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        | Parte I 
 Mentre lo chiaror de l'antico lume
 abbandona dal nord-est la collina
 in ricerca d'altre sabbiose dune
 
 lasciandomi solo ove il sol declina;
 il mio pensier alza gli occhi al cielo
 ove gli astri paiono sabbia fina.
 
 
 Ed in fondo a questo stellato velo
 illumina me il chiaror della luna.
 Splendido fior senza odore né stelo,
 
 che säi tu dell'umana fortuna?
 Ed il mi' cor grida e non si da pace,
 così io grido al ciel,        cupola bruna.
 
 
 Io grido,       ma natura mi tace
 riempiendo 'l cor di un dolore lento,
 per cui cerco ancor la strada verace,
 
 e piango all'ombra d'un lumino spento.
 Improvvisamente il suon del silenzio,
 e rimasi solo al soffiar del vento.
 
 Parte II
 
 Le luci notturne del firmamento
 parvero sciogliersi,          al candor del dì
 in nebbia mattutina senza vento
 
 e non m'accorsi d'esser ancor lì;
 ma il silenzio guastato dagli uccelli
 riecheggiava forte nel cor mi'.
 
 
 A qual cagion tal spettacoli belli
 se poi vivere diventa perir?
 Quale motivo avrebber li capelli
 
 di scolorire e abbandonar lo vir?
 La luce del sol per me è sì guasta
 perché  dentro  m'avvio all'imbrunir.
 
 
 Il solo ben terreno non basta,
 serve anche un fine trascendente,       eterno;
 e stanco di gridare,       azion nefasta,
 
 giacque lo mi' cor in torpor d'inverno.
 Così rimase solitario in attesa
 di ciò che cercava: un volto paterno.
 
 Parte III
 
 Il celere e forte mutar del vento
 dispose le nubi a coprire 'l Sole
 in guisa tale che per un momento
 
 solo un raggio passò per questa mole;
 ed in cerca di guida,       il mio cor
 seguì il raggio come un padre la prole.
 
 
 Animato da potente furor,
 mi venne incontro una Nuova Persona,
 incarnazione dell'Alto Fattor
 
 che fe' il nostro cuor come cosa buona.
 Siam destinati alla Vera Beltà,
 per virtù del ”Si” di Vergin Matrona.
 
 
 Abbiam sete d'amor e carità:
 non ci soddisfa vagare in pianeta,
 ne il piacere,   il dado o la vanità,
 
 ne il possedere tanto di moneta.
 Solo in Te,       nostro Salvatore Cristo,
 il nostro Cuore raggiunge la Meta.
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    |  |  Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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            | «Composizione formata da tre parti di 6 terzine di versi endecasillabi in rima incatenata.» |      
     
 
                
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