracciami il cuore'

La Baia delle Favole

Natura
La Baia delle Favole
Proietto nella Baia del Silenzio
e delle Favole
il sereno arzigogolare
e uno sfavillio d'etereo e candido
si fa' largo recando
marea d'effluvi che inebriano
effervescenti i sensi...
dorata posava ai colli e gongolava
la remota primavera
con il bouquet agrumato
ch'espandeva alla mite riviera
...veli d'organza
nell'abbracciar l'esile giunco
che con fiducia e grazia
portava in dono
nuvola leggiadra
di candide gypsophila e zagare
stretto al trepidante seno
come un tesoro
...oh come tremava l'ingenuo cuore
nel porre il nebuloso domani
su quell'altare.
Ora t'ammiro minuscola
Baia delle Favole
mentre al tramonto t'adorni
d'aura dorata e aulente
e mi sovviene
l'olezzo inebriante delle zagare
sponsale immutato della natura
con il limpido mare
che sollecita delicato il mio pensare...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 27/07/2013 10:14 2 2932| Racconto su 'L'odore della zagara'

Pregno di malinconia

Sociale
Pregno di malinconia
Pregno di tanta malinconia
ed ombre
ingravidò quel ventre
che fu carpito a forza
il suo candore
e amaro sussueguì
quel tempo
che vide progredir l'ira
e il pianto...
e non vide mai la luce il giorno
che mano ribelle
si pose lieve al grembo
perché mai sbocciò
il fiore materno
dell'amore
e perché mai si fece culla
quel sfiorito incavo
e se ogni tumulto e calcio sorprese
giammai strappò tenero sorriso
ma risultò sempre assai dolente
tale spina ficcata dolorosamente al fianco...
sfumarono i giorni della lunga attesa
e sorse infine l'alba del dolore
che non volle affogare
nell'oblio d'un obbligato torpore
per non perdere un'istante
della penosa espulsione
...quindi le venne posto al seno
un lieve fardello
e le apparve talmente alieno
che caparbia lo respinse
accompagnando il pianto
di quel frutto innocente del rancore
con smisurato urlo di livore...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 20/07/2013 07:50 2799| Racconto su 'Amore non cullato'

Quel veleggiar dei sogni

Impressioni
Quel veleggiar dei sogni
Amo dei sogni
quel veleggiar d'airone
che privo di legami
culla e nell'aria
plana
...schiude l'eterea soglia
il celeste impero
e il disibinito volo accoglie
...grembo perfetto
per un embrione alato
che senza tema del sibilar tagliente,
intrepido s'adagia nella corrente
e urla tutto il suo profondo osare
all'orizzonte che si staglia innanzi
e al mare.
Schiere dei sogni arditi
veleggiano
simili a un branco di nuvole candide
che navigano in un mare di silenzio
e non sapranno mai vagar solinghe
o come virgola di madreperla
che eccentrica s'esalta
in mare infinito di suggestivi punti
e specchia pendula e sorniona
dove giammai rifletterà altra divina.
Immersa ancor nella gondola
del sonno
sfuma lentamente quella notte
e quell'imperar d'oblio
nella mente
ma graffierà l'istante di malinconia
quel sogno alato
perché il padre d'ogni tempo
sa che il gelo dell'inverno
non si stempera senza un sorriso...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 06/07/2013 07:05 3294| Racconto su 'Il mio volo verso la libertà'

