| «...forse gioco di parole o una reminiscenza nel titolo, la poesia continua con le sue allitterazioni, anche, seguendo l'imput del titolo, ora suggestiva (ricrea atmosfere...) ora narrativa, come di una storia al suo interno, e, di fondo, forse il senso di una virtù maschile... queste le mie impressioni; bella» |
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Inserito il 02/06/2014 da Sanzi alla poesia "Brama, rema, ama" di Pi Greco |
| «Molto bella... delle situazioni che possono esserci viste, me ne resta in mente soprattutto una... nonostante la maturità della seconda e terza strofa, mi richiama l'età... presto, l'adolescenza... però non vuol dire. Bellissima la terza strofa, la quarta di un verso è come un passaggio dal dentro al fuori, in questi testi l'antitesi ritorna spesso; certi versi sono nel loro senso profondo personali, anche se ognuno poi li legge come riesce. MOLTO apprezzata...» |
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Inserito il 22/04/2014 da Sanzi alla poesia "Null'altro" di Amara |
| «... questa poesia ha l'enigma nel sangue, come nei versi di Sofocle, e quindi sotto ciò che dice ci può essere qualcosa di molto diverso ... c'è, ci si cade dentro... (è inevitabile...» |
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Inserito il 11/03/2014 da Sanzi alla poesia "Sono la persona (meno) infelice di questo tavolo" di M Aprile |
| «... il titolo mi ha fatto pensare alla canzone di Battiato, poi leggevo, amo particolarmente la terza e l'ultima (strofa), alla fine ci leggo un riferimento a vari tipi di morte, non so se sbagliando... mi piace» |
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Inserito il 11/03/2014 da Sanzi alla poesia "Meccaniche del cuore" di Dyleng |
| «conosco per esperienza cosa significa il secondo v, su quello potrei dire solo che potrebbero esistere altri aggettivi per definirlo (diverso) e poi seguendoli si trovano delle cose inaspettate, se sia meglio di prima non loso, però cambiano le cose» |
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Inserito il 11/03/2014 da Sanzi alla poesia "Buio nell'anima" di Jack Pèenses |
| «E' un modo di scrivere in cui il ritmo ha un significato ulteriore, sempre, comunque a me piace leggere fermandomi su certe parole, su certe frasi, come da un'isola all'altra, dove il senso sembra di più, almeno per me (povero illuso lettore, probabilmente, ma si sa, insito nell'essere lettori forse questo) e ci sono anche degli indovinelli sparsi, come lo scriba ermetico o il 27 dicembre, chissà se l'ipotesi è giusta penso; questo fatto degli indovinelli mi piace, ha il suo senso (e dà senso). Mi piace» |
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Inserito il 05/03/2014 da Sanzi alla poesia "La solita mediocre rentrée" di M Aprile |
| «Faccio la premessa che quello che mi è piaciuto di questa poesia è l'equilibrio espressivo e la scelta delle parole, sono perfette per quello che si voleva dire, per le immagini che vengono poste al lettore, però essendoci un ritmo particolare ho provato a esaminare meglio, è originale l'idea di scrivere endecasillabi interrotti (per non dare un ritmo troppo stretto, cadenzato, penso) da altri versi più corti (la cui lunghezza tra loro è comunque un endecasillabo)... mi piace» |
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Inserito il 05/03/2014 da Sanzi alla poesia "Finestre che il vento" di fabio nanni |
| «Dopo averla aperta dal sito l'ho letta diverse volte di seguito per seguire un'intuizione, in effetti si deve leggere varie volte perché ha un andamento nel suono, devono essere le assonanze, non ce ne è uno fuori posto, c'è anche la -s-... il tubare una volta nella mia ignoranza (u- uh) pensavo fossero le upupe da piccola (a... casa mia... come mi veniva in mente) poi ho scoperto più prosaicamente che erano piccioni, certo per un'ora deve essere molesto» |
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Inserito il 21/02/2014 da Sanzi alla poesia "Nell'inedia" di Omero Sala |
| «...molto bella, breve (o lunga) al punto giusto, l'inizio in minuscola mi fa pensare a un pensiero che continua da un prima che c'è ma non su questa pagina scritta (virtuale, ma è sempre uno scritto), sta forse sotto il bianco, come bisbiglio necessario; il v. 5 è molto espressivo e lo ha notato un altro commentatore, i versi 6- 7... aprono riflessioni, e noto anche la parola -accolto-, che colpisce, significa un mucchio di varie cose secondo me; la fine è robusta, e come all'inizio, sembra proseguire in un altrove ma il buio chi può descriverlo... ognuno si limita a uno stretto punto di vista personale riguardo questo» |
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Inserito il 16/02/2014 da Sanzi alla poesia "Vietato" di Amara |
«...la poesia ha all'inizio l'avverbio solamente, e ritorna a versi dispari, poi al v. 3-da solo- al quinto, soltanto; al v. 6 e 7 ci sono allitterazioni di f, r... che sottolineano (non so se è voluto, credo no, penso sia una bravura innata) il contenuto, che infatti conta, e l'ultimo v. ha la allitterazione di s... che non so dire se è duro o dolce, io lo sento dolce nel suono, ma duro nella severità del significato, magari... anche nel primo verso c'era la s, una composizione a anello, come si dice.
