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Quel che l'ha dito che straca far niente,
posime el termine ma l'è deficiente.
Che l proa a far na stimana con mi,
te darè che po' no le dise pì.
Fra gente che ciama e alarmi che sona
a fine mese te ghe rivi in coma.
Par na roba o par 'n altra sempre te brighi:
se te vien mal de testa ADIO FIGHI!
par mi sto qua no l'ha mai laorà
ma quando el comincia se ne corsarà
che l'è mejo star in leto a farse un sponsin,
zugar a carte e magnarse un panin.
Par carità, a far niente te te rompi i maroni
ma col laoro no ghe paragoni;
ve le dise na guardia, che poro lù,
ste disgrassie ghe i'ha avue tute e du
Sta poesia, scusème, non son bon de finirla, che la vacca
ma el senso l'era che no ghe sponsar che straca
TRADUZIONE
QUELLO CHE HA DETTO CHE STANCA NON FAR NIENTE,
PASSATEMI IL TERMINE MA è UN DEFICIENTE
CHE PROVI A FARE UNA SETTIMANA CON ME
VEDRAI CHE DOPO NON LO DICE PIU'
FRA GENTE CHE CHIAMA E ALLARMI CHE SUONANO
A FINE MESE CI ARRIVI IN COMA
PER UNA COSA O PER L'ALTRA SEI SEMPRE IMPEGNATO
SE HAI MAL DI TESTA SEI FREGATO (ESPRESSIONE DIALETTALE TRADOTTA ALLA MENO- PEGGIO)
PER ME QUESTO QUA NON HA MAI LAVORATO
MA QUANDO COMINCIA SE NE ACCORGERA'
CHE è MEGLIO STARE A LETTO A FARE UN RIPOSINO
GIOCARE A CARTE E MANGIARSI UN PANINO
PER CARITA', DOPO UN PO A NON FARE NIENTE TI ROMPI LE SCATOLE
MA COL LAVORO NON CI SONO PARAGONI
VE LO DICE UN GUARDIA CHE POVERO LUI
QUESTE DISGRAZIE LE HA AVUTE TUTTE E DUE
STA POESIA, SCUSATEMI, NON RIESCO A FINIRLA, CHE LA VACCA
MA IL SENSO è CHE NON C'è RIPOSARE CHE STANCA | 
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