Le tengo strette
le mie notti
Hanno il sapore dolce amaro
dell'assenzio

Sono ritagliate da sfondi bui
come velluto nero
dove brilla l'argento delle stelle
e la mia solitudine

Non le cambierei con nient'altro
queste mie compagne
ma vorrei che mi prendessero per mano
ogni tanto

Cavalcando le onde del silenzio
ed i suoi lontani
delle voci della gente
che a volte arrivano all'orecchio
come note vive

Immergo i miei pensieri
lascio andare la mia anima
facendole toccare parti dell'universo
che l'occhio non vede

Mi stiracchio come un gatto
tra le ombre della luna
dietro quel suo viso bianco
che qualche volta
mi sorride

Notti amiche della malinconia
di quella sensazione che si espande
partendo dal centro del cuore

Disciolte in capsule dentro il mare
che raccoglie le lacrime delle sue coste
consapevole di quanto poco amore
vede nel cuore degli uomini
che stanno dormendo