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♦ rita damonte | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Io ti voglio..
come si puo volere un sogno,
mentre tu mi parli di Nietzsche e Zarathustra
in questa notte incandescente...
Io fingo di ascoltarti
ma comincio a sbucciare la tua rotondita' di pesca.
Tu sorridi...
che quando sorridi svuoti libri di parole inutili...
e ogni concetto diventa una perdita di tempo..
ogni ragione un torto.
Io voglio entrare dentro di te...
con forte dolcezza,
sentirmi risucchiato fino a toccarti il fondo...
essere padrone e servo
di ogni tuo desiderio;
e mentre una perla di sudore
cade bollente lungo la tua schiena..
ti cerco la bocca per farmi indicare la strada delle tue labbra...
ti allargo quel che basta e attendo un solo istante...
affinche' tu percepisca l'attimo
e goda anche di una rapida attesa...
Perche' l'amore è anche minuziosita'...
e ogni particolare aggiunge, ricama..dipinge... .
Rendendo una notte schiava di una luna che sbadiglia...
tappezzata da talmente tante stelle
che sembra avere in testa una lampadina sola.. immensa...
a spandere luce e luce.. e luce!
E tu amore...
come me conosci quest'arte che sgorga naturale dai nostri sensi...
e allora ti giri e ammicchi con gli occhi e coi sospiri...
facendomi sentire l'unico uomo di un'unica notte,
in questa sequenza di attimi che valgono una vita intera...
sospesi come frutti da prendere e mangiare a sbafo...
dimenticando la morte e qualsiasi cosa...
somigli ad essa.
E quando stremati..
sporchi e puliti nei nostri corpi confusi...
resteremo abbracciati e felici...
aspetteremo come due bambini il prossimo gioco,
quando lanceremo di nuovo al cielo diecimila monete...
per cogliere tra l'infinito di probabilita' casuali...
un nuovo.. saporito... morbido...
... piacere. | |
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