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Le 169 poesie dell'argomento "Famiglia" dell'albo d'oro
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Da questo giorno da anni riposi dove il sonno
eterno regna poco ho saputo padre mio degli anni
tuoi della fanciullezza e della tarda giovinezza
quel tagliar con i nonni giumchi sulle rive
del Ticino per farne poi da vendere cestini
quel lieto dormir
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Nulla mi chiede l’apparenza
mentre decido la mappa della vita.
Fuori da convenzioni familiari,
leggero mi è il peso
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Oggi è la festa e il giorno
di San Carlo e il ricordo
corre a te quaranta anni
fermo fisso e sorridente
su quel bancone di macelleria
dopo Milano il ritorno a Motta
il tuo paese quell’orto dove
solitario spenta una sigaretta
cura davi ai tuoi
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Oggi lì due soprammobili sono
due ferri erano da stiro mezzi
di lavoro antichi a carbonella
l’uno il secondo uso a prender
il giusto calor dal vivo fuoco
nel ricordo di loro una figura
cara ecco mia mamma negli anni
di sposa trentenne
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Silente rosa blu
oggi non ci sei più.
Luminosa stella
eccelsa culla blu
linfa per i tuoi bimbi.
Entravi in punta di piedi
insieme a ricami d’amore
nel focolare domestico
tale un divin solletico.
Fragranza d’un fiore
che spargeva sole
in
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Oggi ancor la prima domenica d’Aprile
e più oggi da anni che nello scorrer dei
giorni a te corre il ricordo cara mamma,
quella telefonata proprio al ritorno mio
dalla messa e queste le parole: la mamma è deceduta.
Lì sola all’ultimo respiro in quel
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Avrei voluto portarti nel mio ventre
vederti nascere
crescere
cullarti nelle mie braccia
amarti con tutto il cuore,
non sei mai nata.
Esisti nella mia mente sempre
ogni giorno
sei bella come il sole,
profumata come una rosa.
Ti vedo vestita
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Verrò a trovarti
nella tua nuova dimora
quando la terra
fugherà l’ombra
dell’esistenza mia.
Oh, si che verrò a trovarti
madre mia!
Ti porterò un regalo
racchiuso nel palmo della mano
per poi poggiarlo
sulle labbra tue serrate
e farle
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Pur se ancor bambina
cambio ora insieme al vento
mentre senza preavviso
mi accarezza il viso.
Il giorno non è più uguale
nel trapasso adolescenziale
e la notte a volte penso
di non riuscire più a sognare.
So che ti dovrei ascoltare
mio "io"
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Nonostante il tuo muoverti silenzioso
sento il tuo respiro affannoso
mentre prepari lo zaino.
L’hai riempito del desinare
preparato la sera.
Controlli le cartine, la tabacchiera:
fino al prossimo turno puoi fumare.
La fiaschetta di vino è ben
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Mio fratello, ha un cuore proprio dov’è il mio...
Mio fratello, è mio fratello
così come per lui, lo sono anch’io...
Mio fratello ha sentimenti talmente grandi
da viverli con me...
Mio fratello ha il suo perché
in tutti quei momenti che
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| Così intorpidito
che il crepitio delle parole
si rovescia in leggero
tormento, oppure in pesante
sobrietà. Il mercurio
del mio termometro spirituale
che si sminuzza. Piccole sfere
del me si infrangono attraverso
lo specchio del ricordo.
Quella
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| Fa tenerezza questo tuo volto
scavato dal tempo, nell’odierno dolore
non proprio necessario, non certo voluto...
Bianco volto, su bianchi capelli in altrettante bianche lenzuola,
sonnecchiando parole spezzate e dolci rimproveri a chi
accanto te, ti
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| Nei figli, la vita.
Gioie, ansie, dolori
un presente e un domani...
Per un amore,
da cogliere a piene mani.
Nel futuro,
la tua mente è adagiata,
la strada di rosso è colorata.
Da loro, riconoscenza, amore,
ma un futuro dal diverso colore.
Il
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La stanza che si riempie del vociare
di bambini, di baci e di abbracci
come se il tempo fosse passato in
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Su quell’immenso rosso
della coperta ancora grezza
tu minuta ti aggrappi
disegnando fiori di ogni tipo:
petali, gambi e cesti
che possano contenerli.
Le loro spine
sono morbide e soffici,
non fanno male
come quelle che la vita ci
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Occhi stanchi e membra che cercano riposo
ma a vene di gruppo uguale ancor chiedono
di far quadrato contro l’ineluttabile
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Semmai ti giungeranno le mie parole,
ascolta quel che non dissi,
ora che il freddo ti assiste
e leggera ti abbandoni al
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Son ritornato dopo circa sessant’anni
in una antica via di Milano di periferia
trovarvi forse con un groppo al cuore
questa la speranza come ancor presente
o dal tempo cambiata forse arrugginita
quella scritta rossa cubitale macelleria,
quella
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| Caro Papà, sto a soffrire,
la tua figura lentamente
vedo svanire.
Le tenere coccole,
deliziate da un dolce sorriso,
svanite all’improvviso.