Dante a un certo punto della sua vita scriveva le rime petrose che sono un po' misteriose, significherebbe che la poesia sussiste anche quando c'è una severità o una desolata vista un po' desertica; però,dopo, la Commedia... che non è desertica» |
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Inserito il 15/01/2014 da Sanzi alla poesia "Dovrò disabituarmi solamente" di Omero Sala |
«...probabilmente la poesia non è necessaria, anche se esistono sempre delle eccezioni (per Ungaretti lo era, immagino...), e forse neanche lavare i piatti, lavorare la lana o il giardino, fare tante cose, sembrano altre le cose necessarie, però tutte queste cose nella loro semplicità fanno la vita, anche loro... e così per chi prende la penna in mano; però è vero che per ogni cosa c'è il suo tempo e quindi tutto questo lo decide chi lo vive.
Comunque, la prima strofa è di 10 versi, 5 e 5 e le rime sono vita/insensato, suoni tra la i... a e la o. L'ultima strofa è di 7, le due rime che ci vedo sono ribolle/straripa, la o, poi di nuovo la i..a... contenuti e suoni... belli» |
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Inserito il 11/01/2014 da Sanzi alla poesia "Andare a capo" di Omero Sala |
«Bella... mi piace molto il v. 5, 7, nel v. 8 si dice -... che io possa parlargli- ...la dolcezza di questa espressione, -che io possa parlargli... v. 10- gli occhi, ministri d'amore... mi ricorda un'espressione simile dove però si parlava degli uccelli, segni d'amore... dire così degli occhi è molto espressivo, credo che la poesia debba fare anche questo, evocare...
colpisce anche ciò che si dice di quel silenzio, una parola sopratt. lo definisce... e -e io ci piango- e la descrizione del corpo, rumorosa, forte... esserci fisico che si riconosce anche alla parola, infatti le parole dell'autore spesso sono così, hanno una loro densità fisica.-Spacca e medica... la complessità... questo il mio viaggio nel testo» |
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Inserito il 09/01/2014 da Sanzi alla poesia "Senza titolo n. 12" di Giovanni Perri |
| «Una poesia molto bella... i versi 8 e 9 mi hanno colpito molto, anche se probabilmente non li interpreto nel modo giusto, ma mio... è una immagine che proprio si incide» |
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Inserito il 01/01/2014 da Sanzi alla poesia "The Beatitudes" di marilinda santi |
| «Vi è un tipo di linguaggio antico (son, speme...), personalmente preferisco qualcosa di diverso, però so che una scelta ha sempre una ragione, i lettori tante cose non le sanno e ho apprezzato i versi, soprattutto quelli della seconda e terza strofa.» |
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Inserito il 19/12/2013 da Sanzi alla poesia "Sono mai giunti?" di Giulio Diener |
| «... la seconda strofa mi fa pensare a... un dosare, un raccogliere misurato, per tempi successivi, in ogni caso cose preziose, a fronte di possibili tempi di mancanza (la borsa nera) mentre la terza strofa sembra dire forse che tante volte il piombo può risultare meglio di certo oro... anche se non mi metto a interpretare nel dettaglio, non potrei... si usa una metafora (denti, argento, piombo) per dire di altro, l'ultimo verso, posto come una chiave interpretativa, un sunto finale o un fulmine alla fine, può significare diverse cose, mi tengo senza scriverla la mia interpretazione» |
