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Le 18 poesie pubblicate il giorno 11/09/2017 sull'argomento "Amore"
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| Lo sguardo acchiappa la luce
dal crocifisso appeso alle pareti scrostate.
Così se c'è buio mi sollevo in
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| ho perso la rima
sulle tue labbra,
e le mie
son
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| Cantava
la petite chanteuse.
Cantava
una canzone lieve, dolce.
Era
una canzone ancestrale,
e
mostrava
tutte le gioie
della vita:
il mare,
il verde
dei prati,
la luce...
La sua canzone, però,
nascondeva
un
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| Sei
la tenerezza antica che si rinnova
nella promessa del mattino che torna;
lo stormo di frecce acuminate
scagliate sorridendo
a straziarmi l’anima;
la dolce melodia d’amore,
urlata a squarciagola,
mentre il cuore ansima correndo
lungo
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Vedo le vele
da stanze rosse
mischio parole
e muschi in sale
cadono flutti
di palmi e sete
spoglie e arse
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| Zitto, non parlare
ascolta la quiete della sera
della noia che ci minaccia con la sua falce nera
il richiamo dei corvi che sembrano fagiani
e le note stonate di canti mariani.
Taci
e ascolta solo i brividi sulla mia pelle
il rossore delle
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| Nell’inno della vita e della morte
son furore gli sguardi in fuga
Noi nella pioggia d’uragano
tra scaramucce e avvisaglie
bello è il goderci quest’eterno amore
sulla strada del Signore
Lassù oltre nuvole infangate
te ed io amanti eterni
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| Nell'abbraccio di una culla
ho trattenuto il calore di un sorriso
e rivivo emozioni assopite negli anni
baci, carezze
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| Quando
la vita soffia tra le foglie
e muove l'ombra nuda sull'asfalto.
Sul giorno
riflette un tempo di pioggia.
La luna ha un orizzonte incerto nel cielo.
Dipingo
la libertà che sprigiona
l'arte di questo vivere.
Vorrei
come
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Supplizio d'amanti
resta il trepidare
nelle attese
come ancora
il doversi celare
dalla luce del sole
malgrado ci si senta
esplodere in arcobaleni
d'intensa passione
Già manchi
al cuor gonfio
ch'ho di desideri
come
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Ancora un attimo
fammi vivere
fra le ore che ho rubato
ai miei inverni.
Fammi entrare
tu che sei il custode
della chiave dei giorni felici.
Tu che puoi
amarmi ancora
perche io rinasca cielo.
Fra le trasparenze di un sogno
fammi rivivere quel
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| Cara, sei sempre nei miei pensieri
e, rivolgendomi a te, dolcissima
e amata terra ove fiorisce la zagara
nel tempo
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| Mostrami il tuo viso
quello, quando stai ridendo
dietro quella porta,
nel segreto di un pensiero
mostrami le tue mani
e dimmi cosa stai toccando
cosa sfiori inutilmente
mordendoti le labbra
in un urlo soffocato
dimmi quelle parole
mai
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Pensieri aperti
come finestre
nelle tempeste
di cieli spezzati
dove piovono mosaici
di voglie disperse.
Tracciati di fulmini
i solchi di luci
avvampano lo spirito
in cerca di ardenti speranze
accese di fede
di scatti improvvisi
nel fragore di
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Sento il tuo bacio sfiorare corolle
incantate volando nel cielo.
Sento le carezze eccitare l’essenza
nascosta che
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Lontana
dai miei occhi
ma vicina
al mio sentire...
L'universo si colora
della tua voce
quando riverberi sogni
nelle ore dell'attesa...
e io
m'immagino mondi
di cristalli trasparenti,
di chiare nebbie
dove si perde il mio
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Ho negli orecchi l’eco
dell’onda spumeggiante,
del sole sfolgorante
limpido il suo splendor.
Ti vedo sulla sabbia
castelli costruire,
ti sento pur gioire
al lor cadere giù.
Or ch’è finito il gioco
l’estate è andata via;
se pur la
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Vieni. Ci diremo
del sussurro delle foglie
appena nate, della tenera erba
rispuntata sopra i muri.
Così muoveremo nuovi passi
a dissetare l'anima con quadri
in luce ed ombra,
un vernissage di sogni,
di pensieri ...il
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