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♦ pompeo conte | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Sogno caldo
Vivo, dimenticato
I ricordi scemano...
Mi desto
Io nel mio letto
Sento il tuo calore
Mi sfiori
I brividi mi gelano
Mi hai sentita
Mi stringi
Il mio corpo è altro
La mente si scioglie
Nessun pensiero
Nessun turbamento
Solo voglia languida
Mi guardi
I tuoi occhi come piconi
Mi sento nuda
Lo sono
L'imbarazzo mi sale alla testa
Mi volto
Improbabile ingenuità
Mi stringi ancora
Ti sento dietro di me
Lo stomaco si svuota
Non ho le forze
Ma resisto
Tu mi trattieni
Il tuo peso su di me
I tuoi occhi instancabili lavoratori
La resistenza, spossante fatica
Le mie cosce ti cingono
Realizzo la coscienza del corpo
Del mio e del tuo
Ora ti sento
la tua voglia si presenta
Come dispendiatrice di piacere
Le mie gambe fremano
Le tue mani mi sorreggono
Mi spingono a te
Mi concedo...
La tua bocca sul mio ventre
Bagnata, impertinente, calda
La mia carne frigge
I miei fianchi onde salate
Il piacere si scioglie
dolce, lontano;
poi improvviso pulsa
è vivo in me
potrebbe dilaniarmi
voglio farlo uscire
la mia gola si rifiuta
strozzato esce un gemito
sento la tua avidità
aspra, imponente
il culmine l'unico suo desiderio
il sudore l'unico testimone
la possessione domina la mente
il piacere la inganna
vuole solo carne..
I due complici gonfi di sè
abbandonano in silenzio...
L'inganno è svelato
Il sonno l'unico traditore |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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