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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 23 poesie pubblicate il giorno 28/02/2015 sull'argomento "Natura"
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| c'era un ghiacciaio lì
dove ora brucano capre
e là la banchisa arrivava
dove risuonano i flutti
ma il pianto del
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Macchie di alberi
nel pieno rigoglio
si stagliano sullo sfondo
come su una tela.
Lo scherzo del vento
danza tra i rami
e come un artista
cattura la bellezza
tra le nuvole
intaglia fantastiche sagome.
Filtrano stille
di debole luce
tra le
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| La mano di qualche scirocco
rastrella i ghiacciai
Gratta e stacca,
non ne verrà fuori che lisca
Iceberg
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Urlano i ghiacciai,
nel lento sbriciolarsi
alla metamorfosi del tempo,
a un cielo indignato,
ferito,
da quel
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La sabbia affila il vento
s'innalza la profondità
del mare
e il gelo come triste melodia
si scioglie
tra scaglie lunari
dove luccicano lacrime
Si confondono le linee
di ricamati orizzonti
Dov'è la luce del faro
che affonda
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| Tornano sensibili zampe di geco,
quanto fu ghiaccio alle membra ora è acqua...
E torna d’un verde elastico la coda
che vergini e lunghe foreste ha segnato,
segreta compagna di mille duelli
frusta, sgambetto, baricentro.
Seduce le pelvi questo
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| Disgelo dei ghiacciai
temperatura solare
forza nucleare
dal nucleo terrestre
lascia il vuoto
nell'animo dei passanti
di due mondi distanti.
Muta la vita
ai comandi della natura
accelerazione
della mano dell'uomo
e del suo
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| Mi siedo e divento invisibile
agli occhi dei passanti,
sulla battigia dell'anima
ascolto l'eco prepotente
dei soliti,
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| Le lacrime dei ghiacciai
son arrivate a valle,
han bussato alla tua porta
gelata dalla muta indifferenza.
Infuria l'ira,
il sol s'è ribellato al mondo,
non abbiamo più scampo
a cercar nuove vaghe sorprese.
L'uomo ingordo non
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Cade luce da ogni goccia
tremante meraviglia in liquido disfacimento,
discontinuo brillio
e si fa suono la nuvola gonfia.
Punteggia di spruzzi l'acciottolato,
scivola lustrando vizzo fogliame
che in consenziente danza il vento move.
Eccheggia
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| Si attanaglia l’angoscia
triste realtà di chi non ha
nulla da perdere
il gioco cruento del tempo odierno
sazia l’inganno.
Verso sera
quando le stelle s’accendono
e il chiarore viene a mancare,
luce crepuscolare come la vita
che s’aggiusta
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| Ho visto i poli sciogliersi in un niente
tsunami ribollire sul tuo fondo
il mare tracimare su pei monti
le sponde in mezzo ad essi scomparire.
Ho visto terre ornate dall’incuria
valli e colline consegnate al sale
i fiumi rinnegare la
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Le nuvole hanno
lasciato il cielo e
un timido raggio
s'appresta a dar
luce alla terra.
Il vento canta e urla
sbattendo la sua
furia sul pianto
dell'indifesa natura.
Intorno, solo voci
che giungono dalla
rocce, mentre i
ghiacciai si
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Montagne di ghiaccio
scolpite da intemperie
in castelli, torri e praterie
dove l’orso maestoso
bianco come la
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Venezia pur antica
sempre giovane appari,
come a non far fatica;
sei amata senza pari,
in specie sotto i fari.
I
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| Proverbiali vette
d’un mondo sommerso
abbracciano le onde
Memori d’antico fragore
D’umano affanno
quando dentro lo scenario
inquietante del disgelo
un
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| E scioglierei il mio canto
nel dilemma
sospinto dal tuo vento
infingardito
guastando ghiacci e poli
indifferente
nell’urlo dalla terra
permanente.
E bloccherei nei mari
bestie e onde
erranti sopra picchi
sconosciuti
lottando contro il
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| Madre natura nuda si sorprende
mercerizzata dal tuo antico seme
e stretta alle radici guaste geme
sfogliando nel dolore le vicende.
Ferita non aspetta e non si arrende
e contro il nero oltraggio forte preme
sul cuore che scandaglia le ipoteme
ed
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| Disgelo nei ghiacciai
al polo lo trovai.
Sgomento, tristezza
più non c’è certezza.
Distrutto l’uomo
ha la terra,
disastro creato
con l’effetto serra.
Ghiaccio che avvolge
il polo in un tenero abbraccio,
più non ci
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| Sarà che l'orpello di un colore nuovo
suona calore sulla tavolozza del cielo
e l'universo intero richiama splendore
vestito di chiaro in un giorno di sole
Sarà che un ghiacciaio si scioglie in agosto
alzando le acque di sommerse
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| Brilla il ghiacciaio innevato al sole son caldi raggi
dolci son carezze e stille nascon qual union d’amore
d’acqua vergin pura e immacolata, agli occhi idilliaca
vision or mentre la man tua quelle tocca e sfiora
che qui poi verrà a dissetarsi
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| Le gocce scendono e in stretta armonia
creano pozzanghere dal basso
rigido inverno che te ne vai via
un migrar d'uccelli rivedrai adesso
toccar quelle cime così possenti
che di neve algida, intatta e trasparente
si sono adornate dei raggi
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| La sera in cui venni riportata in camera d'ospedale
con tanti medici che mi stavano attorno
per vedere da cosa derivava la mia bassa emoglobina
scorsi uno di loro, che cominciò a cucirmi con l'ago la ferita lacerata
da dove sgorgava sangue a
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