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Inserito il 06/11/2013 da Sanzi alla poesia "Revolver" di Amara |
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| «Mi piace molto questa introspezione che si serve di immagini, intrise anche esse di introspezione, di una profondità molto originale... tua, in quanto, rispetto ai contrari, oltre...» |
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Inserito il 23/10/2013 da Sanzi alla poesia "Va così" di Amara |
| «...ci vedo anche un'altra cosa, qui conoscenza è vista come... è un sentimento, una forza- è più di ciò che nella lingua la parola dice... ho questa sensazione ma la parola la suggerisce, quindi è giusta» |
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Inserito il 22/10/2013 da Sanzi alla poesia "..." di marilinda santi |
| «Molte di queste poesie hanno come un sentore..., mi ricordano la famiglia, non sapevo dirlo diversamente; si sente quell'aria spessa e a volte drammatica, enigmatica (e dura) e intensa comunque; contando come strofe anche i versi singoli, mi piace molto la decima. Bella» |
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Inserito il 29/09/2013 da Sanzi alla poesia "Luna" di Giorgia Spurio |
| «di blu in blu (il mare) il granchio... ha due direzioni possibili... il terzo v. lo spiega, l'essere è essere, e anche avere alcuni limiti; l'uomo sembra meno limitato (v. 4- 5, ha più direzioni da poter scegliere... probabilmente è vero...) però deve comunque scegliere, e lui invece va dal blu al nero, cioè lo leggo come una compresenza di bellezza (la profondità, come del mare...) e ombre, perlomeno cose meno "comprensibili", il nero, e alla fine come il granchio deve comunque scegliere UNA direzione; pensavo -certo... se il senso delle cose ti chiede di farne comunque una per volta (perché il senso resti...)... il risultato finale è uguale (tranne il processo per...)» |
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Inserito il 17/08/2013 da Sanzi alla poesia "Comunque vada" di Amara |
«Mettendo da parte gli elementi simbolici, che trovo in questo testo... probabilmente, si vive sempre sia la bellezza che la bruttezza, quasi con la stessa facilità a volte... basta un minimo scarto... e non c'è più la bellezza, mentre la percezione di questo è una cosa in più, forse;
comunque, come dice la poesia, nel bosco... la molteplicità esiste, è, nel bosco anche io che sono... mi sento... posso, semplicemente, esistere...;
La staticità (anche di un giudizio) non va bene quando le cose sono mobili (la primavera)... questo, il mio tentativo di interpretazione...» |
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Inserito il 28/06/2013 da Sanzi alla poesia "Venasca, Nebraska, Alaska" di Pi Greco |
«Io l'ho letta che... il caso salva dalla perfezione, ma non so se...
i primi versi sono molto, molto belli... fa riflettere quel tipo di coraggio...
bellissima...» |
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Inserito il 09/06/2013 da Sanzi alla poesia "Di senno" di Amara |
«riscrivo i versi che mi hanno colpito di più...