Il volo dell'inganno

Fantasia
Il volo dell'inganno
Lucciole nelle lanterne sospese
sulla polla degli inganni
si dannavano recluse
in quell'aleggiar costretto
di luci ed ombre
a oltranza...
di nuvole magiche ed arcobaleno
s'impregnò quel vento
d'un tempo distante
e a librar su virginea polla
si pose vezzosa falena notturna
che innanzi all'incanto
riflesso, sostò:
"Che splendore negli astri che specchian
stasera
e com'è immenso l'empireo!"
fu il melodioso pensiero
"E' un abbaglio!"
gorgogliò una goccia sincera
"Non son stelle quel che ammiri
ma il pulsar dei piccoli insetti!"
Ma infingarda quell'acqua in ascolto
si mosse e contorse il riflesso
poi, con far da colomba
salmodiò la lusinga:
" Vieni a me più vicina
graziosa farfalla
ed ammira le ali di soave creatura
riflessa per te!"
"Non andare! Non specchiare!"
fu il sussurro accorato di augelli
" La malefica polla
vuol cibarsi di te!"
Tentennò stupefatto quel candido volo
poi, leggero e curioso
nelle acque graziose si pavoneggiò:
"Non son cupe... non son smorte
le ali spiegate che ammiro
ma fruscio di candido cirro nel cielo sereno
che intinge nell'arcobaleno!"
"Presta ascolto! Vola via!
Tu sei nata falena notturna
non ti creder farfalla!"
fu il bisbiglio angosciato dei frulli lì intorno
Ma con sguardo ancor colmo d'inganno
l'ambiziosa creatura sbottò:
" Queste acque son pure
ed affermano il vero.
Con ali iridate d'ora in poi volerò!"
" Povera sciocca!" pensò un'ultima volta la goccia
mentre inglobava una lacrima amara.
Poi le acque incresparono all'improvviso
e mutarono in putrido stagno
e quell'aria ricolma di frulli e di trilli
incupì...
di lingue bavose e di fauci in attesa
inorridì la falena
che smarrì le sue ali sì scure ma lievi
e nel fetido limbo
il suo volo finì...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 29/06/2013 08:24 1 3265| Racconto su 'Un torrente per specchiarsi'

Impeto eversivo

Ribellione
Impeto eversivo
Grevi quell'ombre addensano
sull'animo offeso
e cupe rimbombano
simili al roboante temporale
...brancola quel cuore
nelle brume conflittuali
là dove sopito cova
il fuoco fatuo del rancore
...eleva dal profondo
l'appello alla concordia
ma affonda il diniego
in un mare ambiguo
di pretese e cavilli...
ribelle germoglia quel seme
che inquinando gli intenti
sobilla l'orgoglio.
Brandelli di quella coscienza scossa
spargono all'increscioso vento dell'intolleranza
e sospingono all'eccesso
...trema di sdegno l'ego
e fragile come cristallo
crepa...
lava incandescente che dilaga
quell'impeto eversivo
che irrompe sbriciolando
l'argine del buonsenso...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 22/06/2013 10:05 2 2471| Racconto su 'Anime ribelli'

Bisbigli soavi

Famiglia
Bisbigli soavi
Eleva un sospiro dal cuore
quell'uscio che s'apre
scoprendo il vissuto,
è il sentore... il calore del focolare
che accoglie, che appaga
e colma di pace ancestrale
...vaga lo sguardo
su acerbi o attempati sorrisi
in cornici d'argento
e scorre la vita in quel lasso
di tempo impreciso
...di bisbigli assai lieti
ridonda quel muro
mai nudo... mai ostile...
ed aleggian soavi, impalpabili
essenze
e il rimpianto artigliato
a quell'animo in lutto risorge
...poi lo sguardo ritorna
su gote innocenti
e s'espandon alla mente
i rintocchi di bronzi festosi
nelle notti d'attesa
imbiancate dal gelo,
ghirlande di luci
con le mense imbandite e l'odore dei dolci...
poi rivedi gli implumi
zampettare a quel ramo
e spiccare quel volo
spogliando il tuo nido
e domandi sgomento
che senso ha quel tutto che sfuma nel niente
...ma ritorna a fiorir primavera
in quel cuore,
ancor elevano trilli sull'inane ramo
e quel tutto, quel niente ti è chiaro
...una lacrima scende
sapida alle labbra
ancor ebbre di mera esistenza
...e comprendi
che non può aver fine alcuna speranza...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 15/06/2013 08:05 2 2867| Racconto su 'Le gioie semplici '

Il tempo delle rose

Impressioni
Il tempo delle rose
Trepidante e gravosa
la lunga attesa
ma radiosa quell'alba
che sorge
...è araldo d'avvento
quel primo pianto
eppur gioioso espande
lo sboccio di vita
...nebuloso spalanca
di buon mattino
quel viale alberato
e si snoda in attesa
costellato di prosa e poesia
...rorido quel prato
e colmo di rugiada
donde sciamano gaie
leggiadre palombelle
di fiore in fiore
tra mille colori.
Giocano col vento
rincorrendo
soffici nuvole
e strabilianti arcobaleni
in cui tuffar i candidi sogni
...e ninna... ninna
come se fosse in culla
quel lieve lieve
fantasticar fanciullo...
e gaio continua quel volo
farfallina...
per quel gravoso ponderar il domani
continua il cammino
...ma se avvertirai il tentennar dell'ali
saprai che innanzi c'è solo il tramonto
e che il tempo delle rose
si è concluso...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 08/06/2013 08:05 1 2945| Racconto su 'Viali del mattino '

