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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 544 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Morte
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La ruota fischia
alle armi bianche,
calpestate decadono
in sordina mischia
Fratello di leva
angelo della
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Fra l'infausto inchino d'un signore,
fra l'inchino d'un uomo grande e maturo;
io non scorsi quel tetro oblio d' un tempo perduto.
Fra l'inchino dolorante e timoroso d'un passato audace e felice,
nacque da erette sterpaglie mentali, un passo
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"Sentirai il mio sospiro
nel vento della notte,
non posso e non voglio
lasciare la mia terra
senza un grazie, né un ciao.
La morte nel deserto,
qui scotta pure il pensiero,
le mani si uniscono in preghiera,
paese mio, mia amata
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E all’improvviso,
la pioggia bagna e cede,
e asciuga ogni parola
che avevo scritto sulle dita
e le cancella.
Leggera come un foglio,
una pagina senza più poesie,
stropicciata e consumata,
strappata e derisa,
come i giganti
su
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Era ieri quando la paura mi disse
di non andare,
un ironico addio a ridosso
della vita.
“Non ascoltai”.
Per questo slacciai le redini
del mio cuore e giunsi
alle soglie di quel sentiero, ripido, greve,
sedotto nei grovigli di spine
che son
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Luce, stridio, sferragliare;
poi l’ombra di un pianeta,
il bacio di un verme...
La falce all’orizzonte che dilegua,
s’inarca gonfia ancora del mio tempo.
E ancora brusio
per le deboli cervella.
E ancora arti
per cercare briciole.
E ancora una
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Il canto dolce degli
uccelli, la purezza dei
bimbi, sono fatti per
gli eletti.
Agli altri, a quelli che
hanno perso l’innocenza
dei verdi campi di aprile,
non restano che sentieri
impervi, che regnano su
loro come testimoni
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In questo vuoto
c’è il tuo sentire,
un’ombra che parla
alla solitudine.
Mentre t’ascolto
nel riverbero di parole
dettate dal lontano,
la pioggia cade
su quell’unica nota
tradita dall’andare d’un viaggio,
mai sceso alla
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Un lumicino va a spegnersi,
una flebile voce accalora il cielo,
ombre s’avvicinano al calar del sole
la notte ottenebra gli occhi, offusca la vista
mentre la fiamma lenta va verso il suo tramonto.
Un viaggio è chiamato alla sua fine,
un
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| Me l'ha detto un collega
dell'altro d'improvviso partito
il cuore a sorpresa che stacca
e il corpo foglia caduto.
Me l'ha scritto un'amica
a condividere il lutto
per vita prima finita
degli scrutini di giugno.
Càpita a tutti si
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| Colma d'amor
è la corolla,
con grazia
il delicato e setoso
stelo s'è spezzato,
copioso e succulento
il nettare ai figli suoi
riversato
nella calda e profumata
sera di primavera,
nobile atto generoso
teso a
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| Dalle allucinazioni dell’anima esala,
quell’alito di vita morto appena nato
e corri ignaro tra le fosse nude,
sospiro e anelito,
gelido sguardo al cielo.
Deliri e incanti sussurrano parole
forse speranze già disciolte al sole,
e l’urna vuota,
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Credere non posso
che l’assurdo abbia senso
nel nostro pianto spento.
Ucciso senza colpa e con viltà
da un
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Una vita si spegne indenne a questo lascivo mondo...
E, traumatico, un uomo agli ultimi fuochi... si risparmia da sdegni e proteste?
Ma! All'alba del giorno migliore e fecondo,
un'altra esistenza si concretizzerà ilare e lieta?
Dopo un
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Intossicati, deperiti poi decomposti...
in una pozza nera vi sfalderete tristemente,
amaramente, nel riposo vellutato
di ogni paradisiaco sito.
Cotonandovi poi felici e giocondi,
lindi, non più lerci...
nelle nuvolette blanche
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Canta tre volte il gallo
si rimangia ogni sua aspettativa,
nel mattino che inerme giace
mi coglie in fallo.