Dolci ricordi passati,
paesaggi incantati,
momenti coloratii...
Oggi nessun sentimento,
ahimè un
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| Luminosa più delle stelle
che danzano in cielo.
Chiara come l’alba
che apre la strada al
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| E’ tempo di far festa,
si spiegano gli addobbi
luci come scintille
suoni, colori, balocchi
su tavole imbandite a dovere.
Si rincorrono i giorni
schiudono allegramente
le finestre all’avvento
avvolti e dorati
da una gioia divina.
Torna
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| Vorrei poterti veder crescere,
incamminarti nella tua strada,
divenire un uomo,
un padre,
e poi,
poi vorrei che rallentassi,
dandomi il tempo di riprender fiato
per poterti ancora seguire,
ma non troppo.
Vorrei poter vedere i tuoi
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| Quattro settembre del cinquantanove
e l’Estate stava per morire ma caldo
ancora quel pomeriggio afoso, l’aria
mossa sol dal suon d’una campana:
l’annuncio triste dava della morte
tua, cara sorella mia, stava già freddo
il corpo tuo e fermo silente
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| Buonanotte tesoro mio,
una preghiera e poi a nanna
che quelle buie son ore da dormire.
Dolce notte tesoro mio,
te lo dico ogni sera
con un sorriso e un bacio
che la notte è lunga
nel giaciglio del riposo
e chissà poi le cose del
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Vorrei ... farvi toccare
il dolore,
la durezza della pietra
l’illividirsi in volto
come per un cappio
alla gola, la rabbia
sfogare in quel bruxismo
agghiacciante,
accompagnato dal continuo moto
d’arti inferiori ondeggianti
sotto un
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| Sentii il pulsare
di un cuoricino,
era la vita del mio bambino.
La sua presenza
portò tanto fragore.
In me orgoglio e stupore.
L’ amore,
solo, in lui era riverso.
Non vederlo?
Come sentirsi perso.
Crescere, agire, ridire.
Gioie e
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| Nel tuo grembo trovai calore,
alla luce mi mostrai
trepidante e con timore.
Nel tuo seno mi adagiai,
la serenità ritrovai.
Mamma,
in te il sole,
calore e splendore.
Della casa sei la rosa,
il tuo profumo
inebria ogni cosa.
Della famiglia
sei
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| Mi sorprendo nel pensar di te,
dei tuoi occhi che sprizzavano gioia,
quel timbro della tua voce
che cristallina e musicale
allietava me e il mio intorno.
Sono ancora qui che poggio
nel mio camminare
un piede davanti all’altro
ad onorar la
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Chissà se questa notte è quella santa
col sole della grotta che ci incanta
o è giusto un’abitudine distratta
che adagia il Bambinello nell’ovatta.
Ti chiedo se Benito è mio fratello
e dorme e sogna il giorno suo più bello
o bigia e si allontana di
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Più forte oggi corre a te il il ricordo mio
d’elianto son tuberoso tre gialli fiori d’oro
nel prato e dall’erbe lì verdi
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Nel portagioie le monetine
metteva con costanza
la mia nonnina.
Abbondante di corporatura,
rossa di capelli
così l’ha fatta madre natura.
Il volto rasserenato dal sorriso.
Dal terrazzo, ogni volta che passavo
giungeva forte il suo
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Stava un cespuglio di bianche roselline
davanti alla porta di una casa un ramo
ne trassi un dì che poi posai
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| Ditemi!
Quel che oggi non sappia
dopo la fredda stagione
son gemme le vostre
dello stesso albero
ed han la stessa linfa
cresciuta col cuore.
Ricordate quel cuore?
E’ forte ancora
sensibile il suo battito
al fiorir dei petali
pieni del
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| Come sboccian le primule
al volger dell’inverno freddo
tu qual tenero primo fiore
dolce fantolina al tepor primo
della vita nel quarto giorno
di Febbraio sbocciasti a rallegrar
tanta era l’attesa quel vuoto campo
ove del seme umano si
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E quel giorno aprirai gli occhi
e non saprai in che mondo vivi,
vuoto nei pensieri e senza esperienza
affidarti dovrai a chi vita ti donò.
Nel tuo lungo cammino
attraverso eventi e stagioni di vita crescerai
e capirai che in fondo non hai
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Sorgono i ricordi
con i colori dell’ alba
sulla strada che porta al Sempione,
nella stanza,
con i vecchi in ascolto
a sentirti cantar l’Aida...
La macchia rossa
sul piccolo corpo,
il primo vagito,
l’augurio del cuore:
a kent’annos.
Partirà
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| Come vorrei poter chiudere
il dolore in una bottiglia
e affidarla ad onde impetuose
affinché la porti lontano da me.
Credere che nulla sia cambiato
nello scorrere dei giorni
il fievole sorriso impresso su quel volto
mentre la linfa
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Sily49 |
26/11/2014 13:50 | 2624 |
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| Mio padre andava a pesca col cielo triste.
"La fauna era ella stessa triste
e felice di lasciarsi morire",
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Riporta indietro il tempo,
quando ancor bambino
scoprivo il mondo a me vicino.