L'altra metà del cielo

Donne
L'altra metà del cielo
Come fiume scarlatto
scorre funesta
la lista che gronda
d'atroci soprusi
lacrime ascose
e pingue diventa ...
lievi sorrisi oscurati nel limbo
d'un complice silenzio
...tacciono le coscienze
zittendo il ferito orgoglio
d' una dolce essenza
e sgorga con fiotto vermiglio
la linfa vitale
...Di figlie, sorelle, e mogli
è l'orrenda mattanza
nell'intimo d'un effimero focolare...
l'ira e cotanta
disumana tracotanza
armano la spietata mano
...caro il tributo
pagato
dall'altra metà del cielo
al falso simulacro dell'amore...
esonda dal petto la strenua
richiesta d'aiuto
che cade nel vuoto
...e scroscia e strazia per quel dolore
il tacito pianto
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 01/06/2013 09:39 2 4543| Racconto su 'Il silenzio uccide la dignità '

Oltre ogni confine

Fantasia
Oltre ogni confine
Tremolano le immagini
all'orizzonte
e sfumano
oltre il confine del vero
trasformando
in vago ed effimero
...come labile miraggio
o irraggiungibile chimera...
sfuma l'inganno
svanendo
e artistico sponsale
diventa
in amalgama perfetto di tinte
e di pensiero
...concetto surreale
che vede diluire il mondo
nell'irreale
...e come naviga quel sogno ardito
in susseguir
di nuvole tempestose
ad onde burrascose
in quel moto perpetuo
che culla trasportando
oltre l'infinito...
Racconto in esclusiva
Racconto inserito in una raccolta
Vivì 25/05/2013 11:13 3317| Racconto su 'Lì, oltre l’orizzonte '



Vivì
Vivì
Cos’è una poesia se non un fiume di emozioni che sgorga dall’anima di chi la scrive e si riversa come una carezza nella mente di chi legge?
Comporre versi su versi ispirati da un suono, il ticchettio della pioggia o il richiamo di un implume nel suo nido... il pianto o il sorriso di un bambino o quello di un perfetto sconosciuto.
Che cos’è un poeta se non un ricamatore di parole?
Intreccio ghirlande di versi e ricamo metafore cercando immagini suggestive da suggerire in una strofa. Inserisco punti in sospeso per lasciare che sia il lettore a percepire il mio pensiero, suggerisco, sussurro, quasi bisbiglio il mio sentire, le mie emozioni...
Volano le sensazioni e si posano come allegre farfalle su questo o su quello!
Sta all’attento lettore afferrarle...
Vivì a fine 2011 ha pubblicato una raccolta di favole dal titolo " Le favole di Gigagiò" con l’Apollo edizioni e ad Aprile 2012 una fiaba dal titolo " Elydor, l’unicorno nero" con la MorganMiller edizioni.
A fine luglio 2012 ha pubblicato un fantasy dal titolo " Il monastero del canto del vento" casa editrice Garcia e nel 2013 un altro racconto fantasy " Gimkoba, il figlio del giaguaro." e altre tre favole con la Lillibook edizioni. Nel 2014 " La favola di Patatanche" e "Tarti, l’ambasciatrice di pace" con Apollo edizioni.
Nel maggio 2017 il romanzo fantasy " I guerrieri della sposa del sole" edito da Delos digital
Nel 2017 un nuovo racconto fantasy" Un Highlander per amico" edito dalla Delos.
Favole e ancora favole pubblicate nel 2018 in collaborazione del sito Scrivere dai titoli " Le favole e le filastrocche di Gigagiò" e tre fiabe natalizie dal titolo "Favolando con le stelle"
Entro novembre 2018 è prevista la pubblicazione di una favola dal titolo " La casa delle farfalle" edito da Apollo edizioni.
I libri sono disponibili presso i principali portali di vendita online.
Se qualcuno volesse contattarmi può farlo all’indirizzo email
Di me disegnerò
tremuli tratti
in quel narrar
di fole
con fervore
e quel smarrirsi
in nuvole
in ogni dove.

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