Canta e s'inebria di sole
che non c'è nell'inverno adiacente,
sono d'alveo funesto e irritato
nella gabbia di un mondo che
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Brivido, come un bivio
il mare e il buio,
la neve e il cielo,
la strada e i negozi chiusi,
un sacco che il cuore contiene
di ansie con ali senza penne
né piume né matite né respiri.
Ho braccia fredde, come binari,
senza che
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codato mi guarda
mi guardo e vedo da un po’ di tempo
che non gli sto accanto così
lo guardo
affaticato dal destino
scende in un gradino mattutino
con un giusto sorriso
sulla spalla
e senza parlare
gli narro che va tutto
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Sospiro lento,
sospiro affannoso,
lo scoccar del tempo
scandisce in me,
ricordi sommersi nella mente
da rimembar gli anni fanciulli;
Immagini sfuocate,
invecchiate
dal scagliare delle lancette;
Figure vissute
dai veri sentimenti,
valori
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L’ultimo sguardo me l’hai regalato,
da una lettiga del pronto soccorso.
In una muta sala d’attesa relegato
fissavo con ansia una porta chiusa
Davanti a Cristo mi inginocchiai,
supplicando avere buone notizie;
col cuore in preghiera lo invocai
in
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Perché cerchi l'oscura seduzione
dei suoi occhi di pece
perché resti in attesa del suo gelido
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Sabyr |
18/01/2016 06:51| 661 |
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li ho visti morire per pura curiosità
le loro mogli gridavano
- è pronto vieni a tavola-
ma loro volevano vedere il signore
dicevano -tutti ce l’abbiamo questa curiosità-
e si chiedevano cosa faccia la differenza
li ho visti
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| Sorella Morte
per il poverello
vanto d'Assisi
Francesco
fatto santo.
E la disperazione
per l'incontro
ineludibile
sulla soglia d'Oltre
la sorellanza
dolcemente placa.
Pensar la propria
prima o poi succede
e più
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| Uno strappo dell'essenza
subisce giorno dopo giorno
un ispessimento che isola da essa.
Pareti circoscritte intorno,
non di pietra, non di ferro
ma di carne.
Prigione dell'interrogazione,
dove la lima del tempo la solca
e il suo movimento
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| Il sasso trafigge il vuoto
e penetra in una gola rosa
e contorta.
Sibila in essa nella sua discesa,
fino a scomparire nel silenzio.
Il suo moto scordato nel
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Non temo la morte,
Viaggio predestinato
verso l'inevitabile e sicura meta
non temo l'addio,
il definitivo e l'assoluto,
il nulla dell'oscuro
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Arriverai
con il tuo carro nero
gli occhi di cenere e fumo
scioglierai le tue chiome corvine
so che per la mia fine
sceglierai un giorno senza sole
o una notte senza stelle
mi fisserai senza parole
e con te mi porterai
Verrai
già ti
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Sabyr |
30/11/2015 12:36 | 1158 |
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S'ode nell'aria l’intimo pensiero
che tutti ci accomuna; laceranti
ed eterni i mesti colpi dei Mori,
quanto i freddi schiaffi all'umanità
rimasti tra i resti di uno specchio.
Quello sfregio nel cielo m'abbaglia
come stilla apparir
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| Dio non ci ascolta
forse annoiato
dalle urla dei morenti
in un teatro o per la strada.
Dio non ci sente
perché il sangue che fiotta
come un ruscello
fa troppo rumore anche per lui
e lo fa scivolare
nelle nostre menzogne.
E i morti
i
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| Raggrinzisci lento lento, nell'addobbo futuristico
della terminata gioventù o nel passito flusso corporeo.
Ove lo stampo carnoso, sanguineo, corporale,
s'adegua pure al negligente, barbarico,
visivo in ogni sopruso combattimento
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544 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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