-siamo la notte appoggiata alla nostra più grande ferita-
-e le mani sono quattro-
fa riflettere la poeticità diversa da quella consueta (uno scritto che sembra prosa ma che in realtà è poesia)» |
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Inserito il 02/06/2013 da Sanzi alla poesia "Come un morto allegro" di Jack Pastore |
| «La divisione dei versi, se uno legge con attenzione, dà delle sensazioni in più rispetto alle parole, quel -pieno- in fine verso poi rovesciato dall'ossimoro -vuota/qualcosa-, mare e disperata... tante r... si sente come un brivido, la difficoltà, e poi il verso successivo così disteso, con le s dolci... il -vera- finale lo sento forte, non è una parola da niente, come dire; l'ultima strofe chiude in tono minore, come certe musiche, -spegne- e alba, altro confronto a contrasto, -spegne- è molto forte, un po' un colpo inferto al lettore, e poi l'ultimo verso, né buono né cattivo, rende il senso del quotidiano forse... apprezzata» |
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Inserito il 29/05/2013 da Sanzi alla poesia "Cercare" di Pietro Paolo Luvara’ |
«Quando l'amore è molto forte e il futuro difficile da sapere o si pensa di conoscerlo è un groviglio denso la matassa dei pensieri, come dice la poesia; a certe cose ci si pensa e anche a altro, qui si descrive il dolore
Non so se la poesia è un ricordo o una riflessione, certo rende molto l'idea di qualcosa che sembra non lasciare possibilità, il peso di ciò che non è (stato) detto, il testo dice che gli avvenimenti sono unici, non c'è altro momento che quello in cui si pensa doveva una cosa accadere. Alcuni pensano che dire certe parole in un altro contesto, diverso, abbia un suo senso, per esempio a un bambino, lo dice per es. il film Andrej Rublev, però non lo so
Testo che si fa leggere con muto rispetto» |
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Inserito il 25/02/2013 da Sanzi alla poesia "Esco da questa stanza" di Omero Sala |
| «"Certe cose le conosco, alle volte ci si dice che l'unica via è davvero amare, perché si perdona e poi si è liberi, c'è il rischio di non poter più vivere. ...anche se uno è passato per un inferno, addirittura l'amore ti porta all'estremo di doverti comportare come se niente fosse... è quello perdonare... sempre che sia possibile, si tenta... alto il prezzo, alto lo scopo; anche se la vita diventasse poi solo un trascinarsi... ma sarebbe da persona semilibera." Tali cose o suppergiù diceva a se stesso il signore di...*» |
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Inserito il 22/01/2013 da Sanzi alla poesia "Spietata" di Giorgia Spurio |
| «Mi piace l'idea di proporre ogni tanto un testo scritto in un altro periodo (se è così), è come se si fosse per un momento un po' più liberi dal Tempo; chi legge confronta i momenti, cosa fa a novembre un giardiniere, cosa si fa a gennaio... intanto scroscia la pioggia, l'ultima parte, terzina, è molto bella per colori (trasparente e nero) e suoni, si sente molto quel momento di pioggia» |
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Inserito il 21/01/2013 da Sanzi alla poesia "Sto qui " di Omero Sala |
| «... le parole pioggia .../ tannino mi hanno ricordato una cosa che ho letto riguardo alle piante... sono appassionata di queste cose...; anche la parola guerra è emblematica... la resina come la natura solitaria... strana immagine... proprio bella la poesia» |
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Inserito il 23/11/2012 da Sanzi alla poesia "Solo" di Giovanni Perri |
| «... non sento pioggia in arrivo (ripenso al commento dell'autore precedente)... perché certe piogge impiegano anche tanto, vorrei dire; magari anni...? Io invece trovo corretto il discorso, è un'attesa (e quindi la speranza del futuro c'è, sennò l'autore non l'avrebbe messa fra queste a tema...) però è un'interpretazione mia, quindi soggettiva... chissà» |
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Inserito il 17/11/2012 da Sanzi alla poesia "Aspettando la pioggia" di hy ju |
«... mi piace molto... è molto descrittiva, non solo di immagini, scene, ma anche di uno stato d'animo, di un clima... lo avverto non fermo, ma che muta/muterà, però si sente, è un testo che si sente... un po' ti preferisco descrittivo in questo modo, forse perché anche io a volte lo sono, è la mia tendenza; mi piace l'unione di descrizione non troppo ermetica e introspezione, anche se a volte l'ermetismo viene dalla poesia stessa, dipende
Negli ultimi versi sembra di percepire un incontro/scontro tra normalità e impulsi... sembrano suggerire un discorso velato su questo, anche per la canzone citata, o i v. finali...
Beh, bella» |
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Inserito il 05/11/2012 da Sanzi alla poesia "Camicie" di Aldo Bilato |
| «La si legge dedicando molto tempo ai singoli versi, il senso balugina e poi si sottrae un po', quindi uno ci si ferma, riflettendo... alcuni versi sembrano più allusivi, come il primo, il terzo, il quinto, il terzultimo... il ritmo è pacato, lo sento così. Bella» |
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Inserito il 27/10/2012 da Sanzi alla poesia "Frigoriferi" di Giovanni Perri |
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