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 | ♦  Pierfrancesco Roberti   | 
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                    | «...verso sud... dove gli attimi vivono più a lungo...» |  
                    | Inserita il 28/03/2013 |  
 
  
  
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        | Lucente e Angelo di paraffina sei come Gioia in bottigliacobalto e amorfa luna che spande di tenebre placebi,
 più di un frutto d'erba rossa pregiata io fumo
 le braci notturne del tuo splendore salvifico! Musa!
 
 Mi rimbomba ancora l'occhio vispo di gioventù, cosi caro,
 ma ora dov'è? Annegato forse nelle pavide ore del tuo fiorire?
 Barbone randagio e pericoloso, ubriaco perso nel ricordo
 piantono il tuo cortile! Proteggo la mia sanità mentale!
 
 Lucente e Succube guizzante sei come esilio dall'anima,
 essenza d'ebano disciolta nell'aria e profumata! Aromatica!
 Strumento tuo son le catene d'avorio, le spade d'organza
 con le quali ti adorni e dilani il mio pretenzioso fuggire! Chimera!
 
 Mi rimbomba ancora l'innocenza delle tue virtù, che io amo,
 ma ora dov'è? Dimenticata e sola come prezioso diadema
 riposto, mai usato? La morte t'indosserà un giorno, senza vantarsi
 del tuo lusso, e triste sono ora! Assassina di girasoli non impallidisci?
 
 Lucente e Amore, Donna, del mio cuore elementare Regina
 sei come Vita della mia anima, religione del mio spirito,
 e avanzando verso Sud lungo le ottuse discese inconsapevoli,
 ti eleverò a Fede unica, sublime cecità e eterno e meraviglioso inganno!
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          | Nero | 16/04/2011 14:04 | 6255 |  |  
 
 
        | Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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