Quando era avventura
un nuovo Amico, un nuovo gioco
un luogo mai visto;
quando il silenzio era spavento
e la caciara il sentirsi vivo
e uguale agli altri.
Ed eravamo
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Ignara del fluire del tempo
ti guardavo salire la china
lo sguardo fiero, chiaro il sorriso,
la gonna a fiori danzava
con passo di giovane gazzella,
luce di azzurre stelle sul tuo viso.
Un giorno mi parlerai di te
pensavo...
un giorno mi
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In quel portagioie
conservai i ricciuti ciocchi tuoi;
li sbaciucchiai,
e, i rimbombi degli accenti
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| Affrettarsi correndo
gli assilli caricano la mente,
la mano si muove lieve
tanto anfanare
devasta appieno al cuore,
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| Madre mia,
or che giovinezza
scompare al tuo sguardo,
sei ancor più bella,
leggiadria dell’anima
ti dona freschezza matura
e lo spirito fortifica
ed empie di grazia
il cuor che s’affida
alla Divina Speranza.
Umile e ostile vita
conducesti
fin
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| Come vorrei tornar bambino
carezzare la mano tua
e da te sentirmi protetto
come spesso accadeva
e mi rendevi felice dentro
e il tuo respiro
era compagnia della mia vita
che condivi
di coriandoli
variopinti di gioia
parole belle
e tanto
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Affiora alla mente,
la tua voce,
quando al mattino
mi dicevi amore,
accompagnavi
il mio cammino
col dolce sorriso
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| L’aria del respiro
resa densa dal freddo serotino
mi rintano nel profondo crepuscolo.
Prendo l’aire del sospiro
smanioso
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| Semplice effige in uno specchio
dal lungo e menzogner crin fulvo,
di bianca pelle, oval viso non vecchio,
talor vermiglio, or chino or furbo.
Sfuggente, fugace, chiaro l'occhio,
purpureo giusto labbro, non superbo
l'aspetto, in egual modo
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| Arriveranno parole nuove
e scriverò per te
i miei versi più belli
Avranno il colore
dell'oro più prezioso
la purezza...
degli occhi dei bambini
il profumo dei fiori a primavera
ed un turchese più intenso del
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| M’appresso solingo
per ritornar alla dimora,
oriento la mente
all’adorata prole
bramoso di saper ella dov’è,
Chiesi...
Accennando un sorriso
nell’affermar che era
il solito scorrere del tempo tra noie,
affanni e
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| Quanto mi sono care
le tue rughe:
quella a lato degli occhi
ad addolcire il tuo sguardo,
quella che ti segna
aggrottando
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| E' un groviglio di sangue
che scivola tra le ossa
distrugge il tempo
ossidando il viso
ferma all'ultima ruga
si
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morena |
07/01/2014 15:00 | 2719 |
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| Il tempo più veloce non corre
e l'affanno non è compagno dei
tuoi impegni, ma una soffice e dolce
melodia
leggi
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Il tuo caldo abbraccio
è stato il mio primo contatto
con il mondo.
Un abbraccio sincero,
amorevole e benevolo
che dentro me conservo
come il più prezioso
tesoro.
Mi bastava guardare
nei tuoi occhi,
scrutare il tuo viso
per
leggi
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Non puoi essere eroe
se non sai piangere
solo per te io
sto dalla parte delle stelle.
I contorsionismi
sono come orgasmi finti
se scegli con cura le parole
puoi perfino...
immaginarti di un altro colore.
Potessero le mie mani
sfogliare la
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Ho visto
la ragnatela del ricordo
formarsi
nel sentiero alle tue spalle,
partendo
da quell’ultimo
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La vita ci tiene
tutti legati alla terra
con un filo invisibile;
e noi come tanti palloncini
ondeggiamo nel vento
che ora ci accarezza
ora ci scuote, quasi
a strapparci.
Dovremmo tutti
essere felici
nel fare la felicità
del nostro
leggi
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| Sono abile
dall’alba fino a sera
Sono forte, granitica
neppur la goccia di dolore
che scava in continuazione
riesce a perforare, la mia dura roccia
Ma al primo
rosso fremito del tramonto
ogni diurna forza
si disperde
Tu mi guardi dal
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Jibi |
19/05/2013 09:39 | 5163 |
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| Non ha misura il tempo
e quando suoni il flauto
resterò lì con te.
Seppure,
come mio padre,
io dovrò andarmene
bambino mio.
E se mi leggi,
forse,
già sono andato
bambino mio.
E non sapranno mai
davvero
che timbro aveva
la tua voce
nel
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| Dicembre attardava coi fuochi sparati,
mandava fragranze d’incenso,
di frutta secca e di farina appena setacciata.
La pioggia gonfiava gli intonaci
e tu, madre mia,
sbracciata attingevi ai canali acqua piovana.
Al riparo degli aranci,
leggi
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| Non maciullavi preghiere
e dicevi
che Dio
se uno vuole
può (anche) pregarlo in quiete
e da solo.
E giammai ti ho avvertito
elevargli richieste,
destinagli una lode.
Non so neanche se Lui,
una volta, ti abbia chiamato!
So
leggi
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169 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 